Consiglio Comunale
2006 05711/002
OGGETTO: ADESIONE DEL COMUNE DI TORINO ALL'ASSOCIAZIONE DI COMUNI, PROVINCE E REGIONI PER IL TIBET.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- il Tibet fu invaso e occupato nel 1949 e 1950 dalle forze
armate del regime di Pechino;
- all'invasione ha fatto seguito un'occupazione di grave ferocia,
che ha causato centinaia di migliaia di vittime e la dispersione
dell'immenso patrimonio culturale, religioso ed ecologico del
popolo tibetano;
- il popolo tibetano si oppone da allora all'invasione dei
cinesi, rifiutando tenacemente di sottomettersi con una resistenza
che ha sempre avuto i caratteri della non violenza;
- si calcola un milione di vittime solo nella lotta di resistenza
degli anni '50 e '60;
- le guardie rosse dell'esercito cinese nel solo periodo della
cosiddetta rivoluzione culturale cinese del 1968 hanno distrutto
oltre 6.000 monasteri tibetani, incendiato centinaia di biblioteche,
saccheggiato templi, razziato tesori religiosi e culturali, effettuato
esecuzioni sommarie di decine di migliaia di Tibetani;
- a partire dagli anni '80 la Repubblica Popolare Cinese ha
avviato un gigantesco trasferimento di popolazione dagli altri
territori della Cina verso il Tibet (trasformato in "Zona
Economica Speciale"), in modo da rendere minoranza i Tibetani
nel loro stesso paese;
che soprattutto negli ultimi anni sono stati numerosi gli appelli e le risoluzioni dei parlamenti di molti Paesi e di organizzazioni internazionali (tra le quali ONU, Consiglio d'Europa e Parlamento Europeo) a sostegno della causa del popolo tibetano;
che la storia della Città di Torino è strettamente connessa all'impegno per il dialogo tra i popoli e per il riconoscimento ed il rispetto dei diritti civili, e tale caratteristica è, oggi, un elemento riconosciuto nell'immagine internazionale della Città;
- di esporre la bandiera tibetana ogni anno, nel mese di
marzo (il 10 marzo 1959 si svolse l'insurrezione di Lhasa, duramente
repressa dall'esercito cinese);
- di aderire all'Associazione Comuni, Province e Regioni per
il Tibet;
Il Sindaco e la Giunta a:
- sollecitare il Governo italiano affinché chieda al
Governo cinese il rispetto delle regole di democrazia in Tibet
e il pieno riconoscimento dell'autorità politica e morale
del Dalai Lama come più volte richiesto, inutilmente, dalle
risoluzioni delle Nazioni Unite;
- predisporre tempestivamente la proposta di deliberazione,
da sottoporre al Consiglio Comunale, per formalizzare la suddetta
adesione;
- trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente
del Consiglio dei Ministri, all'Ambasciatore della Repubblica
Popolare Cinese in Italia, al Dalai Lama, al Governo ed al Parlamento
tibetano in esilio."