Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Gabinetto del Sindaco e Servizi CulturaliSettore Affari Generali e Manifestazioni

n. ord. 169
2006 05127/001

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 11 SETTEMBRE 2006
(proposta dalla G.C. 4 luglio 2006)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE DEL COMITATO "TORINO 2008 WORLD DESIGN CAPITAL" - PROVVEDIMENTI STATUTO.

Proposta del Sindaco Chiamparino e del Vice Sindaco De Alessandri.

Nel maggio del 2003 la Città di Torino ha partecipato al bando indetto da ICSID, l'International Concil of Societies of Industrial Design e da ICOGRADA l'International Council of Graphic Design Associations, entrambi proposti allo sviluppo del product e del graphic design in tutto il mondo, candidandosi ad ospitarne la segreteria congiunta.
Torino è arrivata alla selezione finale confrontandosi con Città quali Bruxelles, Copenhagen, Hong Kong, Montreal e Nagoya; vedendosi riconosciuto dalla giuria il suo ruolo storico di capitale dell'industria, il lungimirante progetto di conversione dell'identità cittadina, oltre che una buona dose di capacità di sperimentazione e di ricerca, ha superato le concorrenti ed è riuscita a conquistarsi il merito di essere nominata, nel corso dell'Assemblea Generale di ICSID del 30 settembre 2005, prima "World Design Capital".
Tale riconoscimento è stato pensato non tanto per quelle città che già da tempo si sono affermate a livello internazionale per la loro vocazione al design, ma per quei centri che stanno progressivamente avviando un discorso di ricerca in tale ambito. Per Torino il conferimento vale a convalidare quel processo di sviluppo economico e culturale che la proietta verso l'auspicata trasformazione in città della progettazione ben calata in ambito internazionale.
Torino nel 2008 sarà quindi il soggetto internazionale di riferimento per il mondo del design.
Questo il senso dell'annuncio ufficiale avvenuto il 13 febbraio di quest'anno, in occasione del quale è stato sottoscritto un contatto tra ICSID e Città con cui quest'ultima si impegna a sviluppare un calendario di manifestazioni ed eventi che permetterà di evidenziare le eccellenze piemontesi nell'ambito del design, dell'ingegneria e della ricerca e di sviluppare, nei medesimi ambiti, reti di confronto internazionale.
In considerazione di quanto esposto la Regione Piemonte, la Città e la Provincia di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino e l'ADI - Associazione per il Disegno Industriale, intendono costituirsi in Comitato per la realizzazione e l'organizzazione delle attività connesse all'evento 2008 World Design Capital.
L'adesione al Comitato è aperta alle Istituzioni, agli Enti, alle persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, italiane e straniere che, oltre a condividere i principi e gli scopi del Comitato, contribuiscono al suo patrimonio e alla sua gestione nella misura determinata dal Consiglio di Amministrazione e vengono ammessi con le modalità previste dallo Statuto del Comitato stesso.
Il Comitato verrà finanziato dai suoi stessi membri e dalle altre contribuzioni e dalle elargizioni che perverranno al medesimo a qualsiasi titolo o che saranno destinate da parte di soggetti pubblici e privati ad incremento del patrimonio.
Preso atto della significativa importanza per la Città di Torino degli obiettivi perseguiti dal suindicato Comitato, occorre ora provvedere agli atti necessari alla relativa costituzione e all'approvazione del relativo statuto così come risulta dal testo unito alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (all. 1 - n. ).
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per quanto espresso in narrativa:
1) di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, la partecipazione della Città di Torino alla costituzione del Comitato "Torino 2008 World Design Capital" nei termini illustrati in premessa;
2) di approvare lo schema di Statuto del sopracitato Comitato che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. In applicazione degli artt. 28 comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino è garantita la trasmissione dei progetti del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo nonché la versione finale di tali documenti così come approvata dal Consiglio di Amministrazione; vengono altresì trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato (art. 15);
3) di partecipare al patrimonio del Comitato con un apporto da stabilire con apposita deliberazione della Giunta Comunale la quale dovrà, tra l'altro, prevedere le modalità di finanziamento della spesa;
4) di autorizzare il Sindaco pro-tempore on. Sergio Chiamparino alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello Statuto del comitato e di conferirgli il potere di apportare eventuali ed opportune modifiche non sostanziali dirette ad una migliore redazione dell'atto o di delegare, in sua vece, un rappresentante;
5) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione del Comitato sono a carico di quest'ultimo, richiamato ogni beneficio di legge;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.



STATUTO DEL COMITATO "TORINO 2008 WORLD DESIGN CAPITAL"

Articolo 1 - Costituzione - Denominazione

E' costituito un Comitato denominato:

"TORINO 2008 WORLD DESIGN CAPITAL",

in appresso indicato come il "Comitato".
Il Comitato richiede alla Regione Piemonte il riconoscimento della personalità giuridica, ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361.

Articolo 2 - Sede del Comitato

Il Comitato ha sede legale in Torino, Piazza Palazzo di Città n. 1 e sede operativa ed amministrativa in Torino, all'indirizzo che verrà determinato dal Consiglio di Amministrazione con apposita deliberazione.
Il Comitato può istituire anche altrove uffici amministrativi e di rappresentanza.
Il Comitato svolge la propria attività nel territorio della Regione Piemonte.

Articolo 3 - Scopo del Comitato

Il Comitato non ha scopo di lucro e si propone di organizzare, in accordo con ICSID - International Council of Societies of Industrial Design l'evento Torino 2008 World Design Capital. Il Comitato, a seguito dell'assegnazione della nomina alla Città di Torino come prima World Design Capital e sulla base del contratto sottoscritto tra ICSID e la Città di Torino in data 13 febbraio 2006, si impegna a sviluppare eventi e attività che mettano in mostra le eccellenze del territorio piemontese nell'ambito del design, ingegneria e ricerca, a promuovere la cultura del design italiano da un punto di vista economico, sociale e culturale e ad attivare e sviluppare reti e confronti di carattere internazionale nell'ambito del design.
Per il perseguimento dei propri scopi il Comitato, ferma l'esclusione di qualsiasi scopo di lucro, può compiere, sia direttamente sia partecipando ad altri Enti e/o società, tutte le attività mobiliari, immobiliari e finanziarie utili, necessarie o comunque strumentali al perseguimento del proprio scopo.

Articolo 4 - Membri del Comitato

Sono Membri Fondatori del Comitato, in quanto sottoscrivono l'atto costitutivo o vi aderiscono entro un anno dalla costituzione, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino e l'ADI - Associazione per il Disegno Industriale.
I suddetti Istituzioni ed Enti, se non sottoscrivono l'atto costitutivo del Comitato, hanno diritto di esservi ammessi quali Membri Fondatori, dietro semplice richiesta scritta da inviarsi al Consiglio di Amministrazione.
Possono altresì entrare a far parte del Comitato le Istituzioni, gli Enti e le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, italiane e straniere che, oltre a condividere i principi e gli scopi del Comitato, accettano il presente statuto, contribuiscono al suo patrimonio ed alla sua gestione nella misura determinata dal Consiglio di Amministrazione e vengono ammessi con deliberazione assunta a maggioranza assoluta del Consiglio di Amministrazione, previa valutazione positiva in merito alla sussistenza delle condizioni di cui sopra.

Articolo 5 - Patrimonio del Comitato

Il patrimonio del Comitato è costituito:
- dal fondo di dotazione iniziale, individuato in sede di atto costitutivo ed aumentato dai Membri Fondatori successivamente accettati;
- dai beni immobili e mobili e dalle altre contribuzioni che perverranno al Comitato a qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e/o privati, espressamente destinati ad incremento del patrimonio;
- dalle elargizioni fatte da Enti o da privati con espressa destinazione ad incremento del patrimonio;
- dalle somme derivanti dalle rendite non utilizzate;
- dai crediti relativi alle voci che precedono.

Articolo 6 - Entrate per la gestione

Le entrate del Comitato, tutte disponibili per il raggiungimento dello scopo, sono costituite:
- dai contributi erogati dai Membri del Comitato;
- dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività istituzionali;
- da eventuali donazioni, elargizioni, erogazioni o attribuzioni da parte di soggetti pubblici e privati od a titolo di successione mortis, che non siano espressamente destinate al patrimonio;
- da eventuali contributi attribuiti con questa specifica finalità dallo Stato, da Enti Territoriali, da altri Enti pubblici ovvero da soggetti pubblici e privati;
- da ricavi delle proprie attività istituzionali, accessorie, strumentali e connesse.
Il patrimonio, come indicato nell'atto costitutivo e come ulteriormente incrementato, ed i contributi e le elargizioni corrisposti da soggetti pubblici e privati, con esclusione del fondo di dotazione iniziale indisponibile e di eventuali ulteriori componenti espressamente dichiarate indisponibili dal donante e/o dal Consiglio di Amministrazione, hanno il fine di garantire il funzionamento del Comitato, la realizzazione dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
Il Comitato, a seguito del riconoscimento della personalità giuridica, risponde delle obbligazioni assunte esclusivamente con il proprio patrimonio, restando comunque esclusa ogni responsabilità degli Amministratori.
Ogni somma che sia versata al Comitato a titolo di contributo o sottoscrizione non sarà in alcun caso ripetibile.

Articolo 7 - Esclusione dal Comitato e recesso

Il Consiglio di Amministrazione decide con apposita deliberazione l'eventuale esclusione dei Membri del Comitato per i seguenti motivi:
- grave e reiterato inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal presente Statuto;
- inadempimento dell'obbligo di effettuare le contribuzioni ed i conferimenti previsti dal presente Statuto.
Nel caso di Enti e/o persone giuridiche, l'esclusione ha luogo anche per i seguenti motivi:
- estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
- apertura di procedure di liquidazione;
- fallimento e/o apertura delle procedure prefallimentari e/o sostitutive della dichiarazione di fallimento.
I Membri del Comitato possono, in ogni momento, recedere dal Comitato, fermo restando il dovere di adempiere, fino alla data dell'approvazione del bilancio in corso, le obbligazioni assunte sino a quel momento.

Articolo 8 - Organi del Comitato

Sono organi del Comitato:
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Presidente;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.

Articolo 9 - Consiglio di Amministrazione

Composizione
Il Consiglio di Amministrazione è composto da un numero di componenti pari al numero dei Membri del Comitato oltre al Presidente.
Il Consiglio di Amministrazione è composto dal legale rappresentante di ciascun Ente Membro del Comitato o da un loro delegato designato in via permanente.
I membri del Consiglio di Amministrazione durano in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o revoca.
Il Consiglio di Amministrazione elegge al proprio interno il Vice Presidente.
Poteri
Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria del Comitato e quindi, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, delibera in merito alle seguenti materie:
- linee di indirizzo generale dell'attività del Comitato;
- modifiche al presente Statuto;
- fissazione delle remunerazioni spettanti ai membri del Collegio dei Revisori del Conti;
- approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
- scioglimento e liquidazione del Comitato, con nomina e poteri dei liquidatori;
- ammissione di nuovi componenti;
- ogni decisione attinente al perseguimento dello scopo del Comitato;
- approvazione dei programmi operativi e dei budget relativi;
- verifica e controllo sulla conformità della destinazione del patrimonio del Comitato con le disposizioni del presente Statuto e sull'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
- attribuzione dei poteri al Presidente, oltre a quelli assegnati al medesimo dal presente Statuto;
- gestione ed impiego del patrimonio, raccolta di fondi, monitoraggio e controllo delle attività svolte;
- stabilisce compenso e poteri del Direttore.
Convocazione
Il Consiglio è convocato dal Presidente o, in caso di sua assenza od impedimento, dal Vice-Presidente, o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Consigliere più anziano d'età a mezzo di raccomandata, telefax, telegramma o e-mail con prova dell'avvenuta ricezione, da spedire almeno il terzo giorno antecedente quello della riunione del Consiglio di Amministrazione, con l'indicazione del luogo, giorno e ora della riunione e degli argomenti all'ordine del giorno.
Il Consiglio di Amministrazione è altresì convocato, con le modalità di cui sopra, qualora lo richiedano per iscritto almeno due membri del Consiglio medesimo.
Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione partecipano i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e vi assiste, senza diritto di voto, il Direttore che cura, di regola, la redazione del verbale delle riunioni.
In caso di assenza o impedimento del Direttore, i verbali vengono redatti dalla persona designata dal Presidente della riunione.
Il Consiglio di Amministrazione deve essere convocato almeno ogni sei mesi e comunque:
- entro il mese di ottobre di ciascun anno per l'approvazione del bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo;
- entro il mese di aprile per l'approvazione del conto consuntivo;
- entro quindici giorni dalla richiesta di almeno due dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
Quorum
Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito quando è presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti in carica.
Ogni componente del Consiglio di Amministrazione ha diritto ad un voto.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono assunte a maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione cui partecipino tutti i membri ed almeno due Revisori sono valide anche in difetto di formale convocazione.

Articolo 10 - Presidente

Presidente è il Sindaco pro tempore della Città di Torino o, in difetto, il membro del Consiglio di Amministrazione delegato dal Sindaco della Città di Torino.
Il Presidente ha la rappresentanza legale del Comitato di fronte ai terzi ed in giudizio, convoca e presiede le riunioni del Consiglio di Amministrazione.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente, le sue attribuzioni spettano al Vice-Presidente e, in caso di impedimento di quest'ultimo, al Consigliere più anziano d'età, sino alla cessazione dell'impedimento o dell'assenza del Presidente ovvero alla nomina di un nuovo Presidente.
Il Presidente dura in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o revoca da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente nomina il Direttore fissandone la durata dell'incarico.

Articolo 11 - Il Direttore

Il Direttore, che agisce sotto la sorveglianza del Presidente, al quale deve rispondere del proprio operato:
- dirige e coordina le attività operative mirate alla realizzazione di Torino 2008 World Design Capital e delle manifestazioni connesse;
- collabora all'attuazione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
- dirige e coordina gli uffici del Comitato ed il personale dello stesso;
- coordina e controlla le attività degli enti e/o dei collaboratori esterni chiamati a partecipare alle iniziative del Comitato;
- provvede alla instaurazione ed alla cessazione dei rapporti di lavoro con riguardo a funzioni non dirigenziali;
- compie tutti gli atti di ordinaria amministrazione attinenti la gestione; può ricevere procure attinenti la rappresentanza dell'Ente.
Il Direttore partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, senza diritto di voto.

Articolo 12 - Collegio dei Revisori dei Conti

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre membri, nominati, uno ciascuno, dai Fondatori Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare la gestione amministrativa del Comitato, di vigilare sull'osservanza dello Statuto e di accertare la regolare tenuta della contabilità, avvalendosi della collaborazione del Direttore.
I componenti del Collegio dei Revisori dei Conti hanno il diritto di assistere alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e nominano nel loro ambito il proprio Presidente.
Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o decesso.

Articolo 13 - Gratuità delle cariche

I membri del Consiglio di Amministrazione svolgono la loro funzione gratuitamente, salvo l'eventuale rimborso di spese sostenute e documentate.

Articolo 14 - Esercizio e bilancio

L'esercizio chiude al 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio di Amministrazione approva, entro il mese di ottobre dell'anno precedente, il bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo e, entro il mese di aprile, il rendiconto della gestione dell'esercizio precedente, accompagnato da una relazione che dia conto degli obiettivi perseguiti dal Comitato e degli interventi realizzati.
Nella redazione di tali documenti il Consiglio di Amministrazione si attiene alle regole di ordinata contabilità, ai principi contabili nazionali ed internazionali, nonché a quanto previsto dal Codice Civile in materia di redazione di bilancio di società.

Articolo 15 - Informativa

I progetti di bilancio preventivo e di bilancio consuntivo, almeno dieci giorni prima dell'espressione dell'avviso sugli stessi da parte del Consiglio di Amministrazione (organo che approva i bilanci), nonché la versione finale del bilancio preventivo e consuntivo, così come approvata dal Consiglio di Amministrazione, saranno inviati a tutti i Membri del Comitato.
Il Presidente trasmette ai Membri del Comitato i documenti di volta in volta richiesti dai Consiglieri di Amministrazione da essi nominati, relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato.

Articolo 16 - Durata

Salvi i casi di estinzione di cui al seguente articolo 17, il Comitato si scioglierà al termine degli eventi previsti per il 2008 ed inerenti allo scopo del Comitato stesso ovvero dell'ultima delle manifestazioni ad essi connesse, e comunque soltanto dopo che siano state regolarmente adempiute tutte le obbligazioni assunte dal Comitato in relazione al raggiungimento dello scopo di cui al presente Statuto e dopo l'approvazione del rendiconto finale.

Articolo 17 - Estinzione del Comitato

Il Comitato si estingue per:
- il raggiungimento dello scopo;
- il venir meno, l'impossibilità o l'inattuabilità dello scopo;
- deliberazione del Consiglio di Amministrazione.
L'eventuale patrimonio residuo, ultimata la fase di liquidazione, sarà devoluto ad enti pubblici fondatori per opere finalizzate ad attività correlate o simili allo scopo del Comitato sul territorio della Regione Piemonte, secondo le direttive deliberate dal Consiglio di Amministrazione del Comitato.

Articolo 18 - Rinvio

Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa rinvio ai principi generali del diritto ed alle norme del codice civile italiano e delle altre leggi italiane in materia.
Visto, per inserzione e deposito.
Torino, lì