Divisione Lavoro, Orientamento, Formazione Professionale
Settore Formazione Orientamento Fondo Sociale Europeo

n. ord. 165
2006 04966/023

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 24 LUGLIO 2006
(proposta dalla G.C. 27 giugno 2006)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: P.O.R. 2000-2006 FONDO SOCIALE EUROPEO OBIETTIVO 3 MISURA E1 PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO DEL LAVORO - LINEA DI INTERVENTO 3 AZIONE 4. PROGETTO "V.E.L.A.". COSTITUZIONE DELL'ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.).

Proposta del Vicesindaco Dealessandri
di concerto con gli Assessori Levi e Borgione.

Con D.D. n. 724 del 13 ottobre 2005 la Regione Piemonte ha emanato il Bando per la linea di intervento 3, azione 4 anno 2005, della Misura E1 del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo obiettivo 3 2000-2006, "Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro", in attuazione dell'Atto di indirizzo approvato con D.G.R. n. 57-15196 del 23 marzo 2005 "Sperimentazione di servizi integrati per il rafforzamento delle competenze nell'area dell'assistenza familiare".

   La misura E1 prevede l'attivazione di interventi diretti a consentire alle donne la possibilità di usufruire delle attività e dei servizi contemplati dagli altri assi del POR, attraverso il superamento degli ostacoli tecnici e culturali che impediscono l'attuazione del principio di pari opportunità nel mondo del lavoro. La misura E1 in particolare vuole favorire l'aumento del tasso di partecipazione delle donne al lavoro e l'imprenditorialità femminile, il miglioramento della posizione della componente femminile nel mondo del lavoro, e la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi della vita familiare.

L'azione E1 3.4, oggetto del bando sopracitato, prevede la definizione e la sperimentazione di percorsi di sostegno agli/alle assistenti e collaboratori/trici familiari per anziani, disabili e persone non autosufficienti. Tali percorsi sono finalizzati a dare attuazione alle politiche di inclusione sociale, a valorizzare e qualificare il lavoro di cura svolto a domicilio dalle assistenti familiari, spesso straniere, a sostenere la scelta assistenziale di molte famiglie, anche in esito ai risultati della regolarizzazione.

Poiché, in questo contesto, la comunità locale è chiamata a elaborare delle risposte che non si traducano in interventi mirati unicamente allo sviluppo delle competenze professionali specifiche, pur necessarie, ma che tengano in considerazione tutti gli elementi che possono garantire la migliore qualità della vita sia per le persone assistite che per le prestatrici di cura, la Città ha presentato un proprio progetto, in qualità di titolare, sulle tematiche suddette, a partire dal partenariato già costituito per la partecipazione al bando dell'Iniziativa Comunitaria Equal Fase II che già vedeva presenti le rappresentanze dei soggetti interessati, in applicazione della deliberazione della Giunta Comunale del 18 maggio 2004 (mecc. 2004 03956/023).

Inoltre, sempre in un ottica "di sistema", gli esiti di questo progetto potranno essere recepiti all'interno della deliberazione quadro "Riordino delle prestazioni domiciliari e socio-sanitarie" approvata dal Consiglio Comunale il 26 settembre 2005. L'attuazione di tale deliberazione prevede una fase sperimentale della durata di due anni, e inserisce tra le prestazioni offerte dal sistema pubblico anche quelle dell'assistente familiare, distinguendone le funzioni da quelle tradizionalmente esercitate dalle assistenti domiciliari e prevedendo che tali prestazioni possano essere erogate sia mediante la tradizionale formula dell'assegno di cura (erogazione economica alla famiglia affinché assuma una colf) sia mediante fornitori accreditati.

A seguito del procedimento di valutazione effettuato dal Nucleo di valutazione costituito con Disposizione del Direttore Regionale Formazione Professionale - Lavoro n. 36875/15.15 del 9 dicembre 2005 , la Direzione Formazione Professionale - Lavoro della Regione Piemonte con determinazione n. 105 del 20 marzo 2006 ha approvato la graduatoria dei progetti approvati e finanziati dalla quale risulta approvato il progetto "V.E.L.A. - Valorizzare le esperienze lavorative delle assistenti familiari", rivolto a 30 assistenti familiari occupate, presentato dalla Città con i seguenti partner:
1) Provincia di Torino
2) C.S.E.A. S.c.p.a.
3) Ufficio per la Pastorale dei Migranti della Curia Arcidiocesana
4) Associazione Almaterra
5) Camera del Lavoro Provinciale di Torino
6) U.S.T. C.I.S.L. Torino
7) U.I.L.
8) Confcooperative Unione Provinciale Torino
9) Legacoop Piemonte

I contenuti, gli obiettivi e il finanziamento richiesto sono specificati nell'allegato progetto (domanda del 18 novembre 2005 all. 1) parte integrante della presente deliberazione.

Con lettera prot. n. 14293/15/15.10 del 2 maggio 2006 la Regione Piemonte ha inviato l'allegato di autorizzazione con l'indicazione del finanziamento concesso di Euro 154.527,00 e della relativa ripartizione nelle categorie di costo, nonché le disposizioni attuative che prevedono l'inizio delle attività entro e non oltre il 15 luglio 2006. A seguito della riduzione del finanziamento richiesto, effettuata dalla Regione Piemonte in fase di approvazione, il budget dei singoli partner dettagliato nell'allegato progetto (all. 1) viene proporzionalmente ridotto e sarà recepito all'interno del regolamento di funzionamento dell'A.T.S. stessa.

Come previsto dal Bando per la linea di intervento 3, azione 4 anno 2005 e dalla determinazione n. 223 del 2 maggio 2005 della Regione Piemonte recante le "Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo amministrativo delle attività" i soggetti preposti all'attuazione dei progetti devono essere Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.) appositamente costituite fra enti locali, enti pubblici, imprese e loro consorzi e altri soggetti strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi. Le A.T.S. devono obbligatoriamente prevedere il coinvolgimento di un ente gestore dei servizi sociali di cui all'art. 1 della L.R. 8 gennaio 2004 n. 1 "Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento" e un soggetto accreditato ai sensi della D.G.R. n. 77-4447 del 12 novembre 2001 e s.m.i. per le macroaree orientative "MIO-MFO-MCO" per servizi da erogare presso sedi accreditate.

Nell'ambito delle A.T.S. il presentatore, in qualità di soggetto attuatore, si identifica con il soggetto capofila al quale è affidata la responsabilità del controllo sulla corretta realizzazione del progetto, inclusa la parte finanziaria, in quanto la Regione Piemonte considera il soggetto attuatore come unico referente del progetto.

All'interno dell'A.T.S. è prevista la presenza dell'Istituzione di Parità, rappresentata dall'Assessore alle Politiche di Pari Opportunità della Città di Torino.

Entro il 15 luglio 2006 come stabilito dalle stesse "Disposizioni di dettaglio" per l'attuazione dei progetti, l'A.T.S. doveva strutturarsi disciplinando nel proprio Statuto le responsabilità di indirizzo e di gestione del partenariato, la suddivisione delle responsabilità per l'esecuzione del programma di lavoro, l'organizzazione delle modalità di gestione dei rapporti con le Amministrazioni referenti, la modalità di gestione dei contributi finanziari. In considerazione dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale, la Regione Piemonte, con lettera prot. n. 22569 del 14 luglio 2006, ha autorizzato la proroga dell'avvio delle attività entro il 15 settembre 2006. Pertanto si ritiene necessario realizzare tale Associazione Temporanea di Scopo secondo lo schema di Statuto allegato alla presente deliberazione (all. 2) per farne parte integrante e sostanziale. Tale schema di Statuto prevede il rispetto delle condizioni indicate agli artt. 28 comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città.

I partner che costituiranno con la Città la predetta A.T.S. sono i soggetti che nella presentazione del progetto erano stati individuati quali realizzatori delle specifiche azioni che compongono il progetto stesso, come sopra elencati.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare la costituzione, secondo quanto espresso in narrativa, dell'Associazione Temporanea di Scopo denominata "V.E.L.A" in rapporto ai partner: Provincia di Torino, C.S.E.A. S.c.p.a., Ufficio per la Pastorale dei Migranti della Curia Arcidiocesana, Associazione Almaterra, Camera del Lavoro Provinciale di Torino, U.S.T. C.I.S.L. Torino, U.I.L., Confcooperative Unione Provinciale Torino e Legacoop Piemonte per la realizzazione del progetto approvato dalla Regione Piemonte (all. 1 - n. ) e secondo lo schema di Statuto (all. 2 - n. ), allegati e parte integrante del presente provvedimento in applicazione del punto 2 dello schema di Statuto, l'A.T.S. così costituita presenterà al Consiglio Comunale periodiche relazioni sullo stato di avanzamento del progetto;

2) di dare mandato al Sindaco ovvero, ai sensi dell'art. 55 comma 4 del Regolamento per la Disciplina dei Contratti approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 7 marzo 2005 (mecc. 2004 08060/003), esecutiva dal 21 marzo 2005, e s.m.i., al Dirigente del Settore Formazione Orientamento Fondo Sociale Europeo, di firmare il relativo atto costitutivo, con facoltà di apportare quelle variazioni che in tale sede si renderanno necessarie al fine preposto;

3) di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta e dei Dirigenti l'adozione degli atti conseguenti e necessari;

4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.