Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo
Settore Pianificazione e Controllo Partecipazioni Aziendali

n. ord. 118
2006 02489/064

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 7 APRILE 2006

(proposta dalla G.C. 28 marzo 2006)

OGGETTO: SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ CONGRESSUALE - ACQUISIZIONE PARTECIPAZIONE NELLA SOCIETÀ "EXPO 2000 S.P.A." - AUTORIZZAZIONE AD INCREMENTARE SUCCESSIVAMENTE LA QUOTA - APPROVAZIONE.

Proposta dell'Assessore Peveraro,
di concerto con l'Assessore Tessore.

L’attività congressuale mondiale è in fase di costante crescita: il numero degli eventi nel periodo tra il 1995 ed il 2004 è cresciuto del 60% circa (fonte: studio gruppo di lavoro Expo 2000 / Pragmos / S&T), con la maggior crescita registrata nell’area europea:

n. meeting

1995

2004

Differenza

Europa

1.738

2.841

+ 63 %

Resto del mondo

1.262

1.959

+ 55 %

totale

3.000

4.800

+ 60 %

Il peso dell’Italia per numero di eventi è abbastanza altalenante, ed ha fatto registrare il massimo assoluto nell’anno 2004 con un’incidenza del 5,20% degli eventi rispetto al totale mondiale e dell’8,5% rispetto al totale europeo.
Le più recenti previsioni dell’ICCA (International Congress & Convention Association) per il periodo 2005-2016 vedono l’Italia al 4° posto mondiale con una quota pari al 4,60%, dopo Usa, Germania e Regno Unito. Il trend vede peraltro una riduzione della durata media ed un aumento dell’incidenza dei congressi minori.
A livello italiano il numero dei partecipanti in valori assoluti è cresciuto negli ultimi dieci anni passando da 91.972 persone nel 1995 a 198.428 nel 2004.
Le quote di mercato nazionale vedono Torino posizionarsi al sesto posto nel periodo 1994-99 con una quota pari al 4%, mentre nel 2000-2004 si posiziona al quarto posto con una quota del 5%. La previsione dal 2005 è di una quota del 10% che porterebbe la Città al secondo posto assieme a Firenze.
Sembra quindi delinearsi una situazione di costante crescita dell’attività congressuale a livello internazionale con un recupero di quote di mercato da parte delle strutture presenti in Città.
Nell’attuale momento storico della Città è evidente la possibilità di sfruttare favorevolmente il patrimonio di "goodwill" guadagnato in occasione dell’Olimpiadi invernali 2006 che hanno premiato e che possono continuare a premiare la Città in termini di immagine.
In questa realtà il Polo congressuale del Lingotto che comprende anche la nuova struttura del PalaOval può rappresentare il motore principale del "Distretto piemontese del turismo congressuale" per far sistema con l’insieme dell’offerta e degli operatori.
All’interno di questo quadro, la Regione Piemonte, ai sensi della Legge Regionale 25 febbraio 1991 n. 7, d'intesa con la Camera di Commercio di Torino, l'Unione Industriale di Torino, l'A.N.F.I.A., il Gruppo F.I.AT. ed altri soggetti privati, ha partecipato alla costituzione dell’Ente fieristico "Expo 2000" in forma di Società per Azioni.
Ad oggi la società Expo 2000 S.p.A. ha sede in Torino Via Nizza n. 280, un capitale sociale di Euro 2.828.750,40 ed è partecipata dalla Regione Piemonte, con una quota pari al 32,78% del capitale sociale, nonché dalla Camera di Commercio di Torino, per una quota pari al 18,08% e da altri soci privati per una restante quota pari al 49,14% del capitale.
Detta società, costituita in data 13 gennaio 1991 ai sensi del 1° comma dell'art. 15 della Legge Regionale 7 settembre 1987 n. 47, recante la "Disciplina delle attività fieristiche", ha lo scopo di gestire e sviluppare anche per conto di terzi ed anche territorialmente le attività, le strutture ed i servizi fieristico-espositivi e di promozione; promuovere la miglior collocazione sui mercati di beni e servizi offerti dalle imprese e anche dal sistema economico piemontese; intensificare gli scambi e diffondere la conoscenza delle innovazioni tecnologiche, scientifiche ed organizzative dei vari settori economici, fornendo i relativi servizi; promuovere e favorire le iniziative in materia tendenti ad incrementare - sia direttamente che indirettamente - lo sviluppo della Città di Torino e della Regione Piemonte, nonché dell'economia italiana.
Ai sensi dell’articolo 4 del vigente Statuto sociale, la società ha, altresì, lo scopo di organizzare e promuovere, in nome proprio o per conto di terzi, convegni, congressi e ogni altro tipo di evento finalizzati a preservare e potenziare la vocazione congressuale del capoluogo regionale, oltre alla gestione della struttura immobiliare e degli impianti del Centro Congressi del Lingotto, ubicato presso l'omonimo Complesso Polifunzionale, in via Nizza 294 a Torino.
Il Centro Congressi del Lingotto è una grande e moderna struttura polifunzionale che offre alla Città di Torino la possibilità di ospitare eventi, meeting, congressi e scambi internazionali volti a valorizzare il proprio territorio ricco di attrazioni artistiche, culturali e paesaggistiche.
E’ convinzione condivisa da parte dei due azionisti pubblici (Regione e Camera di Commercio) che l'attuale attività di Expo 2000 coinvolga interessi economici prevalentemente circoscritti alla dimensione comunale e provinciale ed è quindi, su questa premessa, che gli stessi hanno sollecitato gli Enti territoriali ad intervenire direttamente nella Società.
In particolare, con il Comune di Torino è stata raggiunta al riguardo un'intesa per quanto concerne l'aspetto strategico.
La trattativa tra tutti gli enti pubblici coinvolti (Regione, Provincia di Torino, Città di Torino e Camera di Commercio di Torino) ha avuto come esito la condivisione di un percorso comune che delinea per sommi capi i futuri impegni che gli stessi soggetti pubblici e, in misura diversa, un importante soggetto privato (gruppo F.I.A.T., quale proprietario del Centro Congressi e nel contempo socio di Expo 2000 S.p.A.) intendono assumere ai fini del mantenimento e dello sviluppo dell'attività congressuale presso il Centro Congressi del Lingotto.
I soggetti coinvolti hanno delineato i contenuti di un'operazione che prevede:
- l'acquisizione, diretta o indiretta, da parte della Regione, della Città di Torino e della Camera di Commercio di Torino, della proprietà dell'immobile attualmente destinato a Centro Congressi, tramite una Società per Azioni a prevalente partecipazione pubblica ma con una significativa presenza di capitale privato;
- l'affidamento ad Expo 2000 S.p.A., previa modificazione dello statuto e dell'assetto azionario (con ingresso della Città di Torino eventualmente in qualità di socio di controllo), della gestione, nel Centro Congressi, dell'attività congressuale e convegnistica.
Quanto all’acquisizione del Centro Congressi, si precisa che ad oggi è in corso l’approvazione di un’operazione che prevede il trasferimento della proprietà del Centro ad una società di capitali partecipata dal Comune di Torino, a mezzo della controllata "Finanziaria Città di Torino S.r.l." a socio unico, dalla Regione Piemonte e dalla Camera di Commercio oltre che da una società del gruppo Fiat.
Quanto ad Expo 2000 è stato predisposto uno studio correlato da uno schema di business plan per i prossimi 5 anni nel quale si è proceduto ad un’analisi delle performance di Expo 2000, dei suoi punti di forza e di debolezza, con svariate ipotesi delle decisioni, degli investimenti e delle attività da mettere in atto per conseguire il risultato desiderato di incrementare il numero e la qualità degli eventi da organizzare e ospitare e il conseguente incremento di bilancio di Expo 2000 che può derivare anche dal collegamento con OVAL.
Sono così stati identificati i punti chiave della strategia da adottare, ovvero:
- il rafforzamento del management dell’ente;
- il recupero dell’efficienza complessiva delle strutture e degli spazi;
- la scelta dell’innovazione come filo conduttore del sistema di offerta;
- la caratterizzazione quale:
- luogo dell’incontro e dello scambio per i torinesi;
- luogo dell’incontro e dello scambio per i non torinesi e la relazione con lo sviluppo turistico;
- luogo del "made in Italy" dei congressi/eventi per qualità dei servizi, accoglienza, strategie di comunicazione, sicurezza, flessibilità;
- la testimonianza di fiducia delle istituzioni attraverso l’investimento e la programmazione degli eventi di rilievo;
- la collocazione nel quadro competitivo locale, nell’area del Nord Ovest, del Paese, dell’Europa;
- l’approccio promozionale che identifichi e rappresenti il "luogo/territorio degli incontri" nei confronti di imprese, associazioni, organizzazioni, istituzioni locali e sovralocali.
Questa strategia si sostanzia in programmi di attività, fra loro complementari, focalizzati su più direttrici:
a) ridisegno della struttura organizzativa sia in termini di dimensioni che di professionalità disponibili al fine di implementare l’offerta di servizi;
b) incremento della capacità di penetrazione sul mercato congressuale ed espositivo;
c) creazione di un percorso di internazionalizzazione.
L’obiettivo a cui tendere, e su cui si è concentrata l’attività di analisi e di proposte conseguenti, è quello di collocare Torino nel gruppo delle realtà più forti come meta di destinazione di eventi congressuali ed espositivi: l’implementazione di offerta/flessibilità di spazi che può derivare dall’integrazione con OVAL e/o con Lingotto Fiere costituisce un requisito non marginale nello scenario delineato.
Dal punto di vista economico e finanziario sono stati ipotizzati tre scenari di attività:
- Scenario 1: "Conservativo - migliorativo" (di breve periodo), caratterizzato dall’ampliamento dell’attività conseguente al miglioramento delle "performance" della struttura congressuale attuale, con l’avvio della fase progettuale per l’acquisizione e trasformazione dell’OVAL e del piano di "lancio"; questo scenario rappresenta quindi soltanto il prerequisito sulla base del quale sviluppare i due successivi;
- Scenario 2: "Nuovo polo del Lingotto" (di breve-medio periodo), nel quale si completa l’ampliamento della struttura (con l’inserimento del PalaOval) e della gamma dei servizi offerti, con il miglioramento della redditività;
- Scenario 3: "Percorso di internazionalizzazione (Collaborative lab) (di medio - lungo termine) che dovrebbe rappresentare l’obiettivo a regime della struttura congressuale - espositiva, maggiormente integrata con i servizi e le attività sul territorio.
Nell’analisi economico - finanziaria è stata assunta la condizione fondamentale che Expo 2000 come soggetto gestore riconosca al soggetto proprietario degli immobili un corrispettivo di ammontare almeno sufficiente a coprire i costi per il reperimento dei mezzi finanziari presso il sistema bancario e il pro-quota degli oneri di competenza attribuiti dal soggetto fornitore dei servizi consortili del complesso Lingotto.
Sulla base degli scenari di sviluppo ipotizzati il totale dei ricavi dovrebbe passare dagli attuali 3 milioni di Euro a oltre sette milioni di Euro dopo cinque anni di attività, permettendo così di raggiungere un sostanziale equilibrio di bilancio alle condizioni sopraespresse.
Si ipotizza quindi di procedere alla trasformazione di Expo 2000 da S.p.A. a Società Consortile per Azioni, in modo tale da prevedere già statutariamente per alcuni azionisti la copertura dei costi di gestione nei primi quattro anni di start-up delle attività.
Tenuto conto delle ingenti ricadute economiche del sistema congressuale e del suo fatturato indotto, attualmente stimato per l’area metropolitana di Torino in Euro 1.128.700.000,00 sulla base delle elaborazioni prodotte dall’Osservatorio Congressuale Italiano e dall’International Association Meeting Market, e suscettibile di ulteriore aumento nell’ipotesi di aumento della quota di mercato catturata da Torino dall’attuale 5% a percentuali del 7,5% - 10%, appare evidente l’interesse della Città a non ritardare il proprio intervento nel settore congressuale anche al fine di beneficiare dell’enorme azione promozionale determinata dai recenti Giochi Olimpici Invernali.
L’acquisizione della partecipazione in Expo 2000 da parte della Città di Torino, si colloca anche all’interno dell’iter legislativo, in corso di definizione presso la Regione, volto all’attuazione di disposizioni in materia di rilancio delle attività, convegnistica e congressuale.
A proposito delle strutture che insistono nella zona congressuale, va infine ricordata la deliberazione n. 119 del Consiglio Comunale del 23 luglio 2001 (mecc. 2001 05883/01), esecutiva dal 6 agosto 2001 con la quale venivano formulati indirizzi riguardo alla riconversione degli impianti sportivi di Torino 2006, indicando nell’Oval una precisa destinazione ad uso fieristico-congressuale.
Al 31 dicembre 2005 la Società presenta perdite accumulate superiori al terzo del Capitale Sociale, facendo ricadere la società nel disposto dell’art. 2446 del Codice Civile. Conseguentemente il Consiglio di Amministrazione dovrà convocare un’apposita assemblea per coprire le perdite realizzate attraverso la riduzione del Capitale, successivamente alla quale è intenzione dello stesso proporre un aumento del capitale stesso dedicato interamente o parzialmente alla Città di Torino che potrà utilizzare l’occasione per entrare nella compagine azionaria apportando nuovi capitali in una società le cui perdite pregresse sarebbero interamente ripianate.
La società, nella persona del Presidente, ha inviato in data 22 marzo 2006, un’offerta alla Città formulata secondo quanto indicato precedentemente, anche a seguito della lettera inviata dal Sindaco al Presidente della Società in data 20 dicembre 2004 nella quale si manifestava l’intenzione della Città a verificare la possibilità di partecipare alla compagine azionaria di Expo 2000 condizionandola alla verifica della situazione economico-patrimoniale della società.
La Città di Torino intende partecipare all’aumento del capitale sociale acquisendo inizialmente azioni della Expo 2000 al loro valore nominale per un valore complessivo di Euro 500.000,00 pari a circa il 25%, rimandando ad un secondo momento un eventuale incremento della propria partecipazione fino a raggiungere una quota di controllo.
L’esborso della Città sarà finanziato con ricorso all’indebitamento a medio-lungo termine, con la precisazione che l'affidamento e l'erogazione della spesa per il versamento relativo è subordinata al perfezionamento del finanziamento in oggetto e dando atto, inoltre, che gli oneri finanziari dell'operazione in oggetto trovano copertura nella previsione di spesa del Bilancio pluriennale 2006/2008, approvato contestualmente al Bilancio di previsione 2006.
Sarà inoltre necessario convocare un’Assemblea Straordinaria per approvare adeguamenti dello Statuto Sociale, il cui testo dovrà risultare conforme agli statuti delle società controllate e partecipate dalla Città di Torino e quindi rispondente alle linee guida delineate dal Consiglio Comunale con le deliberazioni del 20 settembre 2004 (mecc. 2004 07123/064), esecutiva dal 4 ottobre 2004 e del 27 settembre 2004 (mecc. 2004 04953/064), esecutiva dal 9 ottobre 2004 al fine di riflettere l’ingresso della Città nel capitale sociale della Expo 2000.
L’operazione fin qui descritta va considerata parallelamente all’operazione di acquisto della proprietà del Centro Congressi del Lingotto, oggi al centro delle attività congressuali cittadine, da parte del Comune di Torino, in modo indiretto tramite FCT, e di altri partner (Fiat Partecipazioni, Finpiemonte e Camera di Commercio di Torino) e appare opportuna in quanto realizza l’interesse del Comune al mantenimento e allo sviluppo nella Città di Torino di un’attività congressuale che sia in grado di produrre ricadute positive sul territorio cittadino e regionale, sia mediante la proprietà degli immobili che mediante la partecipazione nella società che gestisce il Centro medesimo. In questo probabile scenario futuro, il Centro Congressi del Lingotto con l’Oval potrebbero rappresentare una significativa offerta congressuale per eventi di una certa entità facendo nascere un polo Congressuale del Lingotto.
Pertanto, visto l’interesse della Città allo sviluppo delle attività congressuali anche mediante la partecipazione nel capitale del soggetto gestore e quindi nella società Expo 2000, è necessario:
- approvare l’acquisizione di una quota di minoranza nella società Expo 2000, autorizzando la sottoscrizione di azioni per un valore di circa 500.000,00 Euro;
- valutare la proposta di nuovo Business Plan per lo sviluppo delle attività sociali;
- proporre adeguate modifiche allo statuto della società che dovrà tenere conto della partecipazione della Città;
- approvare ulteriori incrementi della partecipazione al capitale fino al raggiungimento della quota di controllo, a seguito di positive valutazioni delle prospettive economiche e delle variazioni statutarie.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di autorizzare, per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente si richiamano, la partecipazione della Città al capitale sociale della Expo 2000, sottoscrivendo un aumento di capitale al valore nominale nell’ordine di Euro 500.000,00 che potrebbe corrispondere ad una quota del capitale sociale di circa il 25%.
L'esborso della Città sarà finanziato con ricorso all'indebitamento a medio/lungo termine; la sottoscrizione e l'erogazione della spesa è subordinata al perfezionamento del finanziamento. Gli oneri finanziari trovano copertura nella previsione di spesa del Bilancio pluriennale 2006/2008, approvato contestualmente al Bilancio di Previsione 2006. Di demandare a successiva determinazione dirigenziale l'impegno della spesa complessiva;
2) di autorizzare, sin d’ora, l’eventuale incremento della quota di partecipazione del Comune al capitale sociale dell’Expo 2000 fino al raggiungimento anche della quota di controllo, demandandone l’attuazione alla Giunta Comunale, subordinando tale incremento all’approvazione di un soddisfacente Business Plan da parte del Consiglio di Amministrazione della società medesima e all’approvazione delle necessarie modifiche statutarie, modifiche per le quali si rimanda ad un ulteriore atto del Consiglio Comunale;
3) di prevedere di portare a conoscenza del Consiglio Comunale, nelle apposite commissioni, il Business Plan non appena approvato dal Consiglio di Amministrazione della società;
4) di prevedere che fino a quando la Città non avrà completato l’iter per la nomina del/dei propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione di Expo 2000, la Città sarà rappresentata dall’Assessore pro-tempore competente;
5) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.