Consiglio Comunale

2006 00667/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 14

Approvata dal Consiglio Comunale in data 20 marzo 2006

OGGETTO: OFTALMICO: SALVAGUARDIAMO UN PATRIMONIO DELLA CITTA' DI TORINO.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

VISTO

-   il documento dei responsabili di struttura del presidio ospedaliero Oftalmico che enuncia che l'Ospedale Oftalmico è "Presidio Ospedaliero Specialistico, con funzioni di riferimento Regionale per Oftalmologia Infantile, Glaucomi, Traumatologia, Retina, Maculopatia, Patologie Corneali, Ipovisione, Oftalmologia Plastica e Ricostruttiva", oltre che "sede di grandi attrezzature" e "Ospedale clinicizzato", in quanto sede della Clinica Oculistica dell'Università con fondamentali compiti e incarichi di assistenza, ricerca e insegnamento unici nella Regione Piemonte a cui afferiscono oltre 450 studenti divisi fra Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Ortottica, Scuola di Specializzazione in Oftalmologia, Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche - Oftalmologia;
-   l'Ospedale è, inoltre, sede dell'unico Pronto Soccorso Oculistico della Regione Piemonte e del Centro di Riabilitazione Visiva, della Clinica oculistica dell'Università, anch'esso Centro di riferimento regionale;
-   l'Ospedale Oftalmico costituisce un complesso integrato nel quale ben si compendiano tutte le attività specialistiche e subspecialistiche dell'Oftalmologia con le attività di supporto internistico, metabolico e diabetologico, anestesiologico, radiologico e laboratoristico necessarie sia all'assistenza specialistica ospedaliera, sia e soprattutto all'assistenza territoriale;
-   l'attività dell'Ospedale, coordinata dalla Direzione Sanitaria di Presidio, è suddivisa nei seguenti Dipartimenti: Dipartimento di Malattie Oculistiche - Dipartimento Funzionale di Produzione Diagnostica;
-   punto di forza del Presidio Ospedaliero Oftalmico è proprio la sua organizzazione di tipo dipartimentale che consente, grazie alla totale condivisione del personale, degli spazi e delle apparecchiature, di produrre sinergie che consentono una gestione efficiente ed efficace non solo dell'attività assistenziale, ma anche dell'attività clinica di ricerca e della formazione;
-   nel periodo 2001-2005 il Presidio è stato sottoposto a totale ristrutturazione e pertanto tutti i luoghi di diagnosi e cura rispondono pienamente ai requisiti della L.R. 616/2000 e del D.Lgs. 626/1994. L'investimento economico per tale ristrutturazione è stato di circa 8.500.000 Euro. Nel solo corso del 2005 sono stati inaugurati la nuova sede del Pronto Soccorso e il nuovo Reparto di Diagnostica strumentale oculistica. Sono, inoltre, in corso di ultimazione i lavori di ristrutturazione della V sala operatoria e del Reparto di Diagnostica Radiologica dotati di apparecchiature innovative di ultima generazione;
-   nel mese di gennaio 2005, l'intera struttura è stata sottoposta al processo di verifica, da parte della Commissione Regionale, ai fini dell'accreditamento. Il Presidio è in attesa della certificazione in fascia A, con conseguente incremento tariffario, dato che la verifica ha dato esito positivo. Pertanto tutta l'attività effettuata all'interno del Presidio si svolge, non solo in locali idonei e rispondenti in tutto alle normative vigenti, ma anche secondo protocolli e linee guida condivise e che garantiscono efficacia, efficienza nonché il massimo della sicurezza sia ai pazienti che agli operatori;
-   la maggior parte delle apparecchiature di diagnosi e terapia oculistica sono state aggiornate ed inoltre sono state acquisite apparecchiature innovative di nuova generazione ed altissima tecnologia con un investimento, negli ultimi due anni, di circa 3.000.000 Euro, grazie anche alle donazioni effettuate dalla Compagnia di San Paolo, capaci di tecniche d'indagine all'avanguardia che si discostano dai livelli essenziali di assistenza, che consentono di ottimizzare gli attuali standard diagnostici e di sfruttare con migliore adeguatezza le più recenti tecniche terapeutiche. Da un punto di vista degli effetti socioeconomici per il territorio, appare evidente che l'utilizzo delle migliori tecniche per la salvaguardia della visione ha determinato un impatto positivo diminuendo il grado di handicap determinato da gravi patologie oculari quali le maculopatie, le cheratopatie, il glaucoma e l'ambliopia che sono tra le prime cause di malattia sociale;
-   l'attività del Presidio Ospedaliero si esplica tra Pronto Soccorso, attività di degenza e attività ambulatoriale. In particolare il Pronto Soccorso del Presidio accoglie circa 70.000 pazienti all'anno provenienti da tutta la Regione essendo l'unica struttura 24H del Piemonte. Solo il 15% dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso è residente in A.S.L.1, il 78% proviene infatti dalle altre A.S.L. del Piemonte e l'8% è costituito da pazienti provenienti dalle altre regioni italiane e dall'estero. Presso il Pronto Soccorso operano ogni giorno 7 medici oculisti con una organizzazione di tipo dipartimentale. A questo proposito è utile, inoltre, sottolineare come il Pronto Soccorso sia da anni il riferimento per molti pazienti che, trattati presso altre strutture, pubbliche e private, prive di specialisti nelle ore pomeridiane e/o notturne, vengono trasferiti o si rivolgono direttamente all'Ospedale Oftalmico;
-   l'attività di degenza conta circa 7.500 ricoveri anno (oltre 6.000 interventi chirurgici) suddivisi tra degenza ordinaria e day surgery. Oltre il 50% dei ricoveri ordinari dell'Ospedale proviene dal Pronto Soccorso. Ciò sta a significare che più di 1000 pazienti sono ricoverati in stato di acuzie e quindi con patologie oculari caratterizzate dalla grave compromissione della funzionalità dell'organo e con problemi sanitari e assistenziali di grado elevato;
-   l'incremento di attività a cui si è assistito dall'anno 2002 ha avuto due effetti benefici di estrema rilevanza sia a livello sanitario sia a livello sociale:
1)   tempi d'attesa per intervento di cataratta ridotti al minimo e cioè al tempo strettamente necessario per l'effettuazione dei controlli medici prericovero;
2)   soddisfazione a tale livello del bisogno sanitario per cui si è assistito gradualmente nel tempo alla diminuzione sostanziale della domanda, sino ad arrivare negli ultimi mesi dell'anno 2004 ad un dimezzamento rispetto al passato delle prenotazioni;
-   questo fenomeno ha consentito agli operatori dell'Ospedale Oftalmico di potersi maggiormente dedicare ad interventi di maggior peso sanitario e quindi poter differenziare di più l'offerta delle prestazioni erogate. La percentuale degli interventi per cataratta, rispetto al totale degli interventi, ha subito negli anni una netta riduzione attestandosi sul 50%, mentre, per contro, il mix degli altri interventi ha avuto un contestuale aumento nel medesimo periodo. I tempi di attesa per intervento di cataratta sono da ormai due anni, stabilizzati in 2-3 mesi per le quattro Divisioni Ospedaliere e 5-6 mesi per la Clinica Oculistica. L'attività ambulatoriale è maggiormente articolata e si svolge, per quanto attiene l'oculistica, sia all'interno della struttura che presso i poliambulatori territoriali, per un totale di circa 80.000 prestazioni annue;
-   il modello organizzativo del Servizio di Anestesia dell'Ospedale Oftalmico di Torino è fondato sulla centralità del paziente, sul controllo del rischio anestesiologico e rappresenta un modello di efficienza e di qualità garantendo, con un organico di soli 5 Anestesisti, oltre 8.000 anestesie all'anno in elezione (di cui l'80% in day surgery) e la pronta disponibilità per interventi in urgenza. L'inserimento del paziente nel percorso anestesiologico, caratterizzato da fasi distinte (valutazione preoperatoria, intervento chirurgico, controllo del dolore postoperatorio, intervento in caso di urgenze) sottoposte ad un attento controllo, ha ridotto il rischio anestesiologico a livelli tali che negli ultimi anni non si sono registrate complicanze legate all'anestesia nonostante la fragilità dei pazienti sottoposti alla chirurgia oftalmologica (si tratta spesso di pazienti molto anziani e affetti da patologie come ad esempio il diabete e le malattie cardiovascolari che aumentano notevolmente i rischi legati all'anestesia e che proprio per queste loro caratteristiche non vengono trattati in altra sede);
-   l'Oftalmico garantisce, mediante il Laboratorio Analisi Ospedaliero, la diagnostica per l'intera Azienda. Sul Servizio, che effettua circa 830.000 esami/anno, gravitano, infatti, sette punti prelievo territoriali, le Cure Domiciliari, i Sert e due residenze assistenziali la RSA Cardinale Ballestrero e il Presidio Valletta. Tutta l'attività del laboratorio viene svolta in accettazione diretta così come la gran parte degli esami (oltre 15.000 all'anno) di diagnostica radiologica che vengono effettuati presso il Presidio. Il Servizio di Radiologia effettua circa 35.000 esami/anno ed è dotato di una TAC spirale di nuova acquisizione. Il Servizio esegue routinariamente indagini contrastografiche delle vie lacrimali ed indagini ecografiche dell'orbita. Per questi esami l'affluenza è regionale essendo la Radiologia dell'Oftalmico l'unica ad eseguirli in tutto il Piemonte ed è anche di riferimento per gli altri Ospedali per la diagnostica della traumatologia orbitaria. Inoltre presso l'Ospedale ha sede la Struttura Complessa di Malattie metaboliche e Diabetologia che ha in carico 6.350 pazienti diabetici attivi, effettua un totale di circa 25.000 prestazioni annue e garantisce, grazie alle specifiche sinergie con le Divisioni Oculistiche e la Clinica Universitaria, un percorso diagnostico-terapeutico, accreditato, completo ed efficace per la retinopatia diabetica;
-   tutta l'attività dell'Ospedale viene svolta da soli 275 operatori tra sanitari, tecnici e amministrativi, in quanto l'organizzazione totalmente dipartimentale della struttura consente di ottimizzare sia le risorse umane che strumentali, infatti al continuo aumento di produttività a cui si è assistito negli ultimi anni non ha fatto seguito un incremento del personale;
-   dal 2004 l'Ospedale Oftalmico fa, inoltre, parte della rete HPH (Health Promotion Hospital) e grazie alla formazione specifica degli operatori, all'elaborazione di protocolli terapeutici e all'ampliamento dell'ambulatorio di terapia del dolore garantisce un riferimento adeguato per il dolore relativo alla patologia oculare in ambito regionale;
-   dall'anno 2003 a tutt'oggi, a fronte di un aumento di produzione soprattutto nell'ambito della day surgery, l'Ospedale Oftalmico ha raggiunto e mantenuto il pareggio di bilancio. Il posizionamento economico a pareggio di bilancio è intervenuto con il procedere della riorganizzazione in atto, mirata ad una maggiore efficienza operativa e ad un miglior controllo dei costi;
-   l'eventuale trasferimento delle Divisioni oculistiche presso altri ospedali cittadini, prospettata con la bozza del P.S.S.R., avrebbe le seguenti implicazioni:
-   chiusura dell'unico Pronto Soccorso Oculistico della Regione;
-   necessità di procedere all'assunzione di ulteriore personale medico e infermieristico per rendere autosufficienti le singole Divisioni di oculistica, infatti la gestione dipartimentale delle risorse umane consente da questo punto di vista di svolgere l'attività con un numero inferiore di unità;
-   necessità di procedere all'acquisizione di altre apparecchiature per fornire a tutte le divisioni la dotazione minima di strumenti, attualmente in condivisione grazie all'utilizzo dipartimentale delle apparecchiature e degli strumenti;
-   necessità di procedere alla riqualificazione del personale, infatti, ad oggi, i vari professionisti sono complementari per le varie superspecializzazioni che si sono create nel tempo, accanto all'attività di base effettuata da tutte le Strutture, all'interno del Presidio;
-   l'Ospedale Oftalmico, che rappresenta un riferimento per tutta la popolazione piemontese da circa 150 anni, è costantemente cresciuto sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista strutturale, sino a raggiungere negli ultimi anni un livello di eccellenza difficilmente riproducibile presso altre strutture in quanto è stato reso possibile unicamente dall'aggregazione e dalle sinergie che si sono create fra tutti i professionisti. Non si deve, inoltre, dimenticare che da un sondaggio effettuato tra i medici di famiglia l'Ospedale Oftalmico è risultato il quarto Centro Oftalmologico a livello nazionale e che i numerosi atti di solidarietà forniti dai pazienti, in questi giorni, testimoniano la necessità di mantenere una struttura oftalmica all'interno della rete ospedaliera regionale, bisogna, ancora, sottolineare che a livello europeo esistono importanti ospedali monospecialistici oculistici quali il Moorfield di Londra, il Karlinska di Stoccolma e la Fondazione Rotchild di Parigi, oltre agli Ospedali Oftalmici di Roma e Milano per citare i principali;
-   lo "smembramento" dell'Ospedale Oftalmico determinerebbe l'azzeramento di questa esperienza decennale nonché della storia dell'Oftalmologia torinese che, presso il Presidio, ha costruito sinergie irripetibili costituendo, anche e soprattutto in quanto struttura pubblica e Centro di II e III livello, una sicurezza nella diagnosi e indicazioni terapeutiche per il paziente affetto da tutta la patologia oculistica.

CONSIDERANDO

L'ampio dibattito e le audizioni svolte in IV CCP sulla mozione in oggetto.

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a salvaguardare il patrimonio professionale rappresentato dall'Ospedale Oftalmico nella riorganizzazione della rete dei servizi di oculistica della Città e della Regione nel contesto complessivo previsto dalla programmazione sanitaria che scaturirà dal PSSR al fine di garantire il pieno soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini nonché l'integrità, il coordinamento e l'appropriatezza delle risposte sanitarie.
A tal scopo si impegnano il Sindaco e la Giunta a promuovere, nell'ambito dell'apposito organismo di coordinamento cittadino e nelle consultazioni previste dal percorso di approvazione del PSSR, un confronto articolato e approfondito con le sensibilità e le competenze delle rappresentanze sindacali, professionali e delle associazioni dei cittadini per adeguare, dal punto di vista dell'efficacia e dell'efficienza, l'intera rete dei servizi di oftalmologia e di quelli ad essi collegati nell'erogazione delle prestazioni sanitarie in regime di urgenza, ricovero ordinario, Day-Hospital, Day-Surgery e ambulatoriali.
Inoltre, per mantenere nella discussione un clima sereno, si richiede che nel passaggio del documento da bozza a proposta di PSSR venga riconsiderata l'affermazione in cui si parla di dismissione dell'ospedale Oftalmico."