Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Settore Affari Generali e Manifestazioni

n. ord. 85
2005 10467/001

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 27 MARZO 2006
(proposta dalla G.C. 6 dicembre 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE OSSERVATORIO SOCIO-CULTURALE DELL'ANZIANATO. PROVVEDIMENTI.

   Proposta del Sindaco Chiamparino.

   Con deliberazione del Consiglio Comunale del 3 maggio 2000 (mecc. 2000 02560/19), esecutiva dal 19 maggio 2000, è stato istituito il Consiglio dei Seniores quale organismo consultivo e propositivo del Consiglio Comunale, nato da un modello da tempo diffuso in Europa, costituito dai rappresentanti di associazioni di anzianato aziendale, di volontariato sociale, culturale, sportivo e del tempo libero.
   Funzione primaria è quella di consulta, ma gli compete anche un diritto/dovere di iniziativa. Il che significa segnalare problemi, avanzare proposte, dare in sostanza voce alle categorie rappresentate.
   Tra le proposte formulate dal Consiglio dei Seniores, una ha chiaro valore strategico: l'istituzione di un Osservatorio socio-culturale dell'anzianato.
   Tale proposta integra i percorsi già compiuti dall'Amministrazione nell'ambito del progetto Città Sane - OMS e, in particolare, l'istituzione dell'Osservatorio sulla Salute e la collaborazione con il Servizio Regionale di Epidemiologia dell'Azienda Sanitaria n. 5, D.G.C. del 14 marzo 2006 (mecc. 2006 0601922/019).
   Inoltre la Città si è dotata sin dal 1987 dell'Osservatorio del Mondo Giovanile quale strumento per la programmazione delle politiche rivolte ai giovani e dal 2003 dell'Osservatorio sulla salute delle donne, D.G.C. del 23 dicembre 2003 (mecc. 2003 12324/019).
   La forte ascesa della componente anziana della cittadinanza esige che analoga iniziativa sia assunta anche in questo settore.
   Da molti anni l'età media della popolazione di Torino è in aumento, ciò in quanto la percentuale di anziani sul totale della popolazione stessa da oltre 20 anni cresce costantemente. Le previsioni demografiche indicano un futuro prossimo e remoto con una sempre più consistente porzione di popolazione over 60. Se a Torino in questi anni gli anziani rappresentano circa il 29% del totale della popolazione, nei prossimi decenni si prevede che tale percentuale si avvicini ad un terzo. Queste cifre indicano che approfondire la conoscenza e sviluppare la conseguente operatività relativamente ad una parte della popolazione torinese tanto consistente e in crescita va collocato oggettivamente tra le priorità.
   L'obiettivo principale è avviare una struttura permanente di lavoro, organizzata in un Osservatorio, che costruisca una rappresentazione sistematica della condizione degli anziani di Torino: una rappresentazione che identifichi le caratteristiche e i bisogni del mondo degli over 60, che ne comprenda e descriva gli elementi significativi e che diventi strumento utile per la programmazione delle politiche rivolte agli anziani.
   Si tratta di provvedere a soddisfare le esigenze informative e di conoscenza su un universo variegato, in aumento e bisognoso di attenzioni, così come di creare un gruppo di lavoro, un luogo di osservazione, di analisi e di ricerca sociale, che possa diventare un centro di riferimento e di approfondimento per i cittadini e per le istituzioni sui temi legati alla senilità.
   Tale iniziativa costituisce così un'ulteriore azione tra quelle già messe in atto dai servizi dell'Amministrazione in attuazione dell'adesione della Città alla rete europea Città Sane - OMS D.C.C. del 19 luglio 2004 (mecc. 2004 05597/019) e in particolare al sub network "Invecchiare in salute" di recente suggellata con la firma di una dichiarazione d'intenti per favorire la promozione della salute nei centri urbani, che comporterà attività finalizzate a definire un profilo di salute della popolazione della terza età e la realizzazione di progetti volti non solo all'allungamento della vita ma al suo miglioramento.
   L'idea di fondo che guiderà l'Osservatorio nello sviluppo dei contenuti attiene alla rappresentazione dell'anziano non solo come soggetto che presenta dei disagi ma anche e soprattutto come persona che per la sua storia ed esperienza è una risorsa per la comunità. L'anziano come soggetto importante e complesso della società contemporanea sarà considerato nella sua globalità e si eviterà la costruzione di una rappresentazione dualistica basata sulla contrapposizione disagio - normalità.
   Lo sforzo sarà quindi costruire una rappresentazione della terza età che superando gli stereotipi e le superficialità riesca non solo a conoscere le caratteristiche e i bisogni ma anche a promuovere le potenzialità inespresse di una quota sempre più rilevante di cittadini.
   In prospettiva l'Osservatorio si configurerà come una risorsa per gli anziani della Città, capace di valorizzarne il ruolo, di diffondere le ricchezze culturali e sociali della terza età e di rispondere ai bisogni emergenti.
   Per la realizzazione di tale iniziativa il Consiglio dei Seniores, che ha il riferimento organizzativo nella Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali a cui fa capo la gestione amministrativa, si raccorda con le Divisioni che si occupano prevalentemente dell'offerta di servizi alla popolazione anziana al momento identificate nella Divisione Funzioni Istituzionali cui fanno capo sia la Direzione Sport e Tempo libero sia le Circoscrizioni e nella Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie. A livello metodologico potrà essere inoltre utile l'esperienza maturata in questi anni dall'Osservatorio del Mondo Giovanile. La convergenza dell'esperienza e delle professionalità presenti nei vari servizi dell'Amministrazione con l'interesse e le risorse del Consiglio dei Seniores potranno produrre un soggetto nuovo di grande aiuto per la comprensione di un universo sempre più variegato così come per la produzione di politiche realmente efficaci, condivise con gli anziani della città.
   I campi di indagine saranno individuati dall'Osservatorio, cui spetterà indicarli con precisione, aggregarli come necessario e organizzarne le specificità con riferimento al genere, in collaborazione con l'Osservatorio sulla Salute nell'ambito del progetto Città Sane. In questa sede ne vengono esplicitati alcuni esempi:
  1.   Popolazione residente
  2.   Salute e malattia
  3.   Benessere, disagio e solitudine
  4.   Autonomia, assistenza e condizione abitativa
  5.   Aggregazione e volontariato
  6.   Turismo e tempo libero
  7.   La famiglia e i rapporti intergenerazionali, i nonni
  8.   La memoria e il passato (anziani e giovani a Torino)
  9.   La sicurezza
10.   Il rapporto con la città (dalle trasformazioni urbanistiche al rapporto con le istituzioni)
11.   Mappatura dei servizi per anziani
12.   Rapporto con i media.
   L'attività dell'Osservatorio si articolerà nelle seguenti fasi:   
A.   Raccolta, elaborazione ed archiviazione dati
       -   Cura della raccolta sistematica di dati presso le fonti istituzionali;
       -   Conduzione di interviste a testimoni privilegiati o informali;
       -   Elaborazione ed analisi dei dati e delle informazioni;
       -   Individuazione di altre ricerche realizzate sulla condizione anziana;
       -   Integrazione con la documentazione bibliografica disponibile ed utile secondo gli argomenti;
       -   Aggiornamento archivio dati.
B.   Redazione Rapporto
       La redazione del Rapporto sulla Terza Età, curata dall'Osservatorio in collaborazione con esperti e testimoni dei vari ambiti d'indagine, costituisce il principale prodotto che, con cadenza stabilita, permette di fare il punto sulla situazione degli anziani (su un dato territorio e in un periodo temporale definito).
       Attraverso il rapporto si intende fornire un quadro di sfondo per chi è interessato a riflettere sulla condizione degli anziani a Torino oggi, ed approfondirne aspetti specifici rilevanti.
C.   Gruppi di studio tematici e indagini ad hoc
       L'Osservatorio potrà condurre gruppi di studio su argomenti specifici coinvolgendo attori particolarmente impegnati e sensibili al problema oggetto di studio. Il gruppo di lavoro rappresenta una modalità per costruire una rappresentazione partecipata di alcuni fenomeni sociali; ha il compito di raccogliere, elaborare ed analizzare dati ed informazioni a livello cittadino su un particolare argomento, legato ad una necessità progettuale o ad un bisogno reale, ovvero in risposta ad una domanda proveniente dal mondo degli anziani.
       Oltre ad analizzare i fenomeni sociali attinenti al tema scelto, il gruppo cerca di elaborare anche delle possibili proposte, iniziative, progetti, da intraprendere a favore degli anziani e sulle quali sensibilizzare l'Amministrazione pubblica, altri enti od organizzazioni che a differente titolo sono a contatto con gli anziani e la cittadinanza nel suo complesso. L'Osservatorio potrà inoltre promuovere indagini ad hoc in collaborazione con altre istituzioni pubbliche o soggetti privati (dalle università, al terzo settore, al privato sociale, ecc.).
       I materiali elaborati dai gruppi di lavoro e nelle indagini possono venire pubblicati su quaderni monografici la cui produzione potrà essere curata da parte dell'Osservatorio medesimo.
D.   Formazione per la ricerca
       L'Osservatorio si pone prima di tutto come luogo in cui si trovano persone con le capacità necessarie per promuovere ricerche, progetti, attività legate all'universo degli anziani. Sarà quindi necessario possedere quegli strumenti metodologici di ricerca che siano garanzia di un approccio professionale all'analisi. Compito dell'Osservatorio sarà valorizzare le risorse presenti al proprio interno per sollecitare l'interesse degli amministratori e dei cittadini sul tema. E' quindi ipotizzabile un vero e proprio percorso formativo sui temi della ricerca e della progettazione diretto in primo luogo ai soggetti coinvolti.
E.   Pagina web e Reti
       L'utilizzo di Internet e l'adesione o creazione di reti che si occupano del nostro tema rappresentano due utili strumenti per riuscire a divulgare il frutto delle proprie attività. Inoltre le reti permettono di non lavorare da soli, a vista nel proprio orticello, ma tenendo ed essendo tenuti in considerazione da coloro che per differenti aspetti e interessi si occupano di anziani. Il lavorare in rete è una modalità di azione che permette il coordinamento e la condivisione di risultati e criticità, contrastando quindi la dispersione delle risorse a disposizione. Relazionarsi ed interagire attivamente con strutture ed organizzazioni che a livello regionale, nazionale ed internazionale si occupano di anziani, rappresenta per l'Osservatorio l'opportunità di riuscire a trattare le tematiche legate alla terza età con una prospettiva di ampio raggio e consapevoli di non lavorare in solitudine.
F.   Comunicazione
       Per presentare le proprie attività e pubblicazioni vengono organizzate conferenze stampa e giornate di studio. L'organizzazione e la partecipazione a convegni e seminari rappresentano modalità molto importanti per divulgare le proprie iniziative e per favorire la discussione ed il dibattito sui temi d'interesse collettivo. La diffusione delle proprie iniziative e delle analisi compiute costituisce il valore aggiunto che si vuole ricercare per garantire che l'Osservatorio non rimanga distante dalla realtà, istituzionale e sociale, che lo circonda.
   Per quanto attiene le metodologie, particolare rilievo sarà dato alla progettazione partecipata ovvero allo strumento che permette ai destinatari degli interventi di poter esprimersi riguardo cosa e come svolgere una certa attività. Nella partecipazione alla progettazione si intende fornire a tutti i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti in una politica o progetto la possibilità di avere un ruolo da protagonisti nelle scelte che vengono fatte su di loro.
   Particolarmente utile si rivela inoltre la collaborazione degli anziani stessi nel ruolo di osservatori naturali dei diversi ambienti e situazioni in cui si aggregano le persone d'età avanzata (cosiddetta ricerca azione), metodologia sviluppatasi negli anni in cui le persone coinvolte dai fenomeni oggetto di studio partecipano attivamente alla ricerca, realizzando un positivo avvicinamento tra ricercatori e oggetto della ricerca.
   L'Osservatorio implementerà e arricchirà con il proprio apporto la banca dati dell'Osservatorio sulla Salute sopra citato in coerenza allo specifico percorso tematico "Invecchiare in salute" del progetto Città Sane.
   Si farà altresì ricorso a fonti informali intendendo per tali la raccolta di informazioni attraverso l'esperienza soggettiva di "testimoni significativi" del territorio, i quali hanno una conoscenza locale dei fenomeni, legata al luogo dove vivono o lavorano, persone alle quali vengono richieste informazioni di carattere locale legate alla loro esperienza lavorativa con gli anziani. La raccolta delle informazioni inoltre si basa su interviste, orali o scritte, a "testimoni privilegiati" che per ruolo e competenza professionale hanno una conoscenza più allargata e complessiva dei fenomeni oggetto d'indagine.
   Tra questi vanno riconosciuti e considerati sistematicamente i rappresentanti dei pensionati delle OO.SS. maggiormente rappresentative.
   Una terza fonte utilizzata per la raccolta di informazioni sono le pubblicazioni di ricerche sociali, documenti, saggi, testimonianze scritte. Attraverso tale documentazione è talvolta possibile venire a conoscenza di fenomeni che altrimenti resterebbero celati nel cosiddetto "sommerso".
   L'Osservatorio dovrà disporre di una struttura organizzativa affidata alla gestione, sia tecnica sia amministrativa, afferente alla Divisione dell'Amministrazione individuata sulla base della propria competenza istituzionale.
   Si avvarrà di un nucleo tecnico operativo e di un comitato scientifico, per i quali l'individuazione delle funzioni e dei componenti è demandata ad atti organizzativi conseguenti all'approvazione del presente provvedimento.
   Alla luce di quanto sopra l'Osservatorio della Terza Età potrà divenire strumento utile per la programmazione delle politiche rivolte agli anziani. A tal fine il Comitato scientifico e il Nucleo tecnico - operativo dovranno farsi promotori di incontri in cui l'interpretazione dei risultati delle ricerche sia foriera di idee per creare progetti e servizi adatti a rispondere ai bisogni e alla domanda che le ricerche evidenzieranno. Sarà quindi compito dell'Osservatorio riuscire a portare nell'agenda dei decisori politici locali le priorità e le rivendicazioni che emergono dal lavoro d'analisi sull'universo anziani. E' inoltre auspicabile riuscire a costruire un'interfaccia pubblica in grado di dialogare non solo a livello locale ma potenzialmente anche a livello nazionale ed internazionale con chi, a differente titolo, si occupa o ha a che fare con gli anziani.
   Occorre altresì dare atto che l'attività dell'Osservatorio verrà svolta su base di volontariato e, pertanto, non darà luogo ad alcun tipo di compenso.
   Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

   Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
   favorevole sulla regolarità tecnica;
   favorevole sulla regolarità contabile;

   Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)   di approvare la costituzione di un Osservatorio socio-culturale dell'Anzianato secondo il progetto elaborato su iniziativa del Consiglio dei Seniores come espresso in narrativa da contemplare nell'ambito del progetto Città Sane;

2)   di affidare la gestione del progetto alla Divisione individuata secondo le modalità espresse in narrativa;

3)   di prevedere la costituzione di un nucleo tecnico operativo e di un comitato scientifico, per i quali l'individuazione delle funzioni e dei componenti è demandata ad atti organizzativi conseguenti all'approvazione del presente provvedimento;

4)   si dà atto che il presente provvedimento non comporta nuovi impegni di spesa.