Consiglio Comunale

2005 08914/002

CITTÀ DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 27 marzo 2006

OGGETTO: RITIRO DEL CONTINGENTE ITALIANO IN IRAQ.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

-   non è più sostenibile la situazione in Iraq e non più rinviabile una iniziativa per porre fine allo stato di occupazione militare e alla crescente sofferenza delle popolazioni civili;

-   la drammatica spirale di violenza, attentati, azioni di guerriglia sta provocando una lunga scia di sangue tra i militari e i civili;

-   negli ultimi tempi si è registrato un significativo salto di qualità nelle azioni di guerriglia e di terrore sul campo, a partire dalla detestabile pratica dei rapimenti e dei sequestri che hanno colpito duramente anche il nostro paese, a cui sono seguite azioni di vera e propria guerra da parte delle forze occupanti. Questa situazione denota una continua e progressiva frantumazione della società irachena e come l'avversione verso gli occupanti produce saldature di interessi e obiettivi tra gruppi ed etnie storicamente avverse;

-   le pratiche di tortura inflitte dai militari occupanti ai prigionieri iracheni le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, hanno rafforzato nell'opinione pubblica internazionale la necessità non più rinviabile di porre fine alla lunga sequenza di errori ed orrori;

-   è ormai dimostrato il fallimento del tentativo di esportare i valori della democrazia provocando la proliferazione dell'odio anti-occidentale offrendo ottime ragioni alla propaganda fondamentalista;

-   non sembra che il tentativo di dotarsi di una Costituzione abbia modificato sostanzialmente il quadro;

CONSTATATO INOLTRE CHE

-   le ultime rivelazioni circa il ruolo dei servizi segreti americani nell’intelligence della guerra pone il Governo italiano in vistoso imbarazzo;

-   è ormai assodato che buona parte delle motivazioni addotte per l’inizio della guerra (armi di distruzione di massa, ecc.) erano menzogne costruite ad arte;

CONSIDERA

-   urgente avviare una straordinaria iniziativa e un percorso politico diverso volto a considerare come necessario la discontinuità con la guerra unilaterale e l'occupazione militare. Si tratta di perseguire con ogni mezzo il ritorno sulla scena, con ruolo da protagonista dell'ONU quale forza di stabilizzazione;

-   consequenziale provvedere quanto prima, vista la drammaticità della situazione, alla fine dell'occupazione militare;

-   l'iniziativa politica e diplomatica fondamentale per traghettare il paese verso la democrazia e la stabilità;

RICHIEDE

Al Governo ed al Parlamento il rientro dei nostri soldati nei tempi tecnicamente necessari, definendone, anche in consultazione con le autorità irachene, al Governo dopo le elezioni legislative del dicembre 2005, le modalità affinchè le condizioni di sicurezza siano garantite. Il rientro andrà accompagnato da una forte iniziativa politica in modo da sostenere nel migliore dei modi la transizione democratica dell'Iraq, per contribuire ad indicare una via d'uscita che consenta all'Iraq di approdare ad una piena stabilità democratica e a consegnare agli iracheni la piena sovranità sul loro Paese."