Divisione Edilizia Residenziale Pubblica e Periferie
Settore Coordinamento Progetto Urban 2
n. ord. 56
2005 08812/070
OGGETTO: TRASFORMAZIONE URBANISTICA DI SPINA 3. COSTITUZIONE DEL COMITATO PARCO DORA. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.
Proposta dell'Assessore Tricarico
di concerto con l'Assessore Viano.
Nell'area Spina 3 si sta costruendo un pezzo
di città nuovo, connotato come gli altri ambiti urbani
dalla sua morfologia, dall'architettura degli edifici, dagli spazi
e dalle funzioni pubbliche ma anche dai cittadini che ci andranno
a risiedere, a lavorare e che fruiranno dei servizi spostandosi
da altre zone di Torino.
La complessità insita nella nascita di
questo nuovo quartiere è evidente ed occorre affrontarla
per garantire la qualità della vita nel nuovo insediamento,
dando per acquisito quanto già definito in sede di progetto
a livello fisico e funzionale, partendo dalla consapevolezza che
sono già presenti abitanti e attività e che dopo
le Olimpiadi negli edifici pubblici e privati ne andranno a vivere
altri, con storie, bisogni, attese che richiedono attenzione e
risposte per evitare che si sviluppino disagi e conflitti e per
costruire senso di appartenenza e identità.
Negli ultimi anni a Torino si sono sviluppate
esperienze positive di rigenerazione di contesti urbani, nell'ambito
del Progetto Periferie che hanno posto particolare attenzione
al coinvolgimento degli abitanti e degli attori locali. Questo
percorso si è connotato sempre di più con lattenzione
allo sviluppo della comunità locale, coinvolgendone gli
aspetti culturali, economici e sociali in una cornice di solidarietà
finalizzata alla cittadinanza attiva.
Affrontare ora il problema della qualità
dell'abitare in un'area urbana "nuova" richiede un ulteriore
ripensamento degli strumenti utilizzati ed un grande impegno per
individuare un approccio innovativo. Il lavoro svolto attraverso
il coinvolgimento diretto dei cittadini ha confermato il valore
della partecipazione dei diversi soggetti alla progettazione delle
azioni e la capacità propositiva che si sviluppa nel dialogo
tra gli attori presenti in un territorio ed anche in questo caso
può essere assunto come metodo.
Per accompagnare la trasformazione di Spina
3 si sono già definiti un piano di comunicazione e la collocazione
di due info point nelle Circoscrizioni 4 e 5. Si tratta ora di
avviare una fase nuova: accompagnare lo sviluppo locale e promuovere
la costruzione della comunità nuova che si sta insediando
e che si insedierà nellarea di Spina 3 nei prossimi
anni.
Larea della Spina 3 sotto il profilo territoriale
e urbano si può rappresentare allo stesso tempo come loccasione
per completare il disegno urbano dei quartieri di Basso San Donato
verso sud e di Lucento verso nord. Punto fondamentale di collegamento
e di snodo tra i due insiemi è il Parco della Dora.
Il Parco, gli insediamenti di terziario superiore
di rango urbano e metropolitano, rappresentati da Environnment
Park, dal centro commerciale di corso Umbria e dalla nuova chiesa
del Sacro Volto, con i nuovi uffici dellArcidiocesi, rappresentano
un indubbio patrimonio per la parte di città che si sta
realizzando, ma altrettanta attenzione va prestata allintegrazione
dei nuovi quartieri con labitato circostante, non si tratta
infatti di una città nuova e autosufficiente, bensì
di due complementi urbani che gravitano necessariamente sul tessuto
storico preesistente. In questo quadro particolare attenzione
andrà posta nella realizzazione ed assegnazione degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica, che risulteranno dalla riconversione
del Villaggio Olimpico, in modo da evitare la concentrazione di
nuclei multiproblematici, favorendo la realizzazione di un mix
sociale con particolare attenzione anche al rapporto tra le generazioni
e alla presenza di nuclei formati da persone di età inferiore
ai 40 anni. Tutto ciò dovrebbe rendere più facile
lintegrazione sociale a livello locale.
Lobiettivo evidenziato di monitorare e
governare il processo di costituzione del nuovo insediamento è
stato condiviso sia dalle Circoscrizioni IV e V, il cui territorio
è interessato dalla trasformazione, sia dagli operatori
che hanno realizzato le opere destinate ad accogliere i nuovi
cittadini e le nuove attività economiche. Questi
ultimi si sono impegnati a sostenerlo anche finanziariamente,
attraverso la corresponsione di 1 Euro a metro quadrato edificato.
Lesperienza che lAmministrazione
ha già acquisito tramite la gestione di programmi complessi
negli ambiti interessati dal programma PPU a Porta Palazzo e Urban
2 a Mirafiori Nord, caratterizzati sia dal coinvolgimento e responsabilizzazione
di partner provenienti dal mondo economico e sociale sia da ampia
flessibilità ed autonomia gestionale, inducono a riproporre
il modello del Comitato di Scopo (ex art. 39 c.c.) come strumento
innovativo maggiormente rispondente alle specifiche necessità
del compito di regia che la città intende affidargli.
La Città di Torino, ritenendo la dimensione
partecipativa un fattore strategico per il successo dei programmi
complessi, intende coinvolgere nella costituzione del "Comitato
Parco Dora" i seguenti soggetti:
- le Circoscrizioni IV e V;
- gli operatori economici impegnati nella realizzazione
degli insediamenti abitativi e commerciali;
- la curia metropolitana;
- i cittadini residenti.
Il Comitato, secondo quanto definito nello Statuto
allart. 4 avrà anzitutto il compito di definire un
programma pluriennale di attività concepito su base intersettoriale
e interdisciplinare, atto a rispondere alla pluralità di
problemi connessi con linsediamento dei nuovi abitanti,
con l'integrazione tra i nuovi residenti e quelli delle zone limitrofe
e per un'armonizzazione dei servizi complessivi dell'area interessata.
Per lelaborazione del piano, al quale sarà dedicata
la prima fase di lavoro del Comitato, saranno attivate le più
opportune collaborazioni di livello scientifico adeguato e il
massimo coinvolgimento dei settori dellAmministrazione direttamente
coinvolti.
Il Programma Pluriennale di interventi, elaborato
dal Comitato Parco Dora, dovrà essere sottoposto allapprovazione
del Consiglio Comunale e dei Consigli Circoscrizionali. Questi
ultimi, ogni sei mesi e con apposita deliberazione, verificheranno
l'andamento dei lavori del Comitato individuando le priorità
da proporre per il successivo semestre.
Rimarranno in ogni caso in capo e sotto la responsabilità
delle competenti Divisioni o Settori Centrali dellAmministrazione
le realizzazioni di specifiche opere o lattivazione di servizi
di competenza rientranti nel quadro del piano deliberato dal Comitato
e approvato dallAmministrazione Comunale e dai Consigli
Circoscrizionali. Sotto questo profilo per tutte le azioni che
interesseranno le varie articolazioni della struttura comunale,
ancorché da queste proposte e condotte ed inserite nel
piano generale degli interventi del Comitato occorrerà
garantire, tramite opportuni provvedimenti della Giunta Comunale
e del Direttore Generale, un efficace coordinamento tramite linserimento
degli obiettivi corrispondenti nel PEG annuale di ciascuna Divisione
o Servizio Centrale. Al Comitato potranno configurarsi, con appositi
provvedimenti, attribuzioni specifiche ed estensive di quanto
previsto in fase costitutiva, secondo quanto previsto dallo Statuto
allart. 4.
Al Comitato verranno assicurate dallAmministrazione,
unitamente ai partner economici che avranno sottoscritto latto
costitutivo, le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento
degli obiettivi indicati nellart. 4 dello Statuto. Il conferimento
eventuale di personale, locali, attrezzature o quanto altro sarà
necessario al suo funzionamento sarà regolato da apposite
convenzioni tra lAmministrazione ed il Comitato stesso.
I rappresentanti delle Circoscrizioni sono nominati
tramite elezione dai rispettivi Consigli che li impegnano a dare
comunicazione puntuale ogni 6 mesi in Consiglio sull'andamento
dei lavori e sulle decisioni assunte dal Comitato.
Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento
del Decentramento la presente proposta di deliberazione è
stata trasmessa alle Circoscrizioni 4 e 5 per lespressione
del parere di competenza.
La Circoscrizione 4 ha espresso parere favorevole
(all. 2 - n. )
con le seguenti osservazioni:
- si ritiene necessario meglio specificare il ruolo che
i Consigli Circoscrizionali assumono in rapporto al nascente Comitato
e conseguentemente risulta necessario che lapprovazione
del programma pluriennale proposto dal Consiglio Direttivo del
Comitato sia sottoposto anche al vaglio delle Circoscrizioni,
che laccesso agli atti sia garantito anche ai consiglieri
circoscrizionali, che ogni sei mesi il Consiglio deliberi sullandamento
dei lavori del Comitato proponendo istanze e priorità per
il semestre successivo e che il rappresentante della Circoscrizione
nel Consiglio Direttivo sia votato dal Consiglio Circoscrizionale
e sia tenuto a dare comunicazione, in apertura di ogni seduta
consiliare, delle decisioni assunte dal Comitato;
- si ritiene necessario affidare alle Circoscrizioni (oltre
che allAmministrazione Comunale) il compito di approvare
tramite deliberazione il Documento Programmatico (documento pluriennale)
previsto allarticolo 4 dello Statuto;
- la denominazione del Comitato (utilizzata sia in Delibera
che in Statuto) non caratterizzante dellappartenenza a esperienze
storiche preesistenti della città. Proposta denominazione
"Parco della Dora" quale elemento qualificante e unificante.
Si ritiene di poter accogliere le tre osservazioni che sono oggetto
di apposito emendamento.
La Circoscrizione 5 ha espresso parere favorevole
(all. 3 - n. )
con le seguenti osservazioni:
- si richiede un maggiore coinvolgimento dei Consigli Circoscrizionali
e dei cittadini e pertanto si richiede che laccesso agli
atti sia garantito ai consiglieri circoscrizionali, che ogni 6
mesi il Consiglio di Circoscrizione deliberi sullandamento
dei lavori e proponga nuove istanze e priorità per semestre
successivo, che i rappresentanti della Circoscrizione nel Consiglio
Direttivo diventino due e siano nominati dal Consiglio di Circoscrizione
e che questi debbano dare comunicazione al Consiglio di Circoscrizione
delle decisioni assunte dal Comitato. Il totale dei componenti
del Consiglio Direttivo si richiede sia portato a 17;
- si richiede che, al fine di dare maggiore risalto alla
partecipazione dei cittadini, nella composizione del Consiglio
Direttivo entrino anche 2 cittadini per Circoscrizione;
- si richiede che il nome dellistituendo Comitato
"Spina 3" sia cambiato in "Comitato Parco Dora
- Spina 3" per evidenziare gli elementi unificanti con i
quartieri 4 e 5 e rafforzare il senso di appartenenza che accomunerà
gli abitanti sotto un unico sentire.
Si ritiene di poter accogliere integralmente le prime due osservazioni.
La terza osservazione è parzialmente accolta, in quanto
corrispondente quasi integralmente ad analoga richiesta avanzata
dalla Circoscrizione 4 che prevede la modifica della denominazione
in "Comitato Parco Dora".
Le osservazioni accolte sono oggetto di apposito
emendamento.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267,
nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del
suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare la costituzione, secondo quanto
espresso in narrativa, del Comitato "Parco Dora";
2) di approvare lo schema di Statuto costituente
parte integrante del presente provvedimento (all. 1 - n. ).
In applicazione degli artt. 28, comma 3 e 42, comma 10 dello Statuto
della Città di Torino è garantito allAmministrazione
Comunale (nonché ai consiglieri di circoscrizione), laccesso
ai verbali delle riunioni e agli atti deliberativi del Consiglio
Direttivo, nonché da parte dei membri nominati dal Comune
di Torino linvio entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione
sul loro operato e sul funzionamento dell'ente in cui rappresentano
il Comune (art. 14 dello Statuto);
3) di dare mandato al Sindaco o suo delegato di firmare
l'atto costitutivo relativo, con facoltà di apportare allo
Statuto quelle variazioni di ordine formale che in tale sede si
renderanno necessarie;
4) di rinviare a successivi provvedimenti l'approvazione
di convenzioni tra l'Amministrazione ed il Comitato in ordine
all'impiego di personale e strumenti dell'Amministrazione comunale
necessari al funzionamento del Comitato stesso;
5) di assumere a carico della città, in capo
al settore competente, le spese di rogito;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma,
del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
- dal Comune di Torino (con riferimento particolare alle Circoscrizioni
IV e V), con sede in Piazza Palazzo di Città n. 1;
- dagli operatori economici impegnati nella realizzazione degli
insediamenti abitativi e commerciali (elencati in allegato A);
- dalla curia metropolitana, con sede in
. ;
- da rappresentanti dei cittadini;
- viene costituito un comitato denominato "Comitato Parco
Dora".
Il Comitato alla prima riunione individuerà le modalità
per il coinvolgimento delle realtà locali associate in
varia forma e dei soggetti gestori degli immobili pubblici destinati
alla residenza.
Il Comitato ha sede in Torino, Piazza Palazzo di Città
n. 1.
Il Consiglio Direttivo delibera circa lapertura in Torino
di uffici amministrativi e di rappresentanza.
La durata del Comitato è fissata fino al 31 dicembre 2010 e può essere prorogata dal Consiglio Direttivo al fine di completare eventuali adempimenti formali connessi con la realizzazione delle finalità di cui allarticolo 4.
Il Comitato ha lo scopo di accompagnare lo sviluppo locale
e promuovere la costruzione della nuova comunità che si
sta insediando e che si insedierà nei prossimi anni nellarea
del territorio del Comune di Torino, definita "Spina 3"
con due complementi urbani che gravitano sul tessuto storico preesistente
dei borghi amministrativamente appartenenti alle Circoscrizioni
IV e V.
In particolare il Comitato curerà la partecipazione, la
comunicazione sociale, il monitoraggio, laccoglienza, lattività
di ascolto, la raccolta delle istanze degli abitanti del quartiere
Spina 3 e raccoglierà gli elementi utili per la redazione
del programma di attività.
Il Comitato definisce un programma pluriennale di attività
concepito su base intersettoriale e interdisciplinare, atto a
rispondere alla pluralità di problemi connessi con linsediamento
dei nuovi abitanti e delle nuove realtà economiche.
Il Comitato, a seguito dellapprovazione del programma pluriennale
da parte dell'Amministrazione Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni
IV e V, può promuovere l'attivazione dei servizi comunali
previsti dal programma stesso, ferma restando la responsabilità
delle competenti Divisioni o Settori Centrali dellAmministrazione
nella realizzazione di specifiche opere e nellattivazione
di servizi di loro competenza.
Al Comitato potranno configurarsi, con appositi provvedimenti,
attribuzioni specifiche ed estensive di quanto previsto dal presente
statuto.
Art. 5.1 - PATRIMONIO
Il patrimonio del Comitato è costituito:
- dai beni mobili ed immobili utilizzati per il raggiungimento
delle finalità di cui all'art. 4;
- Art. 5.2 - FONTI DI FINANZIAMENTO
Al Comitato verranno assicurate dagli enti e dalle persone giuridiche
che lo istituiscono, le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento
degli obiettivi indicati nellart. 4 dello Statuto.
Il conferimento eventuale di personale, locali, attrezzature o
quanto altro sarà necessario al suo funzionamento sarà
regolato da apposite convenzione tra lAmministrazione del
Comune di Torino ed il Comitato stesso.
Sono fonti di finanziamento del Comitato:
- i trasferimenti da parte del Comune di Torino;
- i finanziamenti una tantum, erogati dai costruttori, secondo
quanto verrà definito da appositi accordi;
- altri finanziamenti erogati o che potranno venire erogati da
parte di enti pubblici o privati;
- eventuali attività economiche marginali, coerenti con
le finalità di cui all'articolo 4;
- il conferimento una tantum effettuato dagli operatori non comporterà
ulteriori obblighi finanziari per gli stessi a fronte di impegni
di spesa assunti dal Comitato.
Art. 5.3 - BENI ED ATTREZZATURE
Il Comitato si avvarrà altresì per il suo funzionamento
di beni ed attrezzature che saranno resi disponibili attraverso
apposite convenzioni dal Comune di Torino, dagli enti pubblici
indicati nell'art. 5.2 o dagli Enti promotori.
Sono organi del Comitato:
a) il Presidente;
b) il Consiglio Direttivo;
c) il Direttore.
Lesercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno a cominciare dal 1° gennaio 2006.
Il Consiglio Direttivo è composto da un numero variabile
di componenti, da un minimo di 9 ad un massimo di 17 membri che
durano in carica, salvo revoca o dimissioni, per cinque anni.
Nella prima composizione i membri del Consiglio Direttivo sono
così nominati:
- il Comune di Torino nomina 4 membri;
- la Circoscrizione 4 nomina 2 membri, uno dei quali è
il Presidente della Circoscrizione in carica;
- la Circoscrizione 5 nomina 2 membri, uno dei quali è
il Presidente della Circoscrizione in carica;
- la Curia Metropolitana nomina 1 membro;
- gli operatori economici di cui all'articolo 1 nominano fino
a 4 membri;
- i cittadini nominano fino a 2 membri per Circoscrizione.
Ogni Consigliere può essere revocato e sostituito in qualsiasi
momento dallente che lo ha nominato.
Le cariche sono gratuite, fatto salvo il rimborso delle spese.
Per il caso in cui, secondo quanto previsto allarticolo
1, si dovesse modificare il numero di componenti del Consiglio
Direttivo, sarà rispettata la regola in virtù della
quale al Comune di Torino ed alle Circoscrizioni 4 e 5 spetterà
complessivamente la nomina della metà più uno dei
membri del Consiglio Direttivo. E facoltà dei membri
del Comitato recedere in qualsiasi momento inviando comunicazione
scritta della decisione al Presidente.
Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i poteri
per lordinaria e la straordinaria amministrazione del Comitato
ed in particolare:
- approva e realizza i piani di attività per il raggiungimento
degli scopi statutari;
- approva il bilancio preventivo;
- provvede all'eventuale assunzione del personale, determinandone
qualifiche e trattamento economico;
- accetta i contributi, le donazioni, i lasciti ed effettua gli
acquisti e le alienazioni dei beni;
- approva l'eventuale regolamento per il funzionamento del Comitato;
- il Consiglio direttivo, costituito, alla prima seduta, dai nominati
di cui all'art. 8, provvede, attraverso adeguata pubblicità
finalizzata alla designazione dei rappresentanti dei cittadini
secondo le modalità che riterrà più opportune
al fine di favorirne la partecipazione e garantire la rappresentatività
degli stessi;
- delibera lo scioglimento e la proroga del Comitato;
- stabilisce il tetto di spesa entro il quale il Direttore agisce
in nome e per conto del Comitato senza necessità di specifica
autorizzazione o ratifica;
- provvede a qualsiasi altro atto necessario od utile per le finalità
istituzionali del Comitato, anche se qui non espressamente previsto.
Il Consiglio Direttivo potrà organizzare le proprie attività
per Commissioni Tematiche. È fatto rinvio al Regolamento
del Comitato per la disciplina delle attività delle suddette
Commissioni Tematiche.
1- Il Consiglio Direttivo è convocato e presieduto dal
Presidente ogniqualvolta questi lo ritenga necessario o ne sia
stata fatta richiesta motivata da almeno la metà dei suoi
membri e, comunque, almeno una volta lanno.
2- Per la validità delle deliberazioni del Consiglio occorre
la presenza della maggioranza dei membri nominati e il voto favorevole
della maggioranza dei presenti.
3- In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.
4- Il Consiglio delibera con la presenza dei 2/3 dei nominati
ed il voto favorevole dei 2/3 dei presenti la proroga o lo scioglimento
del Comitato e l'aumento o la riduzione del numero dei consiglieri.
5- Le deliberazioni sono fatte constare dal verbale delle riunioni
del Consiglio Direttivo redatto dal Direttore, quale Segretario
del Consiglio, che lo sottoscrive unitamente al Presidente.
Il Presidente è nominato dal Sindaco della Città
di Torino, tra i membri del Consiglio Direttivo. Egli potrà
essere revocato dal Sindaco in qualsiasi momento.
Il Presidente rappresenta il Comitato sia nei confronti dei terzi
che in giudizio.
Il Presidente, inoltre, può adottare ogni tipo di provvedimento
che giudica urgente, con lobbligo di riferirne al Consiglio
Direttivo nella prima riunione successiva da convocarsi entro
30 giorni dalla data di adozione del provvedimento.
Il Direttore viene nominato dal Presidente ed è il responsabile
della direzione e della corretta esecuzione delle attività
del Comitato.
Il Direttore:
- è responsabile della messa in atto dei piani di attività
deliberati dal Consiglio Direttivo per il raggiungimento delle
finalità del Comitato;
- ha il compito della gestione amministrativa e della tenuta dei
libri sociali del Comitato;
- redige come segretario i verbali delle riunioni del Comitato
Direttivo alle quali partecipa senza diritto di voto;
- predispone i piani di attività, il bilancio preventivo
ed il conto consuntivo che vengono presentati al Consiglio Direttivo
per l'approvazione;
- coordina la struttura tecnica, il personale tecnico eventualmente
messo a disposizione del Comitato dagli Enti partecipanti, nonché
i professionisti esterni di cui il Comitato si avvale per lo svolgimento
della propria attività;
- con firma congiunta a quella del Presidente, ha il potere di
eseguire tutte le operazioni bancarie del Comitato, si dà
la facoltà di raccogliere il consenso del Presidente e
del Direttore all'operazione bancaria, anche mediante l'utilizzo
delle tecnologie informatiche, secondo le modalità specificate
nel regolamento del Comitato;
- assume obbligazione ed effettua pagamenti in nome del Comitato
entro i limiti di spesa stabiliti dal Consiglio Direttivo.
Il Controllo contabile potrà essere affidato ad un revisore iscritto nellapposito albo, previsto dal D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 88.
Nellambito delle attribuzioni al Comitato di cui agli
articoli 4 e 9 e in conformità a quanto previsto dallart.
28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino, è
garantito allAmministrazione comunale laccesso ai
verbali delle riunioni e agli atti deliberativi del Consiglio
Direttivo.
E in ogni caso garantito, ai sensi dellart. 42 dello
Statuto della Città di Torino, che i membri del Consiglio
Direttivo nominati da Comune di Torino, inviino entro il 31 dicembre
di ogni anno al Sindaco e al Consiglio Comunale una relazione
sul loro operato e sul funzionamento dell'Ente in cui rappresentano
il Comune.
In ogni caso di scioglimento del Comitato, il patrimonio residuo sarà devoluto alla città di Torino, secondo le modalità previste dalle norme di legge e di regolamento in materia.
Il Comitato persegue le proprie finalità esclusivamente
nellambito della Regione Piemonte.
Il Presidente dispone di tutti i poteri necessari per lo svolgimento
delle pratiche necessarie al fine di ottenere dall'Ente Regione
Piemonte il riconoscimento della personalità giuridica
del Comitato.
Per tutto quanto non previsto nel presente statuto si fa riferimento ai principi generali del diritto ed alle norme di legge in materia.
Allegato A
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E VIGNA SURIA ING. GIUSEPPE E C. S.A.S. |
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Sede operativa: via Valletta 35 - 10040 LEINI' |
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