Divisione Edilizia Residenziale Pubblica e Periferie
Settore Coordinamento Progetto Urban 2

n. ord. 56
2005 08812/070

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 FEBBRAIO 2006
(proposta dalla G.C. 2 novembre 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: TRASFORMAZIONE URBANISTICA DI SPINA 3. COSTITUZIONE DEL COMITATO PARCO DORA. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.

Proposta dell'Assessore Tricarico
di concerto con l'Assessore Viano.

   Nell'area Spina 3 si sta costruendo un pezzo di città nuovo, connotato come gli altri ambiti urbani dalla sua morfologia, dall'architettura degli edifici, dagli spazi e dalle funzioni pubbliche ma anche dai cittadini che ci andranno a risiedere, a lavorare e che fruiranno dei servizi spostandosi da altre zone di Torino.
   La complessità insita nella nascita di questo nuovo quartiere è evidente ed occorre affrontarla per garantire la qualità della vita nel nuovo insediamento, dando per acquisito quanto già definito in sede di progetto a livello fisico e funzionale, partendo dalla consapevolezza che sono già presenti abitanti e attività e che dopo le Olimpiadi negli edifici pubblici e privati ne andranno a vivere altri, con storie, bisogni, attese che richiedono attenzione e risposte per evitare che si sviluppino disagi e conflitti e per costruire senso di appartenenza e identità.
   Negli ultimi anni a Torino si sono sviluppate esperienze positive di rigenerazione di contesti urbani, nell'ambito del Progetto Periferie che hanno posto particolare attenzione al coinvolgimento degli abitanti e degli attori locali. Questo percorso si è connotato sempre di più con l’attenzione allo sviluppo della comunità locale, coinvolgendone gli aspetti culturali, economici e sociali in una cornice di solidarietà finalizzata alla cittadinanza attiva.
   Affrontare ora il problema della qualità dell'abitare in un'area urbana "nuova" richiede un ulteriore ripensamento degli strumenti utilizzati ed un grande impegno per individuare un approccio innovativo. Il lavoro svolto attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini ha confermato il valore della partecipazione dei diversi soggetti alla progettazione delle azioni e la capacità propositiva che si sviluppa nel dialogo tra gli attori presenti in un territorio ed anche in questo caso può essere assunto come metodo.
   Per accompagnare la trasformazione di Spina 3 si sono già definiti un piano di comunicazione e la collocazione di due info point nelle Circoscrizioni 4 e 5. Si tratta ora di avviare una fase nuova: accompagnare lo sviluppo locale e promuovere la costruzione della comunità nuova che si sta insediando e che si insedierà nell’area di Spina 3 nei prossimi anni.
   L’area della Spina 3 sotto il profilo territoriale e urbano si può rappresentare allo stesso tempo come l’occasione per completare il disegno urbano dei quartieri di Basso San Donato verso sud e di Lucento verso nord. Punto fondamentale di collegamento e di snodo tra i due insiemi è il Parco della Dora.
   Il Parco, gli insediamenti di terziario superiore di rango urbano e metropolitano, rappresentati da Environnment Park, dal centro commerciale di corso Umbria e dalla nuova chiesa del Sacro Volto, con i nuovi uffici dell’Arcidiocesi, rappresentano un indubbio patrimonio per la parte di città che si sta realizzando, ma altrettanta attenzione va prestata all’integrazione dei nuovi quartieri con l’abitato circostante, non si tratta infatti di una città nuova e autosufficiente, bensì di due complementi urbani che gravitano necessariamente sul tessuto storico preesistente. In questo quadro particolare attenzione andrà posta nella realizzazione ed assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che risulteranno dalla riconversione del Villaggio Olimpico, in modo da evitare la concentrazione di nuclei multiproblematici, favorendo la realizzazione di un mix sociale con particolare attenzione anche al rapporto tra le generazioni e alla presenza di nuclei formati da persone di età inferiore ai 40 anni. Tutto ciò dovrebbe rendere più facile l’integrazione sociale a livello locale.
   L’obiettivo evidenziato di monitorare e governare il processo di costituzione del nuovo insediamento è stato condiviso sia dalle Circoscrizioni IV e V, il cui territorio è interessato dalla trasformazione, sia dagli operatori che hanno realizzato le opere destinate ad accogliere i nuovi cittadini e le nuove attività economiche.    Questi ultimi si sono impegnati a sostenerlo anche finanziariamente, attraverso la corresponsione di 1 Euro a metro quadrato edificato.
   L’esperienza che l’Amministrazione ha già acquisito tramite la gestione di programmi complessi negli ambiti interessati dal programma PPU a Porta Palazzo e Urban 2 a Mirafiori Nord, caratterizzati sia dal coinvolgimento e responsabilizzazione di partner provenienti dal mondo economico e sociale sia da ampia flessibilità ed autonomia gestionale, inducono a riproporre il modello del Comitato di Scopo (ex art. 39 c.c.) come strumento innovativo maggiormente rispondente alle specifiche necessità del compito di regia che la città intende affidargli.
   La Città di Torino, ritenendo la dimensione partecipativa un fattore strategico per il successo dei programmi complessi, intende coinvolgere nella costituzione del "Comitato Parco Dora" i seguenti soggetti:
-  le Circoscrizioni IV e V;
-  gli operatori economici impegnati nella realizzazione degli insediamenti abitativi e commerciali;
-  la curia metropolitana;
-  i cittadini residenti.
   Il Comitato, secondo quanto definito nello Statuto all’art. 4 avrà anzitutto il compito di definire un programma pluriennale di attività concepito su base intersettoriale e interdisciplinare, atto a rispondere alla pluralità di problemi connessi con l’insediamento dei nuovi abitanti, con l'integrazione tra i nuovi residenti e quelli delle zone limitrofe e per un'armonizzazione dei servizi complessivi dell'area interessata. Per l’elaborazione del piano, al quale sarà dedicata la prima fase di lavoro del Comitato, saranno attivate le più opportune collaborazioni di livello scientifico adeguato e il massimo coinvolgimento dei settori dell’Amministrazione direttamente coinvolti.
   Il Programma Pluriennale di interventi, elaborato dal Comitato Parco Dora, dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale e dei Consigli Circoscrizionali. Questi ultimi, ogni sei mesi e con apposita deliberazione, verificheranno l'andamento dei lavori del Comitato individuando le priorità da proporre per il successivo semestre.
   Rimarranno in ogni caso in capo e sotto la responsabilità delle competenti Divisioni o Settori Centrali dell’Amministrazione le realizzazioni di specifiche opere o l’attivazione di servizi di competenza rientranti nel quadro del piano deliberato dal Comitato e approvato dall’Amministrazione Comunale e dai Consigli Circoscrizionali. Sotto questo profilo per tutte le azioni che interesseranno le varie articolazioni della struttura comunale, ancorché da queste proposte e condotte ed inserite nel piano generale degli interventi del Comitato occorrerà garantire, tramite opportuni provvedimenti della Giunta Comunale e del Direttore Generale, un efficace coordinamento tramite l’inserimento degli obiettivi corrispondenti nel PEG annuale di ciascuna Divisione o Servizio Centrale. Al Comitato potranno configurarsi, con appositi provvedimenti, attribuzioni specifiche ed estensive di quanto previsto in fase costitutiva, secondo quanto previsto dallo Statuto all’art. 4.
   Al Comitato verranno assicurate dall’Amministrazione, unitamente ai partner economici che avranno sottoscritto l’atto costitutivo, le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi indicati nell’art. 4 dello Statuto. Il conferimento eventuale di personale, locali, attrezzature o quanto altro sarà necessario al suo funzionamento sarà regolato da apposite convenzioni tra l’Amministrazione ed il Comitato stesso.
   I rappresentanti delle Circoscrizioni sono nominati tramite elezione dai rispettivi Consigli che li impegnano a dare comunicazione puntuale ogni 6 mesi in Consiglio sull'andamento dei lavori e sulle decisioni assunte dal Comitato.
   Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento la presente proposta di deliberazione è stata trasmessa alle Circoscrizioni 4 e 5 per l’espressione del parere di competenza.
   La Circoscrizione 4 ha espresso parere favorevole (all. 2 - n.                   ) con le seguenti osservazioni:
-  si ritiene necessario meglio specificare il ruolo che i Consigli Circoscrizionali assumono in rapporto al nascente Comitato e conseguentemente risulta necessario che l’approvazione del programma pluriennale proposto dal Consiglio Direttivo del Comitato sia sottoposto anche al vaglio delle Circoscrizioni, che l’accesso agli atti sia garantito anche ai consiglieri circoscrizionali, che ogni sei mesi il Consiglio deliberi sull’andamento dei lavori del Comitato proponendo istanze e priorità per il semestre successivo e che il rappresentante della Circoscrizione nel Consiglio Direttivo sia votato dal Consiglio Circoscrizionale e sia tenuto a dare comunicazione, in apertura di ogni seduta consiliare, delle decisioni assunte dal Comitato;
-  si ritiene necessario affidare alle Circoscrizioni (oltre che all’Amministrazione Comunale) il compito di approvare tramite deliberazione il Documento Programmatico (documento pluriennale) previsto all’articolo 4 dello Statuto;
-  la denominazione del Comitato (utilizzata sia in Delibera che in Statuto) non caratterizzante dell’appartenenza a esperienze storiche preesistenti della città. Proposta denominazione "Parco della Dora" quale elemento qualificante e unificante.
Si ritiene di poter accogliere le tre osservazioni che sono oggetto di apposito emendamento.
   La Circoscrizione 5 ha espresso parere favorevole (all. 3 - n.                    ) con le seguenti osservazioni:
-  si richiede un maggiore coinvolgimento dei Consigli Circoscrizionali e dei cittadini e pertanto si richiede che l’accesso agli atti sia garantito ai consiglieri circoscrizionali, che ogni 6 mesi il Consiglio di Circoscrizione deliberi sull’andamento dei lavori e proponga nuove istanze e priorità per semestre successivo, che i rappresentanti della Circoscrizione nel Consiglio Direttivo diventino due e siano nominati dal Consiglio di Circoscrizione e che questi debbano dare comunicazione al Consiglio di Circoscrizione delle decisioni assunte dal Comitato. Il totale dei componenti del Consiglio Direttivo si richiede sia portato a 17;
-  si richiede che, al fine di dare maggiore risalto alla partecipazione dei cittadini, nella composizione del Consiglio Direttivo entrino anche 2 cittadini per Circoscrizione;
-  si richiede che il nome dell’istituendo Comitato "Spina 3" sia cambiato in "Comitato Parco Dora - Spina 3" per evidenziare gli elementi unificanti con i quartieri 4 e 5 e rafforzare il senso di appartenenza che accomunerà gli abitanti sotto un unico sentire.
Si ritiene di poter accogliere integralmente le prime due osservazioni.
La terza osservazione è parzialmente accolta, in quanto corrispondente quasi integralmente ad analoga richiesta avanzata dalla Circoscrizione 4 che prevede la modifica della denominazione in "Comitato Parco Dora".
   Le osservazioni accolte sono oggetto di apposito emendamento.
   Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
   Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
   favorevole sulla regolarità tecnica;
   favorevole sulla regolarità contabile;
   Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)   di approvare la costituzione, secondo quanto espresso in narrativa, del Comitato "Parco Dora";
2)   di approvare lo schema di Statuto costituente parte integrante del presente provvedimento (all. 1 - n.                      ). In applicazione degli artt. 28, comma 3 e 42, comma 10 dello Statuto della Città di Torino è garantito all’Amministrazione Comunale (nonché ai consiglieri di circoscrizione), l’accesso ai verbali delle riunioni e agli atti deliberativi del Consiglio Direttivo, nonché da parte dei membri nominati dal Comune di Torino l’invio entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione sul loro operato e sul funzionamento dell'ente in cui rappresentano il Comune (art. 14 dello Statuto);
3)   di dare mandato al Sindaco o suo delegato di firmare l'atto costitutivo relativo, con facoltà di apportare allo Statuto quelle variazioni di ordine formale che in tale sede si renderanno necessarie;
4)   di rinviare a successivi provvedimenti l'approvazione di convenzioni tra l'Amministrazione ed il Comitato in ordine all'impiego di personale e strumenti dell'Amministrazione comunale necessari al funzionamento del Comitato stesso;
5)   di assumere a carico della città, in capo al settore competente, le spese di rogito;
6)   di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


STATUTO DEL COMITATO "PARCO DORA"

Art. 1 - DENOMINAZIONE

- dal Comune di Torino (con riferimento particolare alle Circoscrizioni IV e V), con sede in Piazza Palazzo di Città n. 1;
- dagli operatori economici impegnati nella realizzazione degli insediamenti abitativi e commerciali (elencati in allegato A);
- dalla curia metropolitana, con sede in …. ;
- da rappresentanti dei cittadini;
- viene costituito un comitato denominato "Comitato Parco Dora".
Il Comitato alla prima riunione individuerà le modalità per il coinvolgimento delle realtà locali associate in varia forma e dei soggetti gestori degli immobili pubblici destinati alla residenza.

Art. 2 - SEDE

Il Comitato ha sede in Torino, Piazza Palazzo di Città n. 1.
Il Consiglio Direttivo delibera circa l’apertura in Torino di uffici amministrativi e di rappresentanza.

Art. 3 - DURATA

La durata del Comitato è fissata fino al 31 dicembre 2010 e può essere prorogata dal Consiglio Direttivo al fine di completare eventuali adempimenti formali connessi con la realizzazione delle finalità di cui all’articolo 4.

Art. 4 - FINALITÀ

Il Comitato ha lo scopo di accompagnare lo sviluppo locale e promuovere la costruzione della nuova comunità che si sta insediando e che si insedierà nei prossimi anni nell’area del territorio del Comune di Torino, definita "Spina 3" con due complementi urbani che gravitano sul tessuto storico preesistente dei borghi amministrativamente appartenenti alle Circoscrizioni IV e V.
In particolare il Comitato curerà la partecipazione, la comunicazione sociale, il monitoraggio, l’accoglienza, l’attività di ascolto, la raccolta delle istanze degli abitanti del quartiere Spina 3 e raccoglierà gli elementi utili per la redazione del programma di attività.
Il Comitato definisce un programma pluriennale di attività concepito su base intersettoriale e interdisciplinare, atto a rispondere alla pluralità di problemi connessi con l’insediamento dei nuovi abitanti e delle nuove realtà economiche.
Il Comitato, a seguito dell’approvazione del programma pluriennale da parte dell'Amministrazione Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni IV e V, può promuovere l'attivazione dei servizi comunali previsti dal programma stesso, ferma restando la responsabilità delle competenti Divisioni o Settori Centrali dell’Amministrazione nella realizzazione di specifiche opere e nell’attivazione di servizi di loro competenza.
Al Comitato potranno configurarsi, con appositi provvedimenti, attribuzioni specifiche ed estensive di quanto previsto dal presente statuto.

Art. 5 - BENI E RISORSE

Art. 5.1 - PATRIMONIO
Il patrimonio del Comitato è costituito:
- dai beni mobili ed immobili utilizzati per il raggiungimento delle finalità di cui all'art. 4;

- Art. 5.2 - FONTI DI FINANZIAMENTO
Al Comitato verranno assicurate dagli enti e dalle persone giuridiche che lo istituiscono, le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi indicati nell’art. 4 dello Statuto.
Il conferimento eventuale di personale, locali, attrezzature o quanto altro sarà necessario al suo funzionamento sarà regolato da apposite convenzione tra l’Amministrazione del Comune di Torino ed il Comitato stesso.
Sono fonti di finanziamento del Comitato:
- i trasferimenti da parte del Comune di Torino;
- i finanziamenti una tantum, erogati dai costruttori, secondo quanto verrà definito da appositi accordi;
- altri finanziamenti erogati o che potranno venire erogati da parte di enti pubblici o privati;
- eventuali attività economiche marginali, coerenti con le finalità di cui all'articolo 4;
- il conferimento una tantum effettuato dagli operatori non comporterà ulteriori obblighi finanziari per gli stessi a fronte di impegni di spesa assunti dal Comitato.

Art. 5.3 - BENI ED ATTREZZATURE
Il Comitato si avvarrà altresì per il suo funzionamento di beni ed attrezzature che saranno resi disponibili attraverso apposite convenzioni dal Comune di Torino, dagli enti pubblici indicati nell'art. 5.2 o dagli Enti promotori.

Art. 6 - ORGANI

Sono organi del Comitato:
a) il Presidente;
b) il Consiglio Direttivo;
c) il Direttore.

Art. 7 - ESERCIZIO

L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno a cominciare dal 1° gennaio 2006.

Art. 8 - CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero variabile di componenti, da un minimo di 9 ad un massimo di 17 membri che durano in carica, salvo revoca o dimissioni, per cinque anni.
Nella prima composizione i membri del Consiglio Direttivo sono così nominati:
- il Comune di Torino nomina 4 membri;
- la Circoscrizione 4 nomina 2 membri, uno dei quali è il Presidente della Circoscrizione in carica;
- la Circoscrizione 5 nomina 2 membri, uno dei quali è il Presidente della Circoscrizione in carica;
- la Curia Metropolitana nomina 1 membro;
- gli operatori economici di cui all'articolo 1 nominano fino a 4 membri;
- i cittadini nominano fino a 2 membri per Circoscrizione.
Ogni Consigliere può essere revocato e sostituito in qualsiasi momento dall’ente che lo ha nominato.
Le cariche sono gratuite, fatto salvo il rimborso delle spese.
Per il caso in cui, secondo quanto previsto all’articolo 1, si dovesse modificare il numero di componenti del Consiglio Direttivo, sarà rispettata la regola in virtù della quale al Comune di Torino ed alle Circoscrizioni 4 e 5 spetterà complessivamente la nomina della metà più uno dei membri del Consiglio Direttivo. E’ facoltà dei membri del Comitato recedere in qualsiasi momento inviando comunicazione scritta della decisione al Presidente.

Art. 9 - POTERI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione del Comitato ed in particolare:
- approva e realizza i piani di attività per il raggiungimento degli scopi statutari;
- approva il bilancio preventivo;
- provvede all'eventuale assunzione del personale, determinandone qualifiche e trattamento economico;
- accetta i contributi, le donazioni, i lasciti ed effettua gli acquisti e le alienazioni dei beni;
- approva l'eventuale regolamento per il funzionamento del Comitato;
- il Consiglio direttivo, costituito, alla prima seduta, dai nominati di cui all'art. 8, provvede, attraverso adeguata pubblicità finalizzata alla designazione dei rappresentanti dei cittadini secondo le modalità che riterrà più opportune al fine di favorirne la partecipazione e garantire la rappresentatività degli stessi;
- delibera lo scioglimento e la proroga del Comitato;
- stabilisce il tetto di spesa entro il quale il Direttore agisce in nome e per conto del Comitato senza necessità di specifica autorizzazione o ratifica;
- provvede a qualsiasi altro atto necessario od utile per le finalità istituzionali del Comitato, anche se qui non espressamente previsto.
Il Consiglio Direttivo potrà organizzare le proprie attività per Commissioni Tematiche. È fatto rinvio al Regolamento del Comitato per la disciplina delle attività delle suddette Commissioni Tematiche.

Art. 10 - FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

1- Il Consiglio Direttivo è convocato e presieduto dal Presidente ogniqualvolta questi lo ritenga necessario o ne sia stata fatta richiesta motivata da almeno la metà dei suoi membri e, comunque, almeno una volta l’anno.
2- Per la validità delle deliberazioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei membri nominati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
3- In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.
4- Il Consiglio delibera con la presenza dei 2/3 dei nominati ed il voto favorevole dei 2/3 dei presenti la proroga o lo scioglimento del Comitato e l'aumento o la riduzione del numero dei consiglieri.
5- Le deliberazioni sono fatte constare dal verbale delle riunioni del Consiglio Direttivo redatto dal Direttore, quale Segretario del Consiglio, che lo sottoscrive unitamente al Presidente.

Art. 11 - PRESIDENTE

Il Presidente è nominato dal Sindaco della Città di Torino, tra i membri del Consiglio Direttivo. Egli potrà essere revocato dal Sindaco in qualsiasi momento.
Il Presidente rappresenta il Comitato sia nei confronti dei terzi che in giudizio.
Il Presidente, inoltre, può adottare ogni tipo di provvedimento che giudica urgente, con l’obbligo di riferirne al Consiglio Direttivo nella prima riunione successiva da convocarsi entro 30 giorni dalla data di adozione del provvedimento.

Art. 12 - DIRETTORE

Il Direttore viene nominato dal Presidente ed è il responsabile della direzione e della corretta esecuzione delle attività del Comitato.
Il Direttore:
- è responsabile della messa in atto dei piani di attività deliberati dal Consiglio Direttivo per il raggiungimento delle finalità del Comitato;
- ha il compito della gestione amministrativa e della tenuta dei libri sociali del Comitato;
- redige come segretario i verbali delle riunioni del Comitato Direttivo alle quali partecipa senza diritto di voto;
- predispone i piani di attività, il bilancio preventivo ed il conto consuntivo che vengono presentati al Consiglio Direttivo per l'approvazione;
- coordina la struttura tecnica, il personale tecnico eventualmente messo a disposizione del Comitato dagli Enti partecipanti, nonché i professionisti esterni di cui il Comitato si avvale per lo svolgimento della propria attività;
- con firma congiunta a quella del Presidente, ha il potere di eseguire tutte le operazioni bancarie del Comitato, si dà la facoltà di raccogliere il consenso del Presidente e del Direttore all'operazione bancaria, anche mediante l'utilizzo delle tecnologie informatiche, secondo le modalità specificate nel regolamento del Comitato;
- assume obbligazione ed effettua pagamenti in nome del Comitato entro i limiti di spesa stabiliti dal Consiglio Direttivo.

Art. 13 - CONTROLLO CONTABILE

Il Controllo contabile potrà essere affidato ad un revisore iscritto nell’apposito albo, previsto dal D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 88.

Art. 14 - POTERI DI CONTROLLO ED INDIRIZZO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Nell’ambito delle attribuzioni al Comitato di cui agli articoli 4 e 9 e in conformità a quanto previsto dall’art. 28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino, è garantito all’Amministrazione comunale l’accesso ai verbali delle riunioni e agli atti deliberativi del Consiglio Direttivo.
E’ in ogni caso garantito, ai sensi dell’art. 42 dello Statuto della Città di Torino, che i membri del Consiglio Direttivo nominati da Comune di Torino, inviino entro il 31 dicembre di ogni anno al Sindaco e al Consiglio Comunale una relazione sul loro operato e sul funzionamento dell'Ente in cui rappresentano il Comune.

Art. 15 - SCIOGLIMENTO

In ogni caso di scioglimento del Comitato, il patrimonio residuo sarà devoluto alla città di Torino, secondo le modalità previste dalle norme di legge e di regolamento in materia.

Art. 16 - RICONOSCIMENTO

Il Comitato persegue le proprie finalità esclusivamente nell’ambito della Regione Piemonte.
Il Presidente dispone di tutti i poteri necessari per lo svolgimento delle pratiche necessarie al fine di ottenere dall'Ente Regione Piemonte il riconoscimento della personalità giuridica del Comitato.

Art. 17 - DISPOSIZIONI FINALI

Per tutto quanto non previsto nel presente statuto si fa riferimento ai principi generali del diritto ed alle norme di legge in materia.


Allegato A

Elenco Attuatori

Proprietà

sede

CIMI.MONTUBI S.P.A.

VIA VERSILIA, 2 - 00187 ROMA

VALDOCCO S.P.A

VIA CAVOUR,1- 10123 TORINO

IMPRESA COSTRUZIONI DEIRO R.& C. S.P.A.

P.ZZA RESISTENZA, 5 - 10082 CUORGNE' (TO)

STELLA BIANCA S.P.A.

VIA CAVOUR,1 - 10123 TORINO

IMMOBILIARE SPINA ALFA S.R.L.

C.SO FRANCIA 15 - 10138 TORINO

IMMOBILIARE SPINA BETA S.R.L.

C.SO FRANCIA 15 - 10138 TORINO

IMMOBILIARE SPINA GAMMA S.R.L.

C.SO FRANCIA 15 - 10138 TORINO

CONSORZIO COOPERATIVE EDILIZIE UNIONE SOC.COOPERATIVA A.R.L.

C.SO FRANCIA 15 - 10138 TORINO

CONSORZIO EDILIZIO COOPERATIVE PIEMONTESI S.C.A.R.L.

VIA GROPELLO 4 - 10138 TORINO

COOPERATIVA EDILIZIA GIUSEPPE DI VITTORIO A.R.L.

VIA PERRONE 3 - 10122 TORINO

COOPERATIVA EDILIZIA SAN PANCRAZIO A.R.L.

VIA PERRONE 3 - 10122 TORINO

IMMOBILIARE EUROPEA S.P.A.

VIA BOGINO 13 - 10123 TORINO

STATE STREET GLOBAL INVESTIMENT SGE S.P.A.

VIA MAZZINI, 2 -20123 MILANO

MIGOR S.R.L. C/O SE.CO.FI

VIA ASSAROTTI 10 - 10122 TORINO

ROGIM S.R.L.

VIA ASSAROTTI 10 - 10122 TORINO

G.F.C. S.p.A.

C.SO ITALIA, 19 - 24040 OSIO SOPRA (BG)

COOPERATIVA EDILIZIA SAN GIULIO S.C.

VIA PERRONE 3/BIS - 10122 TORINO

EDILSETTE S.R.L.

STRADA LEINI' 18/E - 10072 CASELLE T.SE (TO)

I.C.E.P. DI MATTIOTTO ING. ENZO
E VIGNA SURIA ING. GIUSEPPE E C. S.A.S.

STRADA LEINI' 18/E - 10072 CASELLE T.SE (TO)

NOVA COOP S.C.A.R.L.

Sede legale:VIA TRIESTE 104 - 28066 GALLIATE (NO)
Sede operativa: via Valletta 35 - 10040 LEINI'

SVILUPPO DORA S.R.L.

VIA VALLETTA 1 - 10040 LEINI' (TO)

IMMOBILIARE PIANEL S.P.A.

C.SO TOSCANA 139/7 - 10151 TORINO

S.N.O.S. S.P.A. Spazi per Nuove Opportunità di Sviluppo

GALLERIA SAN FEDERICO 54 - 10121 TORINO

AMPLI RED S.R.L.

CORSO MATTEOTTI 47 - 10122 TORINO

DORAPAL S.P.A.

VIA DELLA BASILICA 13 - 10121 TORINO