Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 55
2005 08477/009

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 FEBBRAIO 2006
(proposta dalla G.C. 21 ottobre 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: LEGGE REGIONALE 9 APRILE 1996 N. 18. PROGRAMMA INTEGRATO IN VARIANTE AL P.R.G. RELATIVO ALLA ZONA URBANA DI TRASFORMAZIONE DENOMINATA "AMBITO 9.33 DAMIANO" - ADOZIONE.

Proposta dell'Assessore Viano.

L'area oggetto del presente provvedimento, ubicata nella Circoscrizione Amministrativa n. 7, riguarda il complesso "ex FIAT Grandi Motori", importante area industriale dismessa in quasi totale stato di abbandono per il progressivo esaurimento della produzione avvenuto a partire già dagli anni ottanta.
L'intero complesso, attraversato dalla via Cuneo, è compreso tra i corsi Novara, Vercelli, e le vie Pinerolo e Damiano per una superficie territoriale di circa 72.000 mq..
Il P.R.G. vigente aveva classificato detta area come Zona Urbana di Trasformazione "Ambito 9.33 DAMIANO", con destinazione d'uso di tipo prevalentemente residenziale.
La relativa scheda normativa di P.R.G. che disciplinava l'Ambito prevedeva: indice territoriale massimo 0,7 mq SLP/mq ST; destinazioni d'uso residenziale (min. 80% SLP) e attività di servizio alle persone e alle imprese (ASPI max 20% SLP) nonché prescrizioni urbanistico - edilizie di dettaglio per la sua trasformazione.
La variante strutturale n. 38 al P.R.G. vigente, relativa al comparto produttivo e artigianale, in corso di approvazione definitiva da parte della Regione Piemonte, aveva, poi, modificato la disciplina dell'ambito prevedendo il mantenimento di una quota significativa di usi rivolti al produttivo. Era stata, pertanto, introdotta una modifica al mix delle destinazioni d'uso consentite, con una forte riduzione della SLP residenziale (max 20%), un incremento delle attività di servizio alle persone e alle imprese (minimo 50% di cui almeno il 50% produttivo e massimo 10.000 mq. per attività commerciali) e l'introduzione di attività terziarie (max 30%).
La scheda normativa, così come modificata da detta variante, prevedeva, altresì, la salvaguardia di alcuni manufatti industriali, riconosciuti di valore documentario e ambientale.
Nelle more dell'approvazione della variante 38 è stata avanzata alla Città una proposta, da parte dell'unico proprietario, di un Programma Integrato (PRIN) formulato ai sensi della Legge Regionale 9 aprile 1996 n. 18, in variante sia al vigente P.R.G. sia ai contenuti specifici della succitata variante n. 38.
Tale proposta si inserisce nel più ampio processo di riqualificazione urbana relativo ad una estesa porzione di città attraversata dall'asse infrastrutturale della "Spina Centrale".
Il principale obiettivo della proposta di Programma Integrato, fermo restando il mantenimento del dimensionamento globale previsto dal P.R.G. vigente in termini di S.L.P. e della dotazione di aree da destinare alla realizzazione di servizi pubblici, è la formazione di un nuovo "brano di città", la cui fattibilità si fonda sulla previsione di un adeguato nuovo mix di funzioni organizzate in manufatti in parte nuovi e in parte recuperati, in grado di testimoniare e reinterpretare gli usi precedenti e la qualità delle architetture industriali.
La proposta di PRIN si configura come una trasformazione urbanistica che, seppur rivolgendo l'attenzione prevalentemente alle destinazioni d'uso commerciali e residenziali, conferma la possibilità di insediare una quota di attività produttive - artigianali, così come previsto dalla stessa variante n. 38. Attraverso la scelta di conservare i caratteri dei principali edifici industriali e di utilizzare le vecchie trame per il tracciamento dei nuovi fabbricati e dello spazio pubblico, garantisce inoltre la permanenza dell'identità architettonica di un luogo fortemente radicato nella memoria del quartiere e più in generale nella storia urbana di Torino.
I nuovi insediamenti previsti, caratterizzati dalla pluralità di funzioni e aperti ai flussi urbani, potranno pertanto sviluppare relazioni e riverberare effetti positivi sul tessuto urbano consolidato posto nelle immediate vicinanze, mentre il nuovo sistema di spazi pubblici diversificati andrà a integrare e potenziare gli attuali, costituendo un miglioramento complessivo dell'offerta di servizi.
Ciò sarà evidentemente favorito dalle consistenti risorse economiche ed investimenti, ampiamente eccedenti gli oneri concessori dovuti, destinati dal soggetto proponente il PRIN alla realizzazione delle opere di urbanizzazione.
La Città di Torino, proprietaria di aree pari a mq. 5.390, interne alla ZUT 9.33 Damiano, corrispondenti alle porzioni dei sedimi stradali delle vie Cuneo e Damiano, è anche soggetto proponente degli interventi previsti dal Programma Integrato e, in quanto tale, aderisce e partecipa alla proposta stessa. Dette aree, nel progetto di PRIN, restano confermate con destinazione a viabilità pubblica. La realizzazione delle utilizzazioni edificatorie afferenti la Città, pari a mq. 3.773 di S.L.P., sono previste in un lotto attestato sulla via Carmagnola sul quale, in particolare, si prevede il mantenimento di un manufatto edilizio, a tipologia industriale, da dedicare all'insediamento di attività varie (ASPI artigianale).
Complessivamente l'Ambito 9.33 interessato dal PRIN ha una superficie territoriale di mq. 72.062 , che genera una SLP pari a 50.443 mq.; il nuovo mix proposto prevede 22.250 mq. residenziali, pari a circa il 44% (comprensivi di 2.225 mq. destinati a edilizia convenzionata ai sensi dell'art. 7 delle N.U.E.A.); mq. 13.810 di ASPI commerciale pari a circa il 27%, mq. 6.000 terziario, pari a circa il 12% e mq. 8.383 ASPI artigianale, pari a circa il 17% della S.L.P. complessiva.
Il Programma nel suo complesso comprende anche alcune aree esterne all'Ambito sulle quali sono previsti interventi di sistemazione connessi al progetto di trasformazione stesso. Si tratta, in particolare, di opere volte a razionalizzare la viabilità perimetrale esistente, con particolare riferimento alle intersezioni con l'asse di corso Vercelli. E' inoltre previsto che gli oneri aggiuntivi previsti ai fini dell'autorizzazione delle grandi strutture di vendita dall'art. 17 della D.C.R. 347-42514 del 23 dicembre 2003, siano impiegati per la riqualificazione e rivitalizzazione dell'area mercatale di piazza Crispi e di analoghe aree commerciali limitrofe.
A fronte di un fabbisogno di servizi generato dalla trasformazione pari a mq. 46.121, nel progetto di PRIN è prevista una dotazione complessiva di 46.213 mq., rappresentati da aree a verde pubblico e spazi pedonali di relazione, parcheggi a raso, parcheggi in struttura (sottosuolo) e piazze coperte ricavati dal recupero di edifici ex industriali per attività all'aperto.
Caratterizza inoltre il programma la costruzione, prevista sul fronte verso il corso Vigevano, di un nuovo fabbricato a servizi, realizzato integralmente con risorse aggiuntive private pari a Euro 3.500.000,00 destinato ad accogliere il trasferimento del Mercato dei Fiori della Città.
L'ambito di intervento è suddiviso in due grandi aree dalla via Cuneo. La parte a sud è destinata ad accogliere gli usi prevalentemente residenziali e artigianali, in continuità con il tessuto urbano circostante. Il progetto di questa porzione prevede la realizzazione di una edificazione che, prendendo spunto dalle giaciture del costruito esistente, articola i nuovi volumi con altezze variabili tra i due e i sette piani fuori terra e con un'emergenza architettonica costituita da un edificio con tipologia a torre di ventidue piani. In questa porzione è altresì previsto il mantenimento e il relativo recupero di alcuni manufatti industriali esistenti.
La zona a nord di via Cuneo, agganciata al sistema dei grandi corsi urbani, è articolata in tre nuovi isolati destinati alle attività commerciali - terziarie - artigianali e di servizio, di cui quello posto all'angolo tra i corsi Vercelli e Vigevano ospita il centro commerciale connesso, attraverso la galleria commerciale, al manufatto industriale da salvaguardare, opera dell'ing. Giacomo Mattè Trucco, tipico esempio di architettura in cemento armato del primo decennio del novecento.
Il secondo isolato, posto all'angolo tra via Damiano e corso Vigevano è dedicato alla rilocalizzazione del Mercato dei Fiori.
Il terzo isolato, compreso tra le vie Cuneo, Damiano e la nuova viabilità interna è destinato ad attività artigianali - terziarie, integrate alla residenza, ed è caratterizzato dal parziale recupero dell'ex fabbrica Ansaldi, opera dell'ing. Pietro Fenoglio, significativo esempio di edilizia industriale di fine ottocento.
La proposta progettuale presentata è peraltro l'esito di un lungo e complesso confronto tra la Città e gli operatori che ha consentito di pervenire a soluzioni progettuali condivise e tali da garantire una adeguata e organica riqualificazione dell'intero ambito territoriale.
Gli investimenti previsti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, in parte indotte dall'insediamento, e in parte riferite a risorse aggiuntive private consistono complessivamente in circa Euro 11.728.173,00 di cui Euro 7.115.710,00 corrispondenti ad opere realizzabili a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti (ad oggi stimati in Euro 5.667.617,00) ed Euro 3.500.000,00 di risorse aggiuntive private, finalizzate alla realizzazione del mercato dei fiori; ulteriori risorse aggiuntive di Euro 100.000,00 per la riqualificazione delle facciate esterne del fabbricato ove sono collocati i diritti edificatori della Città; Euro 49.500,00 per opere non scomputabili ed infine Euro 962.963,00 riferiti agli oneri aggiuntivi commerciali da utilizzarsi per la riqualificazione e rivitalizzazione del tessuto commerciale esistente (Piazza Crispi e aree limitrofe).
Le modifiche al Piano Regolatore, proposte per l'Ambito 9.33 dal PRIN, sono essenzialmente riconducibili alla modifica del mix funzionale previsto (più residenza e attività commerciali, meno attività produttivo - artigianale), alla riconfigurazione dell'assetto planivolumetrico complessivo (compresi spazi pubblici e viabilità) e ad una modesta modifica della perimetrazione dell'ambito stesso al fine di stralciare dalla trasformazione un immobile residenziale su via Carmagnola, erroneamente incluso all'interno del complesso industriale in questione.
Un ulteriore elemento di variazione rispetto alle indicazioni del P.R.G. vigente riguarda il riconoscimento del perimetro del Programma Integrato come localizzazione commerciale di tipo L2 ai sensi del quarto comma, punto b) ultimo periodo dell'art. 14 dei criteri approvati dalla Regione con DCR n. 347-42514 del 23 dicembre 2003 che ha riconosciuto la facoltà ai Comuni di non verificare ad alcuni parametri generali laddove l'individuazione riguardi "aree industriali dismesse oggetto di un piano di recupero urbano adottato secondo le norme delle leggi vigenti in materia".
Tale riconoscimento parte dal presupposto che una delle funzioni che maggiormente può garantire il recupero di questi spazi, anche mantenendone alcune delle caratteristiche architettoniche originarie, è la funzione commerciale, in particolare se effettuata con le logiche della distribuzione moderna. Essa risulta infatti tra le più competitive in quanto le dimensioni degli interventi richiedono l'impiego di risorse ingenti che per essere ammortizzate devono necessariamente poter contare su adeguati flussi di cassa consentiti dalla grande distribuzione commerciale.
Con il presente programma integrato, che si configura per i suoi contenuti come "piano di recupero urbano" a pieno titolo, è quindi possibile avvalersi della facoltà di cui all'ultimo periodo del punto b) comma 4 dell'art. 14 della deliberazione regionale, riconoscendo l'ambito del programma stesso come localizzazione commerciale di tipo L2.
Si specifica, infine, che, per quanto attiene alla quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'art. 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Per le modalità di attuazione degli interventi relativi al PRIN sopra sinteticamente descritti, si rinvia al più dettagliato e puntuale schema di convenzione allegato al presente provvedimento.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente, ai sensi del comma 7 dell'art. 17 della LUR.
La presente proposta di Programma Integrato in variante, adottata dal Consiglio Comunale, verrà trasmessa, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della L.R. 56/1977 e s.m.i., alla Provincia di Torino, che dovrà pronunciarsi, entro 45 giorni dal ricevimento, circa la compatibilità della variante con il Piano Territoriale Provinciale.
Il programma integrato, come da parere espresso dal Settore Ambiente e Territorio Ufficio Inquinamento Acustico (prot. n. 13835 del 28 luglio 2005), è compatibile con il Piano di Classificazione Acustica che, a variante approvata, sarà aggiornabile sulla base delle nuove previsioni.
Ai sensi dell'art. 91 bis della L.R. 56/1977 e s.m.i., la presente deliberazione, adottata dal Consiglio Comunale, completa degli elaborati del Programma Integrato in variante, verrà anche trasmessa alla Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, al fine dell'acquisizione del competente parere, che risulterà vincolante per questa Amministrazione e che sarà recepito con le sue eventuali prescrizioni in sede di approvazione definitiva del Programma.
La presente deliberazione è stata trasmessa, ai sensi degli articoli 43 e 44 del regolamento sul decentramento, alla Circoscrizione n. 7 per l' acquisizione del relativo parere.
La Circoscrizione n. 7, con deliberazione del Consiglio Circoscrizionale (mecc. 2005 10784/090) del 29 novembre 2005, che si allega (all. 21 - n.                   ), ha espresso parere negativo al Programma Integrato in variante di cui all'oggetto, evidenziando le seguenti criticità:
1. mancanza di previsioni relative ai nuovi flussi di traffico generati dalle residenze e dalle attività commerciali ed artigianali;
2. problematiche afferenti alla riqualificazione dell'area di via Saint-Bon;
3. insufficiente dotazione di servizi nell'area oggetto dell'intervento;
4. perplessità derivanti dalla realizzazione dell'edificio a torre;
5. problematiche relative alla ristrutturazione dei fabbricati ex industriali destinati ad uso pubblico;
6. eventuali inconvenienti di ordine pubblico;
7. preoccupazioni in merito alle ripercussioni sul commercio di zona derivanti dall'apertura del nuovo ipermercato;
8. utilizzo degli oneri aggiuntivi previsti per la realizzazione dei grandi centri di vendita e degli oneri di urbanizzazione a scomputo;
9. recupero culturale della memoria storica del luogo.
Alle seguenti osservazioni si controdeduce che:
1. i maggiori carichi di traffico generati dai nuovi insediamenti sono del tutto compatibili con la capacità di carico dei due grandi corsi (Vercelli e Vigevano) che ne costituiscono i margini est e nord;
2. la riqualificazione dell'area di via Saint-Bon ed il riuso del tracciato/trincea della Torino Ceres non sono direttamente ricollegabili all'intervento proposto che, peraltro, contribuendo a superare le sempre più gravi situazioni di abbandono, migliora il presidio locale del territorio sottraendolo alla marginalità;
3. la dotazione di servizi dell'area è stata verificata in termini generali in sede di redazione del Piano Regolatore; peraltro, il programma consente di utilizzare, in tutto o in parte, gli immobili industriali dismessi di cui si prevede la cessione alla Città, destinati ad ospitare servizi di base che, in accordo con la Circoscrizione, allo stato attuale siano ritenuti insufficienti. In sede di progettazione esecutiva delle urbanizzazioni verranno poi effettuate le necessarie verifiche con la Circoscrizione stessa;
4. la previsione di concentrare una quota significativa della capacità edificatoria residenziale in un edificio a torre collocato nell' angolo sud-ovest dell'area risponde concretamente alle esigenze rappresentate dalla Circoscrizione stessa; costituisce, inoltre, l'occasione, in un contesto di basse densità, di realizzare un segno architettonico della modernità che non si camuffa ma si dichiara apertamente, in dialogo esplicito con le tracce della storia;
5. il progetto esecutivo dell'intervento relativo ai fabbricati ex industriali dismessi dovrà essere approvato dai Civici Uffici Tecnici. In particolare, le porzioni di aree che, a seguito del recupero, saranno cedute alla Città, verranno prese in carico dall'Amministrazione che ne curerà la gestione e la manutenzione, contenendone i relativi costi;
6. la sicurezza antintrusione e la tutela dagli usi impropri costituiscono criteri guida ai quali, insieme a molti altri, la progettazione si deve attenere; per quanto concerne la chiusura notturna degli spazi pubblici, si rinvia alla fase di progettazione esecutiva che sarà condotta d'intesa con la Circoscrizione;
7. tutti gli indirizzi più recenti, compresi quelli contenuti nelle bozze di revisione della disciplina regionale di settore, indicano le piastre commerciali in ambiti urbani (quale quella prevista) come "ancore commerciali" essenziali a rafforzare ed integrare l'offerta locale (in sede fissa e non), contrastando l'attrazione esercitata dai grandi centri commerciali esterni, causa di un impoverimento dei tessuti commerciali diffusi nelle aree urbane. L'autorizzazione commerciale è comunque subordinata all'assenso regionale e, quindi, al superamento dell'attuale moratoria;
8. tutti gli oneri di urbanizzazione dovuti, compresi quelli commerciali aggiuntivi e quelli ulteriori richiesti dalla Città, saranno integralmente impiegati nell'ambito del PRIN e nell'immediato intorno urbano;
9. il recupero culturale della memoria storica del luogo è tema al centro dell'attenzione dell'Amministrazione; in particolare, l'Ecomuseo Urbano sta ampiamente collaborando in merito con la Circoscrizione e potrà, a tal fine, avvalersi utilmente dei nuovi spazi messi a disposizione della Città dal programma.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Vista la Legge Regionale n. 56/1977 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione della G.R. n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi esposti nella parte narrativa, che qui integralmente si richiamano, di:
1) adottare, ai sensi dell'art. 6 della Legge Regionale n. 18 del 9 aprile 1996 e s.m.i. e dell'art. 17 comma 7 della Legge Regionale n. 56 del 5 dicembre 1977 e s.m.i., il Programma Integrato in variante al P.R.G., relativo alla zona urbana di trasformazione denominata "Ambito 9.33 Damiano".
Fanno parte integrante e sostanziale del presente provvedimento di deliberazione i seguenti elaborati di Programma Integrato (all. da 1 a 19) e l'elaborato di variante al P.R.G. (all. 20):
- Tavola T01 Estratto di mappa catastale (all. 1 - n.                    );
- Tavola T02 Estratto di Piano Regolatore (all. 2 - n.                   );
- Tavola T03 Rilievo strumentale dell'area (all. 3 - n.                    );
- Tavola T04 Stato di fatto (all. 4 - n.                );
- Tavola T05 Regole urbanistiche ed edilizie (all. 5 - n.                     );
- Tavola T06 Destinazione d'uso delle aree (all. 6 - n.                    );
- Tavola T07 Destinazione d'uso dei fabbricati e quantità edificatorie (all. 7 - n.                    );
- Tavola T08 Planimetria con numero di piani e quote (all. 8 - n.                   );
- Tavola T09 Profili e sezioni (all. 9 n.                      );
- Tavola T10 Planivolumetrico (all. 10 - n.                       );
- Tavola T11 Inserimento del progetto su foto aerea (all. 11 - n.                    )
- Tavola T12 Opere di Urbanizzazione - Reti fognarie, acquedotto, illuminazione pubblica e particolari (all. 12 - n.             );
- Tavola T13 Opere di urbanizzazione - Sistemazioni superficiali e in interrato (all. 13 - n.                   );
- Tavola T14 Opere di urbanizzazione - Viabilità e sezioni stradali (all. 14 - n.                           );
- Tavola T15 Opere di Urbanizzazione - Strutture industriali da recuperare (all. 15 - n.                           );
- Elaborato R01 Relazione illustrativa (all. 16 - n.                       );
- Elaborato R02 Norme Tecniche di Attuazione (all. 17 - n.                     );
- Elaborato R03 Schema di Convenzione (all. 18 - n.                     );
- Elaborato R04 Cronoprogramma (all. 19 - n.                       );
- Elaborato di variante al P.R.G. (all. 20 - n.                      );
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.