Divisione Funzioni Istituzionali
Direzione Protezione Civile e Trasmissioni
n. ord. 152
2005 07778/028
OGGETTO: PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE. REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE.
Proposta dell'Assessore Bonino.
Le funzioni di protezione civile spettanti ai Comuni sono delineate,
in un quadro normativo ormai consolidato, in taluni provvedimenti
legislativi fondamentali, statali e regionali: la Legge n. 225/1992
istitutiva del servizio nazionale della protezione civile; il
D.Lgs. n. 112/1998 di conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali; il Decreto Legge
n. 343/2001, convertito in Legge n. 401/2001, recante disposizioni
urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture
preposte alle attività di protezione civile; la Legge Regionale
n. 44/2000 di conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali; la Legge Regionale
n. 7/2003 recante disposizioni in materia di protezione civile.
In attuazione di questultima, la Regione Piemonte ha recentemente
adottato alcuni regolamenti contenenti disposizioni di dettaglio;
fra questi, assume particolare rilievo il Regolamento regionale
di programmazione e pianificazione delle attività di protezione
civile, approvato con D.P.G.R. 18 ottobre 2004, n. 7/R, che disciplina,
tra laltro, le modalità di redazione dei piani di
protezione civile di cui ogni Comune deve dotarsi, ai sensi di
legge, entro termini perentori la cui inosservanza espone lente
allesercizio del potere sostitutivo provinciale (art. 8,
comma 4).
Lo stesso Regolamento, allart. 4, comma 1, prescrive che
il Comune, con propria "deliberazione programmatica",
definisce le finalità, gli obiettivi e i tempi per la redazione
e ladozione del piano comunale di protezione civile. Inoltre,
allart. 8, commi 2 e 5, dispone che entro 180 giorni dallentrata
in vigore del medesimo Regolamento (avvenuta in data 5 novembre
2004) i Comuni devono assumere, in relazione alla loro competenza,
la deliberazione programmatica sopra citata, cui far seguire lassunzione,
non oltre i 360 giorni dalla sua adozione, di unapposita
deliberazione di approvazione dello strumento di pianificazione
dellattività di protezione civile.
La Città di Torino si è dotata, già dalla
fine degli anni 80, di uno specifico piano comunale di protezione
civile che, con il trascorrere degli anni, si è evoluto
nelledizione vigente adottata nellanno 2001, quale
strumento operativo che ha consentito di indirizzare e coordinare,
in presenza di dichiarate emergenze, le attività delle
diverse strutture comunali, delle aziende erogatrici di servizi
e delle forze del volontariato, per fornire una risposta di protezione
civile adeguata, tempestiva ed efficace. Detto piano comunale,
in armonia con il piano provinciale di protezione civile, nel
definire il modello dintervento ispirato alle linee guida
ministeriali note come "Metodo Augustus", individua
le c.d. "funzioni di supporto", che costituiscono le
risposte che occorre dare alle diverse esigenze presenti in qualsiasi
tipo di evento calamitoso. Tali predisposizioni organizzative
sono state adottate con limpegno di sottoporle a costante
controllo, integrazione, adeguamento e perfezionamento con il
consapevole contributo di tutte le strutture comunali, delle organizzazioni
di volontariato e delle aziende erogatrici di servizi pubblici
essenziali: perciò, il piano comunale è stato sottoposto
ad una successiva opera di verifica da parte del Servizio di protezione
civile finalizzata alla sua più recente implementazione
e revisione, anche in vista dellevento olimpico del prossimo
anno, che lo ha reso conforme alle linee guida di più recente
generazione.
Nellapprossimarsi della conclusione di tale opera di revisione
e aggiornamento, è sopravvenuta la più recente normativa
regionale che, oltre a disporre quanto già illustrato,
ha perfezionato i lineamenti essenziali per la costituzione ed
il funzionamento degli organi e delle strutture di protezione
civile regionali, provinciali e comunali, compiutamente descritti
nel Regolamento regionale di disciplina degli organi e delle strutture
di protezione civile, approvato con D.P.G.R. 18 ottobre 2004,
n. 8/R.
In particolare, riguardo agli organi e alle strutture che dipendono
dai Comuni, questultimo Regolamento definisce le "prescrizioni
minime" necessarie per garantire alla Regione lesercizio
delle forme di coordinamento delle attività di protezione
civile a livello regionale (art. 1, comma 3).
Inoltre, lo stesso regolamento regionale prevede che i Comuni
devono, a loro volta, dotarsi di un "apposito regolamento"
che disciplini listituzione, la composizione, le funzioni,
le modalità di funzionamento e la durata in carica degli
organi e delle strutture comunali (art. 1, comma 4).
Ora, sulla scorta di quanto sopra e nella cronologia delle azioni
da compiere, occorre innanzi tutto predisporre la deliberazione
programmatica consiliare che, rinviando alla Direzione Protezione
Civile e Trasmissioni il completamento del Piano Comunale di Protezione
Civile in edizione aggiornata, richieda che questultimo
sia formalmente recepito con deliberazione di Giunta Comunale,
ai sensi dellart. 48, comma 2, del Testo Unico delle Leggi
sullOrdinamento degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000).
Invero, il piano comunale rappresenta un documento di pianificazione
essenzialmente operativa, suscettibile di implementazioni ed aggiornamenti
dettati dallevolversi della realtà territoriale e
dellassetto organizzativo e direttivo delle varie funzioni
di supporto, non compreso fra gli atti riservati alla competenza
del Consiglio ai sensi dellart. 42, comma 2, D.Lgs. 267/2000.
Il nuovo "Piano Comunale di Protezione Civile" sarà
redatto in conformità con gli elementi, le indicazioni
e le prescrizioni di cui allart. 4, del D.P.G.R. n. 7/R/2004,
nonché tenendo conto delle "Linee Guida per la Redazione
dei Piani Comunali di Protezione Civile" elaborate dal Settore
Protezione Civile della Regione Piemonte (edizione 2004).
In particolare - acquisendo gli studi ed i piani appositamente
predisposti per rischi specifici (in specie gli studi idrogeologici
di parte collinare e piana; il piano di emergenza per collasso
della diga del Moncenisio; le misure di intervento per gli stabilimenti
industriali a rischio di incidente rilevante) già patrimonio
del vigente Piano Comunale di Protezione Civile (edizione 2001)
- lelaborazione del nuovo Piano sarà finalizzata
a:
a) salvaguardare la vita umana, i beni e gli insediamenti ispirandosi
agli obiettivi del "modello territoriale" (analisi e
conoscenza del territorio, sua modellizzazione per aree omogenee),
del "modello preventivo" (individuazione delle sorgenti
di rischio, dei bersagli e delle risorse; definizione degli scenari
di rischio ossia degli eventi massimi attesi), del "modello
dintervento" (monitoraggio e allertamento ambientale;
informazione alla popolazione; schematizzazione organizzativa
di comando; coordinamento operativo comunale; utilizzazione di
figure di supporto con alti livelli di competenza) e del "modello
di prima ricostruzione" (agevolare la definizione delle procedure
di base per il censimento e la quantificazione dei danni), come
delineati nei loro contenuti specifici dai più recenti
studi, linee guida e metodologie per la redazione dei piani comunali
di protezione civile;
b) consolidare la tipica funzione trasversale affidata alla corrispondente
struttura comunale (Direzione Protezione Civile e Trasmissioni),
responsabile ad assicurare il coordinamento sinergico di tutte
le funzioni di supporto, interne (Divisioni e Servizi Centrali)
ed esterne allorganizzazione comunale (enti e aziende erogatrici
di servizi essenziali, associazioni di volontariato, ecc.), cui
attingere le risorse umane e strumentali disponibili e necessarie
a fronteggiare ogni evento rilevante, tanto nella fase preventiva
e previsionale del rischio, quanto nella fase dellemergenza
e del superamento della stessa;
c) verificare costantemente il livello di adeguatezza della capacità
reattiva del sistema e dei diversi centri di responsabilità,
attraverso la pianificazione di apposite esercitazioni annuali
e periodiche riunioni dellorgano di "comando e controllo"
(Unità di crisi comunale) e di tutti i suoi membri (referenti
delle funzioni di supporto);
d) assicurare lintelligibilità dei suoi contenuti
per favorirne la migliore conoscenza da parte della cittadinanza,
nonché consentirne gli aggiornamenti attraverso procedure
semplificate dadeguamento degli elementi strettamente operativi.
A tale scopo, il piano sarà composto di due elaborati,
dedicati rispettivamente alla parte propedeutica (territorio,
rischi, lineamenti organizzativi, risorse, procedure operative,
informazione alla popolazione, normativa) ed a quella operativa
(allegati, schede, cartografia); questultima parte sarà
costantemente aggiornata a cura della Direzione Protezione Civile
e Trasmissioni, sarà formalmente adottata con atto dirigenziale
e costituirà parte integrante del piano;
e) dedicare unanalisi specifica dellattività
di protezione civile in occasione dellevento olimpico 2006,
mediante lelaborazione duna speciale appendice al
piano comunale, attuativa delle direttive impartite dalla Prefettura
- Ufficio Territoriale del Governo in tema di Protezione Civile,
Difesa Civile e Sicurezza Pubblica Olimpica.
Infine, il nuovo piano comunale dovrà essere predisposto,
approvato ed attuato in tempo utile per garantirne la puntuale
applicazione in occasione dellevento olimpico 2006 e, comunque,
entro il 31 dicembre 2005.
Ciò detto, occorre prendere atto che lapposito Regolamento
sullordinamento del Servizio Comunale di Protezione Civile,
di cui deve dotarsi la Città per tracciare lassetto
dei corrispondenti uffici, appartiene alla categoria dei Regolamenti
di competenza della Giunta Comunale ai sensi dellart. 48,
comma 3, del già citato D.Lgs. 267/2000.
Il Servizio Comunale di Protezione Civile è stato proficuamente
eretto da oltre due anni nellomonima struttura allo scopo
di garantire la migliore gestione della funzione; pertanto, su
questo collaudato assetto organizzativo, come risultante dal vigente
organigramma dellente, dovranno:
1) essere espressamente costituiti il "Comitato Comunale
di Protezione Civile" (quale organo superiore di indirizzo
politico-strategico, presieduto dal Sindaco o, in sua vece, dallAssessore
delegato e composto da tutti gli Assessori, dal coordinatore dellAssemblea
dei Presidenti dei Consigli Circoscrizionali, dal Direttore Generale
e dal Segretario Generale, ed eventualmente integrato dal Direttore
del Servizio Comunale di Protezione Civile e/o da uno o più
esperti), l"Unità di Crisi Comunale" (quale
organo direttivo - operativo di comando e controllo, presieduto
dallAssessore delegato o, in sua vece, dal Direttore del
Servizio Comunale di Protezione Civile e composto dai vertici
o loro referenti plenipotenziari di ciascuna funzione di supporto)
e il "Comitato di coordinamento comunale del volontariato"
(quale organismo aggregativo di base delle associazioni del volontariato
di protezione civile operanti nella Città, le cui funzioni
saranno assunte dal Comitato comunale di protezione civile allo
scopo integrato da un rappresentante designato dalle stesse associazioni);
2) essere introdotti sia gli altri elementi specifici richiesti
dalla normativa regionale e dalle corrispondenti linee guida per
la redazione dei piani comunali di protezione civile, sia le ulteriori
integrazioni e modificazioni organizzative necessarie al migliore
funzionamento del servizio e della componente volontaria di attivazione
comunale;
3) essere confermati alla Direzione Protezione Civile e Trasmissioni
i compiti di revisione e integrazione ovvero aggiornamento periodico
del Piano Comunale di Protezione Civile, da sottoporre, volta
a volta, allapprovazione della Giunta ovvero da recepire
con atto dirigenziale secondo quanto indicato nel precedente punto
d);
4) essere definite le modalità di informazione e consultazione
della popolazione in merito al servizio ed al piano di protezione
civile della Città;
5) essere organizzate le forze del volontariato nella costituzione
di un gruppo comunale di protezione civile, ai sensi degli artt.
2 e 4 della L.R. n. 7/2003.
Infine, per garantire il corretto adempimento dei compiti affidati
alla Direzione Protezione Civile e Trasmissioni, occorre confermare
la sua competenza, già prevista con disposizione del Sindaco
prot. n. 04229 del 14 maggio 2002, per le negoziazioni relative
allacquisizione di gruppi merceologici di beni e servizi,
attrezzature e materiali caratteristici della propria attività
istituzionale, necessari allattività di previsione,
prevenzione e gestione delle emergenze di protezione civile, apportando
le opportune integrazioni allallegato A del Regolamento
comunale per la disciplina dei contratti.
Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento,
la presente proposta di deliberazione è stata trasmessa
alle Circoscrizioni per il parere di competenza.
Le Circoscrizioni 2, 3, 5, 8 e 10 non hanno espresso parere.
Le Circoscrizioni 1, 4, 6, 7 e 9 hanno espresso parere favorevole
(allegati da 1 a 5 - nn. ).
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui allart. 49 del suddetto Testo
Unico, sono:
favorevoli sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare, per le motivazioni e secondo le direttive
illustrate in premessa che vengono qui interamente richiamate,
la presente deliberazione programmatica che, demandando alla Direzione
Protezione Civile e Trasmissioni lelaborazione del Piano
Comunale di Protezione Civile in edizione aggiornata, preveda
che questultimo sia formalmente recepito con deliberazione
di Giunta Comunale, ai sensi dellart. 48, comma 2, del Testo
Unico delle Leggi sullOrdinamento degli Enti Locali (D.Lgs.
267/2000); inoltre, lapprovazione del piano comunale di
protezione civile dovrà essere preceduta dallesame
e discussione dellelaborato da parte delle Commissioni Consiliari
competenti che possono esprimere pareri e proposte alla Giunta
comunale;
2) di integrare lallegato A del Regolamento per la disciplina
dei contratti, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
del 7 marzo 2005 (mecc. 2004 08060/003), con linserimento
nellelenco per le forniture di beni della dicitura <PROTEZIONE
CIVILE - Attrezzature tecniche e materiali specifici, vestiario
e relativi accessori di protezione civile> e con linserimento
nellelenco per le forniture di servizi della dicitura <PROTEZIONE
CIVILE - Servizi per la gestione dellemergenza, per attività
promozionale, iniziative e manifestazioni di protezione civile>.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul Bilancio.