Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Dirigenza di coordinamento urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 163
2005 06860/009

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 7 NOVEMBRE 2005

(proposta dalla G.C. 6 settembre 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 113 AL P.R.G. (AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R.) CONCERNENTE GLI IMMOBILI DI VIA GARIBALDI N. 51, VIA BEAUMONT N. 11 E CORSO UMBRIA N. 51. ADOZIONE.

   Proposta dell'Assessore Viano.

   Il presente provvedimento riguarda tre immobili ubicati rispettivamente: il primo nella Circoscrizione Amministrativa n. 1 (Centro, Crocetta), e più precisamente in via Garibaldi n. 51 angolo via Assarotti n. 2, con una parte su via della Cittadella, il secondo e il terzo nella Circoscrizione Amministrativa n. 4 (San Donato, Campidoglio, Parella), in via Beaumont n. 11 angolo corso Francia n.10 e in corso Umbria n. 51.

   Gli immobili di via Garibaldi n. 51 e di via Beaumont n. 11, di proprietà privata, sono stati in passato locati ad uso servizi pubblici, mentre l'immobile in corso Umbria, anch'esso di proprietà privata, risulta destinato a verde pubblico già nel P.R.G del 1959.

   Il Piano Regolatore Generale della Città di Torino, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995, prevede, per gli immobili indicati, le seguenti destinazioni a Servizi Pubblici "S": lett. "f" - "Aree per uffici pubblici" per l'edificio di via Garibaldi n. 51, lett. "a" - "Aree per attrezzature di interesse comune" per l'edificio di via Beaumont n. 11 e lett. "v" - "Aree per spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport" per l'immobile di corso Umbria n. 51.

   Tali scelte di P.R.G, sono riconducibili, nei primi due casi, all'esigenza di tutelare le destinazioni d'uso pubblico presenti al momento dell'apposizione del vincolo e, nel terzo caso alla volontà di confermare una destinazione del precedente strumento urbanistico. La situazione oggi in atto fa ritenere superate tali scelte, in quanto per i primi due casi i servizi hanno cessato la loro attività, nel terzo caso, invece, fermo restando che l'immobile continua ad essere utilizzato dai legittimi proprietari a residenza privata, il progetto di sistemazione spondale del Settore "Grandi Opere del Verde Pubblico", ormai in via di definizione, prevede l'interessamento della sola area antistante la proprietà (peraltro già di proprietà comunale).

   Va altresì aggiunto che, in tutti e tre i casi, le aree interessate hanno dimensioni ridotte e che i Servizi Comunali interpellati in proposito hanno escluso l'interesse ad un loro utilizzo.

   In considerazione di quanto sopra esposto, le proprietà hanno richiesto una variazione della destinazione urbanistica prevista dal Piano Regolatore, che permetta il ripristino della originaria destinazione d'uso residenziale degli immobili in parola.

   La conseguente riduzione, peraltro limitata, nella dotazione di aree a servizi del P.R.G., è stata valutata e ritenuta compatibile sulla base del monitoraggio del bilancio quantitativo degli standard urbanistici.

   Alla luce delle verifiche effettuate, la destinazione a "Servizi Pubblici", assegnata dal P.R.G. alle aree in oggetto, risulta oggi non più aderente alle reali esigenze dell'Amministrazione e, pertanto, si ritiene di poter dar corso all'adozione della presente variante, che prevede i seguenti cambi di destinazione urbanistica:
A)   per l'immobile di via Garibaldi n. 51 angolo via Assarotti n. 2, da area normativa a Servizi pubblici "S": "Servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre alle quantità minime di legge", in particolare lettera "f": "Aree per uffici pubblici" ad area Residenziale "R4": "Isolati o cellule residenziali compresi nella zona urbana centrale storica";
B)   per l'immobile di via Beaumont n. 11 angolo corso Francia n. 10, da area normativa a Servizi pubblici "S": "Servizi zonali ed attrezzature a livello comunale per insediamenti residenziali produttivi, direzionali, commerciali e turistico ricettivi", in particolare lettera "a": "Aree per attrezzature di interesse comune" ad area Residenziale "R1*": "Fabbricati aventi tipologia a villa";
C)   per l'immobile di corso Umbria n. 51, da area normativa a Servizi pubblici "S": "Servizi zonali ed attrezzature a livello comunale per insediamenti residenziali, produttivi, direzionali, commerciali e turistico ricettivi", in particolare lettera "v": "Aree per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport" a "Zone a verde privato con preesistenze edilizie (parte piana)".

   Il provvedimento comporta un limitato decremento della dotazione di servizi pubblici suddiviso nelle seguenti categorie:
-   "Servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre alle quantità minime di legge" pari a mq. 824 per l'immobile di via Garibaldi, 51 angolo via Assarotti, 2;
-   "Servizi zonali ed attrezzature a livello comunale" pari a mq. 617 per l'immobile di via Beaumont, 11;
-   "Servizi zonali ed attrezzature a livello comunale" pari a mq. 1966 per l'immobile di corso Umbria, 51.

   Il decremento complessivo pari a mq. 3.407 non comporta in ogni caso una riduzione della dotazione di aree a servizi al di sotto dei limiti di legge.

   La variante risulta coerente con il Piano di Zonizzazione Acustica avviato dalla Giunta Comunale con deliberazione del 26 novembre 2002 (mecc. 2002 10032/021) così come risulta dal parere redatto dalla Divisione Ambiente e Mobilità - Settore Tutela e Ambiente prot. n. 9320 del 21 dicembre 2004.

   Si specifica, inoltre che, per quanto attiene la quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente, adottate e approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale.

   Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente, ai sensi del comma 7 dell'art. 17 della L.U.R..

   La presente deliberazione è stata trasmessa, ai sensi degli articoli 43 e 44 del regolamento sul decentramento, alle Circoscrizioni interessate per l'acquisizione del relativo parere.

   La Circoscrizione n. 1 e la Circoscrizione n. 4 hanno espresso parere favorevole alla variante con rispettive deliberazioni di Consiglio Circoscrizionale in data 17 ottobre 2005 e 24 ottobre 2005, che si allegano (all. 5-6 - nn. ).

   Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

   Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;

   Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;

   Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
   favorevole sulla regolarità tecnica;

   Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:

1)   di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R. la variante parziale n. 113 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, concernente il cambio di destinazione d'uso per gli immobili di via Garibaldi n. 51, via Beaumont n. 11, corso Umbria n. 51, come descritto in narrativa e più in dettaglio negli elaborati che sono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all. 1-4 - nn. ).
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

2)   di dichiarare attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.