Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Dirigenza di coordinamento urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 110
2005 05767/009

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 LUGLIO 2005

(proposta dalla G.C. 14 luglio 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: ACCORDO DI PROGRAMMA IN VARIANTE, TRA LA REGIONE PIEMONTE ED IL COMUNE DI TORINO, FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO DI RECUPERO NELL'ISOLATO DENOMINATO "S.MARIA" DELL'IMMOBILE COMUNALE DI VIA BARBAROUX. RATIFICA.

Proposta dell'Assessore Viano.

Il presente provvedimento riguarda immobili di proprietà comunale, ubicati nella Circoscrizione Amministrativa n. 1 e, più precisamente, l’edificio denominato "Palazzo Siccardi", situato in via Barbaroux e il sedime di suolo pubblico limitrofo, individuato, dal vigente P.R.G., come Area da trasformare n. 21.
Tali immobili sono oggetto di una proposta di recupero per interventi di edilizia residenziale pubblica, nell’ambito di un più vasto Programma esteso a tutto il territorio cittadino e di una Convenzione tra la Città e l’A.T.C., per la progettazione e la gestione degli interventi; in particolare, il contesto urbano nel quale essi sono inseriti è caratterizzato, da diversi anni, da un generale processo di recupero, sia degli edifici, sia delle funzioni originarie, prevalentemente residenziali.
Con deliberazione della Giunta Comunale è stato approvato il nuovo progetto preliminare relativo all’area di cui trattasi, nel quale vengono recepiti i necessari adeguamenti di ordine funzionale per l’edificio di via Barbaroux 27 e di sistemazione e riqualificazione per la limitrofa area esterna.
Ferma restando la prevalenza dell’edilizia residenziale pubblica, il progetto prevede sostanzialmente un insediamento polifunzionale, con la compresenza di tre tipologie di destinazione d’uso: edilizia residenziale pubblica, biblioteca e sala polivalente.
Considerato il notevole pregio di alcuni locali di Palazzo Siccardi, il progetto ne prevede il recupero con appropriati interventi di restauro e, negli ambienti nei quali tali elementi non sono più riconoscibili, si prevedono necessari interventi di carattere strutturale volti anche al ripristino e consolidamento di solai nel frattempo crollati.
Il progetto preliminare estende le previsioni di sistemazione anche alla limitrofa area esterna verso la piazzetta Viglongo, soprattutto nella parte che oggi è delimitata da elementi prefabbricati, ampliando l’area pubblica attuale e sistemandola con nuova pavimentazione ed elementi di arredo urbano.
Altro elemento di rilievo del progetto che si ritiene di evidenziare è costituito dalla copertura del cortile esistente con una struttura vetrata trasparente sorretta da elementi metallici, finalizzata a costituire una "hall" nello spazio sottostante, necessaria per l’articolazione delle varie attività comuni di carattere pubblico.
All’interno dell’edificio i collegamenti verticali sono assicurati con il restauro dello scalone aulico di Vicolo Santa Maria, a servizio della biblioteca, e di alcuni alloggi, con un ascensore di collegamento interpiano della biblioteca. Per gli altri alloggi della manica interna l’accesso avverrà da Via Barbaroux tramite la scala esistente ed un nuovo ascensore.
Il Piano Regolatore Generale destina Palazzo Siccardi ad Area Normativa R4 - Isolati o cellule edilizie residenziali compresi nella zona urbana centrale storica, con destinazione residenziale.
Il progetto preliminare sopra descritto interessa, inoltre, una porzione dell’Area da Trasformare n. 21 "Isolato Santa Maria", per la quale il P.R.G. vigente prevede interventi di riqualificazione dell’ambiente storico tramite specifiche prescrizioni attuative nella relativa scheda normativa.
Alcune delle opere previste dal progetto per Palazzo Siccardi risultano in contrasto con i disposti normativi del Piano Regolatore vigente che regolamentano i tipi di intervento ammessi nel tessuto storicamente consolidato.
Tuttavia, considerato il notevole interesse pubblico determinato dall’attuazione degli interventi, fermo restando il parere favorevole delle competenti Soprintendenze, tenuto conto, inoltre, che il progetto risulta coerente con la sostanziale salvaguardia dei caratteri storici degli edifici e che le opere di adeguamento funzionale sono state calibrate in modo da non alterare l’immagine e l’impianto architettonico complessivo, la Civica Amministrazione ritiene di proporre variante urbanistica al fine di dare concreta attuazione al progetto preliminare.
Risulta, quindi, necessario, avviare la procedura di variante allo strumento urbanistico generale in Accordo di programma ai sensi dell'ex art. 34 del D.Lgs. 267/2000, in quanto i tipi di intervento previsti non sono compatibili con le attuali previsioni di P.R.G..
Al fine di rispettare l’armonico inserimento della cellula edilizia con il tessuto urbanistico edilizio circostante e, allo stesso tempo, governare le trasformazioni in modo organico e completo dal punto di vista urbanistico, l’area di intervento già prevista dal P.R.G. vigente e contraddistinta come Area da Trasformare n. 21 viene ampliata ricomprendendo, con una nuova perimetrazione, il Palazzo Siccardi, attualmente assoggettato alle regole generali del tessuto consolidato nella zona centrale.
La disciplina a cui sono stati ricondotti gli immobili di Via Barbaroux 27 è in particolare quella delle Aree da Trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica per le quali si prevedono, nella generalità, interventi di riqualificazione dell’ambiente storico attraverso la demolizione di edifici, la costruzione di nuovi, la riplasmazione e il riuso dell’esisistente che, in questo caso, prevede il loro sostanziale recupero.
Gli interventi nelle Aree da Trasformare sono definiti di completamento ai sensi dell’art.13, terzo comma, lettera f) della L.U.R..
Tutto ciò premesso la variante prevede:
A. la sostituzione della scheda dell’Area da Trasformare n. 21 "Isolato Santa Maria" con la nuova scheda normativa denominata "Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria";
B. il conseguente cambiamento di destinazione urbanistica dell’edificio denominato "Palazzo Siccardi" così come individuato nelle tavole di Piano, da Area R4 - Isolati o cellule edilizie residenziali compresi nella Zona Urbana Centrale Storica ad Area AT - Aree da trasformare comprese nella Zona Urbana Centrale Storica in cui sono consentiti gli interventi e le destinazioni d’uso descritte nell’art. 10 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione e nell’apposita scheda;
C. l’eliminazione, nel fascicolo II delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G, della scheda normativa dell’Area da Trasformare n. 21 "Isolato Santa Maria" e contestuale sostituzione con la nuova scheda normativa n. 21 "Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria" e contestuale coerente modifica nell’elenco delle Aree da trasformare;
D. la modificazione della tavola 1 - Azzonamento alla scala 1:5.000 con nuova perimetrazione dell’Area da Trasformare n. 21 e conseguente diversa destinazione dell’area corrispondente a Palazzo Siccardi da edificio del tessuto consolidato destinato ad Area R4 ad Area da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica;
E. la modificazione della tavola 3 - Zona Urbana Centrale Storica - Tipi di intervento alla scala 1:1.000 con nuova perimetrazione dell’Area da Trasformare n. 21 e conseguente diversa individuazione dei caratteri attribuiti all’area corrispondente a Palazzo Siccardi per la determinazione dei tipi di intervento ammessi che assume quelli delle Aree da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica;
F. l’inserimento all’articolo 10, in calce al comma 37, della seguente specificazione: "Fanno eccezione gli interventi previsti per gli immobili ubicati dell’Area da Trasformare n. 21 Palazzo Siccardi - via Barbaroux, vicolo Santa Maria da realizzarsi a seguito dell’approvazione di specifico Accordo di Programma - ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 267/2000".
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti e costituisce variante urbanistica al P.R.G. vigente in Accordo di Programma ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 267/2000.
La variante non comporta decremento della dotazione di servizi pubblici e si specifica che per quanto attiene alla quantità globale di servizi, per effetto di tutte le Varianti parziali del P.R.G. vigente adottate e approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il provvedimento in oggetto, non si producono gli effetti di cui al 4 comma dell'art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i..
Il presente provvedimento risulta altresì coerente con il Piano di zonizzazione acustica predisposto dagli Uffici competenti e avviato dalla Giunta Comunale con deliberazione (mecc. 2002 10032/21) del 26 novembre 2002, così come risulta dal parere espresso dal Settore Ambiente e Territorio prot. n. 5681/05/074/S 147 del 31 marzo 2005 che si allega.
In data 12 luglio 2005 è stato stipulato l’Accordo di Programma, contenente la Variante di PRG, finalizzato alla realizzazione di un intervento di recupero, nell’isolato denominato "S. Maria", dell’immobile comunale di via Barbaroux, sottoscritto tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino.
Viene dato atto che la comunicazione relativa all’avvio della procedura di adozione dell’Accordo di Programma, contenente la Variante urbanistica e i relativi elaborati tecnici, sono stati depositati in visione presso l’Albo Pretorio della Città per la durata di 30 giorni consecutivi, dall’8 giugno al 7 luglio 2005.
Nei termini prescritti, ovvero dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione, non sono pervenute osservazioni nel pubblico interesse.
Trattandosi di ratifica di Accordo di programma, il presente provvedimento non comporta impegno di spesa.
La presente deliberazione è stata trasmessa, unitamente al suo allegato tecnico, ai sensi degli articoli 43 e 44 del regolamento sul decentramento, alla Circoscrizione n. 1, per l’espressione del parere di competenza.
Il Consiglio circoscrizionale, con provvedimento in data 18 luglio 2005, che si allega (all. 2 - n. ), ha espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento di due modifiche:
1) inserimento normativa che preveda la possibilità di eliminare le superfetazioni;
2) esclusione della possibilità di trasformazione a favore della residenza per il piano terzo, con mantenimento delle destinazioni previste per i piani sottostanti.
A tale osservazione si controdeduce come segue:
- in riferimento al primo punto si specifica che la scheda urbanistica dell’Area da Trasformare prevede esplicitamente che gli interventi siano sottoposti al parere della competente Soprintendenza che, oltre ad essere presente nell’ambito dell’Accordo di Programma, ha già esaminato il progetto preliminare in sede di Conferenza dello stesso accordo, valutando complessivamente le opere in progetto, che non prevedono tra l’altro il mantenimento di superfetazioni. Inoltre, le aree da trasformare sono ricondotte alla disciplina generale dell’articolo 10 delle N.U.E.A che, per gli interventi all’interno della Zona Urbana Centrale Storica prescrive, al comma 2, che "All’interno di tale zona gli interventi sono finalizzati alla tutela dell’architettura e dell’ambiente attraverso una corretta lettura dei valori storici, delle trasformazioni urbane e delle vicende che, nel tempo, hanno plasmato la città.". La corretta lettura dei valori storici presuppone infatti l’eliminazione di tutti gli elementi incoerenti con l’organismo edilizio originario.
- in merito al secondo punto il quadro economico del progetto preliminare per Palazzo Siccardi si fonda per la maggior parte su finanziamenti di edilizia residenziale pubblica erogati dalla Regione e, pertanto, il recupero complessivo, pur aderendo alle richieste della Soprintendenza per salvaguardare i locali di maggior pregio e insediare funzioni coerenti con tale obiettivo, deve necessariamente mantenere la prevalenza di destinazione residenziale, alla quale sono rapportati gli specifici finanziamenti sopra richiamati.
Pertanto l’osservazione presentata non è accoglibile.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:

1) di ratificare, ai sensi del 5° comma dell'art. 34 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, l’Accordo di Programma in variante al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, finalizzato alla realizzazione di un intervento di recupero, nell’Isolato denominato "S. Maria", dell’immobile comunale di via Barbaroux, Palazzo Siccardi, e sottoscritto tra la Regione Piemonte ed il Comune di Torino, in data 12 luglio 2005, con i relativi allegati che ne fanno parte integrante (all. da 1 a 1/39 - nn. );
2) di prendere atto che l'Accordo, adottato con decreto del Presidente della Regione Piemonte, determina le variazioni urbanistiche al P.R.G vigente, come descritte in narrativa e in dettaglio negli allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.