Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo
Settore Vendite, Acquisti e Rapporti Istituzionali

n. ord. 129
2005 05590/008

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 SETTEMBRE 2005
(proposta dalla G.C. 8 luglio 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI ALIENAZIONE DI PARTE DEL PATRIMONIO ABITATIVO E COMMERCIALE DI PROPRIETA` COMUNALE. TERZO ELENCO. APPROVAZIONE.

  Proposta dell'Assessore Peveraro.

 

  "Ogni anno nella presentazione dei nostri bilanci abbiamo dovuto ripetere il rituale delle contestazioni a manovre finanziarie tese a ridurre le risorse e mortificare l'autonomia, ma se le previsioni più nere non si sono realizzate, visto che l'equilibrio dei conti si è sempre trovato, è perché esistevano margini per attivare politiche di recupero finanziario. Infatti, facendo perlopiù ricorso alla rimodulazione dei debiti e alla valorizzazione del patrimonio, nonché a strumenti finanziari si è riusciti a pareggiare i bilanci senza aumentare significativamente la pressione fiscale". Così si legge nella Relazione al Bilancio di previsione 2005, evidenziandosi come la valorizzazione del patrimonio pubblico costituisca uno degli elementi che hanno consentito sinora di raggiungere l'equilibrio dei conti pubblici.

  Al fine dell'attuazione della valorizzazione, imprescindibile è stata la ricognizione dei beni presenti nell'inventario della Città che ha permesso di individuare non solo gli immobili di pregio ed interesse storico o con valenza istituzionale, ma soprattutto quelli potenzialmente produttivi di reddito e così, infine, di individuare quelli che presentano criticità tali da non rendere conveniente, per l'Ente, procedere a risanamento, ristrutturazione e messa in sicurezza, ma che possono essere proficuamente riattati ed utilizzati dal privato con un considerevole ritorno sia in termini di immagine del territorio che di sviluppo di attività.

  Una ulteriore ricognizione è stata svolta sugli utilizzi immobiliari per fini istituzionali ed, in particolare, sugli immobili di proprietà privata utilizzati direttamente dalla Città per i propri uffici, con conseguente analisi dei relativi oneri economici sostenuti.

  Strumento fondamentale della valorizzazione di cui si è detto è stato il programma di dismissione - in corso di realizzazione - dei beni immobili appartenenti all'Amministrazione Comunale, sia ad uso abitativo sia ad uso commerciale, avviato con deliberazione del Consiglio Comunale (mecc. 2002 08532/008) del 9 dicembre 2002.

  In una prospettiva di soddisfacimento dei diversi interessi pubblici coinvolti e, nel contempo, perseguiti dal programma, con tale deliberazione sono stati individuati gli indirizzi e le modalità delle operazioni di alienazione, costituenti le linee guida del programma stesso. In particolare, è stato deliberato di:
-  escludere dall'alienazione gli immobili con impiego istituzionale e gli alloggi utilizzati per soddisfare necessità legate all'emergenza abitativa;
-  utilizzare, come previsto dalla vigente legislazione regionale di settore, i proventi derivanti dall'alienazione degli immobili provenienti dalle IPAB o dagli ECA disciolti per la realizzazione, ristrutturazione e manutenzione di strutture socio-assistenziali;
-  adottare procedure di evidenza pubblica (pubblico incanto) per le dismissioni, salva l'alienazione di cespiti a riscontro di peculiari esigenze della Città (da effettuare con procedure dedicate ed oggetto di specifici atti amministrativi);
-  adottare opportuni correttivi (quali l'obbligo di aggiudicare esclusivamente un'unità immobiliare a ciascun partecipante alla gara) per evitare interventi solo di investitori medio-grandi.

  Con successiva deliberazione del Consiglio Comunale del 24 novembre 2003 (mecc. 2003 09047/008) è stato dettato un ulteriore indirizzo volto a salvaguardare i diritti dei conduttori degli alloggi occupati, attribuendo loro il diritto di prelazione all'acquisto, con l'unica eccezione costituita dalla vendita in blocco di intero edificio.

  Il programma di dismissioni complessivo sinora attuato ha condotto all'alienazione di sessanta unità immobiliari. L'interesse suscitato dall'operazione è di tutta evidenza ove si guardi a tale dato, confortato anche dal notevole rialzo delle offerte economiche sul prezzo a base d'asta, che è stato complessivamente superiore al 20%.

  Visto il positivo esperimento delle precedenti dismissioni, che hanno palesato la condivisione del progetto da parte tanto dei singoli cittadini, quanto degli investitori, ci si appresta, con il presente provvedimento, ad avviare un terzo bando pubblico che preveda l'alienazione di nuove unità immobiliari accanto a quelle per le quali, in esito ai precedenti bandi, non si è giunti all'aggiudicazione.

  Come in occasione delle precedenti aste, l'alienazione avverrà mediante asta pubblica con il sistema delle offerte segrete ai sensi del Regolamento per l'esecuzione della Legge 24 dicembre 1908 n. 783, approvato con R.D. 17 giugno 1909 n. 454, con aggiudicazione a favore del concorrente la cui offerta sia la maggiore e raggiunga almeno il prezzo posto a base di gara.

  Le unità immobiliari verranno vendute a corpo, non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti ed obblighi derivanti anche dai contratti di locazione eventualmente in essere, servitù attive e passive, oneri e vincoli imposti dalle vigenti leggi, con l'onere a carico dei singoli aggiudicatari di procedere allo sgombero - a propria cura e spese - di materiale di risulta eventualmente presente presso le stesse.

  Sarà fatto inoltre obbligo agli aggiudicatari di ciascuna unità immobiliare ed, in particolare dei lotti nn. 2 - 5 - 20 - 22, di procedere, a propria cura e spese, a tutte le opere occorrenti per la messa a norma e gli allacciamenti alle condutture, la manutenzione ordinaria e straordinaria, il recupero degli edifici e, in generale, i lavori atti a garantire il funzionale utilizzo dei beni.

  Ciascun partecipante potrà concorrere e quindi formulare offerte per tutti i lotti messi in gara; tuttavia, al fine di evitare processi speculativi non si potrà aggiudicare più di un singolo lotto. Le persone giuridiche non potranno aggiudicarsi più di una unità immobiliare neanche attraverso società controllate o collegate ai sensi dell'art. 2359 c.c..

  Resta salva la possibilità di attribuire ad un medesimo concorrente due lotti solo nel caso in cui le due unità immobiliari siano ubicate nello stesso stabile ed una delle stesse abbia ad oggetto un box auto da abbinarsi ad altra unità immobiliare, abitativa o commerciale.

  Al di fuori dell'ipotesi sopra considerata, nel caso in cui un medesimo concorrente formuli la migliore offerta su due o più lotti, si procederà all'aggiudicazione tenendo conto del maggior vantaggio economico per la Civica Amministrazione, ancorchè ciò comporti la non assegnazione di uno o più lotti.

  Nel caso in cui due o più concorrenti formulino offerte d'identico importo, salva l'applicazione della regola sopra descritta, si procederà a norma dell'art. 37 del R.D. 17 giugno 1909 n. 454.

  Come per le aste precedenti, la salvaguardia dei diritti dei conduttori delle unità immobiliari occupate avverrà attraverso il riconoscimento del diritto di prelazione che, per quanto concerne gli immobili locati ad uso commerciale, discende direttamente dalle disposizioni della Legge n. 392/1978 mentre, per ciò che riguarda le unità immobiliari locate ad uso abitativo, trova il proprio fondamento nell'art. 3 della Legge 431/1998, oltre che in apposite pattuizioni contrattuali. Peraltro, appare pienamente rispondente all'interesse pubblico facente capo alla Città l'attribuzione espressa del diritto di prelazione anche ai conduttori che non rientrino nelle fattispecie sopra prospettate. A tale regola fanno eccezione l'ipotesi di alienazione di intero stabile, nonchè di terreni o fabbricati con destinazione d'uso diversa dall'abitativa o commerciale (es. box), non ravvisandosi, nel caso di specie, la ricorrenza di alcuna delle esigenze di tutela che le disposizioni legislative citate mirano a salvaguardare.

  Resta inteso che l'esercizio del diritto di prelazione rimarrà subordinato alla preventiva regolarizzazione delle eventuali morosità pregresse per canoni o oneri accessori non integralmente versati, al fine di evitare un danno patrimoniale all'Ente, tutelarne gli interessi e precostituire uno strumento coattivo di riscossione del credito. Del pari, sarà necessaria la preventiva regolarizzazione delle morosità maturate nel periodo intercorrente tra la data dell'esercizio del diritto di prelazione e la stipulazione dell'atto di acquisto. In caso contrario, non si farà luogo al trasferimento della proprietà e si attiveranno le procedure per il risarcimento danno.

  E' stata pertanto individuata una pluralità di beni riportati nell'unito elenco (all. 1) le cui caratteristiche rispondono alle esigenze di valorizzazione del patrimonio immobiliare sopra enunciate e le cui peculiarità sono descritte nell'elenco stesso, unitamente al prezzo a base d'asta, facendosi presente che, per quanto attiene all'immobile di via Bardassano n. 7, l'efficacia del presente provvedimento resta subordinata all'approvazione di apposita variante urbanistica che ne renda possibile l'alienazione. Si precisa che l'allegato 1 riporta anche le unità immobiliari già oggetto di asta pubblica in esecuzione di precedenti deliberazioni consiliari e che verranno inserite nel bando conseguente al presente provvedimento.

  Per quanto concerne i fabbricati la cui costruzione risalga ad oltre cinquant'anni, si è in attesa dell'autorizzazione prevista dal D.Lgs. 42/2004 da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e del Paesaggio del Piemonte.

  L'alienazione del terreno identificato con il lotto n. 15 nell'allegato elenco, sito tra la via Murisengo e la via Mirabello, descritto al Catasto Terreni al Fg. 1207 - strade pubbliche parte (evidenziato con le lettere A - B - C - D - A nell'allegata planimetria all. 2), presuppone viceversa l'approvazione della "sclassificazione", come meglio precisato nel dispositivo del presente provvedimento, che lo trasponga dalla categoria dei beni facenti parte del patrimonio indisponibile a quella dei beni appartenenti al patrimonio disponibile. Tale immobile è, infatti, pervenuto in maggior corpo alla Civica Amministrazione a seguito di Decreto di esproprio n. 31856 del 13 maggio 1957, per l'apertura della via Catalani ed il prolungamento della via Mirabello, ma non è mai stato adibito a tale finalità, né lo potrà essere in futuro, tenuto conto che l'attuale P.R.G. lo destina a "Zona consolidata collinare R 7".

Per migliore individuazione dell'unità n. 16 (terreno edificabile sito in Pino Torinese) si allega al presente provvedimento la relativa planimetria, costituente all. 3), che identifica l'area oggetto di alienazione in colore rosa.

  Per quanto attiene al complesso immobiliare sito in corso Lanza n. 91, occorre dare atto che nel sottosuolo del cortile è presente una cabina elettrica di trasformazione, di proprietà della A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A., il cui accesso, attualmente non regolamentato, risulta unicamente possibile dal civico 91 di corso Giovanni Lanza, mediante transito sulle aree di proprietà della Città. Si è pertanto reso necessario concordare con la Società erogatrice la formalizzazione di detto transito, che la medesima si è dichiarata disposta a disciplinare mediante la costituzione di una servitù, senza corrispettivo in denaro, volta a consentirle l'accesso alla cabina elettrica ed il passaggio delle condutture sul cortile. Inoltre, al fine di evitare che, in caso di rilocalizzazione della cabina, il terreno sovra e sottostante la stessa, rimanga di proprietà dell'A.E.M. - venendo a costituire, in tal modo, un fondo intercluso all'interno di una proprietà privata - si è convenuta la cessione, senza corrispettivo, della nuda proprietà di tale porzione di terreno, mantenendo, viceversa, l'A.E.M. la proprietà superficiaria perpetua del manufatto adibito a cabina di trasformazione elettrica. Con il presente provvedimento si dà quindi mandato agli organi competenti di provvedere alla formalizzazione contrattuale dei citati diritti, nel rispetto dei seguenti indirizzi:
1.  A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A. trasferisce alla Città, senza corrispettivo in denaro, la nuda proprietà del terreno sotto e sovrastante la cabina, descritto al C.T. al Foglio 1333 particella 167 parte, quale individuato con tratteggio nero nella planimetria che si allega (allegato 4), riservandosi la proprietà superficiaria perpetua, in sottosuolo, del locale cabina medesimo, censito al Catasto Fabbricati al Foglio 144 particella 353;
2.  la Città di Torino costituisce, senza corrispettivo in denaro, servitù perpetua di passaggio pedanale e carraio per l'accesso alla cabina elettrica, a carico del terreno evidenziato in colore rosso nella suddetta planimetria, descritto al C.T. al Foglio 1333 particella 167 parte e a favore della cabina stessa, nonché servitù di passaggio delle condutture elettriche di collegamento della cabina alla rete di media e bassa tensione e delle condutture di distribuzione, a carico del medesimo terreno;
3.  restano a carico di A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A. gli oneri e le spese relative all'ordinaria e straordinaria manutenzione della soletta, della relativa impermeabilizzazione, dei muri perimetrali e, comunque, dell'intero manufatto e dell'impianto ivi contenuto, come pure delle reti posate in sottosuolo. Si intendono, invece, a carico della Città, o suoi aventi causa, gli eventuali danni conseguenti ad interventi eseguiti per la ristrutturazione dell'immobile di sua proprietà;
4.  in caso di ricollocazione/demolizione della cabina elettrica, A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A. o suoi aventi causa dovranno provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, in modo che il terreno risulti spianato a nuda terra, nonché alla bonifica eventualmente occorrente; in tal caso la proprietà superficiaria si intenderà estinta senza che sia dovuto dalla Città, o suoi aventi causa, indennizzo o corrispettivo alcuno;
5.  l'esecuzione delle operazioni di frazionamento catastale del terreno di cui sopra saranno effettuate a cura e spese della A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A., mentre le spese di atto e conseguenti sono poste a carico della Città e verranno sostenute dal Settore competente.

  Per quanto riguarda le unità commerciali site in corso Trieste nn. 61/E e 69/C - Moncalieri ed indicate con i lotti nn. 27 e 28 nell'allegato elenco, va precisato che l'alienazione era stata già autorizzata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 27 maggio 2002 (mecc. 2002 00041/008) esecutiva dal 10 giugno 2002. Nel succitato provvedimento deliberativo veniva tuttavia disposto che le spese relative alla perizia di ciascuna delle unità immobiliari poste in vendita e alla redazione del regolamento di condominio rimanessero a carico dei singoli acquirenti.

  Ragioni di coerenza, equità e parità di trattamento tra i concorrenti rendono tuttavia opportuno non procedere all'addebito di siffatte voci di spesa nei confronti degli aggiudicatari. Infatti, proprio con riferimento agli immobili oggetto delle precedenti aste n. 16/2003 e 322/2003, la Civica Amministrazione si è sovente avvalsa dell'opera di professionisti per l'effettuazione di pratiche catastali, nonché per la redazione di regolamenti di condominio, senza tuttavia imputarne i relativi oneri agli acquirenti.

  La porzione di fabbricato sito in Torino - via della Brusà n. 4, individuata quale lotto n. 2 nell'allegato elenco, è pervenuta alla Civica Amministrazione a seguito dello scioglimento dell'Opera Pia "Piccola Casa della Carità della Madonna di Campagna", disposto con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 8310 dell'11 dicembre 1978. In conformità alla volontà espressa dall'Amministrazione dell'Ente, il patrimonio relativo veniva devoluto al Comune di Torino a condizione che le strutture venissero utilizzate nell'ambito delle esigenze di quartiere. Attese le caratteristiche dell'immobile, le condizioni di estremo degrado nel quale versa ed i rilevanti costi per un eventuale recupero e messa a norma, appare indispensabile e improcrastinabile procedere all'alienazione del bene ed al conseguente trasferimento del vincolo imposto dall'Opera Pia (e del relativo vincolo I.PA.B.) su altro immobile di proprietà della Città ricadente nel territorio della medesima Circoscrizione.

  Per ciò che attiene l'appartamento sito in via Genovesi n. 1, tenuto conto che lo stesso era già compreso nelle precedenti aste n. 16/2003 e n. 322/2003, trattandosi del terzo esperimento d'alienazione, trovano applicazione i disposti dell'art. 6 della Legge n. 783/1908 e dell'art. 38 del relativo regolamento di attuazione, approvato con R.D. 454/1909, a tenore dei quali è possibile procedere ad un ribasso del prezzo base d'asta in misura non eccedente il decimo del valore iniziale di stima, che ammontava ad Euro 388.500,00.

  L'alloggio di via Gottardo n. 233/B, individuato quale Unità 12 nell'unito elenco, fa parte di uno dei complessi residenziali realizzati dalla Città nell'ambito dell'attuazione del C.D. "Piano Torino-Casa", le cui unità immobiliari vennero assegnate in locazione con patto di futura vendita ai soci della Cooperativa "Ariete". Tale alloggio, di cui la Città ha riacquisito la piena disponibilità a seguito della revoca dell'assegnazione a precedente inquilino, inadempiente agli obblighi contrattuali previsti, venne concesso in locazione semplice con contratto del 23 febbraio 1989 all'attuale locatario. Quest'ultimo utilizza, altresì, il posto auto n. 29 sito al piano interrato dello stabile, in forza di regolare contratto. I posti auto, ricavati al primo piano sotto il livello stradale, sono stati oggetto di deliberazione del Consiglio Comunale (mecc. 8815584/08) del 23 gennaio 1989 con la quale gli stessi vennero stralciati dalle parti comuni ed assegnati ai soci della sopracitata Cooperativa "Ariete" alle condizioni previste dall'apposito regolamento del Piano Torino-Casa, in conformità all'elenco dei soci approvato dall'assemblea della cooperativa nel 1971 ed aggiornato alla data di assunzione del provvedimento deliberativo. Detta deliberazione, pur individuando l'alloggio n. 7 in abbinamento con il posto auto n. 29, non ne menzional'assegnatario, in quanto il contratto con il nuovo inquilino - subentrante al precedente inadempiente - era ancora in corso. Per le considerazioni che precedono, deve ritenersi, pertanto, anche tale posto auto stralciato dalle parti comuni e costituente pertinenza dell'alloggio n. 7, come si evince dall'allegato n. 1 alla deliberazione predetta. L'Unità immobiliare n. 12 viene pertanto posta in vendita unitamente al posto auto di pertinenza, di proprietà della Città.

  Occorre, infine, fare un'ultima precisazione in merito alla palazzina di via Saffi n. 15 bis, individuata come unità n. 19, e a quella ubicata in Largo IV Marzo n. 17 individuata come unità n. 18. Il primo di detti immobili, infatti, venne acquistato dalla Città in data 15 novembre 1971, in esecuzione di deliberazione consiliare in data 7 giugno 1971 doc. 976/71, con l'intendimento di farne una scuola materna, pur avendo avuto il medesimo, sino a quel momento, destinazione residenziale. Tuttavia la Città non diede attuazione a tale programma e, di fatto, lo stabile non venne utilizzato come asilo, nonostante la realizzazione di un progetto di ristrutturazione predisposto dal Civico Ufficio Tecnico; per tale motivo, nel 2001 detto immobile fu oggetto di concessione all'Associazione "Il Riparo" Onlus che lo utilizzò, sino al 2003, per finalità socio-assistenziali. Tale utilizzo non è incompatibile con la destinazione residenziale che, con il presente provvedimento, si intende attribuire allo stabile, considerandosi siffatta destinazione residenziale come quella più conveniente per la Civica Amministrazione e maggiormente rispondente al pubblico interesse, sia per la tipologia del fabbricato, sia per la sua ubicazione, sia in quanto coerente con la consistenza originaria (conserva, infatti, tuttora i locali ad uso cucina e bagno ad ogni piano).

  Per quanto attiene invece la palazzina ubicata in Piazza IV Marzo n. 17, deve considerarsi tuttora attuale la sua destinazione ad uffici (eccezion fatta per il piano terreno commerciale e il piano interrato ad uso cantine), in quanto vi avevano sede fino a poco tempo fa, non solo le rappresentanze sindacali dei dipendenti comunali, ma altresì il Comitato Regionale Piemontese del Movimento Consumatori, al quale recentemente è stato inoltrato sollecito al rilascio.

  Resta inteso che le modificazioni agli immobili che possano determinare cambio di destinazione d'uso comporteranno, a carico dell'aggiudicatario, nei casi previsti dalla normativa edilizia ed urbanistica vigente, la corresponsione dei conseguenti oneri di urbanizzazione e del contributo del costo di costruzione. Gli eventuali oneri derivanti da D.I.A. o permessi a costruire presentati dalla Città sono a carico di quest'ultima, mentre le relative opere edilizie dovranno essere eseguite dall'aggiudicatario. Viceversa, eventuali varianti o modifiche o permessi richiesti dall'aggiudicatario medesimo restano a carico di quest'ultimo.

  La valutazione di ciascun immobile è stata effettuata dal Civico Settore Logistica e Valutazioni Immobiliari, in collaborazione e sulla scorta delle competenze scientifiche del Politecnico.

  Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

 Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

  Vista la deliberazione del Consiglio Comunale del 9 dicembre 2002 (mecc. 2002 08532/008), esecutiva dal 23 dicembre 2002;

  Vista la deliberazione del Consiglio Comunale del 24 novembre 2003 (mecc. 2003 09047/008), esecutiva dall'8 dicembre 2003;

  Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
  favorevole sulla regolarità tecnica;
  favorevole sulla regolarità contabile;

  Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni espresse in premessa, che qui integralmente si richiamano per fare parte integrante e sostanziale delle decisioni:

1)  di approvare, ferme restando le linee guida a fondamento delle operazioni di dismissione di cui alle deliberazioni consiliari (mecc. 2002 08532/008) del 9 dicembre 2002 e (mecc. 2003 09047/008) del 24 novembre 2003 ed in esecuzione dei suddetti atti, l'alienazione dei beni immobili ad uso abitativo e ad uso diverso, nonché dei terreni elencati nell'allegato (all. 1 - n. ), alle condizioni tutte riportate nella narrativa e nel dispositivo del presente provvedimento;

2)  di approvare la sclassificazione da patrimonio indisponibile a patrimonio disponibile del terreno sito tra la via Murisengo e la via Mirabello e descritto al Catasto Terreni al Fg. 1207 - strade pubbliche parte, evidenziato con le lettere A - B - C - D - A nell'allegata planimetria (all. 2 - n. ), ed identificato come lotto n. 15 nell'allegato elenco;

3)  di approvare l'identificazione del terreno indicato con il n. 16 nell'elenco costituente allegato 1), sito in Pino Torinese - Via dei Colli in corrispondenza del civico n. 10, meglio individuato in colore rosa nella planimetria allegata (all. 3 - n. ), dandosi atto che l'estensione di mq. 3.100 circa deve ritenersi indicativa, in quanto l'esatta superficie del terreno medesimo potrà essere individuata solo a seguito del relativo frazionamento catastale;

4)  di approvare l'acquisto da A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A., senza corrispettivo in denaro, della nuda proprietà del terreno sotto e sovrastante la cabina, descritto al C.T. al Foglio 1333 particella 167 parte, quale individuato con tratteggio nero nella planimetria che si allega (all. 4 - n. ), riservandosi la proprietà superficiaria perpetua, in sottosuolo, del locale cabina medesimo, censito al Catasto Fabbricati al Foglio 144 particella 353. La Città di Torino costituisce, senza corrispettivo in denaro, servitù perpetua di passaggio pedonale carraio per l'accesso alla cabina elettrica, a carico del terreno evidenziato in colore rosso nella suddetta planimetria, descritto al C.T. al Foglio 1333 particella 167 parte e a favore della cabina stessa, nonché servitù di passaggio delle condutture elettriche di collegamento della cabina alla rete di media e bassa tensione e delle condutture di distribuzione, a carico del medesimo terreno. Restano a carico di A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A. gli oneri e le spese relative all'ordinaria e straordinaria manutenzione della soletta, della relativa impermeabilizzazione, dei muri perimetrali e, comunque, dell'intero manufatto e dell'impianto ivi contenuto, come pure delle reti posate in sottosuolo. Si intendono, invece a carico della Città, o suoi aventi causa, gli eventuali danni conseguenti ad interventi eseguiti per la ristrutturazione dell'immobile di sua proprietà. In caso di ricollocazione/demolizione della cabina elettrica, A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A. o suoi aventi causa dovranno provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, in modo che il terreno risulti spianato a nuda terra, nonché alla bonifica eventualmente occorrente; in tal caso la proprietà superficiaria si intenderà estinta senza che sia dovuto dalla Città, o suoi aventi causa, indennizzo o corrispettivo alcuno. L'esecuzione delle operazioni di frazionamento catastale del terreno di cui sopra saranno effettuate a cura e spese della A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A., mentre le spese di atto e conseguenti sono poste a carico della Città e verranno sostenute dal Settore competente;

5)  di disporre che le spese relative all'espletamento della perizia e alla redazione del regolamento di condominio relative alle unità immobiliari site in corso Trieste nn. 61/E e 69/C - Moncalieri (ed indicate con i lotti nn. 27 e 28 nell'allegato elenco), come quantificate nella deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 27 maggio 2002 (mecc. 2002 00041/008) esecutiva dal 10 giugno 2002, rimangano a carico della Civica Amministrazione;

6)  di approvare, ai sensi dell'art. 6 della Legge n. 783/1908 e dell'art. 38 del relativo regolamento di attuazione, approvato con R.D. n. 454/1909, la diminuzione del prezzo base d'asta dell'appartamento sito in via Genovesi n. 1 (individuato con il lotto n. 23 nell'allegato elenco) in misura non eccedente il decimo del valore iniziale di stima, in allora fissato in Euro 388.500,00 ed ora ammontante ad Euro 350.000,00;

7)  di attribuire destinazione residenziale alla palazzina di via Saffi n. 5 bis, modificando conseguentemente l'indirizzo assunto con deliberazione del Consiglio Comunale in data 7 giugno 1971 doc. n. 976/71 di approvazione dell'acquisto dell'immobile;

8)  di disporre, al fine di ottemperare alla volontà espressa dall'Amministrazione dell'Opera Pia "Piccola Casa della Carità della Madonna di Campagna" e procedere all'alienazione della porzione di fabbricato sito in Torino - via della Brusà n. 4 (individuata quale lotto n. 2 nell'allegato elenco - allegato 1), il trasferimento del vincolo di "utilizzazione nell'ambito di esigenze di quartiere", imposto sul medesimo (e del relativo vincolo I.P.A.B.), ad altro immobile di proprietà della Città ricadente nel territorio della medesima Circoscrizione, demandando alla Giunta Comunale ed ai Dirigenti competenti l'adozione dei provvedimenti necessari.
Il trasferimento dovrà operare pro quota ed in relazione al valore attibuito alla porzione di fabbricato oggetto di dismissione, ammontante a Euro 60.000,00;

9)  di prendere atto della destinazione ad uffici, quale indicata in narrativa, dello stabile sito in Piazza IV Marzo n. 17;

10)  di approvare l'alienazione dell'alloggio sito in Torino, via Gottardo n. 233/B (Unità 12 nell'elenco costituente allegato 1 al presente provvedimento), unitamente al posto auto di pertinenza, individuato con il n. 29 nella deliberazione del Consiglio Comunale (mecc. 8815584/08) del 23 gennaio 1989;

11)  di demandare agli organi competenti la predisposizione dei conseguenti atti gestionali, nell'ambito degli indirizzi dettati con i provvedimenti deliberativi citati;

12)  di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


ALLEGATO N. 1

UNITÀ n. 1
Alloggio sito in Torino, via Antinori n. 3, piano 1°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 70 circa.
Libero.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 105.000,00.

UNITÀ n. 2
Porzione di fabbricato sito in Torino - via della Brusà n. 4, elevato a 2 piani fuori terra e piano interrato.
Superficie commerciale mq. 125 circa.
Libero.
Immobile non accessibile, in stato di abbandono, che presenta importanti lesioni strutturali.
Possibili condivisioni di condutture.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 60.000,00.

UNITÀ n. 3
Alloggio sito in Torino, via Cernaia n. 28, piano 4°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 250 circa.
Libero.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 550.000,00.

UNITÀ n. 4
Alloggio sito in Torino, corso Galileo Ferraris n. 51, piano 1°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 85 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 183.000,00.

UNITÀ n. 5
Lotto sito in Torino, corso Lanza n. 91, della superficie complessiva di mq. 785 circa comprensiva di una palazzina ad uso residenziale, elevata a due piani fuori terra, due bassi fabbricati, tettoie e terreno. Necessita di adeguate opere di adeguamento e ristrutturazione. Servitù di passaggio in favore di A.E.M. Torino Distribuzione S.p.A., per accesso a cabina di trasformazione elettrica di proprietà di A.E.M., posta nel sottosuolo del terreno.
Sono in corso verifiche sulla probabile presenza di amianto in alcuni manufatti del Lotto, quali tettoie e recinzioni, la cui bonifica rimane a carico dell'aggiudicatario; i risultati verranno messi a disposizione del pubblico presso l'apposito Punto Informativo.
Libera.
Prezzo base d'asta Euro 250.000,00.

UNITÀ n. 6
Sottotetto attualmente privo di abitabilità, sito in Torino, via Massena n. 11, con cantina di pertinenza.
Superficie mq. 160 lordi - 110 circa calpestabili.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 110.000,00.

UNITÀ n. 7
Alloggio sito in Torino, via Valeggio n. 23, piano 2°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 100 circa
Libero.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 170.000,00.

UNITÀ n. 8
Box auto sito in Torino, via Valeggio n. 23.
Superficie commerciale mq. 14,50 circa.
Libero.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 30.000,00.

UNITÀ n. 9
Alloggio sito in Torre Pellice (TO) viale Gilly n. 5/3, piano 1°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 77 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 32.000,00.

UNITÀ n. 10
Alloggio sito in Torino, corso Bramante n. 87, piano 2°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 74 circa.
Occupato con diritto di prelazione - contratto ex art. 2 comma 3 Legge 431/1998.
Decorrenza contrattuale 01/11/2000 - scadenza contrattuale 31/10/2005, in corso di rinnovo per pari periodo, canone contrattuale annuo Euro 1.995,25 da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 75.000,00.

UNITÀ n. 11
Alloggio sito in Torino, via Cernaia n. 28, piano 4°, con cantina di pertinenza.
Superfìcie commerciale mq. 136 circa.
Occupato con diritto di prelazione - contratto ex art. 2 comma 3° Legge 431/1998.
Decorrenza contrattuale 01/11/2000 - scadenza contrattuale 31/10/2005, in corso di rinnovo per pari periodo, canone contrattuale annuo Euro 4.585,33, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 231.000,00.

UNITÀ n. 12
Alloggio sito in Torino, via Gottardo n. 233/B, piano 4°, con cantina e posto auto di pertinenza.
Superficie commerciale alloggio mq. 121 circa, posto auto mq. 12,88.
Occupato con diritto di prelazione - Contratto ex art. 2 comma 3° Legge 431/1998.
Decorrenza contrattuale 01/02/2001 - scadenza contrattuale 31/01/2006, canone iniziale contrattuale annuo Euro 4.356,83, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Prezzo base d'asta Euro 149.000,00.

UNITÀ n. 13
Alloggio sito in Torino, via Massena n. 11, piano 4°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 152 circa.
Occupato con diritto di prelazione - contratto ex art. 2 comma 3° Legge 431/1998.
Decorrenza contrattuale 01/11/2000 - scadenza contrattuale 31/10/2005, in corso di rinnovo per pari periodo, canone contrattuale annuo Euro 8.653,40, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Prezzo base d'asta Euro 245.000,00.

UNITÀ n. 14
Box auto sito in Torino, via Massena n. 11.
Superficie commerciale mq.12,50 circa.
Occupato senza diritto di prelazione - contratto di locazione ex Legge 392/1978. Decorrenza contrattuale 01/11/2002 - scadenza contrattuale 31/10/2007, canone iniziale contrattuale annuo Euro 1.159,90, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Prezzo base d'asta Euro 16.000,00.

UNITÀ n. 15
Porzione di terreno sterrato sita in Torino tra la via Murisengo e la via Mirabello, individuata con le lettere A-B-C-D-A nella planimetria costituente all. n. 2.
Superficie commerciale mq. 190 circa.
Indice di zona 0,20 mq.SLP/mq.SF.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 20.000,00.

UNITÀ n. 16
Terreno con capacità edificatoria, collocato in zona residenziale R1 con indice di cubatura pari a 0,30 mc/mq, sito in Pino Torinese (TO) - via dei Colli in corrispondenza del civico n. 10 (Strada Panoramica di Superga), meglio indicato in tinta rosa nell'unita planimetria costituente all. n. 3.
Superficie commerciale mq. 3.100 circa.
Occupato, senza diritto di prelazione, in forza di contratto di locazione con decorrenza dal 01/09/2004 e scadenza al 31/08/2005, non oggetto di rinnovo.
Prezzo base d'asta Euro 180.000,00.

UNITÀ n. 17
Terreno sito in Torino via Bardassano n. 7, con sovrastante magazzino ad uso deposito e n. 2 bassi fabbricati.
Indice di zona 1,00 mqSLP/mqSF.
Destinazione urbanistica attuale: per la maggior parte "S" (in particolare servizi zonali "ar", servizi tecnici e per l'igiene urbana); in parte minore "Misto M1". Variante urbanistica in corso di adozione per destinare tutto il terreno a "zona urbana consolidata mista - area normativa M1".
Superficie commerciale del lotto mq. 2.280 circa, superficie coperta mq. 970 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 1.500.000,00.

UNITÀ n. 18
Intero stabile sito in Torino, largo IV Marzo n. 17, ad uso uffici e piano terreno commerciale, elevato a 6 piani fuori terra, oltre piano interrato (uso cantine).
Superficie commerciale mq. 538 circa.
Negozio al piano terreno, locato ad uso lavanderia con decorrenza 01/01/2003 e scadenza 31/12/2014 (anni 6+6) - contratto ex legge 392/1978 privo del diritto di prelazione. Canone iniziale contrattuale annuo Euro 4.017,60, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate.
Prezzo base d'asta Euro 890.000.00.

UNITÀ n. 19
Palazzina, ad uso residenziale, sita in Torino via Saffi n. 15 bis, elevata a 3 piani fuori terra, oltre piano interrato (uso cantine), con cortile interno non accessibile dalla strada pubblica, composta da n. 3 alloggi (uno per piano) di cui uno mansardato.
Superficie commerciale palazzina mq. 375 e 115 mq circa di cortile.
Libera.
Prezzo base d'asta Euro 750.000,00

UNITÀ n. 20
Porzione di fabbricato sita in Torino, strada Tetti Bertoglio n. 84, della superficie di mq. 280 circa, elevato a due piani fuori terra, oltre a cappelletta (portico, navata e cripta) di mq. 77 circa e terreno circostante di mq. 3.942 circa.
Libero con diritto di prelazione agraria da parte di eventuali coltivatori diretti confinanti.
Intero compendio in stato strutturale deficitario, inagibile, pericolante e privo di allacciamenti.
Servitù reciproche con confinante porzione di proprietà privata non disciplinate.
Prezzo base d'asta Euro 400.000,00.

UNITÀ n. 21
Intero stabile sito in Torino, via Vespucci n. 25, elevato a 3 piani fuori terra, oltre ad ammezzato e seminterrato, della superficie complessiva di mq.1.070 circa, con annessi cortile e giardino della superficie complessiva di mq. 1.040 circa. Detto stabile è composto da 4 unità immobiliari di cui una al piano rialzato, ad uso uffici - con locali di pertinenza al piano interrato e locali al piano ammezzato - una al piano primo ad uso abitativo con cantina pertinenziale e ripostiglio al piano ammezzato, due al piano secondo con cantine di pertinenza.
Immobile ex I.P.A.B., vincolato ex D.Lgs. n. 42/2004.
Destinazione di P.R.G. "Verde privato con preesistenze edilizie (parte piana)"
Occupato, senza diritto di prelazione, come segue:
- alloggio al primo piano: contratto ex art. 2 comma 3° Legge 431/1998, decorrenza contrattuale 01/12/2000 - scadenza contrattuale 30/11/2005, in corso di rinnovo per anni 4 + 4, canone contrattuale annuo Euro 4.778,90, da corrispondersi in rate trimestrali anticipate;
- alloggio al piano secondo: contratto ex art. 2 comma 3° Legge 431/1998, decorrenza contrattuale 01/11/2000 - scadenza contrattuale 31/10/2005, non oggetto di rinnovo.
Prezzo base d'asta Euro 2.500.000,00.

UNITÀ n. 22
Complesso immobiliare denominato "Villa Moglia", sito nel Comune di Chieri - strada Vicinale della Moglia n. 18, composto da villa storica, cappella ed ex tinaggio del 1700, della superficie di mq. 5.000 circa, oltre 500 mq. di portici, terrazzi e interrati, con parco circostante di mq. 26.000 circa.
Libero.
Immobile ex I.P.A.B., vincolato ex D.Lgs. n. 42/2004.
Destinazione P.R.G. Comune di Chieri: AR 3/1, che ammette gli usi indicati nelle relative norme di attuazione.
Compendio in stato strutturale deficitario, inagibile e pericolante che richiede importanti opere di ripristino.
Prezzo base d'asta Euro 5.000.000,00.

UNITÀ GIÀ OGGETTO DI PRECEDENTI DELIBERAZIONI

UNITÀ n. 23
Alloggio sito in Torino, via Genovesi n. 1, piano 6°, con cantina di pertinenza.
Superficie commerciale mq. 215 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 350.000,00.

UNITÀ n. 24
Alloggio sito in Torino, Via Massena n. 11,3° piano con cantina e soffitta.
Superficie commerciale mq. 152 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 266.000,00.

UNITÀ n. 25
Alloggio duplex sito al piano primo oltre sottotetto di piazza Freguglia n. 4 - Cavoretto.
Superficie commerciale mq. 150 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 240.000.00.

UNITÀ n. 26
Alloggio sito al piano primo di corso Re Umberto n. 85 con cantina e soffitta.
Superficie commerciale mq. 138 circa.
Locato ad uso abitativo con decorrenza contrattuale 01/11/2003 e con scadenza contrattuale 31/10/2008. Canone contrattuale iniziale annuo Euro 3.877,69.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 280.000,00.

UNITÀ n. 27
Negozio sito in Moncalieri, corso Trieste n. 61/E.
Superficie commerciale mq. 90 circa.
Occupato, ad uso panetteria, con diritto di prelazione - contratto di locazione ex Legge 392/1978. Decorrenza contrattuale 01/11/2001 - scadenza contrattuale 31/10/2013 (anni 6+6). Canone iniziale contrattuale Euro 4.648,11, da corrispondersi in rate mensili.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 70.480,21.

UNITÀ n. 28
Negozio sito in Moncalieri, corso Trieste n. 69/C.
Superficie commerciale mq. 55 circa.
Occupato, ad uso colorificio, con diritto di prelazione - contratto di locazione ex Legge 392/1978. Decorrenza contrattuale 01/01/1996 - scadenza contrattuale 31/12/2007 (anni 6+6). Canone iniziale contrattuale Euro 2.058,80 da corrispondersi in rate mensili.
Immobile ex I.P.A.B.
Prezzo base d'asta Euro 42.251,68.

UNITÀ n. 29
Negozio sito in Torino - Via Massena n. 11 piano terreno
Superficie commerciale mq. 56 circa.
Libero.
Prezzo base d'asta Euro 89.600,00.