Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 137
2005 02755/009

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 SETTEMBRE 2005
(proposta dalla G.C. 14 giugno 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI VARIAZIONE AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 8, LETTERA G) DELLA L.R. 56/77 E S.M.I. RELATIVO ALL'EX ACQUARIO-RETTILARIO IMMOBILE UBICATO IN CORSO CASALE 15.

   Proposta dell'Assessore Viano,
   di concerto con gli Assessori Alfieri e Ortolano.

   Il presente provvedimento riguarda immobili ubicati nella Circoscrizione Amministrativa n. 8, San Salvario - Borgo Po - Cavoretto, all'interno dell'ex giardino zoologico compreso tra corso Casale, i ponti Vittorio Emanuele I e Regina Margherita ed il fiume Po e, più precisamente, lungo corso Casale, in corrispondenza del civico 15.

   L'immobile, di proprietà comunale, è destinato dal vigente P.R.G. ad area per Servizi Pubblici "S" in particolare a verde pubblico "v", ricompreso, inoltre, all'interno del Piano d'Area del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po.

   Trattasi di un immobile inserito in un complesso urbano di forte pregio ambientale sulla sponda destra del Po, nel quale era localizzato il locale dell'acquario - rettilario, facente parte del complesso ex Giardino Zoologico.

   In relazione alla dismissione dell'uso originario di tale complesso, si è verificato, in questi anni, il progressivo degrado delle strutture presenti, compreso il manufatto di cui trattasi che rappresenta, tra l'altro, un significativo esempio di architettura funzionale degli anni '60 il cui stato, però, di abbandono ed elevato degrado, risulta maggiormente percepibile soprattutto nei periodi in cui la stessa non viene utilizzata per manifestazioni.

   L'area in questione è stata usata, soprattutto nel periodo estivo, per gli allestimenti di Experimenta che dovrà comunque ricollocarsi nel quadro di una iniziativa organica di "science center", che vede il parco Colonnetti tra le localizzazioni possibili.

   A seguito di specifica richiesta da parte della Divisione Servizi Culturali, è emersa, per la Città, l'esigenza di avviare le procedure per il cambiamento di destinazione urbanistica dell'area, attualmente destinata a verde pubblico e, per la quale, invece, si prevede un uso che risulti maggiormente compatibile e coerente con i più ampi programmi di riqualificazione previsti per l'intero ex giardino zoologico.

   Tale immobile è disposto planimetricamente con fronte perpendicolare al corso Casale al numero civico 15 e si compone di 2 piani fuori terra, una copertura piana ed un piano interrato con locali impiantistici e depositi di servizio.

   L'edificio, progettato dall'architetto Enzo Venturello, venne concepito per offrire ai visitatori una visione dei vari ambienti dove si svolgeva la vita degli animali.

   Nel merito del possibile recupero della struttura si è occupato l'Assessorato ai Servizi Culturali, rappresentando l'intenzione della Città di recuperare dal punto di vista culturale e ambientale lo spazio dell'ex Zoo compreso dai locali ex acquario e rettilario.

   Da tali approfondimenti, è emersa l'opportunità di valorizzare la struttura del Rettilario attraverso un recupero funzionale che risponda sia all'esigenza della Città di dotarsi di punti culturali articolati in luoghi polivalenti e multifunzionali, sia alle compagnie teatrali che, necessitando di spazi idonei alle loro attività, sono alla ricerca di una collocazione stabile, che possa anche dar vita ad un sistema teatrale cittadino.

   Infatti, la peculiarità del sito ben si presta ad ospitare manifestazioni di marcato carattere culturale quali possono essere Giorni d'Estate ed Experimenta.

   Risulta, pertanto, intenzione della Città creare un polo di aggregazione che sappia raggruppare diverse espressioni culturali che vanno dallo spettacolo alle attività scientifico-informatiche, dall'animazione notturna alla formazione professionale.

   Quanto sopra sempre nell'ottica di una fruizione che vada incontro alle esigenze di un pubblico esteso, che comprenda scuole, cittadini, categorie professionali, artisti ed Enti vari.

   L'Amministrazione ritenendo, dunque, sussistere pubblico interesse alla trasformazione e recupero dell'immobile, ha avviato la variazione dello Strumento Urbanistico Generale con un provvedimento riconducibile all'art. 17, comma 8, lettera g) della Legge Urbanistica Regionale.

   Le attività di carattere culturale, aggregativo, scientifico-naturalistiche da insediare in tale struttura saranno destinate a fruizione pubblica, in grado di garantire la coerenza con le prescrizioni di tutela paesaggistico-ambientale del Piano d'area; inoltre, il presente provvedimento e il progetto degli interventi attuativi sono stati sottoposti al parere dell'Ente Parco.

   A seguito di incontri tale Ente si è espresso anche in merito al progetto architettonico, nel cui parere si evidenzia che "pur essendo stato considerato il progetto accettabile sotto l'aspetto architettonico, il parere definitivo dell'Ente di gestione è subordinato alla predisposizione, da parte della Città di Torino, della proposta progettuale di riqualificazione complessiva dell'area".

   In sostanza, contestualmente all'approvazione del presente provvedimento, è stata avanzata dall'Ente Parco la richiesta all'Amministrazione della Città di Torino di impegnarsi a predisporre un progetto unitario di riqualificazione per tutto l'ambito Michelotti, inserendo il recupero dei fabbricati esistenti nell'ambito di un ridisegno complessivo dell'area.

   Il recupero complessivo dell'ambito dovrà essere coerente con le finalità del Piano d'area e con la realizzazione del progetto "Torino Città d'acque".

   Tale richiesta risulta condivisibile in quanto l'azione di recupero nell'ambito comporta una complessiva rivisitazione delle funzioni insediate e da insediare, che porti anche alla valorizzazione delle attività di pregio esistenti quali, ad esempio, la presenza della biblioteca Geisser.

   Con il presente provvedimento si prevede l'adeguamento al P.R.G. in quanto viene destinato l'immobile ad altra categoria di servizi rispetto a quelli previsti dallo strumento urbanistico generale vigente; l'attuazione degli interventi rappresenterà la realizzazione di un primo "tassello" della più ampia riqualificazione dell'area così come richiesto dall'Ente Parco.

   In relazione al progetto di recupero che, a titolo illustrativo, si allega alla presente variante, si sottolinea che gli interventi attuativi dovranno prevedere il corretto soddisfacimento dei fabbisogni standard derivanti dalla costruzione di nuovi volumi e, in particolare, il reperimento di quote di parcheggio pertinenziale ai sensi della Legge 122/1989 e s.m.i. (Legge Tognoli) da individuare e regolamentare con apposita convenzione nell'area antistante.

   Per quanto riguarda i parcheggi pubblici, si ritiene che il piazzale antistante possa essere utilizzato attraverso una nuova razionalizzazione degli spazi e degli stalli per gli autoveicoli, in concomitanza dello svolgimento di spettacoli e per le molteplici attività previste in tale nuova struttura di carattere ricreativo-culturale.

   Tra l'altro, l'uso polifunzionale della struttura in progetto potrà assicurare, come sopra detto, una maggior presenza soprattutto nelle ore serali, con benefici in ordine alla sicurezza.

   A tal fine, dal punto di vista urbanistico, si ritiene che la destinazione più coerente sia la destinazione a servizi pubblici ed in particolare ad attrezzature di interesse comune che prevede la possibilità di insediare servizi sociali, assistenziali, sanitari (esclusi ospedali e cliniche), residenze per anziani autosufficienti, centri di ospitalità, residenze sanitarie protette, centri civici e sedi amministrative decentrate, sedi per l'associazionismo, politiche, sindacali, attrezzature culturali e per il culto.

   In particolare la presente variazione prevede, ai sensi dell'art. 17, comma 8, lettera g) della Legge Urbanistica Regionale:
A)   il cambiamento di destinazione urbanistica dell'area, meglio individuata negli allegati estratti planimetrici del P.R.G. alla scala 1:5000 (Stato attuale - Variante) da area a Servizi pubblici "S" lettera "v" - aree per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport ad "Area a Servizi pubblici "S" lettera "a" - attrezzature di interesse comune;
B)   il conseguente assoggettamento degli immobili oggetto della variante ai disposti delle aree normative "S" lettera "a" di cui all'art. 8 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.RG..

   Contestualmente all'approvazione del presente provvedimento, l'Amministrazione si impegna, inoltre, a predisporre un progetto unitario di riqualificazione per tutto l'ambito Michelotti, inserendo il recupero dei fabbricati esistenti nell'ambito di un ridisegno complessivo dell'area coerente con le finalità del Piano d'Area e con la realizzazione del progetto "Torino Città d'acque", così come richiesto dalle direttive dell'Ente di Gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po - tratto torinese, secondo gli "Indirizzi dell'Ente di Gestione" citati in narrativa.

   Il presente provvedimento non comporta riduzione della dotazione complessiva di aree per servizi del P.R.G., poiché non si modifica la tipologia delle aree a servizi standard (Servizi zonali ed attrezzature a livello comunale per insediamenti residenziali, produttivi, direzionali, commerciali e turistico ricettivi - art. 21 della L.U.R.).

   Il presente provvedimento risulta, altresì, coerente con il Piano di zonizzazione acustica avviato dalla Giunta Comunale con deliberazione del 26 novembre 2002 (mecc. 2002 10032/21) così come risulta dal parere espresso dal Settore Tutela Ambiente prot. n. 3116/IV.7.5.2 del 6 giugno 2003, compreso nell'elaborato tecnico.

   La presente deliberazione è stata trasmessa ai sensi degli articoli 43-44 del regolamento sul decentramento alla Circoscrizione n. 8 che, con deliberazione Circoscrizionale, ha espresso parere favorevole condizionato al recepimento di alcune osservazioni (all. 2 - n.               ), alle quali si controdeduce come segue.

   Per quanto riguarda la richiesta di maggior coinvolgimento della Circoscrizione, in quanto Ente territoriale interessato dagli interventi, si osserva che, per l'approvazione del presente provvedimento, sono state rigorosamente applicate le norme relative alla partecipazione degli Organi decentrati e naturalmente ciò avverrà anche per gli ulteriori procedimenti amministrativi che saranno attivati.

   In relazione alla necessità di un processo graduale di apertura al pubblico di spazi che oggi versano in uno stato di abbandono, si rileva che il provvedimento urbanistico è stato predisposto nell'ottica di dare coerenza a progetti qualificati finalizzati al riutilizzo di aree che oggi risultano non presidiate e che gradualmente potranno essere riconquistate alla pubblica fruizione. Infatti, il recupero dell'immobile dell'ex Acquario - Rettilario rappresenta per la Città un importante occasione di riequilibrio di funzioni attive anche per costituire un presidio continuativo dal punto di vista della sicurezza.

   I dati della relazione del provvedimento urbanistico non entrano nel dettaglio progettuale poiché, come sopra richiamato, la finalità della variazione urbanistica è quella di rendere compatibile l'intervento con la disciplina generale del Piano e, pertanto, si demanda alle successive fasi attuative del progetto edilizio le valutazioni di dettaglio. Tale progetto deve, in ogni caso, fare riferimento a un progetto Unitario complessivo di riqualificazione come richiamato nel dispositivo della presente Deliberazione e così come richiesto dall'Ente Parco della fascia fluviale del Po Torinese.

   In riferimento alle modalità di gestione delle attività teatrali e culturali previste si segnala che l'area è stata assegnata all'Associazione Mas Juvarra s.r.l. con deliberazione n. mecc. 2001 03813/08 della Giunta Comunale in data 4 maggio 2001 (Divisione Patrimonio). Con nota del 23 luglio 2002 prot. 11139 FA/pm la Divisione Servizi Culturali, tra l'altro richiamata nella relazione illustrativa del provvedimento urbanistico, segnala che "Le attività di carattere culturale aggregativo, scientifìco-naturalistiche da insediare in tale struttura dovranno essere rivolte verso una fruizione pubblica e lo spazio, tramite idonee convenzioni, potrà essere fruito da Enti e Istituzioni."

   Per quanto riguarda, inoltre, l'ampliamento e la valorizzazione della biblioteca Geisser e l'annullamento di tutte le concessioni ad associazioni ed enti e la riorganizzazione delle aree di sosta, si deve fare riferimento al più volte richiamato progetto Unitario di riqualificazione esteso a tutto l'ambito, nel quale potranno essere definite tutte le questioni non attinenti alla presente fase di pianificazione urbanistica.

   Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

   Visto il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;

   Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;

   Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
   favorevole sulla regolarità tecnica;

   Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:

1)   di approvare il provvedimento di variazione al P.R.G. ai sensi dell'art. 17, comma 8, lettera g) della L.R. 56/1977 e s.m.i. concernente le modificazioni descritte in narrativa e indicate in dettaglio nell'elaborato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all 1 - n. );

2)   di individuare nella persona del Dirigente del Settore Gestione Verde il Responsabile del Procedimento quale referente unico avente il compito di redigere il Progetto Unitario dell'Area Michelotti secondo le linee guida indicate dall'Ente di Gestione così come richiamato nella parte narrativa e così come ribadito nel verbale di deliberazione del Consiglio direttivo dell'Ente di Gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po - tratto torinese, n. 026/2004 del 23 novembre 2004 avente per oggetto: "Orientamenti ed indirizzi dell'Ente di Gestione in merito al provvedimento di variazione al P.R.G. ai sensi dell'art. 17 comma 8, lettera g) della L.U.R. "Acquario-Rettilario"".
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;

3)   di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.