Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 72
2005 01738/009

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 16 MAGGIO 2005
(proposta dalla G.C. 15 marzo 2005)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: PROPOSTA DI PROGRAMMA INTEGRATO EX ART. 18 LEGGE 203/1991 LOCALIZZATO IN STRADA DELLA PRONDA ANG. CORSO MARCHE, IN VARIANTE AL P.R.G..

Proposta dell'Assessore Viano.

Con l’art. 18 della Legge 203/91 si è dato avvio, per la prima volta in Italia, all’attuazione dei programmi integrati, aprendo la stagione dei cosiddetti "programmi complessi" largamente impiegati negli anni ‘90 anche a Torino.
L’iniziativa era finalizzata alla realizzazione di abitazioni da concedere in locazione o in godimento ai dipendenti dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
A tal fine furono emanate le disposizioni operative per l’avvio dei programmi (delibere C.E.R. - C.I.P.E.) che fissarono i termini fondamentali del programma: le aree geografiche prioritarie, le categorie di interventi, gli obiettivi del programma in termini di numero di alloggi, il tipo di procedimento scelto (confronto pubblico concorrenziale) ed i criteri di selezione (molto orientati su aspetti qualitativi e prestazionali).
In risposta al bando, pubblicato il 20 gennaio 1992, vennero presentate circa 1100 domande (di cui circa 600 per Programmi Integrati).
Dopo una complessa fase istruttoria, che ha comportato una grande selezione e la modifica di alcuni programmi, si è pervenuti alla definizione finale degli interventi ammessi a finanziamento: 72 progetti (di cui 49 in Programmi Integrati).
Per quanto riguarda Torino, furono tre i "programmi integrati" selezionati sulla base dei criteri definiti dal C.E.R. - C.I.P.E. e trasmessi alla Regione e al Comune di Torino nel dicembre 1993: di questi due furono accolti dalla Città (il primo proposto dall’Impresa Deiro in Strada del Fortino, ormai ultimato, il secondo proposto dal Consorzio Torino 2000 sull’ambito della Spina 4, poi non realizzato per rinuncia dei proponenti).
Il terzo programma, proposto dall’Impresa Grassetto sulle aree a nord-est del quartiere Falchera al confine con il Comune di Settimo (proprietà "Borsetto"), non fu ritenuto accoglibile dalla Città perché interessava aree destinate a parco (P25) dal nuovo P.R.G. allora in formazione.
Tutti i programmi selezionati dal C.E.R. ma non approvati dagli enti territoriali (Comuni e Regioni) sono rimasti "sospesi" per oltre dieci anni, durante i quali i finanziamenti previsti dall’art. 18 della Legge 203/91 sono stati congelati per la parte non impegnata dai programmi in fase di attuazione.
Solo recentemente alcune disposizioni normative hanno posto scadenze ultimative per chiudere questa vicenda ed in relazione a tali scadenze (che fissano a fine 2005 il termine ultimo per la sottoscrizione delle convenzioni urbanistiche con i Comuni, pena la perdita dei finanziamenti) l’impresa Grassetto ha ripreso uno dei suoi programmi rimasto in sospeso (scheda CER n° 365) riproponendolo con una nuova localizzazione nella zona ovest di Torino.
Le aree oggetto della proposta di programma integrato d’intervento sono all’estrema periferia ovest del territorio comunale, lungo una delle direttrici storiche minori di collegamento da Torino a Grugliasco (Via Monginevro - Strada della Pronda - Viale Radich).
L’ambito di intervento interessa in prevalenza aree agricole residuali comprese tra il previsto tracciato di C.so Marche, la ferrovia per la Francia ed alcuni insediamenti residenziali e misti a ridosso del confine comunale ed altri, più recenti siti in Grugliasco.
Tali aree comprese tra il C.so Marche e il confine comunale sono caratterizzate, nel P.R.G. vigente, da due indicazioni fondamentali: la previsione urbanistica del nuovo asse viario di C.so Marche, e la destinazione a parco urbano e fluviale (P28).
Per quanto riguarda il C.so Marche, le indicazioni di Piano confermano, innanzitutto, la previsione, già presente nel P.R.G. del ‘59, del nuovo tracciato in senso nord-sud, dallo svincolo di C.so Regina allo svincolo di C.so Orbassano. Il P.R.G. vigente integra tale previsione con un’indicazione urbanistica molto innovativa, costituita da un tracciato alternativo del corso che, staccandosi con un grande svincolo all’altezza di Via Monginevro, percorre un grande arco, in aree sostanzialmente poste nel territorio di Grugliasco, per ricongiungersi al tracciato base all’altezza dello svincolo del Drosso.
A distanza di oltre 10 anni dalla formazione del Piano si può prendere atto che quella proposta è superata, anche alla luce delle indicazioni del P.T.C. provinciale, ormai approvato, che, confermando la validità del tracciato "storico" del C.so Marche, non prevede il tracciato alternativo. Pertanto, si può considerare "modificabile" la previsione del P.R.G. di Torino, nello specifico con la sostituzione del previsto grande svincolo stradale con il nuovo intervento di trasformazione urbanistica.
Per quanto riguarda invece la previsione relativa al parco urbano P28, si sottolinea, innanzitutto, che tale parco è costituito da aree poste al confine ovest del Comune all’incrocio di un sistema di infrastrutture urbane costituito da tre tracciati ferroviari (direzioni per Francia, Torino e scalo di Orbassano) e dallo stesso C.so Marche, tale da frazionare il parco stesso in diverse aree tra di loro non collegate o collegabili solo con altre infrastrutture.
In sostanza questo parco costituisce essenzialmente un sistema di aree verdi di protezione e mitigazione a ridosso di infrastrutture urbane di un certo impatto e si può quindi ritenere che i benefici derivati dalla realizzazione del Programma Integrato, che comporta l’utilizzo di una parte delle aree destinate dal P.R.G. al P28, compensino la riduzione della estensione del parco stesso.
Va, peraltro, sottolineato che la realizzazione del programma comporta anche la sistemazione di aree a verde pubblico attrezzato che si andranno ad integrare con le aree del parco lungo il tracciato ferroviario.
Sotto il profilo tecnico delineato dalla scheda C.E.R. il programma prevede la realizzazione di complessivi 450 alloggi di cui: 107 per edilizia sovvenzionata a favore di dipendenti dello Stato impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata, 107 per edilizia agevolata e 236 per edilizia libera; sono previste inoltre attività terziarie e commerciali per 94.130 mc..
Complessivamente sono previsti investimenti per 104,9 miliardi di vecchie lire (dalla scheda C.E.R.) con un contributo pubblico stimato in 25 miliardi.
In termini urbanistici i dati fondamentali del nuovo insediamento sono i seguenti: superficie territoriale interessata dall’intervento 86.800 mq. circa, S.L.P. complessiva 65.000 mq. di cui 47.000 mq. residenziali e 18.000 mq. per attività terziario-commerciali, con oltre 56.000 mq. di aree per servizi cedute alla Città o assoggettate all’uso pubblico e circa 5.700 mq. di viabilità pubblica di servizio all’insediamento.
Con il programma in esame è anche prevista la cessione gratuita alla Città di un tratto del sedime stradale di C.so Marche, dall’incrocio con Strada della Pronda alla ferrovia, per circa 27.900 mq..
Un ulteriore elemento caratterizzante questo programma, nella formulazione attuale, consiste nel fatto che il carico insediativo previsto (65.000 mq di S.L.P.) non si configura come un carico aggiuntivo rispetto alla capacità insediativa prevista dal P.R.G. dal momento che vengono utilizzati diritti edificatori già "contabilizzati" dal Piano, generati dalla cessione al Comune di aree destinate a parco urbano e fluviale con le modalità dell’articolo 21 delle N.U.E.A. di P.R.G..
Tali aree a parco sono prevalentemente concentrate in alcuni grandi ambiti posti a sud lungo il fiume Sangone ed a nord oltre la Tangenziale. Si può stimare, sulla base degli indici di edificabilità ammessi dal Piano negli ambiti a parco, la cessione di non meno di 1,3 milioni di mq. di aree.
Questa operazione risulta particolarmente interessante per la Città perché aggiunge ai "benefici" del Programma Integrato, rappresentati dagli investimenti pubblici conferiti ed alle quote di edilizia pubblica realizzate, una rilevante valorizzazione in termini patrimoniali, con l’acquisizione di aree a parco molto estese e compatte.
In sostanza con questa variante al P.R.G. si crea una nuova "zona urbana di trasformazione" priva di edificabilità propria ma interamente destinata ad accogliere 65.000 mq. di S.L.P. di diritti edificatori derivati dalla cessione alla Città di una rilevante quantità di aree destinate a parchi urbani e fluviali.
In tal modo si aggiunge al P.R.G. una nuova cosiddetta "area di atterraggio" per collocare parte delle utilizzazioni edificatorie generate dalla cessione dei parchi, e si viene così ad integrare la dotazione attuale del piano di tali aree che si sono progressivamente ridotte rispetto al bilancio iniziale per effetto di scelte compiute in fasi successive che hanno fortemente diminuito le effettive possibilità di collocare diritti edificatori derivati dai parchi.
In sintesi, le modifiche di P.R.G. necessarie per la realizzazione del Programma Integrato comportano la creazione di una nuova Z.U.T. di 86.800 mq. in aree attualmente destinate dal Piano in gran parte a viabilità (il grande svincolo stradale previsto dal P.R.G. e un tratto iniziale del tracciato alternativo del C.so Marche - per 51.600 mq.) ed in parte a parco urbano e fluviale (35.200 mq.).
La nuova Z.U.T. prevede l’assoggettamento di aree per circa 12.300 mq. a servizi pubblici, quali spazi pedonali attrezzati di relazione, da collocarsi all’interno del nuovo complesso edilizio, nonché la realizzazione all’esterno dell’edificato di aree sistemate a verde e parcheggi pubblici per oltre 38.400 mq, che potranno essere integrate con le aree destinate a parco circostanti non interessate dalla variante.
Da segnalare, infine, che in fase di sviluppo dei primi studi progettuali si sono sperimentate nuove forme di collaborazione tra il professionista incaricato, il Consigliere per la Qualità Urbana, Prof. C. Olmo ed i suoi collaboratori (Prof A. De Rossi). A seguito di momenti di confronto, si è giunti alla formulazione della presente soluzione urbanistica ed alla stesura di orientamenti e indirizzi progettuali da sviluppare nelle fasi successive.
In conclusione, per quanto riguarda la procedura da seguire al fine dell’approvazione del suddetto Programma Integrato, occorre procedere ad un Accordo di programma con la Regione, ai sensi dell’art. 34 del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, e per promuovere il quale spetta alla Città formulare una specifica richiesta in tal senso alla Regione, la quale provvederà, quindi, a convocare la Conferenza di servizi istruttoria preliminare alla formazione del citato Accordo di programma.
La Circoscrizione n. 3, a seguito della richiesta di parere di competenza ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, ha espresso: "parere favorevole alla proposta di programma integrato in oggetto condizionato alla realizzazione in tempi rapidi di una viabilità locale tale da integrare il nuovo quartiere con quelli vecchi oltre la via Tirreno e strada Antica di Grugliasco, alla valutazione di una viabilità nuova attraverso la cortina di edifici prospicienti sulla via Bard, alla realizzazione di un edificio per servizi Circoscrizionali e di edifici per servizi pubblici, cui i quartieri Lesna e Pozzo Strada (zona Aeronautica) sono carenti" (all. 2 - n.                ).
Al citato parere si controdeduce quanto segue.
Per quanto riguarda la viabilità si osserva che ad oggi non è realistico ipotizzare "in tempi rapidi" un nuovo collegamento stradale a scavalco della linea ferroviaria per consentire una circolazione locale tra il nuovo insediamento residenziale ed il restante abitato a sud della ferrovia (oltre a quelli già esistenti via Santa Maria Mazzarello a Torino e corso Torino a Grugliasco). Si evidenzia, comunque, che il completamento di corso Marche, che prevede il sottopasso della linea ferroviaria, potrà costituire un aiuto anche alla circolazione stradale a livello locale.
Si conferma, invece, che, verrà assicurato, come richiesto dalla Circoscrizione, l'accesso diretto dal nuovo insediamento verso la via Bard, con la realizzazione di un nuovo tratto viario (in linea con l'interno 11 di via Bard), con funzione di collegamento locale, in aggiunta alla strada della Pronda, in direzione est e ovest.
Infine si osserva che la necessità di servizi per i quartieri Lesna e Pozzo Strada potrà essere soddisfatta dalla dotazione di aree prevista dal Programma Integrato. Inoltre, i proponenti si sono dichiarati disponibili ad assumere le sollecitazioni della Circoscrizione e della Città in tema di servizi pubblici da ospitare nell'area. Pertanto, le destinazioni puntuali potranno essere precisate in sede di definizione del progetto.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Vista la Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione della G.R. n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi esposti nella parte narrativa che qui integralmente si richiamano:
1) di accogliere e fare proprio la proposta di Programma Integrato presentata dalla Società Grassetto Costruzioni S.p.A. (all. 1 - n.                   );
2) di proporre alla Regione Piemonte la conclusione di un Accordo di programma avente ad oggetto la suddetta proposta di Programma Integrato, ai sensi del combinato disposto dalla Legge 203/91 e dall’art. 34 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.