Consiglio Comunale
2005 00345/002
OGGETTO: DIRETTIVA BOLKESTEIN.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
che il Parlamento Europeo si accinge a discutere la proposta di Direttiva Bolkenstein (dal nome del Commissario europeo che lha predisposta) la quale, col pretesto di "diminuire la burocrazia e ridurre i vincoli alla competitività dei servizi sul mercato interno" intende imporre ai 25 Stati membri dellUnione le regole della concorrenza commerciale, senza alcun limite, per lerogazione di tutte le attività di servizio dove, per servizio, si intende "ogni attività economica che si occupa della fornitura di una prestazione oggetto di contropartita economica" (Art. 4) ed impone quindi la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, tranne quelli erogati gratuitamente;
- il testo in questione è stato elaborato consultando
ben 10.000 aziende europee, ma ignorando totalmente i sindacati
dei lavoratori e le organizzazioni della società civile;
- la Direttiva mina alla radice quel che resta del "modello
sociale europeo" perché:
1. la nuova definizione di "servizi", molto ampia, apre
la strada alla privatizzazione e messa in concorrenza di quasi
tutte le attività di servizio, compresa la scuola, la sanità,
la cultura;
2. il "principio del paese dorigine" permette
di deregolamentare e privatizzare totalmente i servizi che non
siano erogati direttamente e gratuitamente dai poteri pubblici;
3. i governi locali, impossibilitati ad erogare gratuitamente
tali servizi, vengono quindi espropriati di ogni potere decisionale
e di conseguenza impediti a mantenere gli esistenti anche se incompleti
diritti di cittadinanza, socialità, equità ed universalità
dei servizi pubblici essenziali, nonché la tutela ambientale;
4. lo stesso principio del "paese dorigine" smantella
le regole e diritti del lavoro attualmente in vigore: varranno
solo quelle del Paese in cui ha sede legale limpresa vincitrice
della gara (per lappalto, laffidamento o la concessione
del servizio);
5. il potere dello Stato si riduce quindi al minimo, avendo perso
il diritto di fare le scelte politiche fondamentali nel campo
dellistruzione, della sanità e dellaccesso
a tutti i servizi pubblici essenziali;
che il Forum Sociale Europeo di Londra ha lanciato una campagna europea per fermare la Direttiva Bolkenstein, e vi hanno già aderito la FIOM e la CGIL " perché essa scardina i principi di solidarietà e eguaglianza, di estensione dei diritti sociali e del lavoro che dovrebbero essere alla base dellUnione e che sono fondamentali per molte Costituzioni, compresa quella della Repubblica italiana ";
il proprio ruolo di rappresentanza democratica dei cittadini torinesi, e di titolarità dei poteri di governo della cosa pubblica locale;
i Parlamentari Europei eletti in questa circoscrizione ad operare
risolutamente per il ritiro della Direttiva Bolkenstein."