Gruppo Consiliare Comunisti Italiani
Consiglio Comunale
2004 12478/002
OGGETTO: IL RUOLO DI AMIAT ED IL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI - DELIBERA MECC. 2004 08783/064.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- la Città di Torino il primo gennaio 1969 costituì
lAMRR, apposita Azienda municipale per la raccolta, il trasporto
e lo smaltimento dei rifiuti urbani, fino a che nel 1990 cambiò
il suo acronimo in AMIAT, Azienda Multiservizi Igiene Ambientale
Torino, poi Azienda Speciale del Comune dal 1997 e, nel 2000,
Società per Azioni;
- oggi lAzienda conta circa 2000 dipendenti, fra impiegati,
dirigenti e operai; 14 sedi operative in città; oltre 1400
mezzi circolanti, come motocicli, compattatori, spazzatrici, lavastrade;
circa 60.000 strumenti e attrezzature;
- il quadro normativo cui lAMIAT fa riferimento per impostare
e svolgere la sua attività vede tre atti più importanti:
il Decreto Legislativo 22/1997, meglio conosciuto come Decreto
Ronchi, che recepisce ed attua le direttive comunitarie definendo
un sistema integrato volto a ridurre la produzione di rifiuti
e il loro impatto ambientale favorendo il recupero e il riciclaggio,
il Programma Provinciale per la gestione dei rifiuti nella provincia
di Torino e il Piano Comunale che stabilisce gli indirizzi generali
della politica dei rifiuti della Città di Torino;
- con lapprovazione della Legge Regionale 24 ottobre 2002,
n. 24 e, successivamente, con le modifiche dellart. 113
del TUEL introdotte dalla Legge Finanziaria 2004 si è venuto
a creare un quadro normativo che, nel settore dei servizi pubblici
inerenti la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, presenta
notevoli complessità e scenari ancora non del tutto definiti;
- la consapevolezza della complessità del settore ha indotto,
già da qualche tempo, allo studio di scenari futuri dellazienda,
acquisendo, anche con lausilio di elaborazioni tecniche
esterne, informazioni e proiezioni di medio e lungo periodo;
- limportanza strategica che le aziende pubbliche hanno
nel settore richiede ladozione di modelli di gruppi societari
dinamici, in cui i ruoli coperti dalle varie aziende siano chiari,
il controllo pubblico garantito ed i percorsi decisionali, dal
piano strategico fino a quello operativo, improntati alla linearità;
- è indirizzo acquisito e condiviso il fatto che l'AMIAT
eserciti un ruolo attivo e centrale nelle scelte di politica ambientale,
e nel governo societario delle società del settore;
- confermare la politica di sviluppo dellazienda perseguita
mediante il ricorso allefficacia e allefficienza,
il recupero di produttività, nonché, compatibilmente
con il quadro complessivo di risorse disponibili, lespansione
delle attività svolte, anche per conto degli Enti Locali.;
- che l'AMIAT continui ad assumere un ruolo strategico nella filiera,
sia sul piano giuridico, che operativo, delle politiche ambientali
della Città di Torino;
- che l'AMIAT torni a partecipare al capitale sociale di TRM S.p.A.
in un auspicabile contesto di compatibilità normativa e
stabilità giuridica della medesima;
- che venga al più presto definita ogni relazione con l'impianto
di termovalorizzazione, con lindicazione definitiva non
solo del soggetto costruttore e proprietario dellimpianto,
ma anche di chi, eventualmente, erogherà il servizio;
- che, nel già citato quadro normativo in evoluzione, l'AMIAT
operi politiche di sviluppo aperto ad ogni scenario, non predeterminando
la scelta tra, da un lato, confronto con altre realtà territoriali
ed occasioni di sviluppo, e, dallaltro, esclusiva attività
locale;
- che vengano valorizzate le eccellenze tecnologiche sviluppate
dallazienda, come ad esempio la tecnologia di gestione della
discarica e la captazione e sfruttamento del biogas;
- che le politiche suddette si ispirino al conseguimento dellobiettivo
primario, consistente nellottenimento di un ciclo integrato
dei rifiuti fortemente orientato alla riduzione degli stessi,
alla raccolta differenziata, preselezionamento e termovalorizzazione
residua ed il conseguimento di un secondo risultato non meno importante,
ovvero la realizzazione di un servizio di qualità a costi
accettabili, anche per i cittadini;
Il Sindaco e la Giunta:
a) a farsi parte attiva per il conseguimento di quanto sopra indicato;
b) a seguire con grande attenzione levoluzione dello scenario
e coinvolgere tempestivamente il Consiglio Comunale sulle nuove
future scelte."