Consiglio Comunale

2004 09537/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 34

Approvata dal Consiglio Comunale in data 15 novembre 2004

OGGETTO: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

con la mozione “Adesione al tavolo regionale di lavoro permanente sulla violenza contro le donne”, (mecc. 2004 00979/002), il Consiglio Comunale ha impegnato il Sindaco e la Giunta ad aderire, anche attraverso il “Coordinamento Cittadino contro la violenza alle donne”, al Tavolo di lavoro permanente sulla violenza contro le donne, promosso dalla Circoscrizione Piemonte – Valle d’Aosta di Amnesty International presso il Consiglio Regionale del Piemonte, e ad inserire nelle politiche dell’Amministrazione orientate alle pari opportunità, nell’ambito della cooperazione internazionale, anche azioni ispirate al contrasto della violenza contro le donne;

CONSIDERATO CHE

-   la violenza sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa ed occulta nel mondo, che colpisce donne di Paesi e di continenti diversi, di religioni, culture e retroterra sociali differenti, istruite o analfabete, ricche o povere, sia che vivano in tempo di guerra o in tempo di pace;

-   la causa alla base della violenza è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

-   secondo uno studio basato su cinquanta ricerche svolte in tutto il mondo, almeno una donna su tre nella vita è stata picchiata, costretta al sesso o ha subito altri tipi di abusi. Solitamente questi abusi sono perpetrati da un familiare o da un conoscente;

-   il Consiglio d’Europa ha dichiarato che la violenza domestica è la principale causa di morte e invalidità per le donne in età compresa tra i 16 e i 44 anni, con un’incidenza maggiore di quella provocata dal cancro o dagli incidenti automobilistici;

-   i diritti umani sono universali: la violenza sulle donne è un abuso dei diritti umani su scala universale;

RITENUTO CHE

le Amministrazioni locali possono avere un ruolo importante nel promuovere politiche, servizi ed iniziative per prevenire ed eliminare la discriminazione e la violenza nei confronti delle donne;

AVENDO AVUTO CONOSCENZA CHE

Amnesty International, Movimento Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti umani, promuove la campagna “Mai più violenza sulle donne” che si propone di:

-   portare solidarietà e aiuto alle donne ed alle bambine vittime di violenza e alle numerose donne e uomini che in ogni parte del mondo le difendono, nonostante le minacce, il dileggio e le intimidazioni;

-   occuparsi di casi concreti di violazione dei diritti umani delle donne, attraverso differenti modalità d’azione diretta per ogni singolo caso;

-   promuovere un programma di educazione e formazione ai diritti umani per tutti gli ordini di scuole;

-   fare pressione affinché l’Italia eserciti un ruolo importante per l’attuazione del diritto internazionale e per la piena conformità agli standard previsti dalla “Convenzione contro la discriminazione nei confronti delle donne” (CEDAW) e dal relativo protocollo opzionale, oltre che dalla Dichiarazione contro la violenza nei confronti delle donne;

-   collaborare con le associazioni e le organizzazioni impegnate contro la violenza sulle donne e che credono nei diritti umani;

-   sollecitare gli enti locali affinché sostengano la campagna tramite accordi di cooperazione per l’attuazione di azioni in favore di donne e bambine, per una piena e reale parità, senza discriminazioni di genere;

-   lanciare iniziative pubbliche di sensibilizzazione, e raccogliere migliaia di firme a sostegno dei diritti delle donne e delle bambine;

RILEVATO CHE

-   nell’ambito di questa campagna, Amnesty International denuncia situazioni particolarmente gravi e spesso sconosciute all’opinione pubblica, come il fenomeno degli stupri nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) orientale, che rappresenta una crisi dei diritti umani oltre che sanitaria: decine di migliaia di donne, ragazze, bambine, ma anche persone di sesso maschile, hanno subito stupri e torture in modo sistematico nella RDC orientale, la cui terra e le cui risorse sono state oggetto di contesa di oltre venti gruppi armati. Alcune delle vittime hanno subito stupri ed altre forme di violenza sessuale per due o tre volte, nel corso della guerra, ad opera di differenti fazioni. Altre sono state stuprate anche per numerose volte di seguito dai medesimi combattenti o usate per mesi o anni come schiave del sesso;

-   la soluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulle donne, la pace e la sicurezza, il cui testo fu approvato all'unanimità nel 2000, collegando l’uguaglianza tra generi alla sicurezza globale, voleva impegnare i governi ad includere la voce delle donne nei negoziati di pace, proteggendole al contempo dagli abusi delle guerre, con una speciale considerazione ai loro bisogni durante il rimpatrio, la reintegrazione e la ricostruzione;

-   in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne, che si celebra il 25 novembre, condanna ogni forma di discriminazione e di violazione dei diritti umani delle donne.

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta a sostenere la campagna “Mai più violenza sulle donne” attraverso l’organizzazione congiunta di iniziative volte a promuovere la più ampia consapevolezza sulle violazioni dei diritti fondamentali delle donne ed a diffondere la cultura dei diritti umani e della non discriminazione, sensibilizzando l’opinione pubblica anche su situazioni specifiche, come quella della Repubblica Democratica del Congo."