Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 169
2004 07823/009
OGGETTO: VARIANTE N. 92 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7, DELLA L.U.R. CONCERNENTE LA ZONA URBANA DI TRASFORMAZIONE DEL PRG "AMBITO 5.12 INCET" - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il presente provvedimento riguarda aree ubicate nella Circoscrizione
Amministrativa n. 6, comprese tra corso Vigevano e le vie Cigna,
Cervino, Mottarone, Courmayeur e Banfo.
Il Piano Regolatore Generale della Città di Torino, classifica
l'area in oggetto come Zona Urbana di Trasformazione "Ambito
5.12 INCET".
Con deliberazione della Giunta Regionale del 15 febbraio 1993
n. 151 - 22998, è stato approvato il Piano Particolareggiato
relativo allarea denominata "ex Incet", nonché
la contestuale variante anticipatrice al Piano Regolatore Generale
vigente.
In data 21 aprile 1995 la Giunta Regionale ha approvato il P.R.G.
vigente che ha confermato il Piano Particolareggiato ed ha classificato
in Zona Urbana di Trasformazione denominata "Ambito 5.12
INCET", la suindicata area.
Il termine massimo di 10 anni dallapprovazione per lattuazione
del piano particolareggiato è scaduto in data 31 marzo
2003.
In generale, il P.R.G. vigente classifica come Zone Urbane di
Trasformazione quelle parti di territorio per le quali, indipendentemente
dallo stato di fatto, sono previsti interventi di radicale ristrutturazione
urbanistica e di nuovo impianto la cui attuazione è disciplinata
dagli artt. 7 e 15 e dalle schede normative delle N.U.E.A. di
P.R.G..
In particolare, la scheda di P.R.G. relativa allAmbito 5.12
rimanda per lattuazione a quanto stabilito e disciplinato
dal Piano Particolareggiato approvato.
Il progetto di Piano Particolareggiato interessa unampia
area compresa nella Circoscrizione n. 6, delimitata a sud da corso
Vigevano, a ovest da via Cigna, a est delle vie Banfo e Mottarone,
a nord dalle vie Cervino e Courmayeur.
Dette aree sono, attualmente, per la maggior parte di proprietà
dellAmministrazione Comunale e, per la parte residua, di
proprietà privata.
Il piano in questione si prefiggeva di attuare un intervento integrato
multifunzionale che fosse in grado di operare la riqualificazione
urbana in uno dei cosiddetti "vuoti urbani", determinati
dallesistenza di fabbricati industriali dismessi, nonché
di offrire, con un piano urbanistico integrato, risposte ai fabbisogni
di edilizia residenziale pubblica, di localizzazione e rilocalizzazione
di attività artigianali e terziarie, attraverso unoperazione
di recupero edilizio e di nuova progettazione.
Infine, si poneva lobiettivo di localizzare servizi pubblici
che avrebbero soddisfatto fabbisogni pregressi, soprattutto per
quanto concerne ledilizia scolastica, il verde pubblico
e le attrezzature di interesse comune.
Lo stato attuale dellarea vede la quasi completa realizzazione
delle indicazioni del piano particolareggiato per quanto riguarda
le destinazioni "Residenziale - ASPI" e la mancata attuazione
delle aree destinate a servizi pubblici.
Risorse significative per la città rimangono, quindi, inutilizzate
in prossimità di aree strategiche oggetto di profonda trasformazione
urbanistica (Spina Centrale).
Le particolarità tipologiche, distributive e dimensionali
dei fabbricati individuati come sedi per servizi pubblici, e la
stima dei costi legati alla loro riqualificazione ne hanno condizionato
ed ostacolato, sino ad ora, le previsioni di riutilizzo.
Si è, quindi, vanificata proprio la motivazione principale
che sta alla base dello strumento urbanistico attuativo, ossia
la creazione di una riserva di spazi pubblici per soddisfare il
fabbisogno pregresso di servizi per la Città.
Inoltre, lassenza di manutenzione ne ha accentuato il degrado,
creando anche una situazione di disagio per i residenti insediati
nel complesso di edilizia residenziale pubblica collocato a pochi
metri da edifici fatiscenti e parzialmente demoliti che daltra
parte rappresentano pregevoli testimonianze di architettura industriale
del secolo scorso.
Ciò premesso, si vuole garantire la possibilità
di future utilizzazioni di interesse pubblico, al momento non
ancora del tutto prevedibili, attraverso una maggiore flessibilità
nella definizione delle tipologie di servizi da insediare e uno
snellimento delle procedure per la loro attivazione.
Tale richiesta comporta, con la dovuta attenzione al rispetto
dei caratteri architettonici degli edifici sancita dalla scheda
di PRG in variante, che non vengano predefiniti con prescrizioni
eccessivamente vincolanti gli interventi possibili sugli stessi.
Pertanto si ritiene opportuno non riproporre la riformulazione
di un nuovo piano particolareggiato, ma piuttosto prevedere una
flessibilità più ampia di servizi pubblici attraverso
l'introduzione di prescrizioni specifiche nella relativa scheda
normativa e tavola di PRG, demandando alla fase attuativa degli
interventi inerenti i programmi delle opere pubbliche la puntuale
definizione delle tipologie da insediare.
Inoltre, stante la difficoltà da parte dellAmministrazione
Comunale di disporre di risorse da impiegare per gli espropri
in tempi limitati, stabiliti dalla normativa vigente in cinque
anni dallapprovazione degli strumenti urbanistici esecutivi,
si ritiene opportuno attribuire un doppio regime normativo per
lacquisizione delle aree di proprietà privata, in
conformità con quanto stabilito dal P.R.G. relativamente
alle Aree da Trasformare per Servizi (ex art. 20 NUEA di PRG),
in modo tale da favorire lacquisizione delle aree di proprietà
privata.
E' stato, pertanto, enucleato dalla ZUT 5.12 attuale, un nuovo
Ambito ATS a cui è stata attribuita la denominazione "5aa
- INCET 2" affidando un ruolo attivo ai privati che avranno
la possibilità di cedere gratuitamente le aree per servizi
pubblici, avendo in contropartita una capacità edificatoria
da realizzare nell'area di concentrazione dell'edificato.
Nel procedere all'articolazione in ZUT e ATS sono stati, altresì,
ridefiniti i perimetri degli ambiti stessi, escludendo le mezze
strade, comprese precedentemente all'interno del P.P..
Tutto ciò premesso, per conseguire le finalità predette,
risulta necessario, in primo luogo, predisporre una variante al
PRG che consenta di avviare, per le parti ancora da realizzare,
il nuovo modello di attuazione.
In relazione a quanto sopra esposto si è ritenuto di procedere
mediante variante al PRG, in modo da adeguare la scheda normativa
della ZUT 5.12 INCET alle predette esigenze.
Il presente provvedimento prevede quindi:
- di destinare gli ex lotti V, VI e VIII (in parte di proprietà
privata) ad una nuova Area da trasformare per servizi Ambito 5aa
Incet 2, ex art. 20 NUEA di P.R.G. vigente;
- di mantenere i rimanenti ex lotti I, II, III, IV, VII (area
compresa tra c.so Vigevano, via Cigna, via Cervino, via Banfo)
nellambito 5.12, portati a sei scindendo il lotto IV nei
lotti 4 e 5, con una nuova delimitazione individuata nella tavola
" Schema planimetrico delle destinazioni urbanistiche e dei
lotti di intervento" allegata alla scheda normativa di PRG
variata;
- di ridelimitare la nuova ATS 5aa e la rimanente ZUT 5.12 al
netto della mezzeria delle strade che le circondano.
La riorganizzazione fisico-funzionale delle aree, proposta dalla
presente variante, comprensiva della creazione della nuova ATS,
nonché la previsione di conservazione del padiglione ovest
del lotto 3 (previsto in demolizione nel P.P.) comporta un aumento
di circa 629 mq. sul totale di aree destinate a servizi pubblici,
rispetto alle quantità inizialmente individuate dal P.P..
Va rilevato, altresì, che il predetto padiglione sviluppa
una quantità, in termini di superfici di pavimento, pari
a circa 2500 mq che, seppur non conteggiabili ai fini degli standard
urbanistici, costituiscono una ulteriore risorsa per l'insediamento
di un polo di servizi integrati.
Premesso che i lotti definiti dalla presente variante potranno
essere articolati in fase esecutiva in più unità
minime di intervento, per garantire lesigenza primaria di
unitarietà formale e gestionale, si impone comunque di
subordinare i singoli interventi alla predisposizione di studi
progettuali di fattibilità per ciascun lotto, individuando
i caratteri architettonici e compositivi che sottendono allunitarietà
formale degli stessi.
Gli studi progettuali di fattibilità dovranno dimostrare,
inoltre, il rispetto del dimensionamento definito dalla scheda
normativa di piano.
Per quanto riguarda la nuova Area da trasformare per servizi "5aa
- INCET 2", si specifica che per tali ambiti il PRG prevede,
in alternativa allacquisizione diretta da parte dellAmministrazione
con le modalità di esproprio, che una parte dellarea
possa essere trasformata per utilizzazioni private e la rimanente
parte venga ceduta gratuitamente alla Città per realizzare
servizi pubblici.
In questo caso, la trasformazione dellambito è regolata
dallart.7 delle NUEA e dalle prescrizioni contenute nelle
relative schede normative.
La progettazione architettonica dei nuovi corpi di fabbrica, che
costituiranno completamento dell'intervento residenziale, deve
essere omogenea agli edifici realizzati sullo stesso lotto. Larea
libera del lotto è destinata a verde privato; il lotto
numero 2, corrispondente allex lotto II, è destinato
ad attività di servizio alle persone e alle imprese (ASPI).
La quota ASPI totale della ZUT viene aumentata di 500 mq, insediabili
nel lotto 2, rispetto alla quota prevista dal P.P., per permettere
la piena utilizzazione delledificio esistente e per ospitare
tutte le attività attualmente presenti, mentre il lotto
numero 3, corrispondente agli ex lotti III e IV, è interamente
destinato a servizi pubblici.
Si propone di consentire una scelta il più possibile ampia
dei servizi da insediare, in funzione delle esigenze che nel tempo
emergeranno, anche attraverso la costruzione di un processo partecipato
sullutilizzo degli immobili di proprietà della Città.
La variante propone di conservare anche il padiglione più
ad ovest, che il P.P. consentiva di demolire per permettere la
realizzazione di uno spazio aperto di relazione, poiché
in virtù delle loro dimensioni e caratteristiche, tali
edifici risultano idonei ad accogliere attività che necessitano,
per il loro svolgimento, di grandi volumetrie.
Per il loro rilevante interesse architettonico, tale struttura
a padiglione è stata riconosciuta dalla Soprintendenza
ai Beni Culturali e Ambientali come degna di essere conservata
e recuperata.
La compresenza dei sopracitati servizi pubblici con lattività
commerciale esistente potrà costituire un interessante
polo di attrazione per il circostante quartiere.
Nell ex lotto IV è prevista la conservazione dellorganismo
edilizio originario, composto da tre maniche parallele alla via
Banfo, che dovrà essere salvaguardato e valorizzato nel
sistema costruttivo a colonnati portanti in ghisa, mentre è
ammessa la demolizione dei bassi fabbricati e delle strutture
in cemento armato addossate a tale edificio.
Il lotto numero 4 è destinato a verde pubblico e parcheggi.
Nel sottosuolo è possibile realizzare un parcheggio pubblico:
in tale caso dovrà essere garantita una quota minima del
60% per la realizzazione del verde in piena terra (non su soletta).
Si precisa che detta opzione non rientra nel conteggio dei servizi
pubblici offerti dalla presente variante.
In sintesi la variante prevede:
a) la modifica della perimetrazione dell'ambito 5.12 coincidente
con l'isolato compreso tra corso Vigevano e le vie Cigna, Courmayeur,
Banfo;
b) la riclassificazione in area da trasformare per servizi denominata
"Ambito 5aa INCET 2" per la restante parte esclusa dall'ambito
5.12; (vedasi estratto planimetrico, scala 1:5000, della Variante
- allegato "d ");
c) la modifica della scheda normativa relativa all'ambito 5.12
(vedasi allegato "f ");
d) linserimento della tavola allegata alla scheda normativa
modificata dell'ambito 5.12 (vedasi allegato "g");
e) la modifica dell'elenco degli ambiti delle aree da trasformare
per servizi (art. 20) contenuto nelle NUEA Schede Normative con
l'inserimento del nuovo "Ambito 5aa - INCET 2";
f) linserimento nelle NUEA Schede Normative della scheda
normativa relativa al nuovo "Ambito 5aa - INCET 2".
Il presente provvedimento comporta un modesto incremento sul totale
delle aree destinate a servizi pubblici (+ 629 mq) rispetto alle
quantità di cui al P.P..
Si specifica, inoltre, che per quanto attiene la quantità
globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali
al PRG vigente adottate ed approvate successivamente alla data
di approvazione del PRG, compreso il presente provvedimento, non
sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma
4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale,
non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali
vigenti e costituisce variante parziale al PRG vigente ai sensi
dell'art. 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento è altresì coerente con
il Piano di Zonizzazione Acustica avviato dalla Giunta Comunale
con deliberazione del 26 novembre 2002 (mecc. 2002 10032/021),
così come risulta dal parere espresso dal Settore Tutela
Ambiente che trovasi nellallegato n. 1.
Il provvedimento è stato trasmesso al Consiglio della Circoscrizione
6 per l'espressione del parere di merito sulla variante.
Il predetto Consiglio Circoscrizionale ha espresso parere favorevole
(all. 2 - n. ), con l'espressa indicazione relativa all'individuazione
di "Residenze per Anziani" nell'area e, nello specifico,
un'ipotesi di struttura articolata in mini alloggi e relativo
centro servizi collettivi aperto anche agli anziani del territorio,
gestito in collaborazione con i servizi socio-assistenziali della
Circoscrizione.
Quanto richiesto dal Consiglio della Circoscrizione 6 è
previsto all'interno delle destinazioni, individuate dalla presente
variante, per i lotti 3 - 4 - 5.
Tali lotti sono espressamente destinati alla realizzazione di
"servizi pubblici" che comprendono anche le attività
richieste.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale
n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale del 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R. la
variante n. 92 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino,
concernente la modifica della perimetrazione dell'ambito 5.12
coincidente con l'isolato compreso tra corso Vigevano e le vie
Cigna, Courmayeur, Banfo; la riclassificazione in area da trasformare
per servizi denominata "Ambito 5aa - INCET 2" per la
restante parte esclusa dall'ambito 5.12; la modifica della scheda
normativa relativa all'ambito 5.12; linserimento della tavola
allegata alla scheda normativa modificata dell'ambito 5.12; la
modifica dell'elenco degli ambiti delle aree da trasformare per
servizi (art. 20) contenuto nelle NUEA Schede Normative, con l'inserimento
del nuovo "Ambito 5aa - INCET 2"; linserimento
nelle NUEA Schede Normative della scheda normativa relativa al
nuovo "Ambito 5aa - INCET 2", così come specificato
in narrativa e, più in dettaglio, nellallegato tecnico
n. 1 quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
(all. 1 - n. ).
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul Bilancio;
2) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.