Servizio Centrale Consiglio Comunale

n. ord. 126
2004 04834/002

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 18 OTTOBRE 2004
(proposta dei cittadini titolari dei diritti di partecipazione ai sensi dell’art. 16 dello Statuto della Città)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: TUTELA DEL VERDE E DELLE ALBERATE.

   L’Amministrazione Comunale di Torino ha affrontato negli ultimi dieci anni un periodo di intense trasformazioni urbanistiche, avviatesi dopo l’adozione del nuovo P.R.G.C. (12 dicembre 1993) e la sua definitiva approvazione da parte della Regione Piemonte (maggio 1995). Queste trasformazioni hanno riguardato sia vaste aree di proprietà pubblica, sia vaste aree di proprietà privata, nelle Zone Urbane di Trasformazione, con il passaggio dalla destinazione industriale alla destinazione residenziale e a servizi; contestualmente si sono avviati grandi interventi infrastrutturali (nuove linee di trasporto pubblico, nuovi assi viari, sottopassi e realizzazione del Passante Ferroviario, linea 1 della Metropolitana), che stanno modificando profondamente l’assetto di Torino.

   Con le norme di tutela contenute all’interno delle N.U.E.A. (Norme Urbanistiche Edilizie di Attuazione del P.R.G.C.) richiamate nell’art. 27 ("Norme di tutela ambientale") ed il riferimento alle leggi regionali e nazionali (in particolare n. 1089 e 1497 del 1939, nonché la 431 del 1985, "Legge Galasso", ora riformulate con altre nel testo unico della 490) e alle procedure in materia di V.I.A. e di V.C.A., non appaiono sufficiunti a salvaguardare in particolare il grande patrimonio costituito dalle alberate cittadine, storiche e non, e più in generale il patrimonio diffuso costituito dalle aree verdi, dai parchi e dai giardini storici, dal "verde di quartiere".

   Dalla metà degli anni novanta in poi, le Amministrazioni che si sono susseguite hanno dovuto fare i conti anche con una crescente sensibilità da parte dei cittadini che, singolarmente o organizzati in comitati spontanei, con o senza la collaborazione delle associazioni ambientaliste, si sono opposti al taglio di alberi ed agli interventi sul verde di quartiere per far posto a parcheggi pertinenziali o pubblici, e ad infrastrutture comunque connesse alla viabilità.

   L’Amministrazione Comunale si è dotata, con delibera del Consiglio Comunale del 25 novembre 1993, di un "Regolamento dei lavori di ripristino conseguenti a manomissioni di aree verdi e alberate" di notevole importanza, ma rivolto soprattutto a comminare sanzioni pecuniarie e amministrative nei confronti dei responsabili d’interventi sul suolo pubblico della Città che vengano ad intaccare il patrimonio di verde pubblico esistente, con valutazioni di risarcimento che investono gli aspetti economici ma non certo il danno ambientale.

   Per quanto riguarda invece le aree verdi e le alberate di proprietà privata, se si escludono le fasce fluviali ed il territorio collinare (tutelati da norme di rango sovraordinato regionali e nazionali relative alle aree protette e alle aree ritenute di alto valore storico-ambientale), sono state proposte in sede di revisione del Regolamento Edilizio (già sottoposto all'esame delle Commissioni Consiliari competenti, a seguito dell'approvazione da parte della Giunta Comunale con deliberazione del 21 ottobre 2003 - mecc. 2003 08280/038) nuove, più dettagliate, norme di tutela, che risulta tuttavia opportuno vengano organicamente ricondotte ad un apposito regolamento.

   Si propone pertanto al Consiglio Comunale di avviare, con gli indirizzi sottoriportati, un percorso che conduca l’Amministrazione Comunale a dotarsi di norme più efficaci per la tutela del notevole patrimonio, sia pubblico che privato, di aree verdi e di alberate, per una sua più efficace salvaguardia e valorizzazione non solo in termini decorativi e ornamentali, ma soprattutto per la grande importanza che esso riveste in termini ambientali, con le sue ricadute positive sul microclima urbano.

   Difatti è ampiamente riconosciuto e confermato da numerose ricerche sanitarie e biologiche, che la presenza di quantità di alberi di alto fusto e di verde orizzontale in piena terra migliora sostanzialmente il microclima, la qualità dell'aria e il ciclo delle acque. Con l'impianto di centinaia di alberi e di ampie zone ricoperte da prato si ha un aumento delle zone d'ombra e dell'umidità con conseguente abbassamento della temperatura in tutta l’area interessata, con effetti significativi anche per un risparmio energetico determinato da un minor uso, nei mesi caldi, degli impianti di condizionamento. La barriera verde rende più salubre l'aria con un assorbimento diretto di sostanze inquinanti quali ozono, ossidi di azoto e di zolfo, l’intercettazione di particolato atmosferico (polvere, cenere, fumo), il rilascio di ossigeno grazie alla fotosintesi, l’evapotraspirazione e le ombreggiature che, abbassando la temperatura dell'aria, fanno calare i livelli di ozono.

   In particolare si rende necessario assumere indirizzi che:
-   vincolino alla tutela tutte le alberature oltre determinate dimensioni;
-   limitino gli abbattimenti con le condizioni di sostituzione;
-   prescrivano norme circa le opere edili private;
-   diano criteri dimensionali circa la progettazione delle aree verdi.

   Tali indirizzi dovranno essere introdotti attraverso un apposito "Regolamento per la tutela del verde pubblico e privato", da redigere a cura della Divisione Ambiente e Verde Pubblico della Città. Come base di lavoro ai fini di una sua elaborazione potrà essere assunto il riferimento ai regolamenti già adottati da altre città (ad esempio i Regolamenti attualmente in vigore per i Comuni di Bologna, approvato nel gennaio 1998, e di Firenze, approvato nel 1991).

   Sia il nuovo Regolamento Edilizio, in fase di approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale, che le norme Urbanistiche Edilizie di Attuazione del P.R.G.C., dovranno essere oggetto di specifiche modifiche al fine di recepire le disposizioni contenute nel "Regolamento per la tutela del verde pubblico e privato".

   Risulta infine opportuno che il "Regolamento dei lavori di ripristino conseguenti a manomissioni di aree verdi e alberate" sopra richiamato venga integrato con la previsione che, in caso di grave manomissione, sia sanzionato anche il danno ambientale (e non solo il valore economico ed ornamentale), e siano introdotte norme più severe in merito alla salvaguardia dell'apparato radicale delle alberate.

   Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento è stata richiesta, in data 14 giugno 2004, prot. n. 2927, l'espressione dei pareri dei Consigli Circoscrizionali.

   Le Circoscrizioni 4 e 8 non hanno espresso parere.

   La Circoscrizione 1 ha espresso parere sfavorevole sulla proposta di deliberazione in quanto troppo restrittiva sia per quel che concerne la realizzazione di opere infrastrutturali che per gli interventi nelle aree verdi ed alberate di proprietà privata (all. 3 - n. ).

   Le Circoscrizioni 3, 5, 6 e 9 hanno espresso parere favorevole (all. 4-7 - nn. ).

   La Circoscrizione 2 ha espresso parere favorevole auspicando: immediata attuazione della deliberazione; coinvolgimento delle Circoscrizioni nella fase progettuale; coinvolgimento nella progettazione di Enti e Istituti di ricerca competenti in materia (all. 8 - n. ).

   La Circoscrizione 7 ha espresso parere favorevole limitatamente ai punti 1) - 2) - 3) - 5) del dispositivo e diniego per il punto 4) (all. 9 - n. ).

La Circoscrizione 10 ha espresso parere favorevole con proposta di emendamento (all. 10 - n.                      ).

   Tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO COMUNALE

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

   Visto l’art. 14 dello Statuto della Città;

   Visto l’art. 9 del Regolamento delle modalità procedurali per istanze, petizioni e proposte di deliberazione d’iniziativa popolare;

   Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
   favorevole sulla regolarità tecnica (all. 1 e 2 - nn. );
   favorevole sulla regolarità contabile;

D E L I B E R A

1)   di dare mandato alla Divisione Ambiente e Verde Pubblico di redigere, in tempi congruenti con la sua approvazione entro la scadenza dell'attuale tornata amministrativa, un "Regolamento per la tutela del verde, sia pubblico che privato" secondo quanto indicato in narrativa;

2)   di prevedere che sia il nuovo Regolamento Edilizio, in fase di approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale, che le Norme Urbanistiche Edilizie di Attuazione del P.R.G.C., dovranno essere oggetto di specifiche modifiche al fine di recepire le disposizioni contenute nel "Regolamento per la tutela del verde pubblico e privato";

3)   di dare mandato alla Divisione Ambiente e Verde Pubblico di effettuare contestualmente una revisione del "Regolamento dei lavori di ripristino", che verrà ricompreso all’interno del "Regolamento per la tutela del verde pubblico e privato", integrandolo sia per una parte in cui venga specificato e valutato anche il danno ambientale in caso di grave manomissione, e non solo il valore economico ed ornamentale, sia con norme più severe in merito alla salvaguardia dell’apparato radicale delle alberate.