Servizio Centrale Giunta, Contratti e Appalti
Settore Contratti

n. ord. 54
2004 03979/003

 

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 31 MAGGIO 2004

(proposta dalla G.C. 18 maggio 2004)

OGGETTO: EREDITA' EUNICE TINTI. ACCETTAZIONE.

Proposta dell'Assessore Bonino
e degli Assessori Peveraro e Pozzi.

In data 13 gennaio 2004 è deceduta in Luserna San Giovanni la signora Eunice Tinti, nata a Torino il 19 gennaio 1912, la quale dispose delle proprie sostanze per il tempo in cui avrebbe cessato di vivere con testamento olografo datato 5 luglio 1989, pubblicato con verbale a rogito notaio Enrico Mambretti repertorio n. 153424/13846 in data 23 marzo 2004.
Nella scheda testamentaria la signora Eunice Tinti indicò la propria volontà di lasciare tutto il suo "patrimonio, beni mobili ed immobili, nulla escluso né eccettuato, al Municipio di Torino al fine di costituire borse di studio per studenti che frequentino scuole statali (medie superiori) del Piemonte e che siano poveri e meritevoli per condotta, volontà e profitto. Dette borse dovranno essere intestate a mio nome ……. ".
In data 12 maggio 2004 è stato redatto il verbale di inventario dell’eredità con atti a rogito notaio Gallo-Orsi repertorio n. 3269 e 3270/1721.
Da tale atto risulta che nell’asse ereditario ricadono i seguenti beni:
Immobili:
- appartamento, con relativa cantina, sito in Torino in corso Galileo Ferraris n. 51, piano 1°, identificato al N.C.E.U. al Foglio 180 particella 48 sub. 3 zona censuaria 1, categoria A/3, classe 2, vani 5,5 rendita catastale Euro 695,93;
- appartamento, con relativa cantina, sito in Torre Pellice in viale Gilly n. 5 piano 1° interno 3, identificato al N.C.E.U. al foglio 18 particella 588 subalterno 7, categoria A/2, classe 2, vani 3,5 rendita catastale Euro 289,22.
Il valore degli alloggi (come da valutazione della Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo - Settore logistica e valutazioni prot. 1264 in data 13 maggio 2004) risulta essere di Euro 151.000,00 per l’alloggio di Torino e di Euro 28.000,00 per l’alloggio di Torre Pellice.
Beni mobili:
- presso San Paolo IMI S.p.A. Succursale 1 di corso Re Umberto 51/53 Torino: il conto corrente n. 00501/1000/150261 per Euro 22.728,64 (al 4 maggio 2004), ed un deposito titoli n. 00501/945940 per un valore complessivo di Euro 147.057,82 (al 4 maggio 2004);
- presso la Unicredit Banca S.p.A. - Agenzia di Torre Pellice, via Caduti per la Libertà n. 3: il conto corrente n. 5008154 per Euro 25.123,26 (al 26 aprile 2004); il conto titoli n. 8000693, intestato alla de cuius, per complessivi Euro 157.352,51 (al 26 aprile 2004).
- presso Posteitaliane S.p.A.- Filiale di Torino via Alfieri n. 10 il conto Bancoposta n. 11262102 per Euro 385,86 (al 7 aprile 2004);
- arredi degli alloggi per un valore complessivo di Euro 5.695,00;
- crediti nei confronti della Telecom Italia S.p.A. per complessivi Euro 59,71.
Passività:
Risultano esistenti alcuni debiti nei confronti dell’INPDAP, sede Territoriale di Torino per il recupero delle addizionali regionale e comunale all’IRPEF certificate nel CUD/2004 per complessivi Euro 370,98 e per la restituzione dei ratei pensione accreditati sul conto corrente Unicredit Banca di cui sopra per i mesi di febbraio e marzo per complessivi Euro 2.694,00, e così in totale Euro 3.064,98.
Il valore complessivo dell’asse ereditario, quale risulta dai verbali di inventario e dalla valutazione della Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo - Settore logistica e valutazioni, è il seguente:
- attivo Euro 537.402,80;
- passivo Euro 3.064,98.
Come sopra riportato, la scheda testamentaria appone un onere all’istituzione di erede e cioè la costituzione di borse di studio intestate alla de cuius "per studenti che frequentino scuole statali (medie superiori) del Piemonte e che siano poveri e meritevoli per condotta, volontà e profitto". L’onere dà luogo ad una obbligazione a carico dell’onerato, che quindi è tenuto all’adempimento: l’art. 648 del codice civile stabilisce che, in caso di inadempimento dell’onere, l’autorità giudiziaria possa risolvere la disposizione testamentaria se la risoluzione stessa sia stata prevista dal testatore o se l’adempimento dell’onere abbia costituito il solo motivo determinante della disposizione. Si fa, altresì, presente che, ai sensi dell’art. 647 c.c., l’onere impossibile o illecito si considera come non apposto, salvo abbia rappresentato il motivo determinante la disposizione testamentaria, nel qual caso rende nulla la disposizione medesima.
La Civica Amministrazione onerata deve pertanto adempiere l’onere summenzionato, salvo valutarne l’illiceità o l’impossibilità, che nel caso di specie non sussistono; per quanto riguarda, poi, l’adempimento dell’obbligazione, gli uffici competenti hanno valutato positivamente la possibilità di provvedervi.
Infine, nella scheda testamentaria sopra citata la signora Eunice Tinti nominò "esecutore testamentario il Signor Sindaco di Torino o chi per lui".
La nomina in questione, che dalla prevalente dottrina viene considerata un ufficio privato, può dall’esecutore designato essere accettata o rifiutata. Si ritiene che, nel caso di specie, sia preferibile una non accettazione, anche se non necessariamente formalizzata come rinuncia, in quanto la figura dell’esecutore viene a coincidere con quella dell’erede, per cui sarà comunque la stessa Città ad amministrare l’intero compendio ereditario e a curare l’adempimento dell’onere; inoltre, a parte quest’ultimo, non esistono ulteriori disposizioni a titolo particolare, a cui dare esecuzione.
Nel complesso, quindi, preso atto che l’attivo ereditario è di gran lunga maggiore delle passività e che la Città ha possibilità di adempiere all’onere imposto, appare opportuno accettare con beneficio d’inventario l’eredità in questione.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di accettare, con beneficio d’inventario, l’eredità morendo dismessa dalla signora Eunice Tinti, deceduta in Luserna San Giovanni (Torino) il 13 gennaio 2004, previo testamento olografo, datato 5 luglio 1989 e pubblicato con verbale a rogito notaio Enrico Mambretti rep. 153424/13846 in data 23 marzo 2004;
2) di prendere atto che l’asse ereditario è costituito da tutti i beni mobili ed immobili e dalle passività elencati in premessa, il tutto come risulta nell’allegato verbale d’inventario (all. 1 - n.                           ) redatto a rogito Notaio Maurizio Gallo-Orsi repertori n. 3269 e 3270/1721 in data 12 maggio 2004;
3) di prendere altresì atto che il patrimonio ereditario ha una consistenza attiva di Euro 537.402,80 e passiva di Euro 3.064,98 e che l’eredità è gravata dall’onere di cui in narrativa, il quale sarà adempiuto dalla Civica Amministrazione;
4) di demandare alla Giunta Comunale e/o ai Dirigenti competenti l’assunzione di tutti quei provvedimenti che si rendessero necessari per l’adempimento dell’onere;
5) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.