Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 94
2004 03304/009
OGGETTO: STRADA DEL FRANCESE N. 141/20 - CONFERENZA DEI SERVIZI PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA VARIAZIONE URBANISTICA.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il recepimento del D.P.R. del 12 aprile 1996 "Indirizzi
in materia di Valutazione dellImpatto Ambientale" da
parte della Regione Piemonte si è realizzato con lemanazione
della Legge Regionale del 14 dicembre 1998 n. 40 "Disposizioni
concernenti la compatibilità ambientale e le procedure
di valutazione". La Regione Piemonte si è dotata,
così, di uno strumento legislativo capace di innescare
un processo che subordini programmazione, pianificazione e progettazione
alla valutazione preventiva delle ricadute ambientali.
La legge regionale definisce limpatto ambientale come linsieme
degli effetti diretti ed indiretti, a breve, medio e lungo termine,
permanenti e temporanei, singoli e cumulativi, positivi e negativi,
che la realizzazione delle opere o interventi comporta sullambiente
inteso come insieme complesso di sistemi naturali e antropici.
Sono oggetto della procedura di valutazione di impatto ambientale
sia progetti di opere ed interventi pubblici e privati, sia interventi
di modifica o di ampliamento su opere già esistenti. In
base allatto di indirizzo, i progetti sono divisi in due
gruppi di elenchi (Allegati A e B) a loro volta suddivisi in funzione
dellattribuzione della procedura di VIA a Regione, Province
e Comuni (autorità competenti). Tutti i progetti ricadenti
nellallegato A devono essere sottoposti obbligatoriamente
a valutazione, mentre i progetti inseriti nellallegato B
devono essere sottoposti alla fase di verifica se non ricadono,
neppure parzialmente, in aree naturali protette, localizzazione
che impone come obbligatoria la procedura di valutazione.
In particolare, per quanto concerne i rifiuti e gli imballaggi,
il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97) allart. 12 comma 3, prevede
che la pronuncia di compatibilità ambientale sia ricompresa
e coordinata con i procedimenti autorizzatori di carattere ambientale
ai sensi dellart. 13 della L.R. 40/98.
Il processo di coordinamento e di unificazione delle procedure
si realizza con la convocazione della Conferenza dei Servizi,
a cui prendono parte i settori Regionali e Provinciali competenti,
gli Enti Locali territoriali, sedi dellopera da valutare,
lEnte di gestione dellarea eventualmente protetta,
lAzienda Sanitaria Locale competente e lAgenzia Regionale
per la Protezione Ambientale.
Lautorizzazione alla realizzazione dellimpianto ai
sensi dellart. 27 del D.Lgs. 22/1997 stabilisce, inoltre,
che lapprovazione del progetto sostituisce ad ogni effetto
visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali,
provinciali e comunali per cui è possibile rilasciare unautorizzazione
unica che comprende sostanzialmente più atti. Nel caso
in esame viene pertanto assorbita anche lautorizzazione
ai sensi dellart. 6 del D.P.R. 203/88 relativamente alle
emissioni in atmosfera.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 27, comma 5, del D.Lgs. 22/1997
e s.m.i., ancora, l'approvazione del progetto "costituisce,
ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta
la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità
dei lavori".
Le aree interessate dal presente provvedimento sono ubicate in
adiacenza all'impianto esistente in Strada del Francese n. 141/20
di proprietà della ditta General Fusti, a nord della Tangenziale
Nord nelle vicinanze della discarica Basse di Stura ed ubicate
nella Circoscrizione Amministrativa n. 6.
In data 14 giugno 2002 la società General Fusti S.r.l.
di Torino ha presentato domanda di avvio della Fase di Specificazione
dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale della procedura
di VIA, ai sensi dell'art. 11, comma 2 della L.R. 40/98, relativamente
al progetto denominato: "Ampliamento dell'impianto chimico-fisico-biologico
esistente ed integrazione con una sezione di trattamento termico
con recupero di energia", da realizzarsi nel Comune di Torino,
Strada del Francese 141/20.
Dal progetto previsto deriva, infatti, un'opera rientrante nella
categoria progettuale n. 5 dell'allegato A2 della L.R. 40/1998:
"Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi,
mediante operazioni di cui all'allegato B ed all'allegato C, lettere
da R1 a R9, del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, ad
esclusione degli impianti di recupero sottoposti alle procedure
semplificate di cui agli articoli 31 e 33 del medesimo Decreto
Legislativo 22/1997".
Il progetto è stato, pertanto, sottoposto alla Fase di
Specificazione dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale
della procedura di VIA a norma dell'art. 11, comma 3 della citata
L.R. 40/1998 e per lo svolgimento dell'istruttoria è stato
attivato uno specifico gruppo di lavoro dell'organo tecnico, istituito
con D.G.P. 63-65326 del 14 aprile 1999 e s.m.i..
In data 9 luglio 2002 si è svolta la riunione della Conferenza
dei Servizi istituita per il procedimento di Specificazione a
seguito della quale è stata emessa la Determinazione Dirigenziale
n. 79-181249 del 9 agosto 2002.
Con tale provvedimento sono stati specificati i contenuti dello
Studio di Impatto Ambientale anticipando inoltre le prime valutazioni
istruttorie effettuate sul progetto preliminare, comprendenti
tra laltro lincompatibilità del progetto con
il Piano Regolatore Generale del Comune di Torino.
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 13 della L.R. 40/1998, sopra
richiamato, è stata attivata la Conferenza dei Servizi
alle cui sedute sono stati invitati i soggetti previsti dall'art.
9 della Legge Regionale stessa.
Con successive istanze di valutazione la società proponente,
ha richiesto una sospensione del procedimento di Valutazione di
Impatto Ambientale al fine di poter stralciare la sezione di incenerimento
degli olii medi di risulta e predisporre una revisione progettuale
limitatamente al solo ampliamento dellimpianto chimico-fisico-biologico.
In seguito, ha formulato istanza di riavvio del procedimento di
espressione del giudizio di compatibilità ambientale e
del rilascio coordinato delle autorizzazioni, limitatamente al
solo progetto stralcio: "Ampliamento dell'impianto
chimico-fisico-biologico esistente in Strada del Francese 141/20".
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 13 della L.R. 40/1998 è
stata attivata la Conferenza dei Servizi alle cui sedute sono
stati invitati i soggetti previsti dall'art. 9 della Legge Regionale
stessa: le sedute si sono svolte in data 4 novembre 2003 e 17
marzo 2004 presso l'Area Ambiente della Provincia di Torino.
Con note n. 293195 dell11 novembre 2003 e n. 296607 del
13 novembre 2003, a seguito delle determinazioni assunte nella
seduta della Conferenza di Servizi del 4 novembre 2003, la Provincia
ha provveduto a comunicare al proponente l'elenco delle integrazioni
necessarie per il completamento dell'istruttoria: parte della
documentazione richiesta è pervenuta a questa Provincia
in data 11 febbraio 2004 successivamente completata in data 17
febbraio 2004.
Il termine ultimo per l'espressione del giudizio di compatibilità
ambientale, a norma dell'art. 12, comma 6, della L.R. 40/1998,
è il 17 maggio 2004.
Il procedimento di rilascio del giudizio di compatibilità
ambientale, in ordine al progetto in argomento, assorbe i seguenti
pareri, nulla osta, consensi o provvedimenti di analoga natura,
che dovranno costituire parte integrante necessaria del giudizio
predetto:
- assenso di compatibilità urbanistica del Comune di Torino;
- parere ai sensi dellart. 7 del D.P.R. 203/88 del Comune
di Torino;
- parere dellA.R.P.A..
Sono ricompresi nel giudizio di compatibilità ambientale
e pertanto devono essere oggetto di rilascio coordinato in sede
di giudizio di compatibilità ambientale le seguenti autorizzazioni:
- approvazione del progetto, autorizzazione alla realizzazione
e contestuale autorizzazione allesercizio dellampliamento
dellimpianto di trattamento chimico-fisico-biologico, ai
sensi degli artt. 27 e 28 del D.Lgs. 22/97;
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dellart.
6 del D.P.R. 203/88.
Non verranno ricompresi nel giudizio stesso e pertanto si rimette
agli Enti competenti il rilascio dei seguenti provvedimenti:
- Certificato di Prevenzione Incendi da parte del Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco;
permesso di costruire ai sensi del D.P.R. 380/2001.
Il progetto di adeguamento dellimpianto chimico-fisico e
biologico persegue lobiettivo di aumentare il livello di
affidabilità e la capacità di trattamento dellimpianto.
Sotto il profilo di compatibilità ambientale, si rileva
quanto segue: il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
all'art. 14.6 delle N.T.A. prevede che per le aree di pregio ambientale
individuate negli strumenti urbanistici comunali come aree a parco
di interesse generale si applichino i disposti stabiliti dal P.R.G.C..
Eventuali mutamenti di destinazione d'uso saranno ammessi solo
per finalità compatibili con gli obiettivi di tutela e
di fruizione delle risorse naturalistiche dei siti o per casi
eccezionali e motivati. Dal momento che il P.R.G.C. di Torino
include il sito in questione nell'area per servizi "parchi
urbani e fluviali P33 Villaretto" esiste un parziale conflitto
con gli strumenti urbanistici sia comunali sia provinciali.
È inoltre presente un ulteriore elemento di progettualità
in corso a scala territoriale (il progetto "Corona Verde")
che occorre prendere in considerazione. Tale progetto è
finalizzato alla riqualificazione ambientale dell'area metropolitana
torinese, tra cui rientra anche il progetto "Tangenziale
Verde". L'obiettivo è costituire un parco territoriale
di connessione tra parchi urbani e regionali e l'ampliamento in
oggetto andrebbe a ricadere nell'ambito A: "Parco intercomunale
di riequilibrio ambientale e di connessione tra parchi urbani
e regionali" dove è prevista la realizzazione di un
bosco naturaliforme che costituisca barriera fonico-visiva nei
confronti degli insediamenti industriali esistenti.
I limiti di progetto del P.R.U.S.S.T. "Tangenziale Verde"
non interessano, direttamente, l'area in esame ma sono, tuttavia,
strettamente adiacenti ad essa.
A tal fine, si prevede in progetto la messa a dimora di un bosco
ripariale di circa 3.000 mq. allinterno dello stabilimento
e di una cortina alberata a mascheramento dellarea serbatoi,
onde mitigare limpatto visivo con un complessivo effetto
di miglioramento paesaggistico rispetto allesistente, in
coerenza con gli obiettivi di riqualificazione paesaggistica delle
aree limitrofe.
Tale previsione progettuale sarà inoltre oggetto di specifiche
prescrizioni al fine di assicurare una corretta costituzione e
transizione di specie arboree, nonché adeguati interventi
di manutenzione.
L'area destinata allinstallazione dei serbatoi di stoccaggio
e del sistema di trattamento delle emissioni odorigene è
destinata dal P.R.G.C. del Comune di Torino al Parco Urbano di
Villaretto ambito P33 finalizzato al: "recupero ed alla salvaguardia
dei valori paesaggistici e naturali, a garantire piena fruizione
dell'ambiente naturale, alla valorizzazione dell'attività
agricola".
Per quanto riguarda, pertanto, la realizzazione della vasca di
contenimento del nuovo parco serbatoi il progetto risulta, allo
stato attuale, non conforme alle previsioni urbanistiche vigenti,
mentre la collocazione territoriale dellimpianto esistente
oggetto di modifica sostanziale è coerente con le indicazioni
del P.R.G.C..
Il progetto in esame è sostanzialmente coerente con gli
obiettivi generali di miglioramento e tutela della qualità
ambientale, perseguiti dagli strumenti di pianificazione, ma non
si conforma agli obiettivi specifici per quanto riguarda la localizzazione
della vasca di contenimento dei serbatoi di stoccaggio dei reflui
che, seppur realizzata allinterno dellarea di proprietà
dello stabilimento ed in adiacenza ai capannoni esistenti, non
risulta conforme con le indicazione del P.R.G.C. di Torino.
Il contrasto con gli strumenti di pianificazione, ai sensi del
citato D.Lgs. 22/97 è superabile con l'approvazione del
progetto che costituisce variante allo strumento urbanistico comunale.
Considerato che:
con la realizzazione dellintervento in oggetto potranno
essere conseguiti sostanziali miglioramenti dellimpianto
attuale di trattamento dei rifiuti con sostanziale razionalizzazione
delle linee ed ottimizzazione dei processi;
- ladeguamento con tecnologie innovative dellimpianto
di trattamento consentono di ridurre la concentrazione di solfati,
la produzione di fanghi, il consumo di calce e di garantire una
maggior stabilità e sicurezza del processo;
- non sono emersi elementi tali da far ritenere che lintervento
in progetto possa aggravare, da un punto di vista ambientale,
la situazione esistente e futura dell'area in esame, anche in
relazione al fatto che si inseriscono nel contesto con adeguate
misure di mitigazione e presidi ambientali;
- sono da ritenersi efficaci le procedure proposte ed implementate
dalla società proponente finalizzate ad una corretta gestione
dellesercizio dellimpianto e di gestione delle emergenze;
- sulla base dei presidi previsti e delle valutazioni previsionali
condotte si ritiene compatibile l'impatto acustico post operam
che verrà comunque da subito monitorato al fine di verificare
la correttezza delle previsioni e di assicurare, se del caso,
ulteriori interventi di mitigazione;
- alcune prescrizioni di carattere progettuale e gestionale si
ritiene infine che potranno rivelarsi sufficienti a mitigare o
eliminare gli impatti ambientali residui ed a garantire la sicurezza,
per quanto di competenza, del progetto presentato.
Si evidenzia pertanto in conclusione che l'intervento proposto
è da ritenersi allo stato attuale compatibile sul piano
progettuale, ambientale e programmatico.
Lespressione del giudizio positivo di compatibilità
ambientale sarà in ogni caso subordinata al rispetto integrale,
da parte della società General Fusti S.r.l., delle prescrizioni
per la mitigazione, compensazione e/o monitoraggio degli impatti,
allegate all'atto autorizzativo quale parte integrante e sostanziale
dello stesso.
Lautorizzazione alla realizzazione ed allesercizio
dellimpianto è altresì subordinata al rispetto
integrale, da parte della società General Fusti S.r.l.,
delle prescrizioni relative alla realizzazione ed alla gestione
dellimpianto ed alle emissioni in atmosfera, allegate all'atto
autorizzativo quale parte integrante e sostanziale dello stesso.
Alla luce di quanto sopra esposto si propone di introdurre una
modifica allo strumento urbanistico vigente finalizzata alla realizzazione
degli interventi previsti dal progetto.
Ai sensi dellart. 14 ter della Legge 241/90, così
come modificato dalle Legge 340/2000, il Consiglio Comunale è
lOrgano competente che legittima la partecipazione di un
proprio rappresentante alla Conferenza di Servizi, qualora in
sede di Conferenza debbano essere approvati progetti e/o autorizzazioni
che presuppongano variazioni del Piano Regolatore vigente.
Il Piano Regolatore Generale della Città di Torino approvato
con deliberazione della Giunta Regionale n. 3 - 45091 il 21 aprile
1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995, destina
le aree interessate dal progetto ad aree per servizi pubblici,
in particolare ad aree a Parco ambito P33 "Parco del Villaretto".
La presente proposta di adeguamento consiste nellinserimento
della nuova Zona Urbana di Trasformazione ambito 2.7 denominato
"Sturetta Nord" e relativa scheda normativa.
Tale inserimento comporta la modifica dellattuale destinazione
duso da area a Parco urbano e fluviale P33 a Zona Urbana
di Trasformazione.
La variante al P.R.G. comporta inoltre una diminuzione delle aree
destinate a servizi pubblici Parco P33 (circa mq 3.577) e un aumento
di superficie delle aree destinate ad attività produttive
senza aumento di Superficie Lorda di Pavimento.
In particolare la proposta di variante prevede lampliamento
dellattuale complesso industriale di Strada del Francese,
che riguarda larea situata a nord est dellarea produttiva,
verso larea del Villaretto con lindividuazione di
una nuova Zona Urbana di Trasformazione denominata Ambito 2.7
"Sturetta Nord" denominata con superficie territoriale
pari a mq. 7.876 costituita da una superficie fondiaria destinata
esclusivamente ad impianti tecnici senza la realizzazione di nuova
Superficie Lorda di Pavimento e una superficie pari mq. 4.299
da destinare a servizi pubblici a Parco.
Lattuazione della Zona Urbana di Trasformazione è
pertanto subordinata alla dismissione delle aree a servizi.
In sede di discussione del provvedimento nella II Commissione
Consiliare Permanente, si era richiesto, altresì, il parere
della Circoscrizione VI la quale, con deliberazione di Consiglio
(mecc. 2004 05318/089) in data 30 giugno 2004, ha espresso parere
negativo (all. 2 - n. ).
Nel rinviare a quanto già ampiamente sopra illustrato e
considerato che la Circoscrizione non ha prodotto ulteriori e
specifiche motivazioni a supporto della sua espressione negativa,
non si può che ribadire l'opportunità di esprimere,
da parte della Città, parere favorevole.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale
n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di esprimere parere favorevole alla variazione urbanistica
al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, concernente le
modifiche descritte in premessa nellambito della Conferenza
di Servizi, legittimando o delegando un rappresentante della Città
a partecipare alla Conferenza esprimendo parere favorevole per
quanto concerne gli aspetti di variazione dello Strumento urbanistico
generale vigente (all. 1 - n. ).
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.