Consiglio Comunale
2004 02534/002
OGGETTO: LA POLITICA LOCALE DELL'ACQUA.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- laccesso allacqua nella quantità e qualità
sufficiente alla vita deve essere riconosciuto come un diritto
costituzionale umano e sociale, universale, indivisibile ed imprescrittibile;
- lacqua deve essere trattata come un bene comune appartenente
a tutti gli essere umani ed a tutte le specie viventi del Pianeta.
Gli ecosistemi devono essere considerati come dei beni comuni;
- le collettività pubbliche (dal Comune allo Stato, dalle
Unioni continentali alla Comunità mondiale) devono assicurare
il finanziamento degli investimenti necessari per concretizzare
il diritto allacqua potabile per tutti ed un uso "sostenibile"
del bene acqua;
- i cittadini devono partecipare su basi rappresentative e dirette
alla definizione ed alla realizzazione della politica dellacqua,
dal livello locale al livello mondiale;
- fin dal 1903 il Consiglio Comunale di Torino ha sempre ritenuto
che lacqua non debba formare oggetto di speculazione ed
ha perciò deliberato la costruzione e la gestione pubblica
dellAcquedotto Municipale;
- per oltre un secolo la proprietà e la gestione dellAcquedotto
è rimasta totalmente in mano pubblica, consentendo di estendere
lerogazione dellacqua a tutta la città, di
garantire la qualità e luniversalità del servizio,
conseguendo buoni risultati anche dal punto di vista economico;
- le trasformazioni societarie successivamente intervenute, dalla
gestione municipale "in economia" allAzienda Speciale
fino alla costituzione della SMAT S.p.A., hanno sempre confermato
il ruolo e la proprietà pubblica dellAzienda, e lAutorità
dAmbito, "anticipando" la recente normativa in
materia, ha proceduto allaffidamento diretto del servizio
idrico integrato alla SMAT;
- nella Risoluzione Finale del Forum Europeo delle Autorità
Locali di Saint Denis del 13 novembre 2003 si ribadisce che: "I
servizi di interesse generale devono essere preservati da qualunque
mercantilizzazione e dunque esclusi dal campo di negoziazione
dellAGCS. E alle autorità locali che spetta
il compito di definire le caratteristiche dei servizi pubblici
locali. Questo ruolo deve essere riconosciuto e garantito dalla
legislazione e la costituzione europee";
- il Parlamento Europeo ha modificato l11 marzo 2004 il
Documento "Strategie per il mercato interno - Priorità
2003-2006", approvando a grande maggioranza i seguenti emendamenti:
- "leuroparlamento ritiene che, essendo lacqua
un bene comune dellumanità, la gestione delle risorse
idriche non debba essere assoggettata alle norme del mercato interno
liberalizzato e privatizzato";
- "leuroparlamento raccomanda fortemente di cessare
ogni ulteriore forma di liberalizzazione dei servizi pubblici
come lacqua, la salute e leducazione";
- il 1 gennaio 2004 è entrato in vigore il nuovo art.
113 della Legge 267/2000 il quale, al punto 5, lettera c) stabilisce
che: "Lerogazione del servizio avviene
con conferimento
della titolarità del servizio
a società a
capitale interamente pubblico a condizione che lente o gli
enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla società
un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e
che la società realizza la parte più importante
della propria attività con lente o gli enti pubblici
che la controllano";
- la SMAT risponde ai requisiti suddetti in quanto:
- il 100% del capitale sociale è detenuto da Enti pubblici;
- realizza per tali Enti pressoché interamente la propria
attività;
Il Sindaco e la Giunta Comunale a sollecitare lAutorità
dAmbito Torinese affinché proceda subito allaffidamento
alla SMAT del servizio idrico integrato per un periodo minimo
di 20 anni, in applicazione del nuovo art. 113, comma 5, Legge
267/2000."