Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 173
2004 02201/009

CITTÀ  DI  TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 20 DICEMBRE 2004
(proposta dalla G.C. 23 marzo 2004)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: VARIANTE N. 82 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE IL COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO - ADOZIONE.

Proposta dell'Assessore Viano.

L'area oggetto del presente provvedimento, denominata "Murazzi", è ubicata nella Circoscrizione Amministrativa 1 - Centro Crocetta e comprende, in particolare, immobili per la quasi totalità di proprietà pubblica che delimitano l'affaccio sul fiume Po, e che vanno dal Ponte Umberto I al ponte Vittorio Emanuele I (piazza Vittorio Veneto e piazza Gran Madre) per proseguire fino alla corrispondenza del corso San Maurizio.
La suddetta area costituisce, nello specifico, l’argine del fiume Po, in sponda sinistra, tra il ponte di corso Vittorio Emanuele e quello di Piazza Vittorio, nel qual tratto sovrastante si sviluppano il corso Cairoli e il lungo Po Armando Diaz, che risultano destinati dal vigente P.R.G. in parte a "viabilità" e in parte a "verde pubblico", così come già prevedevano gli strumenti urbanistici generali del passato.
Negli anni sessanta si è assistito ad una fase di declino dell’area, caratterizzata dal degrado fisico al quale si è accompagnato quello socio-ambientale, tale da far assumere ai Murazzi sempre più l’identità di luogo esterno, escluso, di difficile frequentazione, terreno favorevole alla microcriminalità.
In considerazione delle suddette problematiche, la Città di Torino, al fine di recuperare tale porzione di territorio, ha avviato una serie di iniziative finalizzate alla rivalutazione del complesso "Murazzi" che da sempre ha rappresentato una risorsa per la Città.
Con il contributo di tali interventi, l'area ha, pertanto, iniziato ad accogliere locali ed attività che oggi rappresentano uno dei punti più caratterizzanti l'ambiente urbano cittadino.
Nonostante l’impegno profuso a favore della promozione e sviluppo di un sito urbano così caratteristico, permangono, però, elementi di criticità, in quanto, mentre risulta molto vivace durante il periodo estivo, ed in particolare nella fascia serale-notturna, per il resto dell'anno vive uno stato di completo abbandono.
Sino ad ora sono stati effettuati interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo che hanno interessato la risistemazione della rete fognaria, il potenziamento dell’illuminazione, l’impermeabilizzazione delle volte delle arcate, la pedonalizzazione dell’area e la cura dell’arredo urbano con il posizionamento di panchine, rastrelliere e fioriere. Altre iniziative, invece, sono state finalizzate a garantire e potenziare lo spazio come area aggregativa e di crescita culturale, attraverso la destinazione generale del luogo come spazio per attività socio-culturali, ambientali, ricreative e per il tempo libero.
L’Amministrazione Comunale, intende, ora, confermare e ottimizzare il processo di recupero e di valorizzazione dell’area come spazio per il tempo libero integrato con pubblici esercizi ed attività economiche.
A tale proposito, al fine di diversificare e incrementare le utenze, si intende affiancare alle attività preesistenti, storicamente consolidate, attività accessorie e pertinenti, funzionanti anche nelle ore diurne, che si snodino con continuità lungo tutta l’area, in modo da estendere il più possibile un "presidio attivo".
La vocazione dell’area, dovuta soprattutto agli aspetti ambientali e paesaggistici dei Murazzi, viene confermata dagli esempi che altre Città europee, in contesti analoghi, hanno attuato, valorizzando il patrimonio architettonico ed ambientale.
Pertanto, al fine di definire le modalità di questo processo di recupero che sia in grado non solo di garantire un buon livello di sicurezza ma conseguenti futuri investimenti, è stata indetta, con Atto del Sindaco del 25 novembre 2002, una Conferenza di Servizi.
In tale sede, oltrechè prendere atto delle problematiche sopra menzionate, si è discusso circa la necessità di coordinare i diversi strumenti programmatori e pianificatori in funzione di un utilizzo che tenga conto delle particolarità del sito, nonché dei vincoli presenti in esso.
La Conferenza di Servizi ha, così, ritenuto di procedere attraverso la presente proposta di variante alla modifica della disciplina urbanistica per l’area in questione.
Ai lavori della Conferenza si è affiancato lo studio di una società di consulenza che ha definito il contesto di rischio cui sarebbe soggetto il complesso, attribuendogli una destinazione urbanistica di area per servizi con previsione di insediare attività polifunzionali, ovvero attività di servizio istituzionali, attività per il tempo libero e pubblici esercizi, come meglio specificato nel capitolo di inquadramento urbanistico.
Considerate le caratteristiche degli immobili, la loro localizzazione, la destinazione d’uso, si è evidenziata la necessità di sviluppare e predisporre oltre allo studio del rischio, propedeutico alla variante, un "piano di gestione della crisi", quale elemento imprescindibile per un programma volto al pieno utilizzo dei "Murazzi". Tale gestione che compete nello specifico alla Protezione Civile potrà avvalersi di elementi e analisi ulteriori e comparative.
La scheda normativa n. 30, allegata alle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione (N.U.E.A.) del P.R.G. disciplina l’ambito "Piazza Vittorio - sponde del Po", individuato da uno specifico perimetro di studio, delineando gli obiettivi prioritari della riqualificazione, demandando la definizione puntuale degli interventi a studi particolareggiati o a concorsi di idee.
Come già, peraltro, precisato nella deliberazione approvata dal Consiglio Comunale in data 7 maggio 2003, avente ad oggetto la definizione delle aree da assoggettarsi a concorso di idee all'interno del perimetro di studio, si conferma l'esclusione dal concorso degli interventi di sistemazione delle facciate e della banchina dei Murazzi, mentre potranno essere demandate alla fase concorsuale le soluzioni progettuali per gli arredi e gli allestimenti esterni (dehors, fioriere, banchine, ringhiere, ecc.).
L'attuazione di interventi di carattere urbanistico - edilizio è subordinata a limiti di tutela storico-ambientale e a vincoli di carattere idrogeologici, riportati nelle tavole allegate al P.R.G., di seguito brevemente descritti.
Nell’allegato tecnico n. 14 al P.R.G. "Immobili soggetti a vincolo ai sensi delle Leggi 1089/39 e 1497/39" i Murazzi sono, inoltre, indicati come "immobili vincolati, oggetto di notifica Ministeriale tutelati ai sensi della Legge 1497 del 20 giugno 1939".
Il complesso dei Murazzi è compreso nell’elenco degli immobili vincolati ai sensi della Legge 1089/39 e s.m.i. ed è, pertanto, soggetto al parere vincolante della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte. In riferimento a tale vincolo imposto ai sensi della Legge 1089/39 e s.m.i., i Murazzi sono considerati "emergenze architettoniche di rilevante interesse storico culturale". Le destinazioni d'uso ammesse sono quelle originali o storicamente consolidate ovvero, per gli usi pubblici o d'interesse pubblico quelle compatibili con la conservazione e coerenti con l'impianto originario.
Per quanto attiene gli strumenti di pianificazione di competenza sovracomunale il complesso dei Murazzi è compreso nel Piano Territoriale Operativo (P.T.O.) del Po, e nel Piano d’Area "Sistema delle Aree Protette della Fascia fluviale del Po".
In data 30 maggio 2002, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la variante del Piano d'Area del Parco fluviale del Po - Tratto Torinese, predisposta per adeguare il Piano soprarichiamato agli ampliamenti e alle modifiche dei confini disposti con L.R. 65/95.
Nel Piano d'Area, l'ambito in oggetto è inserito in zona urbanizzata U, classe U1 (zone urbanizzate, caratterizzate da impianti urbanistici e infrastrutturali completi o in via di completamento, con presenza di servizi e funzioni di vario livello di centralità, suscettibili di svolgere un ruolo di interesse nell'organizzazione della fruizione della fascia fluviale e di determinare interferenze più o meno importanti nell'ecosistema fluviale).
Il complesso dei Murazzi è, infine, interessato dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali del Bacino del Po (P.S.F.F.), approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) in data 24 luglio 1998 e dal Progetto Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.), approvato con D.P.C.M. in data 24 maggio 2001.
Con deliberazione n. 19/2001 in data 26 aprile 2001 l’Autorità di Bacino ha adottato il Progetto di Piano stralcio di Integrazione al P.A.I.. Tale Piano, elaborato a seguito dell’evento alluvionale dell’ottobre 2000, contiene alcune proposte di modifica alle fasce fluviali approvate con gli strumenti sopracitati. Attualmente tale Piano non esercita salvaguardia.
Il P.A.I. individua le fasce fluviali classificandole in A, B e C. Il complesso dei Murazzi è interessato dalla fascia B coincidente con la fascia A, i cui interventi sono regolamentati dalle Norme di Attuazione del P.A.I.
La Fascia A corrisponde alla "Fascia di deflusso della piena costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente del deflusso della corrente per la piena di riferimento, (…) ovvero che è costituita dall'insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena".
La Fascia B corrisponde alla "Fascia di esondazione, esterna alla precedente, costituita dalla porzione di territorio interessata da inondazione al verificarsi della piena di riferimento".
Il limite di tale fascia si estende fino al punto in cui le quote naturali del terreno sono superiori ai livelli idrici corrispondenti alla piena di riferimento, ovvero sino alle opere idrauliche esistenti o programmate di controllo delle inondazioni (argini o altre opere di contenimento).
Premesso quanto sopra, preso atto delle osservazioni, dei pareri e delle segnalazioni emerse in sede di Conferenza di Servizi, al fine di dare concreta attuazione ai programmi e agli interventi sopra esposti, ritenuti dall'Amministrazione di pubblico interesse, si può, pertanto, procedere all’adozione della variante, quale definita nella Conferenza di Servizi, che si configura come variante parziale ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R.
In particolare, la variante prevede:
A) l'inserimento all'art. 19 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del nuovo comma 16bis "Complesso dei Murazzi del Po", inserito all'interno delle "aree per verde e servizi con prescrizioni particolari comprese in ambiti di riqualificazione dello spazio pubblico" con il seguente testo:
"16bis Complesso dei Murazzi del Po
L’ambito è oggetto di interventi finalizzati alla valorizzazione e riqualificazione complessiva dei cosiddetti Murazzi del Po.
Tale area è interessata da progetti ed interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo riguardanti la rete fognaria, il potenziamento dell’illuminazione, l’impermeabilizzazione delle volte e delle arcate, la pedonalizzazione dell’area, nonché da tutti gli interventi di arredo urbano, volti a migliorare in modo coordinato l’aspetto e la fruibilità del complesso (panchine, fioriere, rastrelliere, ringhiere, balaustre ecc.).
L’area è inoltre interessata dal progetto Torino Città d’Acque rispetto al quale gli interventi dovranno essere coordinati, comprese eventuali localizzazioni e relative infrastrutture di attracco per galleggianti.
Nei locali ricavati nelle arcate si potranno effettuare interventi volti all’adeguamento funzionale.
L'attuale superficie lorda di pavimento del complesso non può essere implementata se non per la realizzazione di soppalchi; sono esclusi interventi volti ad accorpare unità immobiliari diverse dalle arcate.
In particolare, al fine di garantire la sicurezza e la funzionalità dei locali, si potranno attuare interventi fino alla ristrutturazione edilizia, secondo le definizioni contenute nell’allegato A delle presenti norme.
L’area oggetto di riqualificazione prevede il mantenimento ed il potenziamento come spazio aggregativo nel quale si allocheranno attività socio-culturali, ambientali, ricreative, per il tempo libero e attività economiche.
In particolare le destinazioni ammesse all’interno dell’ambito sono:
nella parte alta - corso Cairoli/lungo Po Diaz - viabilità, verde, parcheggi;
nelle arcate e negli spazi antistanti, verde, attrezzature di interesse comune, attività di servizio alle persone e alle imprese (pubblici esercizi, attività commerciali, attività artigianali).
Devono essere, inoltre, riservati spazi destinati ad ospitare le attività legate all'uso del fiume quali: canottaggio, noleggio, rimessaggio, manutenzione barche.
È, inoltre, sempre ammesso l’uso temporaneo per manifestazioni culturali, sportive, ricreative, fieristico-espositive e relative attrezzature.
I progetti e gli interventi devono rispettare i criteri di armonioso e corretto inserimento architettonico - ambientale e paesaggistico nel rispetto della percezione degli stessi dal fiume così come previsto dal Piano d’Area, anche tramite specifica regolamentazione. Qualora si rendesse necessario, gli stessi dovranno inoltre essere sottoposti al competente parere preventivo degli Enti interessati, quali: Autorità di Bacino, Agenzia Interregionale per il Po (A.I.Po), Ente Parco, Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, Regione ed eventuali altri enti competenti.
Per la particolare natura del sito l’ambito dovrà essere oggetto di specifico Piano di Protezione civile volto alla tempestiva comunicazione di eventuali situazioni di rischio a tutti gli interessati e al fine della salvaguardia ed incolumità delle persone.
Dovrà essere altresì prevista specifica analisi di coerenza con il Piano di zonizzazione acustica. L’attuazione del servizio potrà avvenire con le modalità previste dall’art. 19, commi 4, 5 e 6. In ogni caso l’uso dei locali e degli spazi antistanti, compresa la tutela del percorso ciclopedonale, è subordinato alla sottoscrizione di specifico disciplinare finalizzato a garantire il rispetto delle condizioni di esercizio, dei vincoli insistenti sull’area e in generale la sicurezza e l’ordine pubblico";
B) l'inserimento di specifico elaborato grafico - schema delle destinazioni d'uso "Complesso dei Murazzi del Po", in scala 1:5.000, allegato in appendice all'art. 19 delle N.U.E.A., parte integrante e sostanziale del nuovo comma 16bis;
C) l'assoggettamento dell'area interessata dalla variante ai disposti del Piano Regolatore Generale afferenti alle "Aree per Servizi: generalità" di cui all'art. 19 delle N.U.E.A. nonché alle specifiche prescrizioni del comma 16bis e dell'allegato elaborato grafico - schema delle destinazioni d'uso "Complesso dei Murazzi del Po".
Il presente provvedimento non comporta alcuna variazione per quanto riguarda la quantità globale dei servizi e non produce gli effetti di cui al comma 4 dell'art. 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento è stato, altresì, confrontato con il piano di zonizzazione acustica, come da parere espresso dal Settore Tutela Ambiente in sede di conferenza, che si allega.
Il presente provvedimento, che si fonda sulle conclusioni della Conferenza di Servizi, ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi dell'art. 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.
Successivamente all'approvazione del presente provvedimento, si procederà all'aggiornamento delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione (art. 19, comma 16bis) del Piano Regolatore Generale in conformità alla variante precedentemente descritta.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Visto il parere della Circoscrizione n. 1 approvato dal Consiglio Circoscrizionale nella seduta del 3 maggio 2004, allegato al presente provvedimento (all. 3 - n.                            );
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R., la Variante n. 82 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, che prevede di aggiungere all'art. 19 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione il nuovo comma 16bis "Complesso dei Murazzi del Po", all'interno delle "aree per verde e servizi con prescrizioni particolari comprese in ambiti di riqualificazione dello spazio pubblico" e il conseguente specifico inserimento dell’elaborato grafico - schema delle destinazioni d'uso "Complesso dei Murazzi del Po", in scala 1:5.000, allegato in appendice all'art. 19 delle N.U.E.A., parte integrante e sostanziale del nuovo comma 16bis (all. 1-2 - nn.                             ).
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di prendere atto del parere della Circoscrizione n. 1, approvato dal Consiglio Circoscrizionale nella seduta del 3 maggio 2004, con le annesse osservazioni, nonché di quelle presentate dall'Ente Parco, e di approvare le relative controdeduzioni alle stesse, riportate nell'apposito documento allegato alla presente deliberazione (all. 4 - n.                                 );
3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


SUB-EMENDAMENTO ALL'ALLEGATO 4 - OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI -ALLEGATO ALL'EMENDAMENTO 4.

 

A pagina 3 il quinto capoverso: "I progetti e gli interventi ….. anche tramite specifica regolamentazione." è sostituito dal seguente:

"I progetti e gli interventi devono rispettare i criteri di armonioso e corretto inserimento architettonico - ambientale e paesaggistico nel rispetto della percezione degli stessi dal fiume così come previsto dal Piano d'Area, tramite specifico Regolamento che dovrà definire, tra gli altri, anche i criteri e le modalità di assegnazione delle arcate, la localizzazione e la distribuzione delle attività nelle stesse, da approvarsi in Consiglio Comunale.".