Consiglio Comunale

2004 01671/002

CITTÀ DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 8 marzo 2004

OGGETTO: TUTELA DELLA SALUTE IN CARCERE.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

INFORMATO CHE

-   dal 1° gennaio 2004 l’assistenza ai detenuti tossicodipendenti del carcere di Torino è passata alla gestione dell’ASL senza recuperare l’esperienza professionale decennale degli psicologi penitenziari, che svolgono presso la Casa Circondariale attività nei vari settori nel rispetto della funzione specifica di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento previsti dalla legge ed in considerazione del rischio e dei bisogni evidenziati;

-   tale situazione ha determinato la riduzione del numero di psicologi operanti presso la struttura carceraria, l’avvicendamento con altri operatori senza considerare il bagaglio esperenziale e il modello di intervento integrato previsto dal regime convenzionale precedente, la drastica riduzione del monte ore con ovvie ripercussioni e con possibili rischi su tutta la popolazione carceraria e non solo sui detenuti tossicodipendenti;

VISTO

-   il decreto 10 aprile 2002 su "Individuazione del personale operante negli Istituti penitenziari, nei settori della Prevenzione e dell’Assistenza ai detenuti e agli internati tossicodipendenti" e specificatamente l’art. 2;

-   il Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti D.P.R. 5 ottobre 1990 n. 309 e specificatamente gli articoli 94 e 96 relativi alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento;

-   la nota prot. 276430 del 2 luglio 2003 del Ministero di Grazia e Giustizia che si limita a comunicare il trasferimento dei rapporti convenzionali degli operatori del presidio per i detenuti tossicodipendenti dal Ministero stesso al Fondo Sanitario Nazionale, nulla statuendo in merito alla cessazione dei rapporti convenzionali;

-   la documentazione fornita e le dichiarazioni effettuate dagli Psicologi Penitenziari nel corso dell’audizione del 26 febbraio 2004 in IV CCP del Comune di Torino;

CONSIDERATO CHE

-   la positività dell’esperienza conseguita negli anni relativamente al trattamento e al sostegno delle persone detenute si è realizzata in un’ottica di promozione della salute, di integrazione tra servizi e settori, di costruzione del progetto individuale e di supporto alla relazione d’aiuto, di intervento sulla dimensione di gruppo;

-   la funzione sanitaria e psicologica svolta dagli operatori presso la Casa Circondariale "Lorusso - Cutugno" si svolge in una struttura complessa e articolata che coinvolge quotidianamente tra detenuti e operatori circa 2000 persone;

-   la modifica organizzativa posta all’attività sanitaria presso il carcere della Città risulta difforme rispetto a quanto applicato nelle altre regioni relativamente ai nuovi assetti funzionali ed organici previsti dalla normativa così come dimostrato dalla DGR della Regione Lazio del 4 luglio 2003 n. 605 "Presa d'atto delle disposizioni contenute nel DPCM 10 aprile 2002 relativo al personale operante negli Istituti penitenziari, nel settore prevenzione e assistenza ai detenuti e agli internati tossicodipendenti";

-   il servizio ai detenuti tossicodipendenti si è sviluppato senza soluzione di continuità dal 1992 ad opera del Ministero di Grazia e Giustizia di concerto con il Ministero della Sanità.

INVITA

il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso gli organismi competenti affinché:

-   venga rispettata nella sua integrità la funzione specifica prevista dalla legge negli ambiti della prevenzione, cura e riabilitazione;

-   per il 2004 siano garantite la continuità del servizio erogato ai tossicodipendenti e gli esperti sino ad oggi impiegati come nel 2003 collaborando gradualmente anche con la Città all’individuazione dei punti innovativi contenuti nel passaggio del presidio dal Ministero di Grazia e Giustizia al Ministero della Sanità, in una prospettiva di attenzione alle problematiche del trattamento volto al reinserimento sociale;

-   possano essere pienamente valorizzate le competenze professionali acquisite dal personale scelto per via concorsuale (esperti ex art. 80: psicologi e criminologi);

-   non vengano disperse le esperienze conseguite e le ricadute positive del modello operativo applicato in questi anni all’interno dell’Istituto con la riduzione dei gesti autolesivi e cessazione dei suicidi e all’esterno, dopo la dimissione dal carcere, l’attuazione di progetti di formazione e reinserimento professionale ed inserimento sociale."