Consiglio Comunale

2004 00863/002

CITTA' DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 16 febbraio 2004

OGGETTO: GUERRA IN IRAQ.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

-   i focolai di tensione e la spirale di violenza e di odio innescate dal conflitto iracheno ed alimentate dall'occupazione politico-militare del contingente anglo-americano destano crescenti ed allarmanti preoccupazioni presso tutta la comunità internazionale, ed il rischio dell'estendersi del conflitto ad altre zone è altamente probabile come dimostrano le sanzioni nei confronti della Siria;

-   soldati e civili italiani sono tuttora in Iraq con un mandato che viola l'articolo 11 della Costituzione e sono di fatto parte integrante di un'occupazione militare mentre il Governo Italiano attribuisce loro compiti di carattere umanitario;

-   l'ambiguità della missione italiana, oltre a rendere sempre più difficile un rapporto diretto con il popolo iracheno, continua a costituire un ulteriore elemento di pericolo, che ha raggiunto il suo culmine con la strage di Nassirya, per il nostro contingente e per i nostri concittadini presenti in Iraq;

-   la guerra preventiva sferrata dall'Amministrazione americana ha inasprito il terrorismo, il fanatismo religioso ed ha allargato il solco tra i Paesi dell'occidente e quelli di religione islamica;

-   la presunta esistenza di quell'arsenale di armi di distruzione di massa che aveva costituito il "casus belli", lungamente dibattuto anche in sede ONU, e che aveva legittimato l'amministrazione Bush ad invadere l'Iraq, non ha ancora, ad oggi, ricevuto conferma;

-   l'unilateralità che ha ispirato l'intervento militare anglo-americano in Iraq e che è alla base dell'incapacità non soltanto di ricostituire la pace e la stabilità nei territori teatro del conflitto, ma anche di concludere il conflitto stesso, evidenzia ancora una volta l'urgenza che debba essere l'intera comunità internazionale a trovare le strade alternative per la risoluzione dei complessi problemi che attanagliano la delicata regione del Medio Oriente;

CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO

-   di non rifinanziare la presenza del contingente militare in Iraq e di impegnarsi per l'avvio di un processo costituente garantito dall'ONU anche con l'invio di Caschi blu di nazioni che non abbiano partecipato alla guerra;

-   di intraprendere, con assoluta priorità quel dialogo politico-diplomatico con l'Organizzazione delle Nazioni Unite, volto a ricondurre la situazione irachena entro la cornice multilaterale garantita dalla massima istituzione internazionale quale è l'ONU."