Servizio Centrale Controllo Strategico e Direzionale
Sportello Unico per le Attività Produttive e
Fondi Strutturali U.E.

   n. ord.180
2003 10181/068

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 9 DICEMBRE 2003

(proposta dalla G.C. 25 novembre 2003)

OGGETTO: FONDAZIONE TORINO WIRELESS - PROPOSTE DI MODIFICA ALLO STATUTO.

Proposta dell'Assessore Dealessandri.

Il Consiglio Comunale con deliberazione del 16 dicembre 2002 (mecc. 2002 09133/068), immediatamente eseguibile, esecutiva dal 30 dicembre 2002, , ha approvato la costituzione della "Fondazione Torino Wireless" e, contestualmente, gli schemi di statuto e di atto costitutivo della Fondazione stessa.
La Fondazione è il soggetto chiamato a gestire quanto stabilito dal Protocollo d’intesa siglato in data 11 dicembre 2001 dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIUR), Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, aziende private, università, banche e istituzioni, che sancisce l’impegno delle parti a costituire a Torino e in Piemonte un distretto tecnologico avente come finalità la ricerca e lo sviluppo tecnologico di imprenditorialità nel campo del wireless.
Infatti, come specificato all’art. 3 dello Statuto, lo scopo della Fondazione consiste nel promuovere la creazione nella Regione Piemonte di un distretto tecnologico in cui attivare una strategia di rafforzamento delle attività di ricerca e di sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, nonché di accelerazione dell’insediamento e della crescita delle iniziative imprenditoriali afferenti il medesimo settore.
Per il conseguimento del proprio scopo la Fondazione svolge, sia direttamente che indirettamente, ogni attività sia ritenuta opportuna per favorire la nascita e lo sviluppo sul territorio piemontese di imprese operanti nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni (ICT).
La Fondazione è stata formalmente costituita in data 18 dicembre 2002, con rogito notaio Antonio Maria Marocco. Alla sottoscrizione dell’atto costitutivo, oltre alla Città di Torino, hanno partecipato i seguenti soggetti: Provincia di Torino, CCIAA di Torino, Unione Industriali di Torino, Finpiemonte (in nome e per conto della Regione), Politecnico, Università degli Studi, Istituto Superiore Mario Boella, FIAT, Telecom Italia STMicroelectronics, Alenia, San Paolo IMI, Unicredito Italiano. Atri soggetti, quali Motorola Inc., non hanno sottoscritto l’atto costitutivo in quanto per ragioni procedurali interne non erano ancora in possesso degli atti necessari, ma aderiranno appena possibile.
Nella stessa occasione sono stati nominati il Consiglio di Amministrazione e il Presidente.
E’ da rilevare, inoltre, che recentemente il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha ribadito l’impegno, anche finanziario, a partecipare e a sostenere l’iniziativa, così come previsto dall’art. 4 dell’accordo di programmazione negoziata sottoscritto dagli enti aderenti e approvato dalla Città con deliberazione del Consiglio Comunale del 16 dicembre 2002 (mecc. 2002 09133/068). Infatti il MIUR ha stabilito uno stanziamento di 26 milioni di Euro per attività di sostegno allo sviluppo e alla ricerca in raccordo con Torino Wireless per il triennio 2003-2005.
La Fondazione è da tempo quindi entrata nella sua piena operatività, stabilendo contatti con importanti "cluster" tecnologici nel mondo, riuscendo ad imporsi come modello per altre città italiane (Firenze, Napoli, Padova), e contribuendo alla preparazione delle linee guida per l’emissione di bandi di concorso per imprese ad alta tecnologia da parte del MIUR.
Proprio alla luce delle considerazioni sopra esposte il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, nella riunione in data 11 luglio 2003, ha deliberato di apportare allo Statuto alcune modifiche, resesi necessarie sia per rendere operativo in seno agli organi della Fondazione il nuovo ruolo che viene ad assumere il MIUR, sia per permettere di estendere la qualifica di fondatori a soggetti che non sono potuti intervenire alla sottoscrizione dell’atto costitutivo, ma che hanno partecipato o intendono partecipare alla Fondazione in tempi successivi al momento della sottoscrizione, cosi come esplicitato più sopra.
Inoltre, si rende necessario procedere alla correzione di alcuni errori meramente materiali incorsi nella stesura dell’atto statutario, oltre ad altre modifiche di minore entità, quali l’abrogazione della norma transitoria. Ciascuna modifica proposta è comunque evidenziata nell’allegato n. 1 al presente provvedimento, che pone a raffronto il testo vigente di Statuto ed il testo con le proposte di emendamento allo stesso.
Si rende pertanto necessario che la Città di Torino, nella sua qualità di socio fondatore della Fondazione proceda all’approvazione delle modifiche allo Statuto proposte dal Consiglio di Amministrazione nella deliberazione dell’11 luglio 2003.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni meglio espresse in premessa, che qui integralmente si richiamano e che fanno parte delle decisioni:
1) di approvare, per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente si richiamano, la proposta di modifiche agli artt. 1, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 16, nonché l’abrogazione dell’art. 19 dello Statuto della Fondazione "Torino Wireless", così come evidenziate nel testo allegato al presente provvedimento (all. 1 - n. ) e, conseguentemente, di approvare il nuovo testo di Statuto della Fondazione "Torino Wireless", costituente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all. 2 - n.                   );
2) di autorizzare l’ufficiale rogante ad apportare quelle modifiche di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore redazione dell’atto;
di dare atto che il presente provvedimento non comporta effetti diretti o indiretti sul Bilancio.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.