Divisione Economia e Sviluppo
Settore Mercati

n. ord. 192
2003 09615/058

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 15 DICEMBRE 2003

(proposta dalla G.C. 18 novembre 2003)

OGGETTO: ISTITUZIONE NUOVA TARIFFA PER APERTURE STRAORDINARIE DEL MERCATO ITTICO INGROSSO.

Proposta dell'Assessore Tessore.

Con deliberazione n. 2737 della Giunta Comunale d’urgenza in data 23 maggio 1983 (mecc. 8305247/16), esecutiva dal 6 luglio 1983, sono state approvate le nuove tariffe, canoni, diritti e contribuzioni dovute da operatori e utenti del Mercato Ittico Ingrosso.
Tale deliberazione prevedeva altresì, che le tariffe approvate fossero soggette, a partire dal luglio 1984, ad incrementi annui sulla scorta delle variazioni dell'indice nazionale dei prezzi all'ingrosso calcolato dall'ISTAT nei 12 mesi precedenti.
Con deliberazione n. 10451 della Giunta Comunale d’urgenza in data 28 dicembre 1984 (mecc. 8415989/16), esecutiva dal 26 febbraio 1985, sono state approvate le variazioni delle succitate tariffe per l'anno 1985, definendo più precisamente i criteri da utilizzare.
Nel corso degli anni gli aggiornamenti degli importi tariffari e l'istituzione di nuove tariffe sono stati indirizzati verso un'armonizzazione sia con l'andamento economico nazionale sia con gli adempimenti previsti dalle normative emanate per il comparto; inoltre è stato ridefinito il criterio per il calcolo delle variazioni a canoni e tariffe varie da applicare annualmente sulla scorta dell'aumento nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolata dall'ISTAT.
In questo ultimo biennio si è constatato un notevole incremento di richieste da parte dell'utenza, al fine di poter operare fuori dagli orari di apertura previsti e non rientranti nella calendarizzazione stabilita annualmente con Ordinanza Dirigenziale.
L'accoglimento di dette richieste ha comportato l'utilizzo del personale addetto al di fuori dell'orario di lavoro ordinario e pertanto un incremento dei costi sostenuti dall'Amministrazione.
In considerazione che tali richieste hanno carattere meramente eccezionale ed in funzione di esigenze individuali dell'utenza e che i criteri sanciti dal vigente Regolamento per il Mercato Ittico Ingrosso, stabiliscono che i proventi della gestione abbiano per obiettivo il raggiungimento del pareggio di bilancio e debbano essere commisurati a sostenere le spese necessarie al funzionamento del Mercato, tale problematica è stata portata all'attenzione della Commissione di Mercato che, nella seduta del 14 giugno 2002, ha approvato il criterio secondo il quale le aperture straordinarie del Mercato sono concesse con il concorso economico da parte dei Concessionari richiedenti, in funzione dei costi sostenuti dall'Ente Gestore per il personale necessario.
La valutazione oggettiva di tali costi di gestione, anche in funzione del recente rinnovo contrattuale del comparto Enti Locali, ha portato a ritenere necessario un contributo orario, da parte dei richiedenti, quantificato in Euro 15,00 per ogni unità operativa utilizzata.
Tale importo si ritiene congruo, quale concorso alle spese sostenute dall'Ente Gestore, in funzione degli effettivi costi di gestione del Servizio.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

di approvare l'istituzione di una nuova tariffa, relativa all'apertura straordinaria del Mercato Ittico Ingrosso, da addebitare ai Concessionari della struttura, richiedenti tale apertura in giornate festive o fuori dagli orari prestabiliti, quantificata in un importo orario pari ad Euro 15,00 per ogni unità operativa utilizzata. Le relative entrate saranno introitate alle competenti risorse di Bilancio.
Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata.