Consiglio Comunale
2003 09072/002
OGGETTO: PER UNA NUOVA CULTURA DELLA SALUTE: POLITICA, TECNICA, SCIENZA AL SERVIZIO DELLA SALUTE.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- la salute è un diritto umano fondamentale costituzionalmente riconosciuto;
- la salute delle persone rappresenta una pre-condizione per gli obiettivi di sviluppo di una società ispirata ai principi di equità e giustizia sociale;
- la salute delle persone è strettamente condizionata da come la società produce, si sviluppa e si organizza e risulta quindi notevolmente influenzata dai fattori legati allambiente, alla tecnica, al contesto sociale e agli stili di vita;
- i fattori determinanti della salute si distribuiscono nella popolazione in modo diseguale, spesso a svantaggio di alcuni gruppi sociali o di alcune aree e comunità più sfavorite;
- le scelte politiche e lallocazione delle risorse ai vari livelli istituzionali e in tutti i settori di competenza sono elementi fondamentali nella promozione della salute che possono essere misurati e ridefiniti rispetto ai risultati prodotti e alle alleanze sancite;
- il Comune, al pari di tutti gli Enti Locali, svolge un ruolo determinante nellorientare e nellesercitare scelte strategiche ed efficaci sul piano della promozione della salute in tutti i settori, in ambito proprio, con le aziende e gli enti con cui è in diretto rapporto ed in collegamento con le altre istituzioni;
- molte ricerche epidemiologiche dimostrano che anche nel nostro paese e nella nostra città, nonostante lo sviluppo sociale e pur in presenza di uno stato sociale formalmente universalistico ed egualitario, permangono e si determinano significative differenze geografiche e sociali nelle prospettive di salute degli individui e delle comunità;
- esistono margini di miglioramento per ottenere più salute e più qualità delle cure da perseguire attraverso adeguate politiche pubbliche orientate allo sviluppo sociale, al benessere e alla promozione di comportamenti e stili di vita individuali e collettivi in grado di influenzare positivamente la distribuzione dei fattori determinanti della salute (istruzione, lavoro, previdenza, ambiente, trasporti, territorio, organizzazione dellassistenza sanitaria e sociale ) aumentando le opportunità di salute e limitando le conseguenze della malattia di chi è più povero di risorse;
- il recepimento della filosofia dellOMS relativamente alla promozione della salute e i nuovi orientamenti e contenuti culturali da essa espressi (educazione sanitaria, partecipazione, governo dal basso) investono anche il mondo delleconomia e settori tradizionalmente lontani dalla sanità e dimostrano la necessità di mettere a sistema le intelligenze, singole e collettive, che contribuiscono allelaborazione delle idee, alla formazione di opinioni, alla produzione del sapere (mondo della scuola e delluniversità, forze del lavoro e delleconomia, professioni, movimenti, mondo dellinformazione, associazionismo .);
- la promozione della salute si persegue attraverso interventi e progettualità caratterizzate dallintersettorialità e dallinteristituzionalità;
- la capacità della comunità di partecipare allo scambio politico attraverso forme di pluralismo strutturale predice una più bassa mortalità;
- lobiettivo della crescita dellattesa di vita deve accompagnarsi allobiettivo del miglioramento qualitativo delle condizioni nellultima parte della vita e, di conseguenza, anche ad un possibile minore e diverso ricorso ai servizi sanitari;
- nella cultura delle istituzioni (economiche, sociali e politiche) della nostra società e nellopinione pubblica è opportuno favorire, con appropriati strumenti, la valutazione dei costi sociali, soprattutto quelli relativi alla mancata tutela della salute;
- una politica della salute è in grado di contenere correttamente i costi del servizio sanitario.
- ogni livello istituzionale e ogni settore hanno specifici campi di azione che incidono sulla salute e che possono e devono essere misurati relativamente allimpatto esercitato;
- esaltare tutte le positività che emergono dalle comunità locali contribuisce ad arricchire i processi decisionali;
- nel campo sanitario e socio-assistenziale nel nostro Paese e nella nostra Città è stata prodotta una grande elaborazione culturale e scientifica con impegno e forza crescenti sulla salute ed i suoi determinanti, sui rapporti critici fra essa e la società, sui suoi rapporti con leconomia e la globalizzazione ad essa sottesa. In alcuni casi si sono realizzate anche azioni operative, come provano i progetti ministeriali per la realizzazione di un Osservatorio sulla Promozione della Salute in collaborazione con diverse Regioni italiane, con le reti Città Sane e Ospedali che Promuovono Salute (HPH), con ladesione di centinaia di Comuni e Aziende sanitarie, con le molteplici iniziative di Scuole promotrici di salute ispirati allelaborazione culturale di Agenda 21 e Salute 21 dellOMS Europa;
- tale significativa produzione è rimasta per lo più frammentata e separata nei luoghi stessi della sua ideazione, nellambito delle società scientifiche e nella separatezza delle professioni e delle istituzioni, nel mondo degli addetti ai lavori a causa in particolare della mancanza di un progetto unitario per la raccolta, l'unificazione, la sistematizzazione del prodotto culturale e metodologico e la sua messa a disposizione di tutti i membri della Comunità;
Il Sindaco e la Giunta Comunale a:
- realizzare progetti di promozione della salute e favorire il consolidamento della cultura della promozione della salute tra le istituzioni pubbliche e del mercato, i gruppi professionali e sociali, le persone sulla base delle linee guida e degli obiettivi di salute indicati dallOMS;
- imprimere un adeguato peso al criterio della salute nei processi decisionali di propria competenza attraverso ladozione di procedure di Health Impact Assessement (HIA) e di promuovere ladozione di tale metodologia, almeno per quanto attiene alle politiche di maggior impegno e respiro, a tutti i livelli istituzionali (Provincia, Regione, Stato, CEE) in considerazione dellautorevolezza e dellesperienza rappresentata dal Comune di Torino;
- avviare una fase di studio e ricerca per valutare la correttezza delle politiche relativamente allimpatto sulla salute e gli elementi di ricaduta operativa immediata e a distanza, con lo specifico scopo di misurare i risultati raggiunti e promuovere politiche attive ed efficaci per la promozione della salute e la riduzione delle disuguaglianze;
- realizzare un progetto specifico con il coinvolgimento di Istituzioni locali, Università e Politecnico, Enti e Istituti di Ricerca, Enti e soggetti economici, mondo della produzione, della finanza, dellinformazione e delle professioni per la definizione di uno strumento di servizio volto alla diffusione di una cultura della salute tra la popolazione e nelle istituzioni, capace di favorire lintersettorialità e linteristituzionalità indispensabili al raggiungimento degli obiettivi di salute e la messa a disposizione di tutti in forma attiva e promozionale di ciò che, nel campo sanitario, sociale e politico costituisce la cultura della salute, stimolando altresì unulteriore produzione di sapere ed esperienze nelle aree della ricerca, della formazione, della promozione (marketing) sociale, della documentazione e dellinformazione."