Divisione Gestione e Valorizzazione Patrimonio Immobiliare
Settore Vendite e Acquisti Immobili,
Gestione Risorse Interne, Informatica

n. ord. 166
2003 09047/008

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 24 NOVEMBRE 2003
(proposta dalla G.C. 4 novembre 2003)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI ALIENAZIONE DI PARTE DEL PATRIMONIO ABITATIVO E COMMERCIALE DI PROPRIETÀ COMUNALE. APPROVAZIONE SECONDO ELENCO.

Proposta dell'Assessore Peveraro.

Con deliberazione del Consiglio Comunale del 9 dicembre 2002 (mecc. 2002 08532/008), esecutiva dal 23 dicembre 2002 è stato approvato il programma di dismissione dei beni immobili appartenenti all’Amministrazione Comunale, sia ad uso abitativo sia ad uso commerciale, nell’intento di razionalizzare e valorizzare il patrimonio pubblico favorendo nel contempo l’accesso alla proprietà dell’abitazione ed il reperimento di risorse finanziarie dal mercato.
Con il medesimo provvedimento sono state fornite le linee guida a fondamento delle operazioni di alienazione (indirizzi, intenti e modalità) riassumibili, segnatamente come segue:
- esclusione dalla alienazione di immobili con impiego istituzionale e di alloggi utilizzati per soddisfare necessità legate all’emergenza abitativa;
- tilizzo dei proventi derivanti dall’alienazione degli immobili provenienti dalle IPAB o dagli ECA disciolti per la realizzazione, ristrutturazione e manutenzione di strutture socio-assistenziali che venivano gravati dal medesimo vincolo ex IPAB;
- salvaguardia dei diritti dei conduttori delle unità immobiliari occupate, sia ad uso abitativo sia ad uso commerciale, mediante riconoscimento del diritto di prelazione;
- procedure di evidenza pubblica (pubblico incanto) per le dismissioni, salva l’alienazione di cespiti a riscontro di peculiari esigenze della Città (da effettuare con procedure dedicate ed oggetto di specifici atti amministrativi);
- adozione di opportune cautele (quali l’obbligo di aggiudicare esclusivamente una unità immobiliare a ciascun partecipante alla gara) per evitare interventi solo di investitori medio-grandi.
Come noto, l’iter procedurale è stato avviato, in esito alla predetta deliberazione, con asta pubblica n. 16/2003 tenutasi la scorsa primavera con una partecipazione di privati ed imprese superiore alle attese e si è concluso con la stipulazione dei contratti di vendita di tutte le unità aggiudicate, portando a compimento le indicazioni del Consiglio Comunale e raggiungendo gli obiettivi perseguiti.
Quanto alla salvaguardia dei diritti dei conduttori delle unità immobiliari occupate, sopra menzionato, giova precisare che tale finalità viene garantita precipuamente mediante l’attribuzione del diritto di prelazione. Tale diritto viene, ad oggi, riconosciuto ai sensi di legge, in forza del disposto dell’art.38 della Legge 392/78 e s.m.i. (relativo all’alienazione a titolo oneroso di immobili locati ad uso commerciale) ovvero per pattuizione contrattuale (con la quale la Città ha espressamente convenuto di riconoscere al conduttore tale facoltà e ha disciplinato la procedura per il relativo esercizio) come nel caso delle locazioni ad uso abitativo predisposte alla luce della più recente normativa, in adesione all’opzione prevista dallo schema-tipo approvato con Decreto 5 marzo 1999 del Ministero dei Lavori Pubblici, recante "Criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dell’art. 2 comma 3 della Legge 9 dicembre 1998 n. 431".
Peraltro, è pienamente rispondente all’interesse pubblico facente capo alla Città l’attribuzione espressa della prelazione anche ai conduttori che non rientrino nelle fattispecie sopra prospettate.
Infatti, da un lato, siffatta attribuzione non altera l’interesse dell’Amministrazione a contrarre alle migliori condizioni, posto che si tratta di un diritto esercitabile sul prezzo di aggiudicazione (o di base d’asta, qualora la stessa vada deserta); dall’altra, è obiettivo della Pubblica Amministrazione non generare disparità di trattamento tra i conduttori dei propri immobili, in coerenza con i principi guida dell’operato della P.A. stessa, tra i quali viene in rilievo quello dell’"imparzialità" costituzionalmente garantito.
Resta inteso che l’esercizio del diritto di prelazione è subordinato alla preventiva regolarizzazione delle eventuali morosità pregresse per canoni o oneri accessori non integralmente versati, al fine di evitare un danno patrimoniale all’Ente, tutelarne gli interessi e precostituire uno strumento coattivo di riscossione del credito.
Non si ravvisano i presupposti sopra richiamati per il riconoscimento del diritto di prelazione in caso di vendita in blocco di intero stabile: la giurisprudenza, infatti, ha affermato che il diritto di prelazione non è esercitabile nell’ipotesi di vendita in blocco di intero edificio, in quanto quest’ultimo costituisce un bene diverso dalle singole unità che lo compongono, sia strutturalmente, sia dal punto di vista giuridico e amministrativo, sia sotto il profilo economico. Si tratta, infatti, di un "unicum" dotato di una propria oggettiva, effettiva e non fittizia individualità giuridica strutturale (in tal senso, Cass., sez. III, 15 gennaio 2001 n. 502), costituente un’entità patrimoniale diversa dalle singole componenti (Cass., sez. III, 20 aprile 2001 n. 5913, Cass., sez. III, 3 novembre 1993 n. 10835).
Il programma di dismissioni approvato con la sopra citata deliberazione, inoltre, muovendo da un’analisi ricognitiva del patrimonio immobiliare della Città, ipotizzava l’alienazione anche di beni locati a scopo di reddito o non utilizzati o che comunque non forniscono all’Amministrazione introiti proporzionali alla loro potenziale redditività. Al riguardo, indagini sulla situazione d’inventario del patrimonio disponibile hanno condotto all’individuazione di alcuni terreni che, per ubicazione, situazione di fatto e di diritto e destinazione urbanistica, possono essere proficuamente alienati in una logica di razionalizzazione del patrimonio stesso ed alleggerimento degli interventi manutentivi periodicamente necessari sugli stessi. Si tratta di aree edificabili per le quali non sussiste interesse alla realizzazione di progetti di pubblica utilità e la vendita delle quali è compatibile con le destinazioni di P.R.G.. Nell’elenco unito al presente provvedimento sono riportati, quindi, tali terreni, con il relativo valore da porre a base d’asta.
Con provvedimento del Consiglio Comunale del 22 maggio 2003 (mecc. 2003 03079/104), esecutivo dal 7 giugno 2003 inoltre, nel deliberare l’acquisto dell’immobile ad uso residenziale sito in via Torquato Tasso n. 7 (dieci alloggi e relative pertinenze) da destinarsi all’Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per l’assegnazione agli aventi diritto, è stato approvato il trasferimento del vincolo di destinazione di E.R.P.S. dagli immobili di proprietà comunale siti nel comune di Monteu da Po, Regione Fontananera, acquistato con i fondi della Legge 23 dicembre 1986 n. 899, al predetto immobile di via Torvquato Tasso. Con il medesimo provvedimento è stato dato atto che gli edifici siti a Monteu da Po sarebbero stati posti in vendita, con destinazione del ricavato a finalità di accrescimento, recupero o manutenzione del patrimonio di E.R.P. e pertanto gli stessi sono inclusi nell’unito elenco.
Relativamente agli immobili di Strada del Nobile n. 36, Strada Alta di Mongreno n. 329 e 343, Strada di Superga n. 15/21, via Bricherasio n. 8 e via Vespucci n. 25, con deliberazione del Consiglio Comunale del 14 luglio 2003 (mecc. 2003 00664/009), esecutiva dal 28 luglio 2003 è stata adottata la variante parziale n. 66 al vigente P.R.G. per un mutamento di destinazione degli stessi atto a consentirne l’alienazione in conformità al Piano. Il procedimento di dismissione potrà concludersi positivamente solo dopo la formale approvazione di tale variante.
In allegato al presente atto, dunque, è riportato un secondo elenco di immobili e terreni da dismettere, contenente l’ubicazione, il valore da porre a base d’asta (determinato dall’Ufficio Tecnico competente, sulla scorta delle competenze scientifiche del Politecnico) ed una loro sommaria descrizione. La valutazione degli immobili locati è stata operata tenendo conto del valore di mercato delle unità immobiliari al netto di una percentuale media di riduzione abitualmente applicata in ragione della locazione stessa.
Per ciascun immobile, verranno osservate le disposizioni del D.Lgs. 29 ottobre 1999 n. 490 "Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali" e s.m.i., in particolare subordinando l’alienazione a terzi degli edifici di rilevante interesse storico ed artistico all’eventuale esercizio del diritto di prelazione spettante allo Stato e agli altri Enti indicati nell’art. 13 del D.P.R. 283/2000.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni espresse in premessa:
1) di approvare, in esecuzione delle linee guida a fondamento delle operazioni di dismissione di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale del 9 dicembre 2002 (mecc. 2002 08532/008), gli ulteriori criteri riportati nella narrativa del presente provvedimento, che qui si intendono integralmente richiamati;
2) di approvare l’alienazione dei beni immobili ad uso abitativo ed usi diversi nonché dei terreni elencati nell’Allegato 1 (all. 1 - n.                                  );
3) di demandare agli organi competenti la predisposizione dei conseguenti atti gestionali, nell’ambito degli indirizzi dettati con il presente provvedimento e con la precedente deliberazione;
4) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


UNITÀ n. 1
Alloggio sito al piano quarto di via Battisti n. 2
Superficie mq. 270 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 594.000,00;

UNITÀ n. 2
Villa di 4 piani fuori terra oltre interrato, dependance e terreno sita in via Bricherasio n. 8
Superficie complessiva mq. 1.600 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 3.200.000,00;

UNITÀ n. 3
Alloggio sito al piano rialzato di corso Re Umberto n. 85
Superficie mq. 110 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 209.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 4
Alloggio sito al piano rialzato di corso Re Umberto n. 85
Superficie mq. 147 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 280.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 5
Alloggio sito al piano primo di corso Re Umberto n. 85
Superficie mq. 318 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 668.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 6
Alloggio sito al piano secondo di corso Re Umberto n. 85
Superficie mq. 136 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 286.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 7
Alloggio sito al piano secondo di corso Re Umberto n. 85
Superficie mq. 172 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 361.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 8
Cascina con terreno sita in regione S. Rocco n. 7 – Casalborgone (TO)
Superficie rustico mq. 110 ca, superficie terreno mq. 130.000 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 75.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 9
Alloggio sito al piano terzo di corso Re Umberto n. 38
Superficie mq. 110 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 220.000,00
ex ECA;

UNITÀ n. 10
Alloggio sito al piano primo oltre sottotetto di piazza Freguglia n. 4 - Cavoretto
Superficie mq. 150 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 240.000,00;

UNITÀ n. 11
Alloggio sito al piano secondo di piazza Freguglia n. 2 - Cavoretto
Superficie mq. 117 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 140.500,00;

UNITÀ n. 12
Alloggio sito al piano quarto di via Massena n. 71
Superficie mq. 115 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 161.000,00;

UNITÀ n. 13
Alloggio sito al piano terzo di via Massena n. 11
Superficie mq. 152 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 266.000,00;

UNITÀ n. 14
Alloggio sito al piano quarto di via Massena n. 11
Superficie mq. 177 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 310.000,00;

UNITÀ n. 15
Negozio sito al piano terreno di via Massena n. 11
Superficie mq. 56 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 89.600,00;

UNITÀ n. 16
Monocamera con servizi igienici sita al piano terreno di via Buonarroti n. 30
Superficie mq. 52 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 57.200,00;

UNITÀ n. 17
Alloggio sito al piano quarto di largo Montebello n. 40
Superficie mq. 38 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 22.800,00;

UNITÀ n. 18
3 Palazzine site nel Comune di Monteu da Po (TO) composte da n. 3 alloggi ciascuna e relativi box auto
Superficie complessiva mq. 720 ca
Libere
Prezzo base d’asta Euro 300.000,00;

UNITÀ n. 19
Villetta con giardino sita in strada del Nobile n. 36
Superficie edificio mq. 210 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 315.000,00;

UNITÀ n. 20
Compendio immobiliare composto da villetta a due piani, rustico e terreno sita in strada del Soccorso n. 53 - Pietra Ligure (SV)
Superficie villetta mq. 245 ca, superficie rustico mq. 110 ca e superficie terreno mq. 17.000 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 1.431.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 21
Compendio immobiliare con parco sito in strada Mongreno n. 329 – ex Villa Ottolenghi
Superficie complessiva mq. 3.500 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 3.325.000,00;

UNITÀ n. 22
Edificio indipendente a due piani fuori terra con giardino sito in strada Mongreno n. 343
Superficie edificio mq. 450 ca
Parzialmente occupato
Prezzo base d’asta Euro 585.000,00;

UNITÀ n. 23
Complesso immobiliare composto da villa, cascina e pertinenze oltre a giardino sito in strada Superga n. 15/21
Superficie complessiva edifici mq. 1.100 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 1.560.000,00;

UNITÀ n. 24
Porzione di stabile al primo piano fuori terra oltre seminterrato sito in via Vespucci n. 25
Superficie mq. 270 ca al piano terra e mq. 135 ca al seminterrato, oltre a diritti proporzionali su area di pertinenza
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 885.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 25
Mansarda sita al quarto ed ultimo piano di via Biamonti n. 5
Superficie mq. 72 ca
Libera
Prezzo base d’asta Euro 100.800,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 26
Locale commerciale sito in via Millio n. 10
Superficie mq. 1.875 ca comprendenti il fabbricato ed il cortile
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 507.000,00;

UNITÀ n. 27
Alloggio al piano rialzato di via Valeggio n. 23
Superficie mq. 115 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 180.000,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 28
Basso fabbricato con terreno sito in strada Aeroporto n. 435
Superficie complessiva mq. 1.562 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 203.000,00;

UNITÀ n. 29
Alloggio sito al piano terzo di via Battisti n. 13 int. 15 – Lavagna (GE)
Superficie mq. 54 ca
Occupato
Prezzo base d’asta Euro 75.600,00
ex IPAB;

UNITÀ n. 30
Terreno sito in via Badini Confalonieri n. 18
Superficie mq. 910 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 318.500,00;

UNITÀ n. 31
Terreno a destinazione artigianale sito in via Reycend / via Orbetello
Superficie mq. 700 ca
Libero
Prezzo base d’asta Euro 105.000,00.