Consiglio Comunale
2003 08135/002
OGGETTO: LAVORATORI ESPOSTI ALL'AMIANTO: NUOVI PROVVEDIMENTI.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- il Governo nel maxi Decreto Legge collegato alla finanziaria
2004 ha inserito l'art. 47 che toglie ai lavoratori, coinvolti
in attività lavorative con esposizione all'amianto, importanti
diritti acquisiti;
- tale articolo stabilisce che dal 1° ottobre 2003 non valga
più al fine della maturazione del diritto alla pensione
(anticipo) il coefficiente moltiplicatore che si utilizzava per
definire le prestazioni pensionistiche;
- inoltre, tale coefficiente è stato abbassato dal 1,50
al 1,25 penalizzando anche la determinazione dell'entità
economica;
- nella nostra Città abbiamo significative presenze di
lavoratori già operanti in settori interessati dalla problematica
di materiali contenenti o a trattamento di amianto, ad esempio
in siderurgia: ILVA e AST (che sono ex Fiat Teksid); in Savigliano
S.p.A. (ex SNOS); la Flexider;
questo comporta che tutti coloro che avevano acquisito il diritto ad andare in pensione anticipata, lo perdono. Sono coinvolti anche i lavoratori in mobilità lunga o in mobilità normale che avevano fondato su questo beneficio il loro diritto a pensione oppure quei lavoratori che in mobilità stavano per andarci, anche sulla base di accordi sindacali, sempre nel presupposto di raggiungere i requisiti con il predetto beneficio;
- gli esposti all'amianto, sono potenziali invalidi e che hanno
comunque un'attesa di vita ridotta e che in molti casi sono nell'impossibilità
concreta di prosecuzione di attività lavorativa;
- i "benefici" sono concessi esclusivamente ai lavoratori
che "per un periodo non inferiore a dieci anni sono stati
esposti all'amianto in concentrazione media annua non inferiore
a 100 fibre/litro come valore medio su otto ore al giorno"
(criterio che la precedente normativa non definiva), esposizione
che deve essere accertata e certificata dall'INAIL. Questo criterio
restrittivo comporta nei fatti la perdita per molti lavoratori,
che oggi ne potevano beneficiare, dei diritti acquisiti;
- le disposizioni riguardano anche i lavoratori a cui sono state
rilasciate dall'INAIL le certificazioni relative all'esposizione
all'amianto, sulla base dei rilevamenti operati dalle Contarp-Inail,
anche se riferite al periodo antecedente il 1° ottobre 2003.
Si annulla così il diritto ad andare in pensione anticipata
anche ai lavoratori che avevano già ottenuto il riconoscimento;
- tutti i lavoratori (quelli che intendano ottenere il riconoscimento
e anche quelli a cui è già stata rilasciata certificazione
dell'INAIL prima del 1° ottobre) devono presentare domanda
alle sedi INAIL di residenza, entro 180 giorni dalla pubblicazione
del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Questo mette in grave difficoltà
quei lavoratori che hanno già presentato le dimissioni
dall'azienda per poter presentare la domanda all'INPS, che si
ritrovano senza lavoro e senza pensione;
- il riconoscimento del danno arrecato dall'esposizione all'amianto
è stata una scelta di civiltà in quanto è
stato riconosciuto un risarcimento sociale a chi ha una prospettiva
di vita ridotta;
- molti nostri concittadini sono purtroppo stati interessati da
tale dannosa esposizione al rischio amianto e sono tra coloro
che tale Decreto Legge penalizza;
Il Sindaco a intervenire presso il Ministro competente;
prosegua celermente la discussione sulla bozza di legge già presentata in Senato da diverse forze politiche della maggioranza e dell'opposizione e vengano prese misure urgenti per sanare con il ritiro dell'art. 47 questa grave ingiustizia che colpisce persone già duramente provate, salvaguardando così i diritti definiti nella precedente normativa all'art. 13 della Legge 287/1992;
Il Presidente del Consiglio Comunale ad inviare ai gruppi parlamentari e in particolare ai parlamentari piemontesi, e a tutti i ministri del Governo il presente ordine del giorno."