Consiglio Comunale
2003 07910/002
OGGETTO: NASCENTE COSTITUZIONE EUROPEA.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
che la bozza del futuro trattato costituzionale presenta alcune soluzioni positive quali lindicazione come "valori comuni" dellUnione della dignità umana, della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e in generale dei diritti delluomo, in vista di una società pacifica, giusta e solidale ma anche lacune e carenze quali quelle relative allindicazione delle competenze esclusive e ripartite, che appaiono suscettibili di una più rigorosa delimitazione in una prospettiva orientata alla effettiva e piena realizzazione del principio di sussidiarietà, alla valorizzazione della cosiddetta sussidiarietà orizzontale e del rapporto con la società civile, alla dimensione della solidarietà, che investe sia i rapporti nellambito di una stessa comunità sia i rapporti fra Stati, non solo come dovere etico personale ma anche come principio essenziale del bene comune e criterio ispiratore di conseguenti scelte giuridico-politiche, che rendono auspicabili ulteriori approfondimenti;
e stigmatizzata, in particolare, la mancata esplicita considerazione delle radici religiose dellEuropa e segnatamente della grande tradizione giudaico-cristiana, che stride peraltro con lesplicito riferimento a Dio previsto in altre esperienze costituzionali quali ad esempio quelle tedesca, polacca e statunitense;
- che linserimento nel testo costituzionale di simili
riferimenti valoriali non può essere negato invocando concezioni
riduttive e ormai datate del principio di laicità. Al contrario,
si può osservare che gli sviluppi della laicità
contemporanea impongono di prendere in considerazione la specificità
presentata da una comunità (o attività) in ragione
della sua natura o ispirazione religiosa nella coscienza della
persona - cui pure spetta il primato - escludendone appunto la
dimensione e la rilevanza sociale;
- altresì, che il richiamo del patrimonio religioso, e
segnatamente delle radici cristiane, deve essere inteso non come
mero omaggio formale ad un elemento della tradizione ma come riconoscimento
di una realtà presente. Tale patrimonio, infatti, rimane
fonte dispirazione per una larga maggioranza della popolazione
del nostro continente, che si riconosce nella religione cristiana
e nelle Chiese e comunità religiose che operano nella società
europea a servizio del bene comune;
- il famoso messaggio di Robert Schuman il quale, allatto
di presentazione dello storico piano, matrice della Comunità
europea - ispirato da Jean Monnet e concordato con i suoi pari
Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi - che metteva in comune il
carbone e lacciaio, ebbe a ribadire che "bisogna costruire
lEuropa, non come un isolotto di prosperità egoista
ripiegato su di sé in mezzo ad un oceano di miseria, ma
come una comunità generosa di uomini e donne liberi, fraterni
e responsabili anche per gli altri popoli meno dotati, bisogna
darle unanima: lEuropa non vivrà e non si salverà
se non quando avrà coscienza di se stessa e delle sue responsabilità,
tornando ai principi cristiani di solidarietà e fraternità";
- altresì, il messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo
II con il quale si ribadisce che lesplicita menzione delle
radici religiose dellEuropa "non toglierà nulla
alla giusta laicità delle strutture politiche [
]
ma, al contrario, aiuterà a preservare il continente dal
duplice rischio del laicismo ideologico, da una parte, e dallintegralismo
settario, dallaltra;
il Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, in qualità di Presidente di turno dell'Unione Europea, e i rappresentanti italiani nella Convenzione Europea a farsi parte attiva e ispiratrice affinché, almeno nel preambolo della Convenzione non si trascuri di menzionare le radici giudaico-cristiane dell'Europa".