Divisione Servizi Sociali
Settore Programmazione, Organizzazione del personale
e Rapporti con le Circoscrizioni
Ufficio di Piano
n. ord. 163
2003 06026/019
OGGETTO: PIANO DEI SERVIZI SOCIALI DELLA CITTÀ DI TORINO 2003/2006. APPROVAZIONE.
Proposta dell'Assessore Lepri,
di concerto con il Vicesindaco Calgaro e con gli Assessori Dealessandri,
Pozzi e Ortolano
a nome dellAssessore Tricarico.
La Legge nazionale 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" afferma il carattere di universalità del sistema degli interventi e dei servizi sociali, promuove la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità locali alla lettura dei bisogni e alla progettazione e gestione degli interventi, attraverso le organizzazioni del Terzo settore, sancisce la necessità dell'integrazione istituzionale ai diversi livelli di competenza e prevede che i Comuni definiscano il Piano di Zona per la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
Lart. 6 della stessa legge attribuisce ai Comuni la titolarità delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale che comprende la programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete.
Lart. 19 precisa che i Comuni, a tutela dei diritti della popolazione, provvedono dintesa con le ASL e nellambito delle risorse disponibili a definire il Piano di Zona.
Il principio di sussidiarietà e la centralità della programmazione, che permeano la Legge 328/2000 e la normativa socio sanitaria recente, appartengono alla tradizione della Città già impegnata nella promozione e implementazione della partnership, come si evince dai consolidati rapporti che lAmministrazione comunale mantiene da tempo con le organizzazioni del Terzo settore e con i mondi vitali del territorio.
Tale orientamento è sviluppato nella stessa deliberazione "Linee di indirizzo per la riorganizzazione dei servizi socio assistenziali di base" del marzo 2001, ove si afferma in premessa che i servizi socio assistenziali della Città svolgono funzioni finalizzate al benessere e allautonomia dei cittadini e dei nuclei familiari, nonché alla promozione della comunità locale e si ribadisce il concetto che il territorio può divenire, attraverso una precisa progettualità che coinvolga tutte le sue componenti, agente di prevenzione e promozione sociale.
Tali principi, fortemente radicati nella realtà cittadina, hanno orientato la scelta di attivare il percorso per la costruzione del primo Piano dei Servizi Sociali della Città di Torino.
Infatti, pur in un quadro normativo tuttora in fase di completamento,
in assenza di indicazioni precise sullapplicazione dei Livelli
Essenziali di Assistenza e nella difficoltà di uniformare
i tempi, le modalità e gli strumenti della programmazione
sanitaria e assistenziale, si è ritenuto che lattivazione
del percorso di programmazione partecipata, realizzata attraverso
una metodologia comune fosse la strada migliore per consentire
di accomunare in una visione unitaria soggetti istituzionali e
mondi vitali, portatori di valori, missioni e visioni diversificate
anche se tutte vocate alla realizzazione del benessere del cittadino.
Per questa ragione, molta attenzione è stata dedicata allelaborazione
di un metodo che ha sviluppato larticolazione dei lavori
su tre livelli: cittadino, circoscrizionale e interdivisionale,
coinvolgendo nello specifico le Circoscrizioni e i Settori della
Città che si occupano delledilizia residenziale pubblica,
delle politiche attive per il lavoro, delle politiche educative
e delle politiche a favore della gioventù.
Il Piano dei Servizi Sociali è quindi il frutto di un lungo
e impegnativo lavoro che si è protratto per più
di un anno, dal febbraio 2002 a maggio 2003, al quale hanno partecipato
attivamente circa 1.000 persone, svolgendo complessivamente più
di 300 riunioni.
Gli esiti dei lavori circoscrizionali sono stati deliberati dai
rispettivi Consigli di Circoscrizione nel periodo tra giugno 2002
e aprile 2003; tali documenti formano parte integrante del presente
Piano dei Servizi Sociali della Città (all. A).
Il documento finale del Piano dei Servizi Sociali si articola
fondamentalmente in tre parti, che danno atto del lavoro svolto
nei tre ambiti, strettamente interconnessi.
La prima fornisce il quadro complessivo di riferimento (normativo,
demografico, dellintegrazione socio-sanitaria, delle risorse
finanziarie, umane, delle strutture e della metodologia di lavoro
utilizzata); la seconda riporta i risultati dei lavori effettuati
a livello cittadino con lattivazione di Tavoli centrali,
suddivisi per aree tematiche (stranieri e nomadi, adulti in difficoltà,
famiglia, minori, disabili, anziani e domiciliarità) oltre
ad aspetti cosiddetti trasversali (le procedure di accesso ai
servizi, la formazione e il sistema informativo) nonché
gli aspetti di interdipendenza con altre politiche cittadine (le
politiche educative, per il lavoro, per ledilizia residenziale
pubblica e per la gioventù); la terza parte riguarda invece
i Piani così come sono stati elaborati e deliberati nelle
dieci Circoscrizioni cittadine.
Infine si riportano, nellallegato B, i documenti presentati
dalle Associazioni C.S.A. ed U.T.I.M. riguardanti tematiche che
non è stato possibile includere nel documento finale del
Piano (all. B - n. ).
Ai sensi del Regolamento del Decentramento art. 43 comma 1, e
art. 44, sulla presente proposta di deliberazione sono stati raccolti
i pareri dei Consigli di Circoscrizione. Sono pervenuti i pareri
delle Circoscrizioni 1, 7 e 8 (all. 1-3 - nn. ), che hanno espresso
parere favorevole, e 2, 3, 4, 5, 9 e 10 (all. 4-9 - nn. ) che
hanno espresso parere favorevole a condizione che siano recepite
le proposte formulate, che vengono tutte accolte e che verranno
considerate nel prosieguo dei lavori; la Circoscrizione 6 (all.
10 - n. ) dà parere favorevole che viene parzialmente accolto.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare il Piano dei Servizi Sociali della Città
di Torino 2003-2006 così come descritto nellallegato
A che forma parte integrante del presente provvedimento (all.
A - n. );
2) di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta e dei Dirigenti
ladozione degli atti conseguenti e necessari;
3) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.
EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO A - "Piano dei Servizi Sociali"
Volume I, pagina 27, il settimo capoverso: "A differenza di ciò che avviene .. Direzione delle Circoscrizioni." è soppresso.
Volume I, nella Tabella "A" - Adulti, pagina 32, undicesima colonna, quarta riga "Arrivore 44/20", le parole: "+ area" sono soppresse.
Volume I, nella Tabella "B" - Anziani, la pagina 35 è sostituita dall'allegato 11 (all. 11 - n. ).".
Volume I, nella Tabella "C" - Disabili, pagina 36, undicesima colonna, le parole della quattordicesima riga: "Proposta di ristrutturazione" sono sostituite dalle seguenti: "Da abbattere e ricostruire - Piano degli investimenti 2003".
Volume I, nella Tabella "F" - SERVIZI SOCIALI DI BASE, la pagina 46 è sostituita dall'allegato 12 (all. 12 - n. ).".
Volume I, pagina 49, secondo capoverso, ottava riga, la frase: "mantenendo in capo alla divisione compiti di programmazione, organizzazione e coordinamento" è sostituita dalla seguente: "mantenendo in capo alla Divisione i compiti assegnati dal Regolamento del Decentramento,".
Volume I, pagina 60, il primo capoverso: "Gli incontri hanno inoltre costituito .. e dell'organizzazione dei servizi." è soppresso.
Volume I, pagina 60, secondo capoverso, nona riga, la frase:
", sotto il profilo della partecipazione e della costruzione
di solidarietà e sinergie" è sostituita
dalla seguente: "ed in coerenza con le funzioni assegnate
dal Regolamento del Decentramento".