OGGETTO: PROGETTO "DOMICILIARITA' LEGGERA" 2003/2004. DEFINIZIONE
LINEE DI INDIRIZZO E MODALITA' OMOGENEE DELLA PROGETTAZIONE OPERATIVA DA PARTE
DELLE CIRCOSCRIZIONI. INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE DA METTERE A DISPOSIZIONE.
SPESA COMPLESSIVA DI 500.000,00 EURO.
Proposta dell'Assessore
Lepri.
La Relazione Previsionale e
Programmatica per gli anni 2003/2005 ha previsto tra le azioni prioritarie da
realizzarsi nell'anno 2003 l'avvio di un progressivo processo di riordino degli
interventi domiciliari che tenga conto della necessità di offrire una
gamma di prestazioni in grado di rispondere in modo diversificato e flessibile
ai bisogni espressi da tipologie di utenza anche molto diverse tra loro per
consentirne la permanenza a casa o comunque in un nucleo familiare.
L'aumento
notevole della domanda di interventi domiciliari per anziani in particolare
impone la necessità di un riordino che consenta una differenziazione
degli stessi in relazione alle condizioni dei beneficiari (grado di
autosufficienza, presenza o meno di una rete familiare di supporto ecc.) al fine
di poter garantire contemporaneamente da un lato il mantenimento di interventi a
valenza preventiva nei confronti dei soggetti dotati di un discreto livello di
autonomia e dall'altro l'impiego di professionalità specifiche in
risposta ad esigenze più rilevanti.
Anche l'analisi delle funzioni
attualmente esercitate dal personale, dipendente o convenzionato, addetto
all'assistenza domiciliare segnala la necessità di orientare diversamente
la sua azione verso l'intervento alla cura della persona, assegnando ad altre
figure professionali le prestazioni relative all'igiene della casa e
predisponendo diverse modalità di erogazione per altre attività
quali il disbrigo di pratiche, gli accompagnamenti e la compagnia.
In
particolare ciò comporta la necessità di integrare diversamente
l'azione delle figure professionali con quella
dei volontari e delle loro organizzazioni operanti sul territorio.
Nell'ambito del processo di programmazione partecipata realizzato per la
redazione del Piano di Zona dei Servizi Sociali di cui alla L.328/2000 si
è delineata pertanto la necessità di differenziare il sistema
delle responsabilità istituzionali in merito a questi interventi
prevedendo da un lato, la responsabilità in capo alla Divisione Servizi
Sociali nell'offerta di servizi domiciliari a forte valenza individuale e,
dall'altro, in capo alle Circoscrizioni cittadine quella di costruire una rete
di protezione locale che renda meno necessario l'intervento individuale nei
confronti degli anziani dotati di un discreto livello di autonomia, ma che
necessitano comunque di un supporto, vuoi per mancanza di una rete familiare di
riferimento, vuoi per incapacità di svolgere autonomamente alcune
funzioni legate alla vita quotidiana, anche al fine di prevenire e contrastare
l'inevitabile processo di degrado, che altrimenti li
coinvolgerebbe.
Ciò comporta pertanto il superamento dell'attuale
sistema che vede gli interventi integrativi al servizio domiciliare al momento
garantiti sulla base di convenzioni cittadine stipulate dalla Divisione Servizi
Sociali, demandando alle Circoscrizioni la progettazione e la gestione di tali
iniziative, denominabili unitariamente "Progetto domiciliarità leggera",
secondo gli orientamenti emersi dal percorso di programmazione partecipata
realizzato a livello locale, che possono essere riassunti nei seguenti
obiettivi:
- costruire un'unica rete di interventi, servizi e presidi
orientati a soddisfare i bisogni degli anziani inserendovi tutte le risorse
attualmente presenti sul territorio, già gestite dalle Circoscrizioni
(es.:iniziative per il tempo libero, centri di incontro, centri diurni,
comunità alloggio, ecc.), dall'Amministrazione (es.:i presidi
residenziali per anziani) e dalle organizzazioni del Terzo Settore con sedi e
presidi insistenti sul territorio preso in considerazione
Con il presente
provvedimento è pertanto necessario approvare le linee di indirizzo e le
modalità omogenee per la redazione dei piani operativi da parte delle
Circoscrizioni del progetto "Domiciliarità leggera" di cui agli allegati
1 e 2, facenti parte integrante del presente provvedimento (all. 1 e 2 - nn.
), per una spesa complessiva annuale di 500.000 Euro.
E' inoltre necessario
approvare la ripartizione di tale budget tra le Circoscrizioni in relazione ai
seguenti criteri:
individuando pertanto nel 50% del budget così
determinato come da allegato 3 facente parte integrante del presente atto
deliberativo (all. 3 - n. ) le risorse che verranno stornate
per l'attività da svolgersi nell'anno 2003 su apposito articolo di nuova
istituzione di ciascuna Circoscrizione.
Tutto ciò
premesso,
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi,
espressi in forma palese;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo
Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.
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