Consiglio Comunale

2003 05069/002

CITTA' DI TORINO

MOZIONE N. 30

Approvata dal Consiglio Comunale in data 14 luglio 2003

OGGETTO: CRISI DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE TORINESI.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

che i rappresentanti dell’ANEC e dei Sindacati di categoria hanno espresso al Consiglio Comunale il loro stato di grave disagio durante l’audizione del 15 maggio 2003 di fronte alle Commissioni Consiliari III e V;

CONSTATATO

che in questi giorni Torino ha assistito alla chiusura di una serie di sale cinematografiche, di cui alcune avevano un rilevante valore storico (Charlie Chaplin) e coprivano un ruolo di promozione e diffusione di cinema di qualità (Greenwich Village, King, Empire, Ciak), ciò che ha evidenziato in modo allarmante lo stato di crisi gravissima del settore;

VALUTATO

che tale crisi deriva anche dalla moltiplicazione degli schermi che sono raddoppiati in pochi anni; in particolare, la crescita delle sale multiplex risulta maggiore nella nostra città rispetto al resto del Nord e questo fenomeno, che continua a svilupparsi, colpisce i piccoli esercizi già sofferenti a causa del calo degli spettatori cinematografici;

VISTA

la perdita di decine di posti di lavoro da parte degli operatori del settore;

TENUTO CONTO

della manifestazione indetta per il 20 giugno congiuntamente dai gestori delle sale cinematografiche e dai sindacati di categoria, con la chiusura dei cinema torinesi, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui gravi problemi del settore e per sensibilizzare le amministrazioni locali in merito alla necessità di urgenti interventi concordati;

ESPRIME

la propria solidarietà agli operatori del settore;

IMPEGNA

Il Sindaco a:

-     concordare con la Regione Piemonte e con la Provincia di Torino la convocazione entro il mese di luglio di una Conferenza degli Enti Locali piemontesi allo scopo di definire strumenti di programmazione e di pianificazione atti a contrastare la crisi del settore;

-     farsi portatore della proposta di attivare ammortizzatori sociali quale, ad esempio, la cassa integrazione;

-     valutare la possibilità di realizzare forme di sinergia fra le diverse parti del settore dello spettacolo, dai cinema ai teatri, alle attività ludiche e sportive, ecc.;

-     richiamare l’attenzione dei parlamentari torinesi su questa crisi affinché ne investano il Parlamento, poiché ha una portata nazionale e non solo limitata al Piemonte."