Consiglio Comunale
2003 04606/002
OGGETTO: NO ALL'AMPLIAMENTO DELL'ACCORDO GENERALE SUL COMMERCIO DEI SERVIZI.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- nel 1994 i Paesi membri dellOMC-Organizzazione Mondiale del Commercio hanno firmato a Marrakesh lAccordo Generale sul commercio dei Servizi (AGCS) che limita fortemente le possibilità di intervento dei rispettivi Governi nel settore del commercio dei servizi;
- lArt. 1 dellAGCS stabilisce che anche le decisioni "locali e regionali" ricadono sotto la giurisdizione dellAccordo stesso;
- sono attualmente in corso, presso la sede dellOMC, le trattative per estendere tale Accordo anche al settore dei Servizi Pubblici come sanità, istruzione, acqua, energia, gas, trasporti ecc, settori che verrebbero sottratti al potere decisionale e quindi alla sovranità legislativa e normativa delle Istituzioni elettive a livello locale e nazionale;
- i negoziati stanno avvenendo in assoluta segretezza e senza alcun controllo democratico, tanto che il 13 marzo 2003 il Parlamento Europeo ha votato una Risoluzione che richiede piena trasparenza e pubblicità delle procedure negoziali, libero accesso agli atti relativi per i parlamentari europei;
- il nuovo AGCS renderebbe illegittime quelle delibere e ordinanze del Comune di Torino intese a preferire unimpresa locale al posto di una straniera al fine di garantire luniversalità dellerogazione del servizio, la tutela dellambiente e delloccupazione, in particolare dei lavoratori svantaggiati o dei disoccupati locali;
- gli interessi dei cittadini non sono promossi né difesi da questi Accordi internazionali che, in nome del libero mercato e della concorrenza, danno nuovi diritti e protezioni alle imprese multinazionali ma non danno alcun diritto né protezione ai lavoratori, allambiente e alla nostra collettività locale;
che il Comune di Torino si oppone allampliamento dellAGCS perché elimina il diritto che è proprio dellEnte Locale di governare ed esercitare la propria sovranità a livello di comunità, secondo il programma del Sindaco che i cittadini hanno scelto attraverso libere elezioni;
al Governo nazionale di impegnarsi per:
- una MORATORIA dei negoziati al fine di condurre una vera consultazione
con i cittadini, i parlamentari e i Rappresentanti delle Regioni
ed Enti Locali, prima di assumere qualsiasi decisione in merito
allAGCS;
- una modifica dellArt. 1 dellAGCS che escluda gli
Enti Locali dal suo ambito di applicazione;
allAssociazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI di costituire una Commissione di monitoraggio sullandamento dei negoziati presso lOMC in modo che le Amministrazioni Locali siano immediatamente informate dei rischi potenziali che potrebbero loro derivare dai negoziati stessi;
a dare continuità attraverso iniziative specifiche (incontri, convegni ecc) promosse anche dallAgenzia dei Servizi Pubblici Locali, alla conoscenza e diffusione dei contenuti dei nuovi Accordi AGCS;
Il Sindaco quale rappresentante di Torino nella Conferenza Stato-Città, a promuovere la richiesta di moratoria dei negoziati AGCS sulla liberalizzazione dei servizi pubblici, come esigenza democratica per recuperare assoluta trasparenza e pubblicità dei negoziati stessi, in modo che i loro contenuti possano essere conosciuti e valutati per poterne decidere in piena consapevolezza."