Consiglio Comunale
2003 01779/002
OGGETTO: PRIORITA' DI SALUTE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROBLEMI DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- lo stato di salute dipende da una molteplicità di
fattori e che la componente sanitaria incide solo per il 12%;
- è necessario includere la salute tra i criteri costitutivi
su cui misurare le scelte di priorità e di intervento di
tutte le politiche;
- occorre incentivare e realizzare l'integrazione tra settore
sanitario e settore socio-assistenziale;
- i modelli di cura e i percorsi assistenziali devono essere il
più possibile personalizzati e resi flessibili rispetto
alle esigenze e ai bisogni in continua evoluzione della persona
inserita nel suo nucleo familiare e va favorita, dove possibile,
la volontà del malato ad essere curato a domicilio garantendo
il massimo sostegno alla famiglia;
- l'Italia investe nella sanità cifre inferiori rispetto
alla media europea e tale mancanza di investimenti e/o la riduzione
della copertura sanitaria può determinare nuove povertà,
in particolare nelle malattie gravi, croniche e invalidanti;
- la città di Torino registra un indice di vecchiaia molto
elevato, superiore alla media regionale e ancor più alla
media nazionale;
- tutelare i bisogni di salute collegati all'incremento della
popolazione anziana e gravemente disabile legato al miglioramento
della speranza di vita e alla qualità delle cure è
una priorità sociale che deve essere affrontata rapidamente
individuando modalità assistenziali adeguate e destinando
opportune risorse, contrastando attraverso le scelte politiche
i fattori di disuguaglianza che incidono sull'aspettativa di vita
e sulla qualità della vita e delle cure dei malati e dei
loro familiari;
- lUVG (Unità Valutativa Geriatrica) riveste un ruolo
centrale nella programmazione e nellindividuazione delle
risorse da attivare a favore dellanziano non autosufficiente,
come sede di massima integrazione dellassistenza con la
sanità;
- che la rete dei servizi domiciliari e residenziali necessita
di essere potenziata e coordinata per garantire una pluralità
ed una qualità dell'offerta di servizio adeguata alla complessità
dei bisogni;
- che gli anziani non auto-sufficienti inseriti in lista di attesa
per la residenzialità sanitaria sono a Torino circa 1500;
- che le strutture comunali e le IPAB segnalano difficoltà
ad occupare i posti letto, in attesa di nuovi ricoveri dalle ASL;
- che esiste un'ampia disponibilità di posti letto nelle
RSA della città, che il numero dei posti convenzionati
è inferiore al fabbisogno sociale attualmente rappresentato
e che ciò determina pesanti ricadute anche economiche sulle
famiglie, produce utilizzo e costi impropri del servizio sanitario
a causa della maggiore permanenza in ospedale dei pazienti e genera
costi esorbitanti per il bilancio del Comune in relazione all'erogazione
degli assegni di cura nel periodo di attesa a domicilio;
- i tagli ai bilanci e ai servizi delle ASL, l'insufficiente destinazione
di risorse al settore socio-assistenziale, i vincoli di bilancio
derivanti dalla Legge Finanziaria 2003, l'addizionale IRPEF e
i tickets ricadono sui cittadini più deboli e sulle loro
famiglie;
- l'applicazione dei LEA previsti dal Ministero e la mancanza
di un accordo regionale in materia rischiano di aggravare la già
pesante condizione di malati cronici, malati terminali e disabili
e di ridurre laccessibilità ai servizi qualora si
applicasse il DPCM così come previsto su situazioni quali
lassistenza presso i centri diurni di malati di Alzheimer;
- il Piano socio-sanitario regionale piemontese non è ancora
stato riformulato e discusso con le parti;
- la mancata definizione del Fondo Nazionale per la non autosufficienza
determina pesanti ricadute economiche e assistenziali sui malati
cronici e non autosufficienti e sulle loro famiglie;
- la mozione n. 47 approvata dal Consiglio Comunale di Torino
in data 17 dicembre 2001 su "PSSR e attività sanitaria
a Torino";
- l'ODG approvato dal Consiglio Regionale n. 530/2002 che impegna
la Giunta Regionale a reperire le risorse finanziarie necessarie
ad innalzare dall'uno al due per cento degli anziani ultrasessantacinquenni
il numero dei posti letto in RSA;
- i lavori della prima conferenza della città su "La
Salute a Torino" del 21 - 22 giugno 2002 e la relazione sullo
stato di salute della città "Torino, risorse e problemi
di salute";
- lOrdine del Giorno (mecc. 2002 07409/002) sui posti vuoti
nelle RSA già operanti e di prossimo avvio a Torino;
- lOrdine del Giorno (mecc. 2001 12191/002) sui LEA;
- recenti esperienze di "dimissioni protette" in RSA
pubbliche (ASL 2, ASL 4) hanno dimostrato che il ricovero temporaneo
in queste strutture ha spesso facilitato la ripresa dellautonomia
e il reinserimento in casa dei pazienti;
Il Sindaco e la Giunta a:
- verificare se lo stanziamento di risorse previsto dai bilanci
delle ASL e delle ASO della città risulta adeguato a garantire
il diritto alle cure sanitarie dei cittadini, in particolare in
relazione alla possibilità di mantenere idonei livelli
assistenziali ai cittadini non autosufficienti o in condizione
di precarietà;
- individuare le opportune modalità al fine di rendere
pubblico il numero dei pazienti in lista di attesa, il numero
dei posti disponibili e occupati nelle IPAB e nelle RSA pubbliche
e convenzionate;
- addivenire in tempi brevi alla definizione dell'accordo sui
LEA prevedendo risorse certe ed appropriate e mantenendo la titolarità
dei servizi in capo alle ASL;
- richiedere alle ASL il potenziamento dei servizi diurni e domiciliari
e il sostegno alla rete familiare nella cura dei familiari non
autosufficienti;
- richiedere alla Regione la sollecita approvazione del PSSR,
garantendo tra latto e il mantenimento dellunitarietà
territoriale della Città di Torino;
- concordare con la Regione Piemonte la costituzione del coordinamento
cittadino della sanità con la partecipazione attiva della
rappresentanza democratica espressa dal Consiglio Comunale e dalle
Circoscrizioni;
- intervenire presso gli organismi nazionali competenti per definire
il fondo per la non autosufficienza previsto dalla legge;
- riferire in tempi brevi dall'approvazione del presente atto
sulla situazione presente in relazione ai punti elencati nell'impegnativa;
- promuovere la seconda Conferenza della città sulla Salute
a Torino, presentando altresì i profili di salute e il
Piano di Salute della città al fine di intervenire sui
determinanti di salute;
- richiedere alle ASL la promozione di ulteriori esperienze di
dimissioni protette in RSA pubbliche;
- richiedere un razionale riordino dellaccesso alle strutture
di cura;
- verificare lipotesi di definire le quote sanitarie a carico
delle ASL nellerogazione degli assegni di cura."