Consiglio Comunale

2003 01779/002

C I T T À D I T O R I N O

MOZIONE N. 22

Approvata dal Consiglio Comunale in data 28 aprile 2003

OGGETTO: PRIORITA' DI SALUTE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROBLEMI DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- lo stato di salute dipende da una molteplicità di fattori e che la componente sanitaria incide solo per il 12%;
- è necessario includere la salute tra i criteri costitutivi su cui misurare le scelte di priorità e di intervento di tutte le politiche;
- occorre incentivare e realizzare l'integrazione tra settore sanitario e settore socio-assistenziale;
- i modelli di cura e i percorsi assistenziali devono essere il più possibile personalizzati e resi flessibili rispetto alle esigenze e ai bisogni in continua evoluzione della persona inserita nel suo nucleo familiare e va favorita, dove possibile, la volontà del malato ad essere curato a domicilio garantendo il massimo sostegno alla famiglia;
- l'Italia investe nella sanità cifre inferiori rispetto alla media europea e tale mancanza di investimenti e/o la riduzione della copertura sanitaria può determinare nuove povertà, in particolare nelle malattie gravi, croniche e invalidanti;
- la città di Torino registra un indice di vecchiaia molto elevato, superiore alla media regionale e ancor più alla media nazionale;
- tutelare i bisogni di salute collegati all'incremento della popolazione anziana e gravemente disabile legato al miglioramento della speranza di vita e alla qualità delle cure è una priorità sociale che deve essere affrontata rapidamente individuando modalità assistenziali adeguate e destinando opportune risorse, contrastando attraverso le scelte politiche i fattori di disuguaglianza che incidono sull'aspettativa di vita e sulla qualità della vita e delle cure dei malati e dei loro familiari;
- l’UVG (Unità Valutativa Geriatrica) riveste un ruolo centrale nella programmazione e nell’individuazione delle risorse da attivare a favore dell’anziano non autosufficiente, come sede di massima integrazione dell’assistenza con la sanità;

TENENDO CONTO

- che la rete dei servizi domiciliari e residenziali necessita di essere potenziata e coordinata per garantire una pluralità ed una qualità dell'offerta di servizio adeguata alla complessità dei bisogni;
- che gli anziani non auto-sufficienti inseriti in lista di attesa per la residenzialità sanitaria sono a Torino circa 1500;
- che le strutture comunali e le IPAB segnalano difficoltà ad occupare i posti letto, in attesa di nuovi ricoveri dalle ASL;
- che esiste un'ampia disponibilità di posti letto nelle RSA della città, che il numero dei posti convenzionati è inferiore al fabbisogno sociale attualmente rappresentato e che ciò determina pesanti ricadute anche economiche sulle famiglie, produce utilizzo e costi impropri del servizio sanitario a causa della maggiore permanenza in ospedale dei pazienti e genera costi esorbitanti per il bilancio del Comune in relazione all'erogazione degli assegni di cura nel periodo di attesa a domicilio;
- i tagli ai bilanci e ai servizi delle ASL, l'insufficiente destinazione di risorse al settore socio-assistenziale, i vincoli di bilancio derivanti dalla Legge Finanziaria 2003, l'addizionale IRPEF e i tickets ricadono sui cittadini più deboli e sulle loro famiglie;
- l'applicazione dei LEA previsti dal Ministero e la mancanza di un accordo regionale in materia rischiano di aggravare la già pesante condizione di malati cronici, malati terminali e disabili e di ridurre l’accessibilità ai servizi qualora si applicasse il DPCM così come previsto su situazioni quali l’assistenza presso i centri diurni di malati di Alzheimer;
- il Piano socio-sanitario regionale piemontese non è ancora stato riformulato e discusso con le parti;
- la mancata definizione del Fondo Nazionale per la non autosufficienza determina pesanti ricadute economiche e assistenziali sui malati cronici e non autosufficienti e sulle loro famiglie;

RICHIAMANDO

- la mozione n. 47 approvata dal Consiglio Comunale di Torino in data 17 dicembre 2001 su "PSSR e attività sanitaria a Torino";
- l'ODG approvato dal Consiglio Regionale n. 530/2002 che impegna la Giunta Regionale a reperire le risorse finanziarie necessarie ad innalzare dall'uno al due per cento degli anziani ultrasessantacinquenni il numero dei posti letto in RSA;
- i lavori della prima conferenza della città su "La Salute a Torino" del 21 - 22 giugno 2002 e la relazione sullo stato di salute della città "Torino, risorse e problemi di salute";
- l’Ordine del Giorno (mecc. 2002 07409/002) sui posti vuoti nelle RSA già operanti e di prossimo avvio a Torino;
- l’Ordine del Giorno (mecc. 2001 12191/002) sui LEA;
- recenti esperienze di "dimissioni protette" in RSA pubbliche (ASL 2, ASL 4) hanno dimostrato che il ricovero temporaneo in queste strutture ha spesso facilitato la ripresa dell’autonomia e il reinserimento in casa dei pazienti;

IMPEGNANO

Il Sindaco e la Giunta a:

- verificare se lo stanziamento di risorse previsto dai bilanci delle ASL e delle ASO della città risulta adeguato a garantire il diritto alle cure sanitarie dei cittadini, in particolare in relazione alla possibilità di mantenere idonei livelli assistenziali ai cittadini non autosufficienti o in condizione di precarietà;
- individuare le opportune modalità al fine di rendere pubblico il numero dei pazienti in lista di attesa, il numero dei posti disponibili e occupati nelle IPAB e nelle RSA pubbliche e convenzionate;
- addivenire in tempi brevi alla definizione dell'accordo sui LEA prevedendo risorse certe ed appropriate e mantenendo la titolarità dei servizi in capo alle ASL;
- richiedere alle ASL il potenziamento dei servizi diurni e domiciliari e il sostegno alla rete familiare nella cura dei familiari non autosufficienti;
- richiedere alla Regione la sollecita approvazione del PSSR, garantendo tra l’atto e il mantenimento dell’unitarietà territoriale della Città di Torino;
- concordare con la Regione Piemonte la costituzione del coordinamento cittadino della sanità con la partecipazione attiva della rappresentanza democratica espressa dal Consiglio Comunale e dalle Circoscrizioni;
- intervenire presso gli organismi nazionali competenti per definire il fondo per la non autosufficienza previsto dalla legge;
- riferire in tempi brevi dall'approvazione del presente atto sulla situazione presente in relazione ai punti elencati nell'impegnativa;
- promuovere la seconda Conferenza della città sulla Salute a Torino, presentando altresì i profili di salute e il Piano di Salute della città al fine di intervenire sui determinanti di salute;
- richiedere alle ASL la promozione di ulteriori esperienze di dimissioni protette in RSA pubbliche;
- richiedere un razionale riordino dell’accesso alle strutture di cura;
- verificare l’ipotesi di definire le quote sanitarie a carico delle ASL nell’erogazione degli assegni di cura."