Servizio Centrale Risorse Finanziarie
Settore Bilanci e Rendiconti

   n. ord. 42
2003 01323/024

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 17 MARZO 2003

(proposta dalla G.C. 7 marzo 2003)

OGGETTO: INDIRIZZI PER L'ESERCIZIO 2003 IN TEMA DI TRIBUTI LOCALI, TARIFFE, RETTE CANONI ED ALTRE MATERIE SIMILI.

Proposta del Sindaco Chiamparino,
di concerto con gli Assessori Peveraro, Bonino e Lepri.

Il Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, all'art. 42 lettera f), stabilisce la competenza del Consiglio Comunale per l'istituzione e l'ordinamento dei tributi e la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi.
Lo Statuto della Città di Torino, all'articolo 36, comma 5, prevede che "prima del bilancio preventivo il Consiglio Comunale deve approvare una deliberazione quadro contenente gli indirizzi, per l'esercizio, in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili".
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto lo Statuto Comunale;
Visto il Regolamento di Contabilità;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

di approvare i seguenti indirizzi per l'esercizio 2003 in tema di tributi locali, rette, canoni ed altre materie simili:

TRIBUTI

ICI (Imposta Comunale sugli Immobili)

Nessuna variazione rispetto al 2002

ADDIZIONALE IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche)

Visto l’art. 3, comma 1 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Finanziaria 2003), si conferma per il 2003 l’aliquota dello 0,3%.

TARSU (Tassa per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati)

Le variazioni tariffarie Tarsu per l’anno 2003 dovranno essere riviste in coerenza con il proseguimento dell’approccio sistematico alla tariffa/Ronchi iniziato già nello scorso anno (deliberazione Consiglio Comunale dell’11 febbraio 2002 – mecc. 2002 00427/24) con l’accorpamento e rideterminazione delle vecchie categorie d’utenza e l’applicazione di indici quali/quantitativi al mq di superficie occupata che – sulla base del costo Amiat per i servizi resi – hanno motivato un graduale aumento tariffario per tendere alla copertura integrale dei costi.
Pertanto, tenendo conto di quanto sopra e della ormai prossima adozione della tariffa ex art. 49 del D.Lgs. 22/97, gli aumenti dovranno strutturarsi come segue:

a) abitazioni + 15% della tariffa anno 2002;
b) conseguente rideterminazione della tariffa/single con il correttivo (posto su base regolamentare) della contestuale
applicazione della riduzione pari al 10% per i single con meno di 65 anni e del 20% per i single con più di 65 anni;
c) per tutte le altre categorie (facenti parte del bacino delle "attività") l’aumento deve essere considerato per la metà della percentuale stabilita con riferimento al costo Amiat ed agli indici quali-quantitativi di cui alla delibera su richiamata per ognuna di esse con le seguenti eccezioni:
- le categorie 30 - 31 (relative ai banchi di vendita all’aperto di alimentari e non alimentari) non aumentano in considerazione dell’accordo stipulato tra la Città e le associazioni di categoria in data 21 giugno 2002 recepito con atto deliberativo di Giunta Comunale del 19 novembre 2002 (mecc. 2002 09366/016).
- la categoria 20 (Botteghe artigiane – Locali serviti di opifici industriali o equiparati ove si producono rifiuti urbani o assimilati agli urbani compresi i magazzini) subisce, in rapporto alle altre attività, un aumento limitato al 30% in considerazione del fatto che questa categoria è la più sensibilizzata dalla crisi della Fiat costituendone l’indotto.
- la categoria 6 (Alberghi – Pensioni – Locande – Affittacamere – Bed and Breakfast) non aumenta, rientrando tra gli interlocutori della Città più impegnati nel vasto quadro di ripresa e rilancio turistico.
Inoltre occorre scorporare all’interno della cat. 13 "gli oratori religiosi" ed andarli a collocare insieme ai locali di culto poiché il DPR 158/99 non li considera separatamente bensì come aree pertinenziali di un unico locale destinato, in via generale, al culto.

CIMP (Canone installazione mezzi pubblicitari)

La tariffa ordinaria per l’applicazione del canone sulle iniziative pubblicitarie viene stabilita in Euro 39,55 annuali per ogni metro quadrato con riferimento alla 1^ categoria viaria per la pubblicità permanente, con un aumento rispetto al 2002, dell’1,4% pari al tasso di inflazione programmato previsto dal DPEF 2002-2006. La tariffa per la pubblicità temporanea, per l’anno 2003, per effetto dell’aumento dell’1,4% di cui sopra, passa a Euro 0,133 per metro quadro al giorno.
Le tariffe giornaliere per le tipologie specifiche di pubblicità di cui al punto C dell’allegato "A" del regolamento per l’applicazione del canone per l’installazione di mezzi pubblicitari vengono aumentate rispetto al 2002, dell'1,4% pari al tasso di inflazione programmato su citato. Tali tariffe sono riportate nella tabella allegata sub A (all. A – n. ).
Viene introdotto, a partire dal 1° gennaio 2003, l’obbligo di corresponsione di un diritto di segreteria sulle pratiche di richiesta autorizzazione per la collocazione di mezzi pubblicitari, pari ad Euro 155, secondo quanto disposto dall’art. 10 comma 10 lettera c) e comma 11 del D.L. n. 8/93 convertito con Legge n. 68/93.e s.m.i.. Il diritto ogni anno sarà soggetto all’adeguamento all’indice Istat dei prezzi al consumo nella misura del 75% della variazione. Non sono assoggettati a tale diritto le richieste di autorizzazione per gli impianti pubblicitari che non necessitano di un parere dei settori tecnici dei lavori pubblici.

DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

Per il 2003 vengono confermate le tariffe applicate fin dal 1999 quali approvate dal Consiglio Comunale con deliberazione del 23 febbraio 1999 (mecc. 9901225/13).
Le tariffe per la defissione del materiale pubblicitario abusivamente affisso vengono elevate dell’1,4% pari al tasso di inflazione programmato previsto dal DPEF 2002-2006, e pertanto risultano essere:
Euro 15,72 ogni foglio di cm 70x100 fino a 20 fogli defissi
Euro 13,09 ogni foglio di cm 70x100 da 21 a 50 fogli defissi
Euro 7,86 ogni foglio di cm 70x100 oltre 50 fogli defissi

COSAP (Canone occupazione di spazi e aree Pubbliche)

Per il 2003 la tariffa ordinaria per l’applicazione del canone per l’occupazione spazi ed aree pubbliche è stabilita in Euro 0,171 per ogni metro quadrato o lineare al giorno, sia per le occupazioni permanenti sia per quelle temporanee. L’incremento, rispetto all’anno 2002, è dell’1,4% pari al tasso di inflazione programmato previsto da DPEF 2002-2006.

TARIFFE E RETTE PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI E DEI BENI

Nel 2003 le tariffe e le rette per la fruizione dei servizi non oggetto di separate deliberazioni consiliari vengono variate dell'1,4% pari al tasso di inflazione programmato previsto dal DPEF 2002-2004.
Le tariffe dei Servizi Cimiteriali sono oggetto di separata delibera consiliare.
Le tariffe relative all'uso della fototeca dell'Archivio Storico vengono deliberate dalla Giunta Comunale ai sensi dell'art. 6 del Regolamento dell'accesso ai documenti amministrativi approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 14 marzo 1994.
Le tariffe relative ai servizi erogati dagli uffici di sportello dell'Edilizia Privata vengono adeguate all'indice ISTAT dei prezzi al consumo rispetto all'ultimo aggiornamento effettuato.
Le tariffe dei servizi sociali necessiteranno nel prossimo futuro di un generale riordino, anche in conseguenza dell'emanazione della normativa attuativa della legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali da parte della Regione Piemonte, cui compete la definizione dei criteri per la determinazione del concorso da parte degli utenti al costo di tali prestazioni(cfr. art. 8, comma 3, lett. l) della Legge n. 328/2000.

Nelle more di tale ridefinizione è necessario che:

- le rette relative ai presidi residenziali per anziani, anche in considerazione dello stato di avanzamento del piano di ristrutturazione, vengano aumentate mediamente del 10% al fine di proseguire il processo di progressivo e graduale adeguamento alle tariffe previste dalle deliberazioni regionali vigenti in relazione alle varie tipologie di struttura;
- la quota mensile per le piccole spese riconosciuta agli ospiti di strutture residenziali (anziani e disabili) venga aumentata nell'ordine del 20% con contestuale abrogazione della misura di cui alla deliberazione della Giunta Comunale del 6 marzo 2001 (mecc. 2001 02047/19) relativa al riconoscimento di una eventuale quota aggiuntiva per spese personali agli utenti anziani ospiti di strutture residenziali e parziale modifica della deliberazione del Consiglio Comunale del 28 febbraio 2000 (mecc. 2000 01162/19) relativa ai criteri per la partecipazione al costo dei servizi residenziali per persone disabili, prevedendo che il conteggio dei redditi dell'interessato venga effettuato ricomprendendo tutti quelli percepiti nell'anno e quindi anche la tredicesima mensilità;
- le tariffe per i pasti a domicilio, non più aggiornate dal 1998 se non al tasso di inflazione programmata nel 2002, vengano aumentate in media del 15% in relazione alla rideterminazione del costo del servizio ed al suo miglioramento a seguito dell'aggiudicazione del nuovo appalto, con decorrenza coincidente con l'avvio effettivo delle nuove modalità di erogazione e con contestuale aggiornamento delle fasce di reddito corrispondenti parametrate su minimi ormai superati; si evidenzia che comunque rimane a carico dell'Amministrazione, anche nel caso delle fasce di reddito più elevate, una quota pari al 40% circa del costo del servizio;
- le tariffe e rette previste per tutte le altre prestazioni vengano variate dell’1,4% per l'adeguamento al tasso di inflazione programmata.
Le deliberazioni relative al sistema tariffario del 2003 già adottate dalla Giunta Comunale e coerenti con gli indirizzi contenuti nel presente provvedimento, entreranno in vigore dopo l'approvazione dello stesso.

CANONI PER LE LOCAZIONI

Relativamente ai contratti ad uso abitativo si è in presenza di una pluralità di regimi contrattuali:

- alcuni contratti, rinnovati nel corso del 1997 - 1998, sono disciplinati, fino alla loro naturale scadenza, dalla Legge n. 359/92 sui "patti in deroga", e la determinazione del canone tiene conto di quanto previsto dalla "Circolare Cristofori";
- altri invece, sempre fino alla loro scadenza, sono tuttora assoggettati alla normativa dell'equo canone, in base alla Legge n. 392/78;
- i contratti scaduti dal 1998 al 2000 e quelli che verranno a scadere, sono disciplinati sulla base della Legge n. 431/98, abrogativa delle due precedenti citate, così come recepita dalla deliberazione della Giunta Comunale dell’11 maggio 2001 (mecc. 2001 04193/08).
Relativamente ai contratti ad uso commerciale, dopo l'entrata in vigore della Legge n. 537/93, i canoni sono stati determinati sulla base dei valori correnti di mercato, mediante apposite stime analitiche.
Se ne conferma l'applicazione anche per l'anno 2003.
I canoni relativi ai contratti ad uso associativo vengono determinati sulla base del valore di mercato, che viene abbattuto in relazione all'interesse pubblico dell'attività svolta. La specifica disciplina, confermata anche per il 2003, è contenuta nell’apposito Regolamento per la concessione di immobili comunali ad Enti ed Associazioni in vigore da luglio 1995.