Divisione Servizi Socio-assistenziali
2003 00445/019
Settore Politiche per la Famiglia
/LL
0/B




CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

28 gennaio 2003


OGGETTO: PROGETTO TORINO DOMICILIARITA'. AVVIO DELLA SPERIMENTAZIONE. INDIVIDUAZIONE DEL RELATIVO BUDGET. SPESA DI EURO 813.987,00 ACCERTAMENTO DI PARI ENTRATA.

Proposta dell'Assessore Lepri.

La Legge 23 dicembre 1998 n. 448 all'art. 71 ha avviato un piano straordinario di interventi per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani stanziando allo scopo la somma di complessive lire 1.500 miliardi.
Con Decreto Ministero della Sanità del 15 settembre 1999, pubblicato nella G.U. n.3 del 5 gennaio 2000 sono stati definiti criteri, modalità e termini per l'elaborazione e la presentazione dei progetti da parte delle Regioni.
La Regione Piemonte con D.G.R. n.30-29520 dell'1/4/2000 ha definito gli indirizzi generali per la pianificazione operativa e con D.D. n.87/28.1 del 13/4/2000 ha approvato la progettazione specifica articolata in 6 sottoprogetti finalizzati alla realizzazione degli interventi per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria tra i quali il Progetto Torino Domiciliarità, facente parte integrante del presente atto deliberativo, presentato congiuntamente dal Comune di Torino e dalle Aziende Sanitarie Locali cittadine.
Con Decreto del Ministero della Sanità del 5 aprile 2001 pubblicato in G.U. del 14/9/2001 sono stati individuati i progetti presentati dalle regioni per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani e ripartite le relative risorse finanziarie tra le regioni.
La Regione Piemonte con comunicazione del 17 ottobre 2001, identificando il budget triennale per il sotto progetto in questione in L. 18.999.508.000 pari a Euro 9.812.426,99 ha avviato un gruppo di lavoro per la redazione del piano esecutivo; tale gruppo, composto da rappresentanti del Comune (Settore politiche per la famiglia e Settore rapporti con le ASL della Divisione Servizi Socio Assistenziali) e delle 4 ASL ha operato nel periodo 7 novembre 2001 - 9 maggio 2002 realizzando uno studio di fattibilità del progetto alla luce delle novità normative ed organizzative intervenute nel frattempo.
In tale analisi sono stati identificati:
  1. approvazione Nuovo ordinamento del Servizio sanitario regionale e del Piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002-2004 - Disegno di legge regionale n.348 approvato dalla Giunta Regionale in data 29 ottobre 2001 e a tutt'oggi non approvato
  2. attuazione regionale della L. 8 novembre 2000 n. 328 - DDL regionale n.407 approvato dalla Giunta Regionale in data 8 aprile 2002 a tutt'oggi non approvato
  3. attuazione regionale dei D.P.C.M. 14 febbraio 2001 - Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie e 29 novembre 2001 - Definizione dei livelli essenziali di assistenza per la quale è in corso un tavolo di concertazione avviato tra ANCI e Regione Piemonte - Direzioni Programmazione Sanitaria e Politiche Sociali
  4. attuazione DGR. 41 - 5952 del 7 maggio 2002- Linee guida per l'attivazione del servizio di Cure domiciliari nelle Aziende Sanitarie Locali della Regione Piemonte che esplicitamente rinvia ad un successivo provvedimento la definizione delle forme e degli strumenti socio assistenziali necessari al mantenimento a domicilio di cittadini non autosufficienti nonchè i criteri per l'accesso e le modalità di erogazione
  5. riordino interventi domiciliarità e criteri di accesso alle prestazioni previsto dal Comune di Torino per il quale sono stati realizzati nel periodo febbraio - luglio 2002 tavoli di concertazione tra Comune/ASL e privato sociale per l'individuazione delle linee di indirizzo ed il cui avvio, subordinato ad una deliberazione di Consiglio Comunale, è al momento previsto per il 1° novembre 2003.
  1. dimensione territoriale delle centrali operative, ruolo dei distretti sanitari, integrazione con i servizi circoscrizionali comunali - conseguente necessità di prevedere una costruzione progressiva delle unità operative integrate distinguendo le varie fasi della collaborazione possibile (accesso, valutazione, definizione del progetto, validazione dello stesso, erogazione dei servizi) e di raccordarle con i sistemi di integrazione già attualmente operanti in alcuni casi sulla stessa tipologia di utenza , come quelli relativi alle procedure di accesso alle commissioni valutative eristituzionali UVG e UVH.
  2. numero e caratteristiche dell'utenza afferente al progetto solo parzialmente coincidente con gli utenti attualmente seguiti sia dai servizi sanitari sia dai servizi sociali, che attualmente operano con una presa in carico disgiunta - conseguente necessità di individuare con più precisione aspetti qualitativi e quantitativi della stessa al fine di meglio parametrare le risorse professionali da attivare
  3. necessità di affinamento degli strumenti valutativi congiunti ed individuazione dei contenuti per la formazione degli operatori che dovranno applicarli.
Il gruppo di lavoro, alla luce di quanto sopra, è pertanto giunto alla conclusione della opportunità, nelle more delle definizione degli elementi critici esterni al progetto, che consentiranno una consapevole ricontrattazione del budget complessivo, che, trattandosi di finanziamento straordinario, non potrà che accompagnare una transizione che dovrà essere riassorbita a regime dai budget a disposizione degli Enti, di dare comunque avvio allo stesso prevedendone una fase sperimentale che consenta di risolverne gli elementi critici interni.
Con il presente provvedimento occorre pertanto autorizzare l'avvio della sperimentazione secondo le modalità descritte nell'allegato 2 facente parte integrante del presente provvedimento e individuare il budget della stessa così come definito nell'allegato 3 facente parte integrante del presente provvedimento a partire dalle voci di spesa del progetto originario.
Tale adempimento si rende necessario anche al fine di richiedere alla Regione Piemonte la liquidazione di una prima tranche del finanziamento in attesa di poter procedere alla ridefinizione dell'intero budget alla luce della definizione dei più generali elementi di scenario di cui sopra.
Occorre pertanto altresì demandare a successivi provvedimenti dirigenziali l'impegno della spesa e l'accertamento della relativa entrata all'esito della risposta della Regione.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

D E L I B E R A

1) di autorizzare l'avvio del Progetto Torino Domiciliarità di cui all'allegato (all. 1 - n.                ) facente parte integrante del presente provvedimento, prevedendone una fase sperimentale secondo le modalità descritte nell'allegato 2 (all. 2 - n. ) del presente provvedimento;
2) di richiedere, in attesa di poter procedere alla ridefinizione dell'intero budget, alla Regione Piemonte la liquidazione di una prima tranche del relativo finanziamento individuato in Euro 813.987,00 secondo il dettaglio di cui all'allegato 3 (all. 3 - n. ) facente parte integrante del presente provvedimento, dando atto che tale cifra contiene sia spese proprie dell'Amministrazione sia spese che l'Amministrazione, in qualità di capofila del progetto effettuerà, secondo le proprie procedure e norme interne, in nome e per conto delle ASL cittadine su esplicito mandato delle stesse;
  1. di demandare a successivi provvedimenti dirigenziali da parte dei settori competenti gli impegni della spesa ed i relativi accertamenti nonché a successivi provvedimenti che si renderanno necessari all'attuazione dell'iniziativa in relazione all'esito della risposta della Regione;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------