Servizio Centrale Controllo Strategico e Direz.
Settore Sportello Unico per le attività produttive
n. ord. 183
2002 09133/068
OGGETTO: COSTITUZIONE DELLA "FONDAZIONE TORINO WIRELESS".
APPROVAZIONE. FINANZIAMENTO A MEDIO/LUNGO TERMINE.
Proposta del Sindaco Chiamparino,
anche a nome degli Assessori Dealessandri e Peveraro.
Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione
e comunicazione (ICT - Information and Communication Tecnology)
nonché la formazione di distretti tecnologici ad elevata
specializzazione rivestono un ruolo di assoluto rilievo nella
promozione della ricerca industriale e dell'avvio di nuove realtà
imprenditoriali, con evidenti ricadute positive in termini di
occupazione e di creazione di ricchezza sul territorio circostante.
A metà dell'anno 2000, presso l'Associazione Torino Internazionale,
nasce l'idea che il sistema territoriale locale possa sviluppare,
in chiave strategica, significative iniziative atte a valorizzare
il patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze dell'hi-tech
torinese.
Prende così avvio un'iniziativa pilota denominata "Torino
Wireless", avente l'obiettivo di dare un eccezionale impulso
allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni
(ICT) nell'ambito dell'area torinese, per raggiungere quella visibilità
internazionale necessaria ad assicurare vantaggi competitivi e
significative ricadute economiche sul territorio locale.
Il progetto, promosso dall'Associazione Torino Internazionale,
dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR),
dalla Regione Piemonte, dagli Enti Locali territoriali, grazie
all'apporto decisivo di alcuni tra i più importanti attori
pubblici e privati, con la consulenza di McKinsey & Co. ed
il supporto tecnico dell'Istituto Superiore per le Telecomunicazioni
"Mario Boella", prevede la creazione di un nuovo polo
europeo delle ICT, un centro nevralgico delle tecnologie "wireless"
in tutti i settori strategici dell'industria e dei servizi.
Dopo una prima fase in cui sono state accertate e riscontrate
le condizioni scientifiche, industriali e di governance di base
per realizzare nell'area torinese un distretto hi-tech di successo,
sono stati delineati missione, perimetro e obiettivi del Distretto,
è stato sviluppato un piano di massima delle iniziative
necessarie, sono stati definiti, a livello macro, l'organizzazione
di gestione ed il budget complessivo dell'iniziativa su un arco
temporale di 5 anni.
A seguito di quanto sopra descritto, in data 11 dicembre 2001
il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca (MIUR), la Regione
Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la C.C.I.A.A.
di Torino, il Politecnico di Torino, l'Università degli
Studi di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione C.R.T.,
l'Unione Industriale di Torino, la FIAT S.p.A., la Telecom Italia
S.p.A. la STMicroelectronics s.r.l., l'Alenia S.p.A., la Motorola
inc., il San Paolo - IMI S.p.A., l'Unicredito S.p.A. e l'Istituto
Superiore Boella hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa (noto
anche come Memorandum of Understanding) al fine di prefigurare
i rispettivi campi di impegno e consentire l'avvio delle attività
di approfondimento necessarie alla definizione dei contenuti economici,
gestionali e giuridici per la promozione di un distretto tecnologico
dell'ICT nell'area torinese.
I filoni principali su cui articolare le iniziative per la realizzazione
del Distretto sono stati individuati in:
- Sviluppo di un polo di eccellenza nelle attività di ricerca
e sviluppo e di alta formazione nel settore del Wireless, con
l'obiettivo di attrarre i migliori talenti a livello internazionale
e costruire solide basi per generare idee innovative high-tech;
- Iniziative di accelerazione volte a favorire la creazione di
nuove start-up, la crescita delle PMI innovative già esistenti,
il reperimento di risorse da parte delle imprese in fase di avvio
o in fase di sviluppo;
- Costituzione di un fondo di Venture Capital finalizzato alla
raccolta di capitali pubblici e privati necessari al finanziamento
delle predette realtà imprenditoriali.
Si ritiene che la creazione del Distretto Wireless possa avere
un notevole impatto sul territorio torinese e consentire allintera
regione di beneficiare degli effetti indotti in termini di ricchezza
prodotta, di efficienza, innovazione e nuove opportunità
di occupazione.
Si prevedono, quali potenziali vantaggi per il territorio, lo
sviluppo della cultura imprenditoriale, laumento dellattrattività
per nuovi talenti tecnologici ed imprenditoriali provenienti da
altre aree, il rilancio dellimmagine innovativa della regione
con il passaggio da una caratterizzazione fortemente industriale
ad una hi-tech.
Viene inoltre facilitato laccesso alle attività di
ricerca delle piccole e medie imprese (PMI) piemontesi, dando
così risposta ad un bisogno fortemente sentito da questa
categoria di aziende: il Distretto permetterà infatti una
forte espansione delle stesse poiché fornirà un
supporto alla crescita delle idee con potenziale innovativo mettendo
a disposizione laboratori davanguardia atti a consentire
test e sviluppare idee tecnologiche.
Da un punto di vista quantitativo saranno conseguibili benefici
significativi in termini di aumento delloccupazione qualificata,
raddoppio dellincidenza dellICT sul PIL dellarea
entro il 2010, creazione di nuove aziende innovative e attrazione
di maggiori disponibilità di finanziamenti per progetti
ad alto potenziale di innovazione.
Sulla base di queste considerazioni, valutata positivamente liniziativa
per le ricadute sul sistema produttivo ed economico dellarea,
al fine di promuovere la creazione del distretto citato, il Comune
di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Camera
di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Torino e
la Finpiemonte S.p.A., hanno convenuto di costituire un apposito
organismo denominato "Comitato Promotore Torino Wireless".
Con deliberazione n. 56 del 15 aprile 2002 (mecc. 2002 02257/068),
il Consiglio Comunale di Torino ha quindi autorizzato la partecipazione
della Città al Comitato approvandone contestualmente, con
lo stesso provvedimento, lo Statuto ivi allegato. Successivamente,
con rogito del notaio Mazzola, repertorio n. 110344/28223, è
stato sottoscritto, in data 18 aprile 2002, latto costitutivo.
La costituzione di tale Comitato è stata finalizzata al
raggiungimento dei seguenti scopi:
- promuovere e curare la raccolta e lelaborazione di dati,
ricerche e studi di fattibilità, volti a coadiuvare gli
enti pubblici competenti nella progettazione e creazione in Piemonte
di unarea di eccellenza nelle tecnologie dellinformazione
e della telecomunicazione;
- coadiuvare gli enti competenti nella predisposizione degli elementi
organizzativi al fine di costituire un apposito ente cui demandare
le attività ed i servizi necessari per la creazione e lo
sviluppo dellarea di eccellenza tecnologica.
A conclusione dei lavori, con lettera di trasmissione prot. n.
111 del 31 ottobre 2002 conservata agli atti, il Presidente del
Comitato ha trasmesso alla scrivente Amministrazione copia della
bozza di accordo di programmazione negoziata, di atto costitutivo,
di statuto, copia del progetto di fattibilità del distretto
tecnologico ICT che sarà conferito alla costituenda
Fondazione dallUnione Industriale, dal San Paolo IMI S.p.A.
e dallUnicredito S.p.A. a seguito della presa datto
da parte del Comitato Promotore -, nonché copia della tabella
indicante i contributi che si prevede verranno erogati alla Fondazione
Torino Wireless dagli enti pubblici e privati, a seguito della
sottoscrizione dellAccordo di programmazione negoziata.
Con l"Accordo di programmazione negoziata" gli
enti aderenti intendono dare attuazione ai principi e agli impegni
affermati nel Protocollo di Intesa e regolamentare lattività
delle comuni strutture organizzative del distretto tecnologico.
In particolare, in tale accordo si individuano le linee guida
del progetto e si chiariscono struttura, forma giuridica e compiti
dellente deputato alla gestione, nonché impegni di
finanziamento degli Enti pubblici.
Nellambito delle sue competenze, il Comitato ha individuato
nella "fondazione" la forma giuridica più opportuna
per il soggetto che gestirà le attività in precedenza
delineate volte alla promozione delle tecnologie e delle aziende
del distretto tecnologico del wireless. Tale modello garantisce
infatti lautonomia organizzativa e decisionale necessaria
per la realizzazione del progetto.
Poiché la Città ha capacità giuridica di
diritto privato, può dar vita o partecipare alla costituenda
Fondazione il cui operato determinerà notevoli ricadute
(di sviluppo economico e di promozione della realtà torinese)
presso la comunità di cui lente è esponenziale.
La costituzione della suddetta Fondazione si pone infatti in linea
con quanto previsto agli artt. 2 comma 1 lett.c) e 3 comma 1 lett.
i) e j) dello Statuto Comunale, secondo i quali il Comune esercita
le proprie attribuzioni per realizzare un equilibrato sviluppo
economico della città ed esplica la propria azione cooperando
con la Provincia e con altri enti pubblici nonché con soggetti
privati per lo svolgimento di attività economiche e sociali.
Come previsto dallart. 5 dello Statuto sono organi della
costituenda Fondazione:
- il Consiglio di Amministrazione, composto da 9 membri, avente
il compito di operare le scelte fondamentali, di deliberare su
eventuali accordi di collaborazione con altri enti pubblici e
privati, nonché di individuare le iniziative e i programmi
da realizzare;
- il Presidente ed il Vice Presidente;
- il Collegio dei Revisori dei Conti;
- lAssemblea dei Contributori, formata da tutti i soggetti,
aventi o meno la qualifica di fondatori, che avranno apportato
alla Fondazione contributi di valore superiore o uguale alla misura
annualmente stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
Il Comune di Torino ritiene che i compensi destinati al Presidente
ed al Vice Presidente della Fondazione non debbano essere comunque
superiori all'attuale indennità di carica del Presidente
del Consiglio Comunale di Torino; che i gettoni di presenza del
Consiglio di Amministrazione debbano essere equiparati a quelli
dei Consiglieri Comunali di Torino. In questo senso il rappresentante
del Comune di Torino presso la Fondazione avrà l'obbligo
di esprimersi.
Lo scopo della costituenda Fondazione "Torino Wireless"
- come risulta dallart. 3 della bozza di Statuto - consiste
nel promuovere la creazione di un distretto tecnologico in cui
attivare una strategia di rafforzamento delle attività
di ricerca e di sviluppo nel settore delle tecnologie dellinformazione
e delle telecomunicazioni, nonché di accelerazione dellinsediamento
e della crescita delle iniziative imprenditoriali afferenti il
medesimo settore. Nel proprio ambito di intervento, la Fondazione
promuoverà altresì attività che favoriscano
l'innovazione tecnologica del settore dell'auto e della sua componentistica.
Per il perseguimento di tale scopo la Fondazione potrà
svolgere, direttamente o indirettamente, a titolo esemplificativo,
le seguenti attività:
- elaborazione delle linee strategiche di indirizzo per le attività
del distretto tecnologico;
- espressione di motivate valutazioni al MIUR ai fini della redazione
dei bandi per la concessione di misure di sostegno alla ricerca
scientifica e industriale, alla connessa formazione, alla diffusione
delle tecnologie e allo sviluppo precompetitivo, relative al distretto
tecnologico;
- previsione dei trend tecnologici e identificazione dei settori
a più alto potenziale di sviluppo dimprenditoria
tecnologica;
- promozione e sostegno di programmi e progetti di studio e ricerca
di interesse delle piccole e medie imprese (PMI);
- attivazione di iniziative di accelerazione quali:
- offerte integrate di infrastrutture fisiche e servizi funzionali
alle attività iniziali delle nuove imprese che sviluppano
prodotti e servizi ICT ("Acceleratore di imprese"),
al fine di facilitare lo sviluppo dellimprenditoria tecnologica
e la transizione dei prodotti ad alta tecnologia dal "laboratorio"
al mercato;
- concorsi di idee innovative ("Business Plan Competition"),
volte a porre in competizione tra loro piani di sviluppo presentati
da imprese concorrenti, con il fine di diffondere la cultura imprenditoriale
e gli strumenti di analisi ad essa propri, garantire visibilità
alle predette imprese presso terze parti (come laboratori di ricerca
e operatori del mondo finanziario), assegnare premi in natura
ai vincitori;
- concorsi di idee innovative ("Growth Competition"),
volti a porre in competizione tra loro piani di sviluppo presentati
da piccole e medie imprese ICT, con il fine di aiutare le migliori
piccole e medie imprese del tessuto locale a focalizzarsi su iniziative
di crescita basate su tecnologie innovative, trasferire lutilizzo
di strumenti avanzati di analisi economico-gestionale, garantire
visibilità alle imprese presso terze parti (come laboratori
di ricerca e operatori del mondo finanziario), assegnare premi
in natura (come consulenze gratuite o accesso privilegiato a laboratori
di ricerca) ai soggetti selezionati come vincitori;
- attività di agenzia del tipo "Talent job center",
ovverosia luoghi fisici o virtuali cui le nuove imprese possono
rivolgersi per reperire risorse a forte specializzazione tecnologica;
- attività di "Networking", ovverosia eventi
che mettono in contatto i ricercatori, i manager e gli imprenditori
che hanno il comune obiettivo di partecipare ad una nuova impresa
con forte contenuto di innovazione tecnologica nel settore ICT;
- incentivazione delle iniziative ritenute meritevoli eventualmente,
anche solo indirettamente, tramite costituzione di un fondo di
venture capital.
La Città contribuisce al patrimonio della Fondazione, secondo
lo schema previsto dallart. 12 dellaccordo di programmazione
negoziata, con un finanziamento quinquennale complessivo di 6
milioni di euro, da ripartirsi annualmente, a partire dal 2002,
secondo un importo pari ad Euro 1.200.000, di cui 10.000 Euro
destinati alla dotazione patrimoniale iniziale. I competenti Uffici
Comunali attiveranno i provvedimenti necessari alla copertura
delle spese, come sopra previste, nel bilancio pluriennale.
La spesa di Euro 1.200.000,00 sarà finanziata con finanziamento
a medio/lungo termine da richiedere ad Istituto da stabilire.
Gli oneri finanziari dellinvestimento sono inclusi nella
previsione di spesa del Bilancio pluriennale approvato, contestualmente
al Bilancio annuale, con deliberazione consiliare n. 39 del 6
marzo 2002 (mecc. 2002 00430/024), esecutiva dal 19 marzo 2002.
L'erogazione della spesa relativa al 2002 è subordinata
al perfezionamento del finanziamento.
La previsione di finanziamento della Fondazione da parte degli
Enti pubblici fondatori è ipotizzata in 26.5 milioni di
Euro così distribuiti nellarco di cinque anni:
- Regione Piemonte Euro 10.000.000 (la cui partecipazione avverrà
tramite la Finpiemonte S.p.A. nel quadro di un rapporto di mandato
senza rappresentanza);
- Provincia di Torino Euro 8.000.000;
- Comune di Torino Euro 6.000.000;
- CCIAA di Torino Euro 2.500.000.
Ulteriori contributi saranno erogati da altri soggetti pubblici
e privati aderenti alla Fondazione, nella misura indicata nella
tabella precedentemente citata.
Inoltre è previsto che il Ministero dellIstruzione,
dellUniversità e della Ricerca si impegni a riservare
fondi specifici per finanziare progetti ed iniziative nellambito
territoriale del distretto tecnologico piemontese, con particolare
preferenza per il settore del wireless (ai sensi dellart.
4 e dell'art 5 dellaccordo di programmazione negoziata).
Il patrimonio ed il fondo di gestione della Fondazione vengono
assicurati dai Fondatori nonché dai soggetti pubblici o
privati che pongono in essere contributi ed elargizioni ed hanno
il fine di garantire il funzionamento della Fondazione, la realizzazione
dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
Il patrimonio è composto dalla dotazione patrimoniale iniziale,
dai beni immobili, valori mobiliari e somme conferite dai Fondatori,
dai beni immobili e mobili che perverranno alla Fondazione a qualsiasi
titolo da parte di soggetti pubblici e privati con espressa destinazione
ad incremento del patrimonio, dalle somme derivanti dalle rendite
non utilizzate che il Consiglio di Amministrazione delibererà
di destinare ad incrementare il patrimonio, dai crediti relativi
a tali voci e da eventuali royalties derivanti da brevetti.
Il fondo di gestione è alimentato dalle rendite e dai proventi
derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione
medesima, da eventuali elargizioni o contributi da parte di soggetti
pubblici e privati che non siano espressamente destinati ad incremento
del patrimonio.
Inoltre, il bilancio viene redatto in conformità ai principi
e raccomandazioni vigenti in Italia con riguardo agli enti non
lucrativi e, in difetto, agli schemi previsti per le società
per azioni ed ai principi contabili usualmente accettati in Italia.
A tal proposito si richiama la raccomandazione relativa alla formazione
dei rendiconti delle organizzazioni non profit, approvata il 28
febbraio 2001 dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.
La Fondazione ha durata, salvo proroga del Consiglio di Amministrazione,
sino al 31 dicembre 2010; esperita la liquidazione, la parte residua
di patrimonio e di fondo di gestione in via prioritaria sarà
devoluta, sulla base dei criteri individuati dal Consiglio di
Amministrazione in sede di nomina del liquidatore, alla Regione
Piemonte, alla Provincia di Torino, al Comune di Torino ed alla
C.C.I.A.A. in quanto la destinino ai medesimi fini già
perseguiti dalla Fondazione.
E bene specificare che la Fondazione in oggetto non ha tra
le sue finalità la gestione di servizi pubblici locali,
e pertanto non si applica ad essa quanto previsto dalla Legge
448/2001 (Finanziaria 2002), art. 35 "norme in materia di
servizi pubblici locali", né, tantomeno, quanto verrà
normato dai futuri regolamenti esecutivi ed attuativi dellarticolo
citato.
Per garantire la maggior trasparenza di gestione possibile, è
stato previsto allinterno dello Statuto un articolo, rubricato
"Informativa", che garantisce la trasmissione agli enti
pubblici fondatori dei documenti di volta in volta richiesti dai
consiglieri di amministrazione da essi nominati relativamente
a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione.
LAmministrazione Comunale, sentita la Conferenza dei Capigruppo,
provvede a nominare un proprio rappresentante nel Consiglio di
Amministrazione che, insieme agli altri consiglieri nominati dai
Fondatori, coopti, con il voto favorevole della maggioranza degli
stessi, gli ulteriori due componenti in seno al Consiglio. Provvede
inoltre a nominare, congiuntamente a Regione Piemonte, Provincia
di Torino, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato
di Torino, due membri effettivi del Collegio dei Revisori dei
Conti nonché a dare mandato allAssemblea Ordinaria
della Fondazione di nominare il terzo e ultimo membro del Collegio.
Per quanto concerne la scelta dei due membri effettivi del Collegio,
la Regione Piemonte si è assunta limpegno di pubblicare,
anche a nome degli Enti Locali partecipanti, il relativo bando
di selezione pubblica dei due componenti.
Provvede infine ad individuare, così come previsto dallart.
7 dellaccordo di programmazione negoziata, secondo le procedure
previste dalla deliberazione del Consiglio Comunale di definizione
di indirizzi poc'anzi citata, sentita la Conferenza dei Capigruppo,
un proprio componente nel Comitato di Monitoraggio, istituito
allo scopo di effettuare studi sui risultati ottenuti e sulle
ricadute delle attività di ricerca in termini di promozione
di occupazione e di realtà imprenditoriali nellambito
dellarea interessata.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
Per le motivazioni meglio espresse in premessa, che integralmente
si richiamano e che fanno parte delle decisioni:
1) di costituire la Fondazione Torino Wireless;
2) di approvare laccordo di programmazione negoziata (all.
1 - n. )
e lipotesi di spesa ivi indicata (vedasi art. 12 dellaccordo),
subordinandone lefficacia allesecutività delle
determinazioni di cui al successivo punto 8;
3) di approvare gli schemi di atto costitutivo (dando mandato
al Sindaco o all'Assessore al Lavoro e Formazione Professionale,
in via disgiunta tra loro e con facoltà di sostituire a
sé un loro delegato, di procedere alla sua stipulazione)
e di statuto costituenti parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento (all. 2-3 - nn. ).
In applicazione degli artt. 28, comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto
della Città di Torino è garantita la trasmissione
dei progetti del Bilancio preventivo e del bilancio consuntivo
nonché della versione finale di tali documenti così
come approvata dal Consiglio di Amministrazione; vengono inoltre
trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti richiesti di
volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura
della Fondazione (vedasi art. 16 dello Statuto della Fondazione);
4) di prendere atto della tabella indicante le ipotesi di contributi
che verranno erogati dagli altri soggetti fondatori o partecipanti
(all. 4 - n. );
5) di partecipare al patrimonio, quale socio fondatore, con un
apporto complessivo quinquennale pari a 6 milioni di Euro, da
ripartirsi annualmente, a partire dal 2002, con finanziamenti
pari ad Euro 1.200.000 (di cui 10.000 Euro destinati alla dotazione
patrimoniale iniziale). La spesa sarà finanziata con finanziamento
a medio/lungo termine da richiedere ad Istituto da stabilire;
6) di dare mandato al Sindaco o ad un suo delegato a sottoscrivere
lAccordo di programmazione negoziata autorizzando lo stesso
ad apportare eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero
necessarie, ivi incluse quelle derivanti dalleventuale mancata
adesione di taluni dei soggetti partecipanti e/o dalla determinazione
dei rispettivi contributi;
7) di autorizzare la nomina dellAssessore al Lavoro e Formazione
Professionale quale consigliere dAmministrazione nellambito
degli organi della Fondazione stessa dal momento della costituzione,
nelle more dellespletamento delle procedure per addivenire
alle nomine in attuazione della relativa deliberazione di definizione
di indirizzi approvata dal Consiglio Comunale in data 4 ottobre
1993 (mecc. 9307634/01);
8) di definire che semestralmente il rappresentante del Comune
nel Consiglio di Amministrazione relazionerà alla Commissione
Consiliare competente sulle attività programmate e svolte
dalla Fondazione e che lo stesso sarà tramite puntuale
delle documentazioni e verifiche richieste dai singoli Consiglieri
Comunali;
9) di demandare a successive determinazioni dirigenziali gli impegni
di spesa derivanti dallesecuzione della presente deliberazione.
L'erogazione della spesa relativa al 2002 è subordinata
al perfezionamento del finanziamento;
10) di monitorare, attraverso il rappresentante dell'Amministrazione
nel CdA, che il personale assunto a vario titolo dalla
Fondazione sia trattato secondo le norme previste dal CCNL di
riferimento, che l'eventuale personale a tempo determinato costituisca
una parte limitata dell'organico complessivo e che siano assicurati
corretti rapporti con le Organizzazioni Sindacali e con le Rappresentanze
aziendali, se presenti;
11) di autorizzare l'ufficiale rogante ad apportare quelle modifiche
di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore redazione
dello statuto e dellatto costitutivo e il Sindaco di concordare
con gli altri Fondatori eventuali ulteriori modifiche resesi necessarie
dalla mancata adesione di taluni dei soggetti Fondatori e/o dalla
determinazione dei rispettivi contributi;
12) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla
costituzione della Fondazione sono a carico di questultima,
richiamato ogni beneficio di legge;
13) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.