Servizio Centrale Controllo Strategico e Direz.
Settore Sportello Unico per le attività produttive

n. ord. 183
2002 09133/068

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 16 DICEMBRE 2002
(proposta dalla G.C. 12 novembre 2002)

Testo coordinato ai sensi dell'art 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE DELLA "FONDAZIONE TORINO WIRELESS". APPROVAZIONE. FINANZIAMENTO A MEDIO/LUNGO TERMINE.

Proposta del Sindaco Chiamparino,
anche a nome degli Assessori Dealessandri e Peveraro.

Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT - Information and Communication Tecnology) nonché la formazione di distretti tecnologici ad elevata specializzazione rivestono un ruolo di assoluto rilievo nella promozione della ricerca industriale e dell'avvio di nuove realtà imprenditoriali, con evidenti ricadute positive in termini di occupazione e di creazione di ricchezza sul territorio circostante.
A metà dell'anno 2000, presso l'Associazione Torino Internazionale, nasce l'idea che il sistema territoriale locale possa sviluppare, in chiave strategica, significative iniziative atte a valorizzare il patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze dell'hi-tech torinese.
Prende così avvio un'iniziativa pilota denominata "Torino Wireless", avente l'obiettivo di dare un eccezionale impulso allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (ICT) nell'ambito dell'area torinese, per raggiungere quella visibilità internazionale necessaria ad assicurare vantaggi competitivi e significative ricadute economiche sul territorio locale.
Il progetto, promosso dall'Associazione Torino Internazionale, dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), dalla Regione Piemonte, dagli Enti Locali territoriali, grazie all'apporto decisivo di alcuni tra i più importanti attori pubblici e privati, con la consulenza di McKinsey & Co. ed il supporto tecnico dell'Istituto Superiore per le Telecomunicazioni "Mario Boella", prevede la creazione di un nuovo polo europeo delle ICT, un centro nevralgico delle tecnologie "wireless" in tutti i settori strategici dell'industria e dei servizi.
Dopo una prima fase in cui sono state accertate e riscontrate le condizioni scientifiche, industriali e di governance di base per realizzare nell'area torinese un distretto hi-tech di successo, sono stati delineati missione, perimetro e obiettivi del Distretto, è stato sviluppato un piano di massima delle iniziative necessarie, sono stati definiti, a livello macro, l'organizzazione di gestione ed il budget complessivo dell'iniziativa su un arco temporale di 5 anni.
A seguito di quanto sopra descritto, in data 11 dicembre 2001 il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca (MIUR), la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la C.C.I.A.A. di Torino, il Politecnico di Torino, l'Università degli Studi di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione C.R.T., l'Unione Industriale di Torino, la FIAT S.p.A., la Telecom Italia S.p.A. la STMicroelectronics s.r.l., l'Alenia S.p.A., la Motorola inc., il San Paolo - IMI S.p.A., l'Unicredito S.p.A. e l'Istituto Superiore Boella hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa (noto anche come Memorandum of Understanding) al fine di prefigurare i rispettivi campi di impegno e consentire l'avvio delle attività di approfondimento necessarie alla definizione dei contenuti economici, gestionali e giuridici per la promozione di un distretto tecnologico dell'ICT nell'area torinese.
I filoni principali su cui articolare le iniziative per la realizzazione del Distretto sono stati individuati in:
- Sviluppo di un polo di eccellenza nelle attività di ricerca e sviluppo e di alta formazione nel settore del Wireless, con l'obiettivo di attrarre i migliori talenti a livello internazionale e costruire solide basi per generare idee innovative high-tech;
- Iniziative di accelerazione volte a favorire la creazione di nuove start-up, la crescita delle PMI innovative già esistenti, il reperimento di risorse da parte delle imprese in fase di avvio o in fase di sviluppo;
- Costituzione di un fondo di Venture Capital finalizzato alla raccolta di capitali pubblici e privati necessari al finanziamento delle predette realtà imprenditoriali.
Si ritiene che la creazione del Distretto Wireless possa avere un notevole impatto sul territorio torinese e consentire all’intera regione di beneficiare degli effetti indotti in termini di ricchezza prodotta, di efficienza, innovazione e nuove opportunità di occupazione.
Si prevedono, quali potenziali vantaggi per il territorio, lo sviluppo della cultura imprenditoriale, l’aumento dell’attrattività per nuovi talenti tecnologici ed imprenditoriali provenienti da altre aree, il rilancio dell’immagine innovativa della regione con il passaggio da una caratterizzazione fortemente industriale ad una hi-tech.
Viene inoltre facilitato l’accesso alle attività di ricerca delle piccole e medie imprese (PMI) piemontesi, dando così risposta ad un bisogno fortemente sentito da questa categoria di aziende: il Distretto permetterà infatti una forte espansione delle stesse poiché fornirà un supporto alla crescita delle idee con potenziale innovativo mettendo a disposizione laboratori d’avanguardia atti a consentire test e sviluppare idee tecnologiche.
Da un punto di vista quantitativo saranno conseguibili benefici significativi in termini di aumento dell’occupazione qualificata, raddoppio dell’incidenza dell’ICT sul PIL dell’area entro il 2010, creazione di nuove aziende innovative e attrazione di maggiori disponibilità di finanziamenti per progetti ad alto potenziale di innovazione.
Sulla base di queste considerazioni, valutata positivamente l’iniziativa per le ricadute sul sistema produttivo ed economico dell’area, al fine di promuovere la creazione del distretto citato, il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Torino e la Finpiemonte S.p.A., hanno convenuto di costituire un apposito organismo denominato "Comitato Promotore Torino Wireless".
Con deliberazione n. 56 del 15 aprile 2002 (mecc. 2002 02257/068), il Consiglio Comunale di Torino ha quindi autorizzato la partecipazione della Città al Comitato approvandone contestualmente, con lo stesso provvedimento, lo Statuto ivi allegato. Successivamente, con rogito del notaio Mazzola, repertorio n. 110344/28223, è stato sottoscritto, in data 18 aprile 2002, l’atto costitutivo.
La costituzione di tale Comitato è stata finalizzata al raggiungimento dei seguenti scopi:
- promuovere e curare la raccolta e l’elaborazione di dati, ricerche e studi di fattibilità, volti a coadiuvare gli enti pubblici competenti nella progettazione e creazione in Piemonte di un’area di eccellenza nelle tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione;
- coadiuvare gli enti competenti nella predisposizione degli elementi organizzativi al fine di costituire un apposito ente cui demandare le attività ed i servizi necessari per la creazione e lo sviluppo dell’area di eccellenza tecnologica.
A conclusione dei lavori, con lettera di trasmissione prot. n. 111 del 31 ottobre 2002 conservata agli atti, il Presidente del Comitato ha trasmesso alla scrivente Amministrazione copia della bozza di accordo di programmazione negoziata, di atto costitutivo, di statuto, copia del progetto di fattibilità del distretto tecnologico ICT – che sarà conferito alla costituenda Fondazione dall’Unione Industriale, dal San Paolo IMI S.p.A. e dall’Unicredito S.p.A. a seguito della presa d’atto da parte del Comitato Promotore -, nonché copia della tabella indicante i contributi che si prevede verranno erogati alla Fondazione Torino Wireless dagli enti pubblici e privati, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di programmazione negoziata.
Con l’"Accordo di programmazione negoziata" gli enti aderenti intendono dare attuazione ai principi e agli impegni affermati nel Protocollo di Intesa e regolamentare l’attività delle comuni strutture organizzative del distretto tecnologico. In particolare, in tale accordo si individuano le linee guida del progetto e si chiariscono struttura, forma giuridica e compiti dell’ente deputato alla gestione, nonché impegni di finanziamento degli Enti pubblici.
Nell’ambito delle sue competenze, il Comitato ha individuato nella "fondazione" la forma giuridica più opportuna per il soggetto che gestirà le attività in precedenza delineate volte alla promozione delle tecnologie e delle aziende del distretto tecnologico del wireless. Tale modello garantisce infatti l’autonomia organizzativa e decisionale necessaria per la realizzazione del progetto.
Poiché la Città ha capacità giuridica di diritto privato, può dar vita o partecipare alla costituenda Fondazione il cui operato determinerà notevoli ricadute (di sviluppo economico e di promozione della realtà torinese) presso la comunità di cui l’ente è esponenziale. La costituzione della suddetta Fondazione si pone infatti in linea con quanto previsto agli artt. 2 comma 1 lett.c) e 3 comma 1 lett. i) e j) dello Statuto Comunale, secondo i quali il Comune esercita le proprie attribuzioni per realizzare un equilibrato sviluppo economico della città ed esplica la propria azione cooperando con la Provincia e con altri enti pubblici nonché con soggetti privati per lo svolgimento di attività economiche e sociali.
Come previsto dall’art. 5 dello Statuto sono organi della costituenda Fondazione:
- il Consiglio di Amministrazione, composto da 9 membri, avente il compito di operare le scelte fondamentali, di deliberare su eventuali accordi di collaborazione con altri enti pubblici e privati, nonché di individuare le iniziative e i programmi da realizzare;
- il Presidente ed il Vice Presidente;
- il Collegio dei Revisori dei Conti;
- l’Assemblea dei Contributori, formata da tutti i soggetti, aventi o meno la qualifica di fondatori, che avranno apportato alla Fondazione contributi di valore superiore o uguale alla misura annualmente stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
Il Comune di Torino ritiene che i compensi destinati al Presidente ed al Vice Presidente della Fondazione non debbano essere comunque superiori all'attuale indennità di carica del Presidente del Consiglio Comunale di Torino; che i gettoni di presenza del Consiglio di Amministrazione debbano essere equiparati a quelli dei Consiglieri Comunali di Torino. In questo senso il rappresentante del Comune di Torino presso la Fondazione avrà l'obbligo di esprimersi.
Lo scopo della costituenda Fondazione "Torino Wireless" - come risulta dall’art. 3 della bozza di Statuto - consiste nel promuovere la creazione di un distretto tecnologico in cui attivare una strategia di rafforzamento delle attività di ricerca e di sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, nonché di accelerazione dell’insediamento e della crescita delle iniziative imprenditoriali afferenti il medesimo settore. Nel proprio ambito di intervento, la Fondazione promuoverà altresì attività che favoriscano l'innovazione tecnologica del settore dell'auto e della sua componentistica.
Per il perseguimento di tale scopo la Fondazione potrà svolgere, direttamente o indirettamente, a titolo esemplificativo, le seguenti attività:
- elaborazione delle linee strategiche di indirizzo per le attività del distretto tecnologico;
- espressione di motivate valutazioni al MIUR ai fini della redazione dei bandi per la concessione di misure di sostegno alla ricerca scientifica e industriale, alla connessa formazione, alla diffusione delle tecnologie e allo sviluppo precompetitivo, relative al distretto tecnologico;
- previsione dei trend tecnologici e identificazione dei settori a più alto potenziale di sviluppo d’imprenditoria tecnologica;
- promozione e sostegno di programmi e progetti di studio e ricerca di interesse delle piccole e medie imprese (PMI);
- attivazione di iniziative di accelerazione quali:
- offerte integrate di infrastrutture fisiche e servizi funzionali alle attività iniziali delle nuove imprese che sviluppano prodotti e servizi ICT ("Acceleratore di imprese"), al fine di facilitare lo sviluppo dell’imprenditoria tecnologica e la transizione dei prodotti ad alta tecnologia dal "laboratorio" al mercato;
- concorsi di idee innovative ("Business Plan Competition"), volte a porre in competizione tra loro piani di sviluppo presentati da imprese concorrenti, con il fine di diffondere la cultura imprenditoriale e gli strumenti di analisi ad essa propri, garantire visibilità alle predette imprese presso terze parti (come laboratori di ricerca e operatori del mondo finanziario), assegnare premi in natura ai vincitori;
- concorsi di idee innovative ("Growth Competition"), volti a porre in competizione tra loro piani di sviluppo presentati da piccole e medie imprese ICT, con il fine di aiutare le migliori piccole e medie imprese del tessuto locale a focalizzarsi su iniziative di crescita basate su tecnologie innovative, trasferire l’utilizzo di strumenti avanzati di analisi economico-gestionale, garantire visibilità alle imprese presso terze parti (come laboratori di ricerca e operatori del mondo finanziario), assegnare premi in natura (come consulenze gratuite o accesso privilegiato a laboratori di ricerca) ai soggetti selezionati come vincitori;
- attività di agenzia del tipo "Talent job center", ovverosia luoghi fisici o virtuali cui le nuove imprese possono rivolgersi per reperire risorse a forte specializzazione tecnologica;
- attività di "Networking", ovverosia eventi che mettono in contatto i ricercatori, i manager e gli imprenditori che hanno il comune obiettivo di partecipare ad una nuova impresa con forte contenuto di innovazione tecnologica nel settore ICT;
- incentivazione delle iniziative ritenute meritevoli eventualmente, anche solo indirettamente, tramite costituzione di un fondo di venture capital.
La Città contribuisce al patrimonio della Fondazione, secondo lo schema previsto dall’art. 12 dell’accordo di programmazione negoziata, con un finanziamento quinquennale complessivo di 6 milioni di euro, da ripartirsi annualmente, a partire dal 2002, secondo un importo pari ad Euro 1.200.000, di cui 10.000 Euro destinati alla dotazione patrimoniale iniziale. I competenti Uffici Comunali attiveranno i provvedimenti necessari alla copertura delle spese, come sopra previste, nel bilancio pluriennale.
La spesa di Euro 1.200.000,00 sarà finanziata con finanziamento a medio/lungo termine da richiedere ad Istituto da stabilire.
Gli oneri finanziari dell’investimento sono inclusi nella previsione di spesa del Bilancio pluriennale approvato, contestualmente al Bilancio annuale, con deliberazione consiliare n. 39 del 6 marzo 2002 (mecc. 2002 00430/024), esecutiva dal 19 marzo 2002.
L'erogazione della spesa relativa al 2002 è subordinata al perfezionamento del finanziamento.
La previsione di finanziamento della Fondazione da parte degli Enti pubblici fondatori è ipotizzata in 26.5 milioni di Euro così distribuiti nell’arco di cinque anni:
- Regione Piemonte Euro 10.000.000 (la cui partecipazione avverrà tramite la Finpiemonte S.p.A. nel quadro di un rapporto di mandato senza rappresentanza);
- Provincia di Torino Euro 8.000.000;
- Comune di Torino Euro 6.000.000;
- CCIAA di Torino Euro 2.500.000.
Ulteriori contributi saranno erogati da altri soggetti pubblici e privati aderenti alla Fondazione, nella misura indicata nella tabella precedentemente citata.
Inoltre è previsto che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegni a riservare fondi specifici per finanziare progetti ed iniziative nell’ambito territoriale del distretto tecnologico piemontese, con particolare preferenza per il settore del wireless (ai sensi dell’art. 4 e dell'art 5 dell’accordo di programmazione negoziata).
Il patrimonio ed il fondo di gestione della Fondazione vengono assicurati dai Fondatori nonché dai soggetti pubblici o privati che pongono in essere contributi ed elargizioni ed hanno il fine di garantire il funzionamento della Fondazione, la realizzazione dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
Il patrimonio è composto dalla dotazione patrimoniale iniziale, dai beni immobili, valori mobiliari e somme conferite dai Fondatori, dai beni immobili e mobili che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e privati con espressa destinazione ad incremento del patrimonio, dalle somme derivanti dalle rendite non utilizzate che il Consiglio di Amministrazione delibererà di destinare ad incrementare il patrimonio, dai crediti relativi a tali voci e da eventuali royalties derivanti da brevetti.
Il fondo di gestione è alimentato dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione medesima, da eventuali elargizioni o contributi da parte di soggetti pubblici e privati che non siano espressamente destinati ad incremento del patrimonio.
Inoltre, il bilancio viene redatto in conformità ai principi e raccomandazioni vigenti in Italia con riguardo agli enti non lucrativi e, in difetto, agli schemi previsti per le società per azioni ed ai principi contabili usualmente accettati in Italia. A tal proposito si richiama la raccomandazione relativa alla formazione dei rendiconti delle organizzazioni non profit, approvata il 28 febbraio 2001 dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.
La Fondazione ha durata, salvo proroga del Consiglio di Amministrazione, sino al 31 dicembre 2010; esperita la liquidazione, la parte residua di patrimonio e di fondo di gestione in via prioritaria sarà devoluta, sulla base dei criteri individuati dal Consiglio di Amministrazione in sede di nomina del liquidatore, alla Regione Piemonte, alla Provincia di Torino, al Comune di Torino ed alla C.C.I.A.A. in quanto la destinino ai medesimi fini già perseguiti dalla Fondazione.
E’ bene specificare che la Fondazione in oggetto non ha tra le sue finalità la gestione di servizi pubblici locali, e pertanto non si applica ad essa quanto previsto dalla Legge 448/2001 (Finanziaria 2002), art. 35 "norme in materia di servizi pubblici locali", né, tantomeno, quanto verrà normato dai futuri regolamenti esecutivi ed attuativi dell’articolo citato.
Per garantire la maggior trasparenza di gestione possibile, è stato previsto all’interno dello Statuto un articolo, rubricato "Informativa", che garantisce la trasmissione agli enti pubblici fondatori dei documenti di volta in volta richiesti dai consiglieri di amministrazione da essi nominati relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione.
L’Amministrazione Comunale, sentita la Conferenza dei Capigruppo, provvede a nominare un proprio rappresentante nel Consiglio di Amministrazione che, insieme agli altri consiglieri nominati dai Fondatori, coopti, con il voto favorevole della maggioranza degli stessi, gli ulteriori due componenti in seno al Consiglio. Provvede inoltre a nominare, congiuntamente a Regione Piemonte, Provincia di Torino, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato di Torino, due membri effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti nonché a dare mandato all’Assemblea Ordinaria della Fondazione di nominare il terzo e ultimo membro del Collegio. Per quanto concerne la scelta dei due membri effettivi del Collegio, la Regione Piemonte si è assunta l’impegno di pubblicare, anche a nome degli Enti Locali partecipanti, il relativo bando di selezione pubblica dei due componenti.
Provvede infine ad individuare, così come previsto dall’art. 7 dell’accordo di programmazione negoziata, secondo le procedure previste dalla deliberazione del Consiglio Comunale di definizione di indirizzi poc'anzi citata, sentita la Conferenza dei Capigruppo, un proprio componente nel Comitato di Monitoraggio, istituito allo scopo di effettuare studi sui risultati ottenuti e sulle ricadute delle attività di ricerca in termini di promozione di occupazione e di realtà imprenditoriali nell’ambito dell’area interessata.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

Per le motivazioni meglio espresse in premessa, che integralmente si richiamano e che fanno parte delle decisioni:
1) di costituire la Fondazione Torino Wireless;
2) di approvare l’accordo di programmazione negoziata (all. 1 - n.                 ) e l’ipotesi di spesa ivi indicata (vedasi art. 12 dell’accordo), subordinandone l’efficacia all’esecutività delle determinazioni di cui al successivo punto 8;
3) di approvare gli schemi di atto costitutivo (dando mandato al Sindaco o all'Assessore al Lavoro e Formazione Professionale, in via disgiunta tra loro e con facoltà di sostituire a sé un loro delegato, di procedere alla sua stipulazione) e di statuto costituenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all. 2-3 - nn.                  ). In applicazione degli artt. 28, comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino è garantita la trasmissione dei progetti del Bilancio preventivo e del bilancio consuntivo nonché della versione finale di tali documenti così come approvata dal Consiglio di Amministrazione; vengono inoltre trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione (vedasi art. 16 dello Statuto della Fondazione);
4) di prendere atto della tabella indicante le ipotesi di contributi che verranno erogati dagli altri soggetti fondatori o partecipanti (all. 4 - n.                      );
5) di partecipare al patrimonio, quale socio fondatore, con un apporto complessivo quinquennale pari a 6 milioni di Euro, da ripartirsi annualmente, a partire dal 2002, con finanziamenti pari ad Euro 1.200.000 (di cui 10.000 Euro destinati alla dotazione patrimoniale iniziale). La spesa sarà finanziata con finanziamento a medio/lungo termine da richiedere ad Istituto da stabilire;
6) di dare mandato al Sindaco o ad un suo delegato a sottoscrivere l’Accordo di programmazione negoziata autorizzando lo stesso ad apportare eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, ivi incluse quelle derivanti dall’eventuale mancata adesione di taluni dei soggetti partecipanti e/o dalla determinazione dei rispettivi contributi;
7) di autorizzare la nomina dell’Assessore al Lavoro e Formazione Professionale quale consigliere d’Amministrazione nell’ambito degli organi della Fondazione stessa dal momento della costituzione, nelle more dell’espletamento delle procedure per addivenire alle nomine in attuazione della relativa deliberazione di definizione di indirizzi approvata dal Consiglio Comunale in data 4 ottobre 1993 (mecc. 9307634/01);
8) di definire che semestralmente il rappresentante del Comune nel Consiglio di Amministrazione relazionerà alla Commissione Consiliare competente sulle attività programmate e svolte dalla Fondazione e che lo stesso sarà tramite puntuale delle documentazioni e verifiche richieste dai singoli Consiglieri Comunali;
9) di demandare a successive determinazioni dirigenziali gli impegni di spesa derivanti dall’esecuzione della presente deliberazione. L'erogazione della spesa relativa al 2002 è subordinata al perfezionamento del finanziamento;
10) di monitorare, attraverso il rappresentante dell'Amministrazione nel CdA, che il personale assunto a vario titolo dalla Fondazione sia trattato secondo le norme previste dal CCNL di riferimento, che l'eventuale personale a tempo determinato costituisca una parte limitata dell'organico complessivo e che siano assicurati corretti rapporti con le Organizzazioni Sindacali e con le Rappresentanze aziendali, se presenti;
11) di autorizzare l'ufficiale rogante ad apportare quelle modifiche di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore redazione dello statuto e dell’atto costitutivo e il Sindaco di concordare con gli altri Fondatori eventuali ulteriori modifiche resesi necessarie dalla mancata adesione di taluni dei soggetti Fondatori e/o dalla determinazione dei rispettivi contributi;
12) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione della Fondazione sono a carico di quest’ultima, richiamato ogni beneficio di legge;
13) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.