OGGETTO: IMMOBILE DI PROPRIETA' COMUNALE SITO IN
PIAZZA SAN CARLO 161 - ALIENAZIONE MEDIANTE ASTA PUBBLICA - IMPORTO EURO
8.018.900,00. APPROVAZIONE.
Proposta
dell’Assessore Peveraro,
di concerto con l’Assessore Lepri.
La designazione di Torino a sede delle Olimpiadi
invernali del 2006 oltre a rappresentare una eccezionale occasione per la
valorizzazione e la promozione della Città costituisce un fondamentale
tassello in quel processo di trasformazione e sviluppo del territorio avviato
nella prima metà degli anni ’90 e che caratterizzerà la
struttura urbanistica, infrastrutturale e produttiva della nostra
Città.
L’evento olimpico, infatti, oltre a favorire lo sviluppo
dei collegamenti nazionali ed internazionali e la realizzazione di numerose
opere infrastrutturali, promuove Torino e la sua area metropolitana quale meta
turistica, culturale, espositiva ed economica di maggior rilievo
dell’Europa alpina.
Pertanto, anche in occasione di tale evento,
è intendimento dell’Amministrazione Comunale (di seguito
l’Amministrazione) sviluppare ed implementare l’offerta ricettiva
dell’area: in tale contesto, la realizzazione nel cuore di Torino di un
albergo della massima categoria e con i migliori standard qualitativi
contribuisce alla promozione dell’immagine della Città e ne aumenta
la sua attrattività in termini turistici.
A seguito di uno studio
elaborato dall’“Agenzia per gli Investimenti a Torino e in
Piemonte” riguardante il fabbisogno di nuove strutture ricettive, è
stato individuato nell’edificio di Piazza San Carlo n. 161
l’immobile meglio rispondente, per le sue peculiari caratteristiche
storico-architettoniche nonché per la sua particolare localizzazione, ai
requisiti richiesti per un albergo prestigioso e di massimo livello.
E’ questo, infatti, un edificio inserito in un complesso urbano
seicentesco a fronti unitarie realizzato su un progetto di Carlo di
Castellamonte del 1637; la piazza, progettata sul modello francese delle
“places royales” con palazzi nobiliari di alta rappresentanza,
costituì il centro dell’ampliamento seicentesco della Città,
sull’asse della via Nuova (l’attuale via Roma).
Per procedere
all’alienazione di tale bene si è quindi provveduto, nel rispetto
delle ragioni dei conduttori, ad individuare nello stabile la frazione di
immobile attualmente censita al N.C.E.U. al Fg. 197 n. 23 sub. 7 (di seguito
l’Immobile).
L’Immobile assumerà, previa accettazione da
parte dell’Ufficio del Territorio, il seguente nuovo identificativo: Fg.
197 n. 23 – sub. 16, come meglio evidenziato da visura catastale per
quanto concerne il subalterno n. 7 e estratto planimetrico per nuovo
identificativo catastale relativo al sub. 16.
Pertanto, coerentemente con
l’ipotesi di destinazione a struttura alberghiera di massimo pregio,
l’Amministrazione con provvedimento del Consiglio Comunale del 25 luglio
2002 (mecc. 2002 05129/009) ha provveduto a predisporre, con separato
provvedimento, specifica variante urbanistica onde classificare l’Immobile
ad “Aree o complessi di edifici a destinazione ricettive, espositive o
congressuali (AR)”.
Considerato il valore intrinseco
dell’Immobile, è stato ritenuto che tale destinazione d’uso
sia quella che meglio garantisce un corretto approccio progettuale e che
assicura che gli interventi vengano effettuati da operatori in grado di
garantire i necessari investimenti.
Il valore da porre a base d’asta
è stato determinato in Euro 8.018.900,00.
La valutazione a base
d’asta dell’immobile, di cui all’allegata planimetria,
è stata effettuata dagli Uffici Tecnici, in collaborazione e sulla scorta
delle competenze scientifiche del Politecnico.
Ai sensi della normativa
nazionale (Legge 24 dicembre 1908 n. 783), l’Amministrazione intende
quindi procedere all’alienazione dell’Immobile tramite procedura di
evidenza pubblica, con aggiudicazione a favore dell’offerente (di seguito
l’Offerente) la cui offerta sarà valutata sulla base dei seguenti
parametri in ordine di importanza:
- prezzo offerto non inferiore al valore
di base d’asta (60 punti su 100);
- conformità del progetto
proposto dall’Offerente alle esigenze promosse ed individuate
dall’Amministrazione (30 punti su 100);
- esperienza maturata
dall’Offerente in analoghe iniziative di gestione di strutture ricettive
di pregio (10 punti su 100).
Tale procedura ottempera ai principi di
trasparenza, imparzialità e pubblicità che devono caratterizzare
le procedure di alienazione di immobili di proprietà pubblica,
conciliando altresì l’interesse dell’Amministrazione a
massimizzare l’introito con l’interesse pubblico e in questo caso
altrettanto rilevante, a valorizzare e promuovere adeguatamente sia il proprio
territorio sia lo sviluppo economico dell’area.
Ciò posto, si
rende necessario approvare l’alienazione dell’immobile in oggetto
mediante procedura di asta pubblica con valutazione dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, provvedendo al fine di dare massima
diffusione a tale operazione, ad un’ampia pubblicizzazione del bando
d’asta, oltre che nelle forme previste dalla normativa vigente, anche
attraverso gli opportuni canali informativi atti a coinvolgere tutti i soggetti
economici potenzialmente interessati.
L’Immobile risulta vincolato ai
sensi del D.Lgs. 29 ottobre 1999 n. 490 e successivo D.P.R.7 settembre 2000 n.
283 e di conseguenza, con lettera dell’11 settembre 2002, conservata agli
atti dell’Amministrazione, è stata autorizzata dalla Soprintendenza
Regionale la sua alienazione, dietro osservanza di alcune prescrizioni volte a
preservare l’integrità e la fruibilità pubblica degli
elementi architettonici di maggior pregio.
Inoltre, poiché
l’Immobile è stato acquisito in proprietà a seguito del
Decreto del Presidente della Giunta della Regione Piemonte n. 5801 del 27 giugno
1980 di scioglimento dell’I.P.A.B. “Istituto di Riposo per la
Vecchiaia”, l’Amministrazione ha provveduto a comunicare alla
Regione Piemonte, in ottemperanza alla normativa nazionale e regionale vigente,
la propria volontà di procedere all’alienazione dell’Immobile
e, conformemente a quanto previsto dall’art. 40, 3° comma, della L.R.
62/95 e s.m.i., di destinare i proventi derivanti dalla alienazione ad
investimenti nel settore socio - assistenziale.
Con successive determinazioni
dirigenziali verrà definito l'accertamento di entrata dell'eventuale
trasferimento di proprietà.
Tutto ciò premesso,
5) di dichiarare, attesa l’urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo
Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.