Consiglio Comunale
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2002 08454/002


C I T T À D I T O R I N O

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 9 dicembre 2002

OGGETTO: ART. 35 LEGGE 448/2001 IN MATERIA DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI.

PRESIDENTE - pongo in votazione il seguente ordine del giorno presentato dal Consigliere Comunale Provera in data 24 ottobre 2002.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- a distanza di quasi un anno dall’entrata in vigore dell’articolo 35 della Legge 448/2001 (Legge Finanziaria 2002), che impone la messa sul mercato dei servizi pubblici locali e la privatizzazione di tutti gli attuali soggetti gestori degli stessi servizi, si registra a livello nazionale una pressoché generalizzata resistenza all’applicazione di tale norma da parte del sistema delle autonomie locali;
- l’ANCI, conformemente a quanto deliberato dal proprio Consiglio Nazionale il 6 aprile 2001, in sede di discussione parlamentare del provvedimento in questione, ne ha chiesto lo stralcio o una radicale modifica al fine di salvaguardare l’autonomia di scelta in materia da parte degli Enti Locali;
- diverse Regioni hanno impugnato di fronte alla Corte Costituzionale detto articolo 35 per chiederne la dichiarazione di incostituzionalità, in quanto lo stesso va a disciplinare impropriamente materie che il Titolo V° della Costituzione non annovera tra quelle di competenza legislativa statale;
- la Commissione Europea ha recentemente avviato una “procedura di infrazione” nei confronti del nostro Paese, riferita alla norma in questione, fondando tale contestazione sulla tesi secondo la quale l’affidamento diretto della gestione dei servizi pubblici locali a delle S.p.A. (la cui costituzione è imposta dalla stessa norma!) violerebbe la normativa comunitaria in materia di concorrenza, mentre tale normativa sarebbe ininfluente nel caso di affidamento ad aziende speciali di tipo consortile;
- il Governo non è stato in grado, in questo quadro di grande resistenza e confusione, di predisporre il regolamento attuativo dell’articolo di legge in esame, nonostante che la sua emanazione fosse prevista espressamente entro il 30 giugno scorso;

CONSIDERATO CHE

- l’applicazione del citato articolo 35 comprime e mortifica pesantemente l’autonomia di scelta degli Enti Locali in ordine alle modalità ed alle forme di gestione dei propri servizi pubblici, come ad esempio quelli idrici ed ecologici, che incidono fortemente sui diritti fondamentali dei cittadini e che pertanto debbono essere oggetto di processi decisionali fortemente democratici e partecipativi;
- la stessa norma si pone in contrasto, per eccesso, rispetto alla normativa Comunitaria, in quanto non esiste a livello di Unione Europea alcuna disposizione cogente che imponga la messa sul mercato generalizzata di tutti i servizi pubblici (la gestione del ciclo delle acque, ad esempio, in vari Paesi Europei è saldamente in mano pubblica); al contrario la stessa normativa sovranazionale prevede a tutt’oggi un’espressa riserva per un possibile monopolio pubblico sui servizi essenziali;
- la messa sul mercato obbligatoria di tutti i servizi locali e la loro privatizzazione, sulla base del presupposto (tutto “ideologico” ed affatto confermato, nel concreto, da note esperienze a livello internazionale), della superiorità delle gestioni private in termini di efficienza, efficacia ed economicità, rischia di cancellare in modo indistinto, numerose gestioni pubbliche apprezzate dagli utenti nonché produttive di risultati economici per gli Enti Locali, costruite con notevole impegno dagli stessi Enti;
- la rapida liberalizzazione dei servizi pubblici locali, in relazione ai processi di concentrazione in atto a livello internazionale, rischia di farli cadere in una prospettiva piuttosto ravvicinata, nelle mani di poche multinazionali che per loro natura sono estranee ai principi etici che non possono essere elusi in ambiti delicati come quelli in questione (si pensi alla gestione dell’acqua!).

CHIEDE

Al Governo e al Parlamento di abrogare, nell’ambito della Legge Finanziaria 2003, l’articolo 35 della Legge 448/2001, al fine di consentire alle Regioni e all’intero sistema delle autonomie locali di governare democraticamente la materia dei servizi pubblici locali in un quadro di regole certe, eque e trasparenti, nel quale sia comunque restituita agli Enti Locali la facoltà di scegliere liberamente le modalità di gestione dei propri servizi.

DISPONE


l’invio del presente Ordine del Giorno agli Organi di Governo e Parlamentari competenti, nonché la più ampia diffusione presso i vari livelli Istituzionali e realtà associative degli Enti Locali."

Sono intervenuti, oltre al Presidente Marino, i Consiglieri Provera e Passoni.

IL CONSIGLIO COMUNALE

procede alla votazione nei modi di regolamento.

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, oltre al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Altea, Borsano, Chiavarino, Coppola, Costa, Dell'Utri, Furnari, Gabri, Gallo Francesco, Ghiglia, Lospinuso, Mina, Rosso, Salti, Tealdi, Troiano e Ventriglia.

Il Presidente dichiara approvato l'ordine del giorno con il seguente risultato:

PRESENTI 33
Si astiene il Consigliere Airola
ASTENUTI 1
VOTANTI 32
VOTI FAVOREVOLI 32
VOTI CONTRARI /