Consiglio Comunale
2002 07331/002
OGGETTO: LA MOBILITA' CICLISTICA.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- Gli inquinamenti dellaria e da rumore, la preoccupante
elevata incidentalità stradale, il consumo di suolo pubblico
che sempre più limita ogni altro utilizzo, labbassamento
del livello di qualità della vita nei centri urbani, sono
le conseguenze delleccesso della motorizzazione privata;
- La bicicletta tanto più se integrata al trasporto
pubblico è uno dei mezzi alternativi allauto
indispensabile per dare un significativo contributo al decongestionamento
del traffico urbano, con particolare riferimento agli spostamenti
giornalieri sulle brevi distanze (pari al 40% degli spostamenti
giornalieri).
- Occorre un cambiamento nelle abitudini di trasporto, vale
a dire un uso più intelligente ed appropriato dei mezzi
di trasporto;
- Le Regioni e gli Enti Locali hanno compiti primari per la programmazione
e lattuazione degli interventi necessari per lo sviluppo
delluso della bicicletta;
- Lo Stato centrale può svolgere un importante ruolo per
orientare le iniziative in materia e per mobilitare le necessarie
risorse degli altri livelli di governo;
- Anche il cicloescursionismo, vale a dire un comparto del turismo
di massa particolarmente rispettoso dellambiente, deve trovare
il sostegno dei pubblici poteri, tenuto inoltre conto delle positive
ricadute, in termini occupazionali e di sviluppo delle economie
locali, connesse a questa attività.
- Le risorse da impegnare nella promozione della mobilità
ciclistica siano di contenuta entità se si tiene conto
del rapporto costi/benefici rispetto ad ogni altro comparto degli
investimenti nel settore dei trasporti;
- Il Piano Urbano del Traffico approvato nel mese di giugno di
questanno da questo Consiglio si impegna a favorire luso
della bicicletta in città, considerata a tutti gli effetti
come uno dei mezzi di mobilità privata, anche con misure
a "basso costo" ed alta efficacia, collegando le diverse
aree ambientali, con un ampliamento e completamento della rete
esistente dei percorsi ciclabili, ed incrementando i ciclo-parcheggi
come punti di interscambio auto-bici e mezzo pubblico-bici.
Il Governo ed il Parlamento della Repubblica a:
- destinare, a partire dalla prossima legge finanziaria, per
i prossimi tre anni (bilancio 2003-2005), non meno di 20 milioni
di Euro in conto mutui per rifinanziare la Legge n. 366/98 sulla
mobilità ciclistica e sulla sicurezza stradale degli utenti
della bicicletta;
- dotarsi di un Piano Generale della Mobilità Ciclistica
come sollecitato dalla Dichiarazione di Amsterdam sottoscritta
lo scorso 22 giugno 2000 nel corso della Conferenza mondiale sul
trasporto ciclistico "Velo mondial" nel quale
siano stabiliti gli obiettivi di sviluppo delluso della
bicicletta come mezzo di trasporto da raggiungere entro lanno
2010;
- istituire il Servizio Nazionale per la mobilità ciclistica."