Consiglio Comunale

2002 05222/002

CITTA' DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 28 ottobre 2002

OGGETTO: UNITA' EUROPEA.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

SOTTOLINEA

che in Europa e nel mondo, la sicurezza, il benessere e la pace sono in pericolo. L’ordine internazionale costruito, dopo la seconda guerra mondiale, non consente di affrontare le sfide del XXI secolo: i conflitti etnici, il terrorismo, l’intolleranza, la proliferazione degli armamenti, l’instabilità finanziaria, le tensioni tra Paesi ricchi e poveri, la distruzione sistematica dell’ambiente.

AFFERMA

che l’Europa deve assumersi le sue responsabilità. All’Unione monetaria deve accompagnarsi la realizzazione di una vera Unione politica, economica e sociale, capace di avviare una nuova fase di sviluppo e di contribuire a promuovere la pace nel mondo.

PRENDE ATTO

che l’unità europea non può più essere costruita con il solo metodo delle trattative intergovernative, bensì richiede la effettiva partecipazione dei cittadini, attraverso i loro rappresentanti europei e nazionali, delle regioni, degli enti locali, delle parti sociali e della società civile.

CHIEDE

perciò alla Convenzione sul futuro dell’Europa le seguenti riforme indispensabili per rendere l’Unione democratica e capace di agire efficacemente:

1) elaborare un progetto unico di Costituzione federale europea che incorpori la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea;

2) sottoporre tutta la legislazione dell’Unione e il bilancio alla codecisione del Parlamento europeo e del Consiglio, che vota a maggioranza;

3) trasformare la Commissione europea in un "Governo dell’Unione" legittimato democraticamente dall’elezione del suo Presidente da parte del Parlamento europeo, subito dopo le elezioni europee;

4) estendere il metodo e gli strumenti comunitari all’insieme delle politiche dell’Unione, compresa la politica estera, di sicurezza e di difesa comune, e attribuire all’Unione europea adeguate risorse finanziarie proprie;

5) abolire il diritto di veto sia nella Convenzione sia nella procedura di adozione e di revisione della Costituzione federale europea.

6) una distribuzione delle competenze fondata sul principio federale della sussidiarietà, che permetta all'Europa di parlare con una voce sola nel mondo, e che assicuri l'espressione piena e la convivenza armonica fra l'identità europea, le identità nazionali, le identità regionali e le identità locali.

CHIEDE INFINE

che la Costituzione federale venga approvata con un referendum europeo in occasione della elezione europea del 2004 e invita tutti i membri della Convenzione, il Parlamento europeo, la Commissione europea, tutti i membri dei Parlamenti e dei Governi dell’Unione europea e dei paesi candidati a sostenere queste richieste."