Servizio Centrale Affari Istituzionali
Settore Periferie

n. ord. 81
2002 03509/070

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 25 GIUGNO 2002

(proposta dalla G.C. 21 maggio 2002)

OGGETTO: CASCINA ROCCAFRANCA, VIA GAIDANO N. 76, DI PROPRIETÀ DEI SIGG. PELASSA - ACQUISTO DA PARTE DELLA CITTÀ NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA URBAN II – APPROVAZIONE – IMPORTO EURO 1.285.000,00.

Proposta del Vicesindaco Calgaro,
e dell'Assessore Peveraro.

A seguito di Decisione assunta dalla Commissione Europea n. C/2001 3531, in data 21 novembre 2001, la Città di Torino risulta tra le dieci Città italiane ammesse al finanziamento europeo nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Urban II 2000-2006 - progetto di candidatura sull'area di Mirafíori Nord "oltre la città fabbrica", destinato a rafforzare le politiche urbane dell’Unione Europea, con il quale viene premiata la progettualità delle città, la loro visione strategica dello sviluppo, la loro capacità di costruire un partenariato locale in grado di sostenere e accompagnare sia il processo di progettazione, sia la concreta realizzazione di programmi di rigenerazione urbana.

In tale ambito, il 12 febbraio 2002 è stato approvato dal Comitato di Sorveglianza, organismo costituito a norma dei Reg. CE n. 1269/99 e presieduto dal Sindaco della Città, il Complemento di Programmazione, contenente una puntuale descrizione di intervento mirato al recupero di edifici e spazi per funzioni sociali-culturali-sportive.

In particolare tale linea d'intervento intende favorire il recupero di strutture dismesse o sottoutilizzate nel quartiere nell'ottica di restituirle al quartiere stesso quali strutture pubbliche per funzioni socio-sanitarie e culturali innovative, e di integrare gli interventi sugli spazi pubblici e a verde previsti in altre linee di intervento dello stesso asse.

A tal fine l'Autorità di Gestione, in collaborazione con il Tavolo Sociale, ha individuato nella cascina Roccafranca, situata in via Gaidano 76, da lunghi anni in stato di completo degrado e abbandono, un luogo altamente simbolico da cui partire nell'opera di riqualificazione fisica dell'area e in cui collocare una delle azioni più significative dell'intero Programma.

Il Programma prevede, pertanto, l'acquisizione del suddetto immobile da parte del Comune e il suo recupero complessivo per funzioni sociali, ed in particolare per l'insediamento della "Casa del Quotidiano", all’interno di uno dei pochi edifici storici rimasti nel quartiere, testimonianza del passato agricolo dell'area.

Detta Cascina, costituita da terreno della superficie complessiva di mq. 4.181 circa, come da elaborati allegati, con sovrastanti fabbricati rurali, come da elenco allegato, risulta di proprietà dei Signori Carlo Pelassa, Caterina Pelassa in Arlotto, Teresa Pelassa in Torta.

Nel mese di giugno del 2001 è iniziata la procedura per verificare l'esistenza delle condizioni amministrative e giuridiche per procedere all'acquisto secondo quanto previsto dai regolamenti europei in materia di acquisizioni immobiliari, mediante l'utilizzo di fondi strutturali.

In particolare è stata posta in essere la procedura prevista dal Reg. CE n. 1685/2000 relativo all'ammissibilità delle spese, con particolare riferimento a quanto previsto dalla norma n. 6 (acquisto di beni immobili) dell'allegato del citato regolamento.

In accordo con la Proprietà è stato richiesto all'Ordine degli Ingegneri, con lettera del 8 ottobre 2001 prot. 1632/I.1.5, la designazione di un professionista al quale affidare una perizia valutativa del costo dell'immobile.

Con determinazione dirigenziale del 6 novembre 2001 (mecc. 2001 09290/70), esecutiva dal 14 novembre 2001, è stato incaricato l'ing. Morando di effettuare la perizia estimativa, perizia consegnata all'Amministrazione in data 13 dicembre 2001 prot. 2214.

Sulla base di tale documento, è stato richiesto alla Proprietà, con lettera del 27 dicembre 2001 prot. 2289 di determinare il valore definitivo di cessione.

Con nota in data 28 dicembre 2001, la Proprietà indicava in Euro 1.285.000,00 il prezzo di vendita, prezzo che l'ing. Morando, sulla base della normativa prevista all’art. 6 dell'allegato al Reg. CE 1685/2000, dichiarava congruo, poiché inferiore al valore massimo di mercato fissato nella perizia.

In relazione a tale cessione, il Signor Carlo Pelassa, in data 25 marzo 2002, ha presentato la dichiarazione di impegno a rinunciare - al momento della stipula dell’atto di compravendita – al ricorso intentato contro la Città presso il Consiglio di Stato, depositato in Roma il 3 agosto 2001, ed attualmente pendente con n. 8506/01 di R., in ordine alla legittimità della destinazione data dal N.P.R.G. di Torino agli immobili in questione.

La relativa spesa verrà sostenuta con i fondi provenienti dal "Programma di Iniziativa Comunitaria URBAN 2 – P.I.C."

Occorre, pertanto, provvedere ad approvare l’acquisto dell’immobile di cui trattasi alle condizioni meglio specificate nel dispositivo del presente provvedimento deliberativo.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni espresse in premessa:

1) di approvare l’acquisto dell'immobile, denominato Cascina Roccafranca, sito in Torino - Via Gaidano 76 - di proprietà dei sigg. Pelassa, con le seguenti modalità:

a) i Sigg. Carlo Pelassa, Caterina Pelassa in Arlotto e Teresa Pelassa in Torta cedono e trasferiscono alla Città, ciascuno per le proprie ragioni, le rispettive quote di proprietà indivisa dell’immobile, denominato Cascina Roccafranca, sito in Torino – Via Gaidano, 76 – della superficie complessiva di mq. 4.181 circa, descritto al N.C.T. al Fg. 1391 con il n. 18 (fabbricato rurale), come specificato negli elaborati allegati (all. 1 – n. ), con relativi accessori e pertinenze come dall’unito elenco (all. 2 – n. );

b) il valore di cessione resta stabilito in Euro 1.285.000,00 che la Città corrisponderà ai suddetti comproprietari in sede di formalizzazione dell'atto.
Nella stessa sede il Sig. Carlo Pelassa dichiara di rinunciare, per se’, successori ed aventi causa al ricorso intentato contro la Città presso il Consiglio di Stato, depositato in Roma il 3 agosto 2001, ed attualmente pendente con n. 8506/01 di R., in ordine alla legittimità della destinazione data dal N.P.R.G. di Torino agli immobili in questione;

c) in sede di atto i proprietari dichiarano che l’immobile non e’ soggetto al D.Lgs. 490/1999 e successivo D.P.R. n. 283 del 7/9/2000;

d) l’acquisto viene effettuato a corpo. L’immobile viene acquistato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, libero comunque da pesi, vincoli, ipoteche e trascrizioni di pregiudizio, garantendone la proprietà contro ogni evizione a norma di legge;

2) di autorizzare il Notaio rogante ad apportare quelle modifiche ritenute necessarie e/o opportune di carattere tecnico e formale, comunque dirette ad una migliore redazione dell’atto.
Le spese di atto e conseguenti sono a carico della Città acquirente, e saranno sostenute dal Settore competente.
La spesa di Euro 1.285.000,00 verrà sostenuta con i fondi provenienti dal "Programma di Iniziativa Comunitaria URBAN II – P.I.C."
Con successiva determinazione dirigenziale verrà definito l’impegno di spesa a carico della Città.