Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 30
2002 03381/009
OGGETTO: PRESENTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI AL PIANO STRALCIO DI INTEGRAZIONE AL PAI.
Proposta dell'Assessore Viano,
di concerto con lAssessora Sestero.
A seguito dellevento alluvionale verificatosi nellottobre
2000, la Città di Torino, con nota in data 28 marzo 2001,
ha inviato alla Regione Piemonte, ad integrazione delle comunicazioni
precedentemente inoltrate, ulteriori osservazioni al Piano per
lAssetto Idrogeologico PAI (adottato con deliberazione
dellAutorità di Bacino 1/99 in data 11 maggio 1999),
le quali sono state in seguito allegate alla deliberazione di
Giunta Comunale del 10 aprile 2001, (mecc. 2001 03270/09), con
oggetto "Sintesi degli studi idrogeomorfologici e osservazioni
al Piano per lAssetto Idrogeologico (P.A.I.)".
Con il Progetto di Piano Stralcio di Integrazione al Piano per
lAssetto Idrogeologico, adottato in data 26 aprile 2001
con deliberazione 19/01 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.
166 del 19 luglio 2001 e sul Bollettino Ufficiale della Regione
Piemonte n. 30 del 25 luglio 2001), lAutorità di
Bacino ha recepito, in parte, le osservazioni proposte dalla Città
in data 28 marzo 2001.
In particolare lAutorità di Bacino ha individuato,
allinterno del territorio di riferimento e adiacente il
comune di Torino, tra i nodi idraulici critici quello tra il Fiume
Po e il comune di San Mauro Torinese. Per tale nodo critico lAutorità
di Bacino ha modificato la fasciatura prevista nel PAI ed ha individuato
il tipo di intervento strutturale da adottare.
La Città di Torino ha segnalato, in sede di Conferenza
programmatica con la Regione Piemonte, la necessità di
procedere ad una modifica delle fasce fluviali per la rete idrografica
cittadina proprio in conseguenza dellevento alluvionale
dellottobre 2000. Nel contempo la stessa ha comunicato che,
su specifico incarico affidato dallAmministrazione comunale
a esperti in materia idrogeomorfologica, erano in corso ulteriori
approfondimenti sulla rete idrografica del comune le cui risultanze
sarebbero state comunicate a integrazione delle precedenti segnalazioni.
In ottemperanza a quanto indicato allart. 3 della deliberazione
19/01 avente per oggetto "Adozione del progetto di Piano
Stralcio di Integrazione al Piano per lAssetto Idrogeologico
(P.A.I.)", possono, infatti, essere presentate, ai sensi
dellart. 18, comma 8 della Legge 183/89, le osservazioni
alle Regioni territorialmente competenti.
La Città di Torino, avendo ulteriormente definito i citati
studi di approfondimento, con nota del 14 novembre 2001, ha anticipato
in prima istanza alla Regione Piemonte alcune valutazioni finalizzate
alla formulazione delle osservazioni che vengono ora proposte
in approfondimento a quanto già segnalato prima delladozione
del Progetto di Piano Stralcio di Integrazione.
Le osservazioni in parola riguardano i tracciati delle Fasce Fluviali
e la loro ripologia, dalla quale discendono anche gli interventi
previsti.
In questo senso, va sottolineata la rilevanza delle aree comprese
tra il limite della fascia B di progetto e il limite della fascia
C, ove necessitano interventi di riduzione del rischio tramite
arginature e opere di difesa spondale.
Naturalmente, al riconoscimento, da parte delle autorità
competenti, della necessità e della corretta previsione
delle opere suddette - da verificarsi con specifica azione di
coordinamento tecnico - dovrà corrispondere la previsione,
da parte degli stessi enti, di adeguate risorse e finanziamenti
in relazione alla natura e alla finalità dellopera.
Nellallegata relazione e relativa appendice "Proposta
di Fasce Fluviali. Osservazioni alla variante di PAI adottata
dallAutorità di Bacino del Fiume Po con delibera
n. 19 del 26 aprile 2001", redatta dai consulenti incaricati,
sono esposti i criteri di tracciamento delle Fasce Fluviali (già
anticipati con nota del 28 marzo 2001) e gli interventi proposti.
Nel seguito vengono esposti sinteticamente i contenuti della relazione,
evidenziando in particolare le proposte di modifica alle fasce
fluviali adottate con la citata deliberazione 19/01.
Sono stati infatti approfonditi i nodi di criticità, già
anticipati nella nota del 14 novembre 2001, che risultano essere,
per quanto riguarda lasta fluviale del Po, in sponda sinistra,
in corrispondenza del confine con il Comune di San Mauro; in sponda
destra, in corrispondenza della confluenza del Torrente Stura,
zona del Meisino e, infine, su entrambe le sponde, in corrispondenza
della confluenza del Torrente Sangone.
Per quanto riguarda lasta fluviale della Dora Riparia si
fa presente che su gran parte dellarea, corrispondente allambito
di P.R.G. Spina 3, è in corso una radicale trasformazione
per lattuazione del PRIU approvato con lAccordo di
Programma in data 30 dicembre 1998 e 27 giugno 2001, che prevede
tra laltro un aumento delle quote dimposta dei piani
terreni e modifica la morfologia del terreno innalzando il piano
di campagna.
Considerata la complessità delle situazioni esistenti lungo
la Dora, evidenziatasi soprattutto a seguito dellevento
alluvionale dellottobre 2000, non potendo essere qui sintetizzata,
viene rimandata, pertanto, alla descrizione di maggior dettaglio
contenuta nella citata relazione.
Ciò premesso, le principali proposte di modifica delle
fasce fluviali rispetto al Piano stralcio di integrazione al PAI
sono le seguenti:
- per quanto riguarda lasta fluviale del Po, partendo
dal confine con il Comune di Moncalieri si evidenzia che la sponda
sinistra è stata ripetutamente inondata anche a causa della
confluenza del Torrente Sangone, la cui corrente, nellevento
dellottobre 2000, è stata descritta come particolarmente
veloce. La proposta di modifica delle fasce prevede, quindi, in
sponda sinistra, la realizzazione di un rilevato arginale (fascia
B di progetto), in posizione più arretrata rispetto al
ciglio della sponda, a protezione del comprensorio del B.I.T..
In sponda destra, larea del Fioccardo è stata inondata
fino al piede delle salite che portano a corso Moncalieri. A salvaguardia
dellabitato si propone la realizzazione di un rilevato arginale
(fascia B di progetto) mediante tipologie in grado di consentirne
linserimento entro spazi ristretti; nel contempo si segnala
la necessità di disporre una apposita struttura di controllo
dei deflussi del Rio Sappone, allo scopo di impedire il rigurgito
del Po in piena oltre la linea definita dallarginatura proposta.
La retrostante area è in fascia C e coincide con il ciglio
interno del corso Moncalieri fino alla passerella pedonale Maratona
di Torino.
Data la complessità del nodo in esame e il coinvolgimento
del comune limitrofo, la soluzione definitiva del tracciato, delle
soluzioni previste e dei manufatti da realizzare sono da concordare
con gli altri Enti competenti.
A tale riguardo infatti la Provincia di Torino ha predisposto
una relazione tecnica che, attraverso lanalisi degli aspetti
geomorfologici, idrologici ed idraulici, definisce in via preliminare
gli interventi necessari per la riduzione della vulnerabilità
dellarea denominata Fioccardo.
Proseguendo lungo lasta fluviale, allaltezza della
chiesa della Madonna del Pilone è previsto un intervento
strutturale consistente nel rialzo del coronamento dellargine
(fascia B di progetto), già contemplato nel Piano Stralcio
di Integrazione al PAI; oltrepassata la confluenza della Dora
in Po, in sponda destra, allaltezza della zona denominata
del Meisino, si propone una modifica di tracciamento della fascia
B, che diventa B di progetto, lungo un tratto di via Agudio, in
corrispondenza di una depressione, in quanto si propone la realizzazione
di un rilevato in fregio al bordo meridionale della strada oppure
linnalzamento della sede stradale allo scopo di creare una
barriera contro leventuale intrusione delle acque. Conseguentemente
larea retrostante risulta inserita in fascia C secondo una
delimitazione dettata da criteri idrogeomorfologici.
In sponda sinistra, superato il Ponte Diga, si propone una modifica
al perimetro della fascia B a seguito di evidenze morfologiche
rilevate.
Si osserva infine che confrontando la Tavola 0 "Fiume Po
e affluenti di sinistra a Torino", in scala 1:25.000, e la
Tavola 1 "Fiume Po a San Mauro Torinese" in scala
1:10.000, le fasce adottate, per i due comuni contermini, risultano
non coincidenti.
- Per quanto riguarda lasta fluviale della Dora Riparia
le proposte di modifica riguardano soprattutto la fascia B che,
in alcuni tratti, è stata trasformata in B di progetto
in quanto è emersa la necessità di procedere ad
interventi strutturali prioritari. Si evidenzia, in sponda destra,
la modifica del tracciato della fascia B di progetto tra il confine
con il Comune di Collegno e via Pietro Cossa conseguente alle
evidenze geomorfologiche rilevate, mentre in sponda sinistra,
la fascia B, lungo via Pietro Cossa e corso Regina, è stata
trasformata in fascia B di progetto.
Il tratto successivo, fino a via Cigna, prevede interventi strutturali
già proposti nel Progetto di Piano Stralcio di integrazione
al PAI e che vengono confermati.
Infine, il tratto compreso tra via Cigna e oltre corso Vercelli
in sponda sinistra e il tratto compreso tra via Bologna e corso
Regio Parco in sponda sinistra e destra, sono oggetto, della medesima
proposta di modifica: infatti la fascia B è stata trasformata
in fascia B di progetto.
Per quanto riguarda la fascia C, a seguito dei risultati derivanti
dallanalisi di una ipotetica crisi in corrispondenza sia
del ponte di via Bologna sia del ponte di corso Tortona
Novara, si propone di modificare il perimetro in sponda sinistra,
estendendo larea compresa tra la fascia B e la fascia C,
a partire da largo Brescia per proseguire lungo corso Verona e
via Catania fino a raggiungere la fascia B di Po attraversando
il Cimitero Monumentale.
- Per quanto riguarda lasta fluviale del Torrente Stura di Lanzo vi è ununica proposta di modifica, in sponda sinistra, allaltezza dellarea occupata dallAMIAT; la fascia B di progetto proposta nel Progetto di Piano Stralcio di Integrazione adottato, viene trasformata in fascia B.
Le fasce fluviali del torrente Sangone vengono invece confermate. Si fa comunque presente che sono state oggetto di un apposito studio promosso dalla Provincia di Torino e quindi è in corso una revisione generale dellasta fluviale in oggetto.
Il provvedimento in oggetto è stato trasmesso a tutte
le Circoscrizioni; la 7 e la 8 hanno presentato osservazioni nel
merito, alle quali lAmministrazione ritiene di controdedurre.
Le osservazioni pervenute vengono di seguito illustrate in sintesi
e allegate integralmente al presente provvedimento (all. 2 - 3
- nn. ).
1) Osservazione presentata dalla Circoscrizione 7
Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone
Sintesi:
a) si fa presente che, sul territorio del comune di San Mauro,
lAutorità di Bacino ha fatto coincidere la fascia
B con le opere di difesa approvate ed eseguite dal Magistrato
del Po (realizzazione di un forte rilevato arginale); tale intervento
di difesa non si salda con gli interventi previsti dalla Città
di Torino relativi alla sistemazione della sponda nel Parco del
Meisino, mirati alla rinaturalizzazione della sponda destra e
alla rimozione delle attività incompatibili.
b) Tra il Comune di San Mauro e il Comune di Torino passa il rio
di Costa Parisio, a rischio idraulico, con conseguenti fenomeni
di rigurgito.
c) Lattività di deposito e compravendita ubicata
in corso Casale n. 465/A, nel Piano per lAssetto Idrogeologico
(PAI) era collocata in fascia B, nel Piano Stralcio di Integrazione
al PAI è collocata, forse per errore cartografico, allesterno
della fascia B. Si chiede la conferma della fascia B del PAI e
lo studio di un intervento per superare la differenza di quota
tra Torino e San Mauro per consentire lattraversamento del
rio di Costa Parisio.
2) Osservazione presentata dalla Circoscrizione 8, San Salvario,
Cavoretto, Borgo Po
Sintesi:
Si ritiene di accogliere favorevolmente i contenuti della deliberazione
in oggetto. Nel contempo si evidenzia che la zona del Fioccardo,
per la quale sono previsti interventi strutturali, risulta ad
alta intensità abitativa, pertanto tali interventi non
dovranno risultare eccessivamente impattanti verso le abitazioni.
Si evidenzia altresì la necessità di un confronto
con il confinante Comune di Moncalieri.
3) Osservazione presentata dalla Circoscrizione 8, San Salvario,
Cavoretto, Borgo Po a integrazione della precedente
Sintesi:
a) si chiede che gli interventi siano effettuati rispettando
il naturale corso del fiume, proponendo un allargamento del fiume
in corrispondenza della confluenza del Sangone per ripristinare
il percorso naturale dellalveo preesistente.
b) Si evidenzia la necessità di riportare i livelli di
portata del fiume a quelli di un tempo, dragando ove necessario
e di utilizzare lo stramazzo allaltezza della Gran Madre.
c) Riguardo alla zona del Fioccardo si ritiene necessario il consolidamento
della sponda e linnalzamento della stessa alla quota dellalluvione
del 2000 in concomitanza della costruzione della pista ciclabile
o a ridosso della stessa.
d) Si suggerisce la realizzazione di opere che diminuiscano la
porosità delle sponde, e che evitino il fenomeno dellacqua
di falda e di opere di protezione del rio Sappone.
e) In corrispondenza di corso Moncalieri, a causa dellerosione
avvenuta a seguito dellalluvione del 2000, la sponda si
trova a ridosso delle costruzioni: si rendono indispensabili opere
di consolidamento. Con leventuale arretramento di alcune
attività produttive.
f) Si accoglie favorevolmente la proposta di realizzare e/o utilizzare
paratie mobili lungo i fiumi.
g) Si evidenzia la necessità di poter visionare e analizzare
nel dettaglio i singoli progetti che verranno via via predisposti.
Esaminate le osservazioni, con il contributo delling. Anselmo, incaricato dalla Città della redazione delle osservazioni al Piano Stralcio di Integrazione al PAI in oggetto, si ritiene di controdedurre come segue:
1) a) Linfluenza dellarginatura a San Mauro dovrebbe
avere effetti irrilevanti sui livelli a monte: tuttavia si ritiene
utile una revisione della relazione idraulica del progetto relativo
al Parco del Meisino: il Settore Verde Pubblico ha espresso la
propria condivisione.
b) Per quanto riguarda il problema della continuità della
linea di sponda del Po attraverso il rio di Costa Parisio il Settore
Verde Pubblico fa presente che nel corso dei lavori verrà
valutata la possibilità di effettuare un collegamento di
sponda scavalcando il rio di Costa Parisio una volta verificata
lultimazione dei lavori di realizzazione dellargine
nel Comune di San Mauro.
c) Al confine con San Mauro, la delimitazione della fascia è
stata fatta in via idraulica. Il piazzale risulta compreso in
fascia B fin contro il piede della scarpata, mentre ledificio
risulta tagliato dalla fascia in quanto disposto in pendenza.
In effetti la fascia originaria del Piano Stralcio era più
arretrata, ma ciò non concorderebbe con la sponda più
alta dallaltra parte del rio di Costa Parisio probabilmente
a causa dei problemi di trasposizione
a scala diversa. Sarebbe pertanto necessario condurre verifiche
ad una scala di maggior dettaglio.
2) Il progetto della difesa strutturale al Fioccardo presenta
difficoltà notevoli sia per il funzionamento generale della
protezione, sia per linserimento nel contesto edificato.
Tali problematiche saranno da valutare in sede di specifica progettazione.
3) a) Losservazione presentata che propone lampliamento
dellalveo e la riduzione della pendenza della sponda, sarebbe
ottimale, ma comporta leliminazione delle attività
sportive. Nel merito non sono state effettuate verifiche per valutare
leffettivo vantaggio. Si precisa peraltro che spesso, lallargamento
della sezione per un breve tratto a monte di un tronco ristretto
porta, contrariamente alla logica ad un aumento del livello in
quanto, aumentando la sezione, la corrente diminuisce di velocità.
b) Il profilo di fondo del Po presenta ancora chiaramente la traccia
dellattività estrattiva, anche se è sospesa
da anni. Lintervento sulla traversa Michelotti, rendendola
rimovibile in caso di piena, potrebbe avere effetto, sia pure
contenuto. Tali valutazioni saranno da approfondire nella fase
più esecutiva, di programmazione lavori.
c) Il previsto intervento di consolidamento del piede della sponda
è finalizzato a permettere il passaggio della pista ciclabile
senza problemi di stabilità. La quota della pista risulta
ininfluente sulle condizioni di deflusso della piena e indipendente
dalleventuale arginatura.
d) Per diminuire la porosità della sponda dal fiume verso
la collina occorre realizzare una paratia, già vietata
in sede di esame del progetto in quanto limpermeabilizzazione
ha effetti negativi sulla circolazione dellacqua dalla collina
verso il fiume.
Il problema del rio Sappone in relazione allimmissione
nel Po rappresenta il problema più delicato del previsto
sistema di protezione del Fioccardo.
e) Le opere di consolidamento richieste comporterebbero lartificializzazione
della sponda, così come è avvenuto per i Murazzi,
intervento che viene escluso a priori in quanto in contrasto con
le finalità proprie del Piano per lAssetto Idrogeologico
tra cui la rinaturazione dellambiente fluviale.
Tale tematica è stata comunque approfondita dal Settore
Verde Pubblico anche in riferimento alle soluzioni adottate nelle
maggiori città Europee. Si tratta di scelte progettuali
legate al futuro delle sponde.
f) Per quanto riguarda lultimo punto delle osservazioni
si precisa che il PAI (e conseguentemente il Piano stralcio di
Integrazione al PAI) è uno strumento conoscitivo, normativo
e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate
le azioni e le norme duso finalizzate alla conservazione,
alla difesa e alla valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione
delle acque sulla base delle caratteristiche fisiche e ambientali
del territorio interessate, non approfondisce pertanto nel dettaglio
i singoli progetti, che saranno redatti a cura delle Amministrazioni
competenti, e verranno illustrati nelle idonee sedi.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sullOrdinamento degli
Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale,
fra laltro, allart. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale
del 21 aprile 1995, n. 3-45091;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui allart. 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Preso atto che non sono stati espressi pareri nei termini previsti,
ad eccezione delle Circoscrizioni n. 7 e n. 8, di cui si allega
copia (all. 2 - 3 - nn. );
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di inviare allAutorità di Bacino le osservazioni
al P.S.I., come risultano dagli elaborati allegati al provvedimento
(all. da 1 a 11 - nn. );
2) di precisare che al riconoscimento, da parte delle autorità
competenti, della necessità e della corretta previsione
delle opere suddette da verificarsi con specifica azione
di coordinamento tecnico, dovrà corrispondere la previsione,
da parte degli stessi enti, di adeguate risorse e finanziamenti
in relazione alla natura e alla finalità dellopera.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.