Consiglio Comunale

2002 03296/002

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 25 luglio 2002

OGGETTO: SOLIDARIETA’ ALLA MAGISTRATURA NAPOLETANA PER LE INDAGINI SUI FATTI DEL MARZO 2001.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

VISTE

le indagini aperte dalla magistratura napoletana in ordine ai fatti avvenuti nel marzo 2001, durante e dopo la manifestazione contro il Global Forum tenutosi in quella città, indagini che hanno portato all'arresto di otto appartenenti alla Polizia di Stato per presunte violenze contro i manifestanti fermati.

RICORDANDO

che le accuse mosse contro i poliziotti arrestati si riferiscono ad ipotesi di reato gravissime, per fatti accaduti non durante gli scontri di piazza, ma successivamente a questi, verso persone in stato di fermo o addirittura ricoverate in ospedale.

RITENENDO

- che le polemiche sollevate anche da eminenti personalità istituzionali verso questi provvedimenti siano pretestuose e finalizzate a un disegno politico di attacco all'autonomia e indipendenza della magistratura e alla libertà di manifestare di tutti i cittadini;
- Pur comprendendo il difficile compito che le Forze dell'Ordine devono svolgere anche in situazioni di rischio per la propria stessa vita e riconoscendo il coraggio e l'abnegazione con cui le affrontano e per le quali vanno apprezzati e sostenuti, si ritiene che debbano rispondere del proprio operato di fronte alla legge come qualsiasi cittadino e che eventuali violenze ingiustificate da parte loro, se provate, siano doppiamente inaccettabili proprio in quanto provenienti da chi ha il ruolo di difendere i cittadini e la legalità democratica e debbano quindi essere perseguite con la massima severità.

ESPRIME

La propria piena e incondizionata solidarietà alla magistratura napoletana in ordine alle inchieste sui fatti del marzo 2001.

INVITA

I cittadini, le forze politiche e le istituzioni a rispettare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura evitando interferenze nelle indagini in corso e ricordando, accanto alla presunzione di innocenza per ogni indagato fino alla sentenza definitiva, la necessità di perseguire i reati commessi, a maggior ragione se commessi da parte di corpi dello Stato preposti a garantire la libertà di tutti e non a reprimere le manifestazioni di dissenso."