Consiglio Comunale

2002 03224/002

CITTA’ DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 20 maggio 2002

OGGETTO: TOBIN TAX.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- La sempre maggiore finanziarizzazione dell’economia ha trasformato profondamente la struttura dell’economia mondiale, spostando le risorse dalla produzione materiale di beni e servizi alle speculazioni sul prezzo del denaro e sui valori mobiliari. Dal 1992 al 2001 la quantità di transazioni sul mercato dei cambi è aumentata del 48 per cento e oggi la dimensione finanziaria assorbe risorse 58 volte superiori al commercio mondiale di merci e servizi, che nel suo complesso rappresenta solo il 3 per cento delle transazioni valutarie. Secondo la Banca dei regolamenti internazionali, ogni giorno vengono scambiati 1.210 miliardi di dollari sui mercati valutari (media giornaliera - aprile 2001), per operazioni che per il 90 per cento speculano sulla variazione dei tassi di cambio tra le monete;

- la dimensione del problema è efficacemente rappresentata dal susseguirsi di crisi che hanno investito i mercati finanziari dalla fine del 1997, crisi che, pur avendo origini "virtuali", travolgono in modo drammatico la dimensione reale dell’economia e cioè la produzione ed i consumi materiali, il lavoro, i bilanci pubblici. I capitali accumulati per via speculativa si traducono, infatti, in un reale accaparramento del valore aggiunto prodotto dal lavoro umano, cioè in transazioni di tipo azionario miranti all’acquisizione di quote di proprietà di aziende reali. Per questa via, la distribuzione del valore aggiunto nel mondo è cambiata, a vantaggio del capitale e a danno del lavoro, vero motore della produttività - e dei profitti - crescenti;

- la globalizzazione finanziaria sta aggravando a livello planetario l’insicurezza economica e le disuguaglianze sociali, svuota e sottrae legittimità e potere alle scelte dei popoli, delle istituzioni democratiche e degli stati sovrani responsabili dell’interesse generale, sostituendoli con logiche strettamente speculative, che esprimono gli interessi e le aspettative di profitto delle imprese transnazionali e dei mercati finanziari;

CONSTATATO CHE:

per ripristinare una proporzionalità sostenibile tra economia virtuale ed economia reale, per ristabilire una giusta ridistribuzione delle risorse e per reperire risorse da destinare alle politiche di sviluppo interne ed internazionali, è necessario introdurre meccanismi che scoraggino i movimenti di capitale per speculazioni a breve termine;

CONSIDERATO CHE:

- La proposta fatta dal premio Nobel James Tobin nel 1972 rappresenta un utile strumento in questo senso. La "Tobin Tax" è stata concepita con gli obiettivi di preservare e aumentare l’autonomia delle politiche macroeconomiche e monetarie nazionali o regionali (nel caso dell’Unione europea, ad es.) e di rendere i tassi di cambio più aderenti alla realtà delle economie reali e meno dipendenti dalle aspettative di breve periodo e dalle speculazioni, attraverso la tassazione dei movimenti valutari rapidi. Se si applicasse una tassa dello 0,2 per cento sui movimenti valutari, questa ammonterebbe al 48 per cento del capitale scambiato se le transazioni sono giornaliere, al 10 per cento se settimanali ed al 2,4 per cento se mensili. La Tobin Tax, quindi, non danneggerebbe gli operatori che pianificano investimenti a lungo termine, ma penalizzerebbe proprio quei movimenti a breve, responsabili della destabilizzazione finanziaria in corso;

- oltre ad avere un valore deterrente, la Tobin Tax permetterebbe di aumentare il gettito fiscale degli Stati che la applicano, gettito fortemente eroso dall’internazionalizzazione della produzione, sempre più svincolata dai territori nazionali;

- l’introduzione della tassa Tobin nei soli paesi industrializzati, dove si trovano le grandi piazze finanziarie, consentirebbe di raccogliere una quantità di fondi ragguardevole, da destinare ad azioni concrete contro le disuguaglianze a livello planetario: per la promozione dell’istruzione e della sanità pubblica nei paesi poveri, per la sicurezza alimentare, per lo sviluppo sostenibile, per la prevenzione e la tutela nei confronti dei disastri ambientali;

- l’adesione del Comune di Torino a Banca Popolare Etica (mozione n. 2002 00223/002) ha già evidenziato una sua particolare sensibilità ai principi di una finanza etica;

PRESO ATTO CHE:

- lo stesso Trattato di Maastricht, all’articolo 59, consente di imporre restrizioni amministrative sui capitali importati o esportati per un periodo limitato di sei mesi, che può essere reiterato;

- l’Unione Europea potrebbe introdurre la Tobin Tax a livello regionale, evitando gli "svantaggi competitivi" rispetto agli investimenti che deriverebbero ad un singolo paese rispetto a tutti gli altri;

- introdurre una tassa sui movimenti speculativi renderebbe più stabile la moneta unica e, soprattutto, ridurrebbe i vincoli sulla spesa pubblica che attualmente vengono imposti dal patto di stabilità;

- attualmente l’Intergruppo del Parlamento europeo "Tassazione del capitale, fiscalità, mondializzazione" sta portando avanti un lavoro tecnico e politico sulla questione della fattibilità e delle condizioni di attuazione della Tobin Tax a livello europeo;

- in vari parlamenti europei la discussione sta prendendo un ampio respiro, in Gran Bretagna e Spagna sono stati presentati progetti di risoluzione al riguardo, in Belgio sia la Camera che il Senato hanno adottato una risoluzione, in Francia vi è stato un emendamento al budget;

- si sta creando un movimento di opinione favorevole alla tassazione delle operazioni speculative sulle transazioni finanziarie delle valute, testimoniato dalla nascita dei gruppi di ATTAC, l’associazione che promuove la Tobin Tax, in Danimarca, Svezia, Finlandia - oltre che Francia e Spagna, paesi in cui è attiva già da diversi anni - e ora anche in Italia, dove sta proseguendo la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare "Costituzione di una commissione atta all’elaborazione di una proposta per l’istituzione di una imposta europea sulle transazioni valutarie ed eventuale istituzione di un’imposta nazionale";

INVITA

Il Governo, affinché si attivi e si impegni:

- a promuovere a livello nazionale, europeo e internazionale, l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a breve termine, in particolare su quelle che speculano sui cambi valutari (Tobin Tax);

- a destinare gli introiti derivanti da questa tassa per sviluppare l’occupazione, per migliorare lo stato sociale, per cancellare il debito estero e per finanziare politiche di sviluppo sociale nei paesi più poveri;

- a promuovere, al contempo e a questo fine, un ampio dibattito sia nel Parlamento italiano che in quello europeo, come in tutte le istanze internazionali democraticamente rappresentative di cui fa parte;

- ad inserire in tale dibattito la necessità di una riforma globale del sistema finanziario internazionale e delle sue istituzioni in una logica di armonizzazione, basata sulla trasparenza delle decisioni e sulla democraticità del suo funzionamento, ponendo un argine al dominio dei grandi centri finanziari multinazionali, agendo in particolare contro i paradisi fiscali e la criminalità finanziaria."