Consiglio Comunale

2002 02730/002

OGGETTO: MODIFICHE DELLA LEGGE N. 267/42.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

del Documento presentato dai rappresentanti del CO.NA.FI. Piemonte;

l'urgenza di esprimere la propria posizione su un problema che coinvolge diciotto famiglie aderenti al CO.NA.FI. più un numero imprecisato da censire nel proprio territorio e centinaia di migliaia di persone a livello nazionale;

che la Legge n. 267/42 tutela soprattutto le banche e i professionisti, potendo i promissari - acquirenti proporre istanza per l'ammissione al passivo del fallimento per le somme anticipate quali acconti sull'acquisto, ma essendo ammessi solo in via chirografaria, e restando, quindi, sempre totalmente insoddisfatti;

che quanto sopra risulta in contrasto con le Politiche Abitative perseguite dal Comune di Torino a livello regionale oltre che nazionale;

l'impegno che questo Comune, riconosciuto a forte tensione abitativa, ha posto e pone nell'attuazione di azioni positive volte ad incentivare l'acquisto della prima casa e la disponibilità di alloggi per l'affitto;

che il fenomeno dei fallimenti immobiliari risulta, ormai, di grandi dimensioni e che, pertanto, gli effetti che produce sono devastanti sul piano sociale per le persone che li subiscono e rilevanti sul piano economico per lo sperpero dei risparmi investiti dalle famiglie nell'acquisto della prima casa;

l'urgenza di intervenire a vari livelli per cambiare la Legge n. 267/42, affinché nel futuro altre famiglie non debbano vivere una così triste esperienza;

la necessità di assumere iniziative immediate, anche di tipo economico, per aiutare le famiglie che al momento stanno subendo le conseguenze di un fallimento immobiliare;

la Legge Regionale 28 gennaio 1982 n. 4;

il Sindaco:

• di farsi promotore presso l'A.N.C.I. di possibili iniziative da attivare sul problema dei fallimenti immobiliari;
• di verificare la possibilità e la fattibilità di estendere anche alle vittime dei fallimenti immobiliari le incentivazioni e i vantaggi riservati dal Comune per l'acquisto della prima casa, o di studiare forme alternative di intervento;
• di studiare eventuali forme di tutela sul piano urbanistico ed edilizio per contrastare l'azione fraudolenta di eventuali ditte o cooperative che non offrono sufficienti garanzie agli acquirenti;
• di ricercare un dialogo con le Banche, i Curatori fallimentari e il Tribunale per le famiglie vittime dei fallimenti immobiliari, residenti nel Comune di Torino;
• di continuare ad essere, come Comune, di persona o attraverso l'Assessore con delega alle "politiche sociali e abitative", punto di riferimento per le vittime dei fallimenti immobiliari, sostenendole in tutte le iniziative che intraprenderanno con gli Enti Istituzionali;
• di mettere a loro disposizione l'U.R.P. per la conoscenza del fenomeno sul territorio comunale;
• di trasmettere a tutti gli Organismi interessati il presente documento."