Divisione Edilizia e Urbanistica n. ord. 66
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche 2002 02715/009
OGGETTO: DECRETO MINISTERO LL.PP. 6 GIUGNO 2001 - PROMOZIONE
DI UNO STUDIO DI FATTIBILITA FINALIZZATO ALLISTITUZIONE
DI UNA SOCIETA DI TRASFORMAZIONE URBANA PER LA RIQUALIFICAZIONE
DELLO SCALO VANCHIGLIA - RICHIESTA FINANZIAMENTI MINISTERIALI
APPROVAZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Lart. 120 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267,
Testo Unico delle Leggi sullOrdinamento degli Enti Locali,
che riproduce la disposizione contenuta nellart. 17 comma
59 della Legge 127/97 stabilisce che le Città Metropolitane
e i Comuni possano costituire Società per Azioni, denominate
Società di Trasformazione Urbana (S.T.U.), anche con la
partecipazione di Regione e Provincia, per progettare e realizzare
interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti
urbanistici vigenti. Le modalità e le condizioni per la
costituzione di tale forma societaria sono indicate nella norma
stessa e ulteriormente precisate nella circolare del Ministero
dei Lavori Pubblici n. 622 dell11 dicembre 2000, esplicativa
dellart. 120, ove si sottolinea limportanza che la
costituzione della S.T.U. sia preceduta da unapprofondita
fase preliminare.
Con Decreto del 6 giugno 2001, in attuazione dellart.7 della
Legge n. 21/2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 202 del
31 agosto 2001, il Ministero dei Lavori Pubblici ha destinato
risorse per il finanziamento di studi di fattibilità ed
indagini conoscitive utili alla promozione di Società di
Trasformazione Urbana, al fine di incentivare lutilizzo
delle STU da parte dei Comuni.
Le disponibilità finanziarie previste allo scopo dal precitato
art. 7 comma 3 Legge 21/2001 sono destinate, con priorità,
alle ipotesi di trasformazione che prevedano al loro interno interventi
destinati alledilizia residenziale pubblica, in misura non
inferiore al 10% delle risorse finanziarie pubbliche e private
necessarie per lattuazione della trasformazione.
Il contributo dello Stato è pari al settantacinque per
cento del costo degli studi di fattibilità, delle indagini
conoscitive, nonché degli oneri occorrenti alla progettazione
urbanistica, comunque non superiore a 387.342,67.
La Città di Torino, a partire dalla seconda metà
degli anni novanta, ha avviato azioni di rigenerazione urbana
principalmente grazie allopportunità di accedere
a risorse e strumenti definiti a livello nazionale ed europeo
che hanno permesso interventi difficilmente realizzabili con le
risorse ordinarie del bilancio comunale. Sono stati predisposti
tre Programmi di Recupero Urbano, dodici Programmi di Riqualificazione
Urbana, quattro Programmi integrati, un Progetto Pilota Urbano
ed un Contratto di Quartiere, ora in attuazione, e, nel 2000,
il progetto europeo Urban 2 che si sta avviando. Questi progetti
hanno interessato prevalentemente ambiti periferici della città,
spesso caratterizzati dalla presenza di quartieri di edilizia
pubblica e di aree industriali dismesse: la loro realizzazione
permetterà la riqualificazione di parti della città
cresciute in periodi di emergenza abitativa e sociale negli anni
dello sviluppo industriale di Torino ed ora pesantemente segnati
dalla crisi del modello fordista.
Le caratteristiche delle S.T.U. hanno indotto ad individuare,
oltre alle zone di Borgo Dora e San Salvario, oggetto di separato
provvedimento (mecc. 2002 02273/009), anche larea caratterizzata
dallo Scalo Vanchiglia, corrispondenti nella Variante n. 38 adottata
dal Consiglio Comunale in data 22 marzo 2001 con deliberazione
(mecc. 2000 12915/009), esecutiva dal 9 aprile 2001, alle Zone
di Trasformazione Urbana denominate "9.36 Vanchiglia e 9.37
Gottardo".
Il Comune di Torino ha, infatti, in corso un complesso programma
di interventi sul territorio urbano, per recupero e riqualificazione
di aree caratterizzate da vecchi insediamenti industriali e da
impianti e strutture per servizi, divenuti insufficienti o inadatti
ai bisogni della collettività.
Il recupero e la riutilizzazione degli ambiti 9.36 Vanchiglia
e 9.37 Gottardo avrà sicuramente un effetto indotto esteso
ad un territorio urbano molto più ampio (un territorio
delimitato dagli assi corso Giulio Cesare, corso S. Maurizio,
via Botticelli ed il fiume Po).
Larea di intervento si colloca in una zona urbana che, nel
corso dei decenni ha subito notevoli cambiamenti in termini di
allocazione di attività produttive, sia industriali che
di servizi, con conseguenti riflessi sulla composizione della
popolazione e sulla struttura delle residenze.
A questo riguardo, tra gli altri, meritano di essere sottolineati:
1) la vendita avviata, da parte delle FFSS, di tutto il complesso
"scalo Vanchiglia" per complessivi mq. 190.000 di superficie
fondiaria di cui mq. 50.000 destinati ad accogliere l'intera edificabilità
concessa dal P.R.G.;
2) la vendita avviata, da parte delle FFSS, della tratta ferroviaria
che parte dallo scalo Vanchiglia, in direzione Stazione Rebaudengo
per complessivi mq. 52.200 la cui edificabilità è
trasferita sull'ambito dello Scalo ferroviario (Vanchiglia);
3) la chiusura definitiva della attività della Manifattura
Tabacchi, con una disponibilità nel patrimonio dell'Università
di un complesso di edifici ed aree utilizzabili per complessivi
mq. 51.300 di superficie fondiaria ed una superficie di pavimento,
a seguito della ristrutturazione, di mq. 57.000;
4) la chiusura definitiva delle attività della azienda
FIMIT con una disponibilità nel patrimonio della Municipalità
ceduta all'Università di un complesso di edifici ed aree
utilizzabili per complessivi mq. 30.250 di superficie fondiaria
ed una superficie di pavimento a seguito della ristrutturazione
di circa mq. 10.000.
Nel quadro generale, lintervento su una area posta nel quadrante
est-nord-est della città, che comprende uno scalo e una
tratta ferroviaria ha un ruolo importante.
Lo scalo Vanchiglia è stato costruito allinizio del
secolo scorso. Il suo tracciato compare già nella planimetria
del Piano Regolatore del 1906.
Larea ha un notevole valore strategico per la sua posizione,
non lontana dal centro e di collegamento tra la "collina
di Torino" e i Comuni compresi lungo lasse del Po.
Lambito Gottardo comprende le aree di proprietà di
R.F.I. che costituiscono la tratta di raccordo dello scalo con
la stazione Rebaudengo. La tratta è costruita in trincea
e costituisce elemento di separazione rispetto alle parti di città
che la affiancano.
La disponibilità delle aree dello scalo, del raccordo ferroviario
e dei due grandi stabilimenti, consente, per dimensione e per
collocazione, di avviare un profondo processo di riqualificazione
che interessa tutta la zona nord, presentandosi come unoccasione
unica di riorganizzazione urbana.
Al contorno degli ambiti Vanchiglia e Gottardo sono in corso o
sono previsti interventi di trasformazione di rilevante portata
reciprocamente interagenti.
La marcata componente di ristrutturazione urbanistica, con la
necessità di evitare una sommatoria di interventi puntuali
e disorganici, dovendo ricomporre e ricucire il tessuto urbano
e valorizzare al massimo grado le risorse immobiliari disponibili,
rendono in qualche modo obbligatorio il ricorso a strumenti di
urbanistica operativa integrata, come è appunto la STU.
Sono state, pertanto, individuate le aree sulle quali intervenire,
attraverso una trasformazione dellassetto urbano, finalizzata
al recupero e riutilizzo di spazi pubblici, per lofferta
di servizi di più elevati standard qualitativi e funzionali
e alla riqualificazione urbanistica del territorio, obiettivi
non conseguibili con il ricorso ad una ordinaria disciplina urbanistica
di dettaglio (Piano particolareggiato o Piano di recupero).
Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: un radicale miglioramento
qualitativo dellambiente urbano, una riduzione delle disparità
nella dotazione di servizi, fra le diverse aree della città,
incrementando la fluidità dei percorsi fisici, tra il centro
e le zone periferiche, nonchè la riqualificazione degli
spazi pubblici e relativo utilizzo, come strutture di sostegno
allo sviluppo di attività locali, economicamente rilevanti.
Pertanto, in relazione a tali obiettivi, si propone di realizzare
uno studio di fattibilità, finalizzato alla costituzione
di una S.T.U. per interventi di riqualificazione negli ambiti
dintervento 9.36 Vanchiglia e 9.37 Gottardo da sostenersi
con risorse che, per il settantacinque per cento del costo totale,
potrebbero essere assegnate alla Città dal Ministero.
Il costo totale di redazione per lo studio "scalo Vanchiglia"
è stato stimato in 490.000,00. La spesa a carico
dellAmministrazione, in caso di ammissione al finanziamento,
è pari a 122.500 corrispondente al 25% del
costo totale dello studio.
Al fine dellaccesso al finanziamento, il Ministero ha promosso
due distinte selezioni, una scaduta il 31 ottobre 2001 e laltra
con scadenza al 30 aprile 2002, e ha determinato per ciascuna
tranche una disponibilità finanziaria pari a circa
10.742.303,00.
Per partecipare alla selezione del 30 aprile 2002, la Città
dovrà inoltrare al Ministero, come richiesto dal Decreto
stesso, la presente deliberazione corredata da una relazione,
che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,
indicante:
a) la stima del costo delloggetto del finanziamento;
b) leventuale presenza di interventi destinati alledilizia
residenziale pubblica, comprensiva della quota di risorse finanziarie
necessarie per la realizzazione;
c) lambito di intervento;
d) gli eventuali partner pubblici;
e) le risorse comunali che si intendono impegnare;
f) il cronoprogramma corredato da una scansione delle fasi amministrative
e gestionali per la realizzazione dellintervento;
g) i costi preventivati dellintera operazione di trasformazione
urbana;
h) le caratteristiche e la rilevanza, allinterno della società,
degli eventuali partner privati.
Ai fini della futura costituzione della S.T.U. è necessario,
inoltre, individuare un soggetto pubblico in grado di supportare
la Città dal punto di vista finanziario, gestionale e con
comprovata esperienza nel project management.
La Cassa DD.PP è stata individuata come soggetto rispondente
a tali requisiti in quanto, in forza delle competenze attribuite
nel quadro legislativo di riforma di cui al D.M. 7 gennaio 1998
e al D.Lgs. 30 luglio 1999 n. 284, può assumere il ruolo
di partner finanziario e fornitore di servizi accessori di investimento,
quali lorganizzazione della partecipazione privata (investitori,
istituti finanziatori, operatori), il project management ecc.
In data 11 marzo 2002, la CASSA DD.PP., con nota prot. 15/02 Segreteria
del D.G., ha dichiarato di essere disponibile a partecipare alla
futura compagine sociale, autorizzando in tal senso la Città
di Torino ad indicare la Cassa DD.PP. come uno dei soci della
futura società.
In data 18 aprile 2002 copia del provvedimento in oggetto è
stata trasmessa, per opportuna conoscenza, alle Circoscrizioni
6 e 7 interessate.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sullOrdinamento degli
Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale,
fra laltro, allart. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Vista la Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione
della G.R. n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata sul B.U.R.
n. 21 del 24 maggio 1995;
Visto il D.M. 6 giugno 2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n. 202 del 31 agosto 2001;
Dato atto che i pareri di cui allart. 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di approvare la promozione di uno studio di fattibilità
e indagini conoscitive finalizzati alla costituzione di una Società
di Trasformazione Urbana, per interventi di riqualificazione dello
scalo Vanchiglia, da sostenersi con risorse che, per il settantacinque
per cento del costo totale, potrebbero essere assegnate alla Città
dal Ministero;
2) di verificare, anche in esito allo studio di cui sopra, lopportunità
di costituire la relativa Società di Trasformazione Urbana
ai sensi dellart.120 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 per
lattuazione degli interventi citati;
3) di richiedere il finanziamento al Ministero per la redazione
dello studio di fattibilità, entro il limite previsto dallart.
6 del bando allegato al D.M. 6 giugno 2001, a fronte di una spesa
stimata in circa 490.000,00 corredando la richiesta di
una relazione, che costituisce parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento (all. 1 - n. ), indicante i punti elencati
in premessa con le lettere a), b), c), d), e), f), h).
4) di demandare a successivi provvedimenti dirigenziali ladozione
degli atti relativi agli eventuali impegni di spesa necessari;
5) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.