Divisione Edilizia e Urbanistica                                                                                                                            n. ord. 66

Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche                                                                                                  2002 02715/009

CITTA’ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 3 GIUGNO 2002

(proposta dalla G.C. 19 aprile 2002)

OGGETTO: DECRETO MINISTERO LL.PP. 6 GIUGNO 2001 - PROMOZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITA’ FINALIZZATO ALL’ISTITUZIONE DI UNA SOCIETA’ DI TRASFORMAZIONE URBANA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLO SCALO VANCHIGLIA - RICHIESTA FINANZIAMENTI MINISTERIALI –APPROVAZIONE.

Proposta dell'Assessore Viano.

L’art. 120 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, che riproduce la disposizione contenuta nell’art. 17 comma 59 della Legge 127/97 stabilisce che le Città Metropolitane e i Comuni possano costituire Società per Azioni, denominate Società di Trasformazione Urbana (S.T.U.), anche con la partecipazione di Regione e Provincia, per progettare e realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti. Le modalità e le condizioni per la costituzione di tale forma societaria sono indicate nella norma stessa e ulteriormente precisate nella circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 622 dell’11 dicembre 2000, esplicativa dell’art. 120, ove si sottolinea l’importanza che la costituzione della S.T.U. sia preceduta da un’approfondita fase preliminare.
Con Decreto del 6 giugno 2001, in attuazione dell’art.7 della Legge n. 21/2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 202 del 31 agosto 2001, il Ministero dei Lavori Pubblici ha destinato risorse per il finanziamento di studi di fattibilità ed indagini conoscitive utili alla promozione di Società di Trasformazione Urbana, al fine di incentivare l’utilizzo delle STU da parte dei Comuni.
Le disponibilità finanziarie previste allo scopo dal precitato art. 7 comma 3 Legge 21/2001 sono destinate, con priorità, alle ipotesi di trasformazione che prevedano al loro interno interventi destinati all’edilizia residenziale pubblica, in misura non inferiore al 10% delle risorse finanziarie pubbliche e private necessarie per l’attuazione della trasformazione.
Il contributo dello Stato è pari al settantacinque per cento del costo degli studi di fattibilità, delle indagini conoscitive, nonché degli oneri occorrenti alla progettazione urbanistica, comunque non superiore a € 387.342,67.
La Città di Torino, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, ha avviato azioni di rigenerazione urbana principalmente grazie all’opportunità di accedere a risorse e strumenti definiti a livello nazionale ed europeo che hanno permesso interventi difficilmente realizzabili con le risorse ordinarie del bilancio comunale. Sono stati predisposti tre Programmi di Recupero Urbano, dodici Programmi di Riqualificazione Urbana, quattro Programmi integrati, un Progetto Pilota Urbano ed un Contratto di Quartiere, ora in attuazione, e, nel 2000, il progetto europeo Urban 2 che si sta avviando. Questi progetti hanno interessato prevalentemente ambiti periferici della città, spesso caratterizzati dalla presenza di quartieri di edilizia pubblica e di aree industriali dismesse: la loro realizzazione permetterà la riqualificazione di parti della città cresciute in periodi di emergenza abitativa e sociale negli anni dello sviluppo industriale di Torino ed ora pesantemente segnati dalla crisi del modello fordista.
Le caratteristiche delle S.T.U. hanno indotto ad individuare, oltre alle zone di Borgo Dora e San Salvario, oggetto di separato provvedimento (mecc. 2002 02273/009), anche l’area caratterizzata dallo Scalo Vanchiglia, corrispondenti nella Variante n. 38 adottata dal Consiglio Comunale in data 22 marzo 2001 con deliberazione (mecc. 2000 12915/009), esecutiva dal 9 aprile 2001, alle Zone di Trasformazione Urbana denominate "9.36 Vanchiglia e 9.37 Gottardo".
Il Comune di Torino ha, infatti, in corso un complesso programma di interventi sul territorio urbano, per recupero e riqualificazione di aree caratterizzate da vecchi insediamenti industriali e da impianti e strutture per servizi, divenuti insufficienti o inadatti ai bisogni della collettività.
Il recupero e la riutilizzazione degli ambiti 9.36 Vanchiglia e 9.37 Gottardo avrà sicuramente un effetto indotto esteso ad un territorio urbano molto più ampio (un territorio delimitato dagli assi corso Giulio Cesare, corso S. Maurizio, via Botticelli ed il fiume Po).
L’area di intervento si colloca in una zona urbana che, nel corso dei decenni ha subito notevoli cambiamenti in termini di allocazione di attività produttive, sia industriali che di servizi, con conseguenti riflessi sulla composizione della popolazione e sulla struttura delle residenze.
A questo riguardo, tra gli altri, meritano di essere sottolineati:
1) la vendita avviata, da parte delle FFSS, di tutto il complesso "scalo Vanchiglia" per complessivi mq. 190.000 di superficie fondiaria di cui mq. 50.000 destinati ad accogliere l'intera edificabilità concessa dal P.R.G.;
2) la vendita avviata, da parte delle FFSS, della tratta ferroviaria che parte dallo scalo Vanchiglia, in direzione Stazione Rebaudengo per complessivi mq. 52.200 la cui edificabilità è trasferita sull'ambito dello Scalo ferroviario (Vanchiglia);
3) la chiusura definitiva della attività della Manifattura Tabacchi, con una disponibilità nel patrimonio dell'Università di un complesso di edifici ed aree utilizzabili per complessivi mq. 51.300 di superficie fondiaria ed una superficie di pavimento, a seguito della ristrutturazione, di mq. 57.000;
4) la chiusura definitiva delle attività della azienda FIMIT con una disponibilità nel patrimonio della Municipalità ceduta all'Università di un complesso di edifici ed aree utilizzabili per complessivi mq. 30.250 di superficie fondiaria ed una superficie di pavimento a seguito della ristrutturazione di circa mq. 10.000.
Nel quadro generale, l’intervento su una area posta nel quadrante est-nord-est della città, che comprende uno scalo e una tratta ferroviaria ha un ruolo importante.
Lo scalo Vanchiglia è stato costruito all’inizio del secolo scorso. Il suo tracciato compare già nella planimetria del Piano Regolatore del 1906.
L’area ha un notevole valore strategico per la sua posizione, non lontana dal centro e di collegamento tra la "collina di Torino" e i Comuni compresi lungo l’asse del Po.
L’ambito Gottardo comprende le aree di proprietà di R.F.I. che costituiscono la tratta di raccordo dello scalo con la stazione Rebaudengo. La tratta è costruita in trincea e costituisce elemento di separazione rispetto alle parti di città che la affiancano.
La disponibilità delle aree dello scalo, del raccordo ferroviario e dei due grandi stabilimenti, consente, per dimensione e per collocazione, di avviare un profondo processo di riqualificazione che interessa tutta la zona nord, presentandosi come un’occasione unica di riorganizzazione urbana.
Al contorno degli ambiti Vanchiglia e Gottardo sono in corso o sono previsti interventi di trasformazione di rilevante portata reciprocamente interagenti.
La marcata componente di ristrutturazione urbanistica, con la necessità di evitare una sommatoria di interventi puntuali e disorganici, dovendo ricomporre e ricucire il tessuto urbano e valorizzare al massimo grado le risorse immobiliari disponibili, rendono in qualche modo obbligatorio il ricorso a strumenti di urbanistica operativa integrata, come è appunto la STU.
Sono state, pertanto, individuate le aree sulle quali intervenire, attraverso una trasformazione dell’assetto urbano, finalizzata al recupero e riutilizzo di spazi pubblici, per l’offerta di servizi di più elevati standard qualitativi e funzionali e alla riqualificazione urbanistica del territorio, obiettivi non conseguibili con il ricorso ad una ordinaria disciplina urbanistica di dettaglio (Piano particolareggiato o Piano di recupero).
Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: un radicale miglioramento qualitativo dell’ambiente urbano, una riduzione delle disparità nella dotazione di servizi, fra le diverse aree della città, incrementando la fluidità dei percorsi fisici, tra il centro e le zone periferiche, nonchè la riqualificazione degli spazi pubblici e relativo utilizzo, come strutture di sostegno allo sviluppo di attività locali, economicamente rilevanti.
Pertanto, in relazione a tali obiettivi, si propone di realizzare uno studio di fattibilità, finalizzato alla costituzione di una S.T.U. per interventi di riqualificazione negli ambiti d’intervento 9.36 Vanchiglia e 9.37 Gottardo da sostenersi con risorse che, per il settantacinque per cento del costo totale, potrebbero essere assegnate alla Città dal Ministero.
Il costo totale di redazione per lo studio "scalo Vanchiglia" è stato stimato in € 490.000,00. La spesa a carico dell’Amministrazione, in caso di ammissione al finanziamento, è pari a € 122.500 corrispondente al 25% del costo totale dello studio.
Al fine dell’accesso al finanziamento, il Ministero ha promosso due distinte selezioni, una scaduta il 31 ottobre 2001 e l’altra con scadenza al 30 aprile 2002, e ha determinato per ciascuna tranche una disponibilità finanziaria pari a circa € 10.742.303,00.
Per partecipare alla selezione del 30 aprile 2002, la Città dovrà inoltrare al Ministero, come richiesto dal Decreto stesso, la presente deliberazione corredata da una relazione, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, indicante:
a) la stima del costo dell’oggetto del finanziamento;
b) l’eventuale presenza di interventi destinati all’edilizia residenziale pubblica, comprensiva della quota di risorse finanziarie necessarie per la realizzazione;
c) l’ambito di intervento;
d) gli eventuali partner pubblici;
e) le risorse comunali che si intendono impegnare;
f) il cronoprogramma corredato da una scansione delle fasi amministrative e gestionali per la realizzazione dell’intervento;
g) i costi preventivati dell’intera operazione di trasformazione urbana;
h) le caratteristiche e la rilevanza, all’interno della società, degli eventuali partner privati.
Ai fini della futura costituzione della S.T.U. è necessario, inoltre, individuare un soggetto pubblico in grado di supportare la Città dal punto di vista finanziario, gestionale e con comprovata esperienza nel project management.
La Cassa DD.PP è stata individuata come soggetto rispondente a tali requisiti in quanto, in forza delle competenze attribuite nel quadro legislativo di riforma di cui al D.M. 7 gennaio 1998 e al D.Lgs. 30 luglio 1999 n. 284, può assumere il ruolo di partner finanziario e fornitore di servizi accessori di investimento, quali l’organizzazione della partecipazione privata (investitori, istituti finanziatori, operatori), il project management ecc.
In data 11 marzo 2002, la CASSA DD.PP., con nota prot. 15/02 Segreteria del D.G., ha dichiarato di essere disponibile a partecipare alla futura compagine sociale, autorizzando in tal senso la Città di Torino ad indicare la Cassa DD.PP. come uno dei soci della futura società.
In data 18 aprile 2002 copia del provvedimento in oggetto è stata trasmessa, per opportuna conoscenza, alle Circoscrizioni 6 e 7 interessate.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Vista la Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione della G.R. n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Visto il D.M. 6 giugno 2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 202 del 31 agosto 2001;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
1) di approvare la promozione di uno studio di fattibilità e indagini conoscitive finalizzati alla costituzione di una Società di Trasformazione Urbana, per interventi di riqualificazione dello scalo Vanchiglia, da sostenersi con risorse che, per il settantacinque per cento del costo totale, potrebbero essere assegnate alla Città dal Ministero;
2) di verificare, anche in esito allo studio di cui sopra, l’opportunità di costituire la relativa Società di Trasformazione Urbana ai sensi dell’art.120 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 per l’attuazione degli interventi citati;
3) di richiedere il finanziamento al Ministero per la redazione dello studio di fattibilità, entro il limite previsto dall’art. 6 del bando allegato al D.M. 6 giugno 2001, a fronte di una spesa stimata in circa € 490.000,00 corredando la richiesta di una relazione, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all. 1 - n. ), indicante i punti elencati in premessa con le lettere a), b), c), d), e), f), h).
4) di demandare a successivi provvedimenti dirigenziali l’adozione degli atti relativi agli eventuali impegni di spesa necessari;
5) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.